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Autore: rocchi68    20/12/2020    2 recensioni
Dawn era sempre stata una ragazza che, anche dinanzi alle difficoltà più disparate, affrontava il tutto con un sorriso e una dolcezza disarmante.
Una sera, però, si era ritrovata davanti a un’amara sorpresa.
Non aveva amiche, non aveva un posto in cui stare, era stata tradita dal proprio fidanzato nel momento di massimo splendore ed era frustrata da tutti quei fallimenti in rapida successione che potevano sancire la sua completa rovina.
Poteva spegnersi, cercare una scappatoia per la felicità oppure chiedere un ultimo disperato consiglio all’unica persona che mai l’aveva abbandonata.
Sempre che quest’ultimo fosse d’accordo…
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Duncan, Scott, Zoey | Coppie: Duncan/Gwen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Perfino una stupida avrebbe capito che non c’era e non ci sarebbe mai stato nessun estetista in grado di migliorare l’aspetto di Gwen. Purtroppo per la dark, quando Zoey parlava e vedeva Mike, i suoi neuroni andavano in pappa e non riusciva a pensare razionalmente, rischiando di rovinare sempre tutti i suoi magheggi.
Fu quando salì in auto, partendo a tutta birra e rispettando il classico tour di ritorno, che la rossa si risvegliò dalla sua stupidità e collegò le cose.
“Stiamo tornando a casa, vero?” Domandò, riconoscendo i vari viali.
“Alleluia! Ancora poco e mi toccava portarmeli dietro.”
“Ma…”
“Dobbiamo cercare di risolvere la cosa.” S’impuntò Gwen, superando alcuni ciclisti che impunemente circolavano sulla strada, ignorando la pista a loro dedicata.
“Ma la casa di Scott è dall’altra parte.”
“Che cosa possiamo ottenere da lui se non il sentirgli ripetere a pappagallo che lo fa per la sua felicità e che Dawn gli ha dato l’illuminazione divina? E poi potrebbe lasciarci fuori di casa e non mi va di aspettarlo su una panchina come se fossi una barbona qualunque.”
“Allora?”
“Abbiamo avuto la soluzione sotto i nostri occhi fino a due secondi fa e possibilmente può ancora fargli cambiare idea.”
“Come?”
“Deve parlargli con calma.” Sbuffò, maledicendo il semaforo rosso che aveva fermato la sua folle corsa.
“Dawn?”
“Di certo non mia madre…è ovvio che tocchi a lei risolvere la cosa.” Sputò ironica, facendola stringere nelle spalle.
“E se non funzionasse?”
“Lo sento fin dentro le ossa che questa è l’ultima carta che ci resta e se non la caliamo adesso, loro sono fregati e, di conseguenza, il nostro gruppo va al diavolo.”
 
Avevano discusso ancora un po’ e si erano divise il lavoro.
Come nei vecchi serial televisivi che Gwen guardava spesso con Duncan, loro erano come i poliziotti dell’interrogatorio.
Lei, complice anche il suo aspetto non proprio rassicurante, era il poliziotto cattivo che aveva il compito di riempire di domande il malcapitato per poi schiacciarlo con il peso psicologico del delitto.
Zoey, invece, era la controparte buona. Quella che consigliava un avvocato, che riponeva la sua fiducia nell’arrestato e che dava preziosi suggerimenti per uscirne vivo. Indossando quelle maschere implacabili, rientrarono a casa e trovarono Dawn intenta a studiare, incurante di quello che sarebbe capitato.
Gwen e Zoey senza nemmeno pensarci, si avvicinarono minacciosamente al divano, chiusero il volume farmaceutico che l’amica stava consultando e la fissarono negli occhi.
“Sei contenta, Dawn?” Le chiese subito Zoey con tono materno, senza darle nemmeno il tempo di capire a cosa si riferisse.
“Insomma: nell’ultimo esame ho preso solo 20.” Sbuffò di rimando la giovane, cercando di recuperare il suo libro, mentre Gwen con una lieve spinta la teneva seduta.
“Io ci rinuncio.”
“A cosa?”
“Tu non sai niente di quello che è successo a Scott, vero?” Continuò la rossa, parlando anche in nome della dark.
“Si è tagliato un dito?” Domandò sarcastica, sistemandosi una ciocca di capelli che era scivolata a coprirle l’occhio destro.
“La smetti di essere così insopportabile!” Sbraitò la rossa, zittendola.
“Io…”
“Ora capisco perché Scott abbia deciso di fare così.”
“Per il momento non m’importa nulla di quel che fa.”
“Non t’importa.” Sbottò Gwen, tirandole uno schiaffo che la fece lacrimare appena.
