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Autore: evelyn80    18/12/2020    4 recensioni
Raccolta di piccole one-shot partecipanti alla Challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Soul_Shine sul forum di EFP.
Vari momenti divertenti con protagonisti Terry Kath e/o Danny Seraphine, la mia BROTP nel fandom dei Chicago.
Il capitolo n° 10, "Invasioni barbariche", partecipa anche alla Challenge "Real life challenge" indetta da ilminipony sul forum di EFP
Il capitolo n° 17, "Disastri enologici", partecipa anche alla sfida "Prompts, our Wires" indetta da Soul Dolmayan sul sito di EFP
Il capitolo n° 19, "Io ce l'ho più grosso", partecipa anche alla Challenge "Let's Hope this Challenge will make this Christmas right" indetta da Asmodeus EFP sul Forum di EFP
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Danny Seraphine, Nuovo personaggio, Terry Kath
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Make me smile'
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Desideri realizzati

 

 

 

Los Angeles, 18 dicembre 1974

 


Terry e Greta si accomodarono su due sedie a sdraio l'uno accanto all'altra, proprio sotto l'enorme abete bianco che il chitarrista aveva decorato alcuni giorni prima in compagnia di Lee. Le luci colorate si riflettevano nei loro occhi e sui fili d'erba bagnati dalla rugiada.
Non faceva particolarmente freddo, quella sera, e i due avevano deciso di passare un po' di tempo seduti fuori in giardino, per riuscire ad ammirare qualcuna delle stelle cadenti che solcavano il cielo proprio in quel periodo dell'anno, le Geminidi.
«Non pensi che sarebbe meglio spegnerlo, tesoro?», chiese Greta fissando l'enorme albero di Natale, frutto dell'ego smisurato del marito in fatto di dimensioni. «Con tutte queste luminarie non riusciremo mai a vedere le stelle cadenti».
«E lasciare campo libero al bonsai di Wally? Mai!», replicò Terry.
«E dai, Terrence, non essere sciocco! In fondo si tratta solo di una sera. Puoi pur concedere un minimo di gloria al povero Walter, non credi?».
Il chitarrista sbuffò, ma poi rivolse un caldo sorriso alla moglie e si alzò per andare a spegnere le luci.
Non appena piombarono nell'oscurità, il cielo si fece appena appena più limpido. Purtroppo non potevano certo far spegnere tutti i lampioni della strada; per non parlare dell'albero di tre piani di Walt o, peggio ancora, del Babbo Natale dalla slitta illuminata sul tetto della villetta di James.
La giovane coppia si prese per mano e scrutò il cielo, in cerca di almeno una delle stelle cadenti. Il silenzio, in quella notte di metà dicembre nella periferia di Los Angeles, era rotto soltanto dal rombo di un'auto che, di tanto in tanto, sfrecciava in una delle strade vicine e dal “Oh! Oh! Oh!” lanciato dal pacchiano Santa Claus di Jimmy.
«Se avessi saputo che quell'affare parlava, non gli avrei mai prestato la scala», bofonchiò Terry tra sé e sé all'ennesima risata del panzone meccanico, facendo scoppiare a ridere Greta.
Dopo parecchi minuti di attesa – e numerosi richiami di Babbo Natale – ecco che, inaspettatamente, una stella cadente passò proprio davanti ai loro occhi attenti. Probabilmente doveva essere bella grossa, se erano riusciti a individuarla in mezzo a tutto quel riverbero.
«Eccola!», esclamò il chitarrista. «Esprimi un desiderio! Ma non dirlo ad alta voce, altrimenti non si avvera!».
Greta chiuse gli occhi ed espresse il suo desiderio in silenzio, per poi tornare a fissare il marito. Terry aveva stampato in volto il suo enorme sorriso da cavallo.
«Allora? Cosa hai desiderato?», le chiese.
La ragazza si mise a ridere di nuovo. «Ma scusa, Terrence, non mi hai appena detto di non dirlo ad alta voce, altrimenti non si avvera?».
Il ragazzone arrossì e si passò una mano tra i capelli castani. «Hai ragione, scusa...».
«Comunque posso anche dirtelo», lo interruppe la moglie, «perché tanto il mio desiderio si è già avverato. Io desidero solo il tuo amore, Terrence. E quello me lo dai già».
Terry arrossì ancora di più e si sporse per posarle un casto bacio sulle labbra.
«Sai cosa ho desiderato io?». Greta scosse la testa e lui fece per riprendere a parlare, ma fu interrotto dal suono di una piccola esplosione proveniente dalla villetta di James. Al Babbo Natale sul tetto era saltata in aria la testa meccanica che, con un ultimo “Oh! Oh! Oh!”, era andata a finire in mezzo alla strada.
Il sorriso equino di Terry divenne un ghigno. «Che il Santa Claus di Jimmy facesse una brutta fine!», concluse.
Greta lo fissò con aria di rimprovero. «Terrence! Sei incorreggibile!».
Lui si strinse nelle spalle. «Beh, almeno ora sappiamo che le stelle cadenti fanno davvero avverare i desideri!». E, sporgendosi di nuovo, catturò le labbra della moglie in un lungo bacio.

 

 

Prompt n° 37 - “Esprimi un desiderio! Ma non dirlo ad alta voce, altrimenti non si avvera!”

 

 

Spazio autrice:

Pensavo che non avrei pubblicato altro da qui alla fine dell'anno, ma non ho potuto resistere né alla foto che avete visto a inizio capitolo (che ritrae Terry e la sua prima moglie, Pamela, ma che noi fingiamo sia Greta, vero?), né al prompt di Soul, e così ecco questo capitolo di fine anno della raccolta. Stavolta abbiamo più fluff che comicità, ma un po' di sana tenerezza non guasta mai.
E, comunque, abbiamo scoperto che il Babbo Natale sul tetto della casa di James, che ormai ci perseguita visto che ne ho parlato sia nel capitolo precedente che in un'altra fic, parlava pure! Ma grazie al desiderio di Terry ce ne siamo finalmente sbarazzati XD.
Due precisazioni:
1 - In questo periodo dell'anno, nel cielo si può vedere davvero lo sciame di stelle cadenti denominate
Geminidi perché provenienti, appunto, dalla costellazione dei Gemelli.
2 - L'albero di Natale di Walter è alto davvero 3 piani.
Spero di aver fatto sorridere, e di nuovo auguro Buone Feste a tutti!

  
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