“Io…”
“Ripetilo ancora che non t’importa e te ne tiro un altro.” La minacciò, alzando ancora la mano e preparandosi per un nuovo colpo sul viso immacolato della coinquilina.
“Stavo studiando.”
“Lo studio è più importante del tuo miglior amico?” Le chiese Zoey, facendola sussultare.
“Non ho detto questo.”
“Allora non neghi che lui sia importante per te.”
“Ma ti stai ascoltando, Zoey?” Soffiò Dawn.
“Quando ci hai spiegato cos’era successo, credevo che fosse una cosa breve e che foste pronti per stare insieme.”
“Ti sbagliavi.”
“Scott si è sempre impegnato tanto, ma tu hai bruciato ogni possibilità.” Affermò Zoey, continuando con il discorso che si erano preparate durante il tragitto di ritorno tra il bar e il suo appartamento.
“Impegnato? Quello? Scherzi, vero?”
“Con Courtney è stato strano, ma poi si è sistemato tutto.”
“Quasi.” Obiettò Dawn.
“Ti ha dato molti consigli, ti ha aiutato con gli esami, ti ha protetto da Beverly e ti ha restituito l’anello che gli avevi regalato.”
“L’ha fatto.” Ammise la biondina, percependo qualcosa di strano nelle parole sibilline della coinquilina.
“E tu l’hai sempre ignorato.”
“Non è vero.”
“Mi sbaglio o l’hai ignorato e mandato via solo perché ti chiedeva una seconda possibilità?”
“Già.”
“Ora sarai felice, Dawn: non ci saranno più seconde possibilità.” Esclamò Zoey al termine di tutto.
“Io…”
“Scott ha deciso di andarsene per sempre.” Ringhiò la rossa.
“Andarsene? Dove?”
“Scott ha accettato l’ultima proposta dei McLean e domani ha intenzione di partire.”
“Scott…” Soffiò, assaggiando quel nome così speciale che per troppo tempo era rimasto lontano dalla sua bocca.
“Credevamo te l’avesse detto, ma a quanto pare ha mentito.”
“Io…”
“E ormai è tardi per riprovarci: hai sbagliato tu, Dawn.” Concluse Gwen, mostrandosi disgustata per quella faccenda.
“Io non ho mai sbagliato.” S’intestardì Dawn.
“Se ne sei convinta, non serve continuare a parlare di Scott.” Sbadigliò la dark, restituendo uno dei volumi alla coinquilina.
“Ed io che credevo che avessi ancora qualche possibilità.” Affermò Zoey, sedendosi e chiudendo gli occhi per gustarsi qualche attimo di relax.
“Non m’importa nulla di quello che fa.”
“Lo immagino…anche perché non lo vedrai mai più.” Ghignò Gwen.
“Mai più?” Domandò Dawn preoccupata.
“Cambiando lavoro e sistemandosi in una città più vicina ai suoi genitori perché dovrebbe tornare a scassare?”
“Io…”
“Non dirmi che inizi a dubitare di te stessa.” Sorrise Gwen, stiracchiandosi appena, mentre Zoey apriva leggermente gli occhi.
“È complicato.”
“Sarebbe tutto più semplice se ammettessi la verità e se tornassi com’eri prima.” Borbottò Zoey, facendo annuire la dark.
“Io…”
“Ma se la cosa non t’interessa perché ti preoccupi? Dopotutto non consideravi Scott solo come un troglodita insensibile?” La punzecchiò Gwen, rigirando il coltello nella piaga.
“No.”
“Fino a ieri era un bastardo che non volevi più in mezzo ai piedi e ora cambi idea. Che cosa è successo di tanto strano?” Continuò la dark.
“Credevi che accettasse di continuare a vederti, senza avere la possibilità di rimediare e che qualsiasi cosa dicessi, gli andasse bene?” S’inserì Zoey, leggendo alcune parole dal volume dell’amica.
“No.”
“Come ti saresti sentita se fosse stato lui a trattarti così?”
“Ne avrei sofferto.” Soffiò, abbassandosi sempre più e comprendendo poco per volta tutti i suoi madornali errori.
“E ora lui è stanco di soffrire e vuole andarsene.”
“Zoey…”
“Non so cosa puoi fare a questo punto e forse è il caso che rinunci a lui.”
“Mai!”
“Noi non abbiamo intenzione di aiutarti, se il tuo intento è di farlo rimanere per poi continuare come hai fatto finora.” Brontolò Zoey.
“Non credevo in nulla di ciò che dicevo.”
“E questo è ancora più grave.” Commentò Zoey.
“Tu sai perché non è mai partito?” Tentò Gwen, cogliendola alla sprovvista.
“Non me l’ha mai voluto dire.”
“Lui aveva paura di lasciarti e di rimpiangere la sua scelta.”
“Perché non me ne ha mai parlato?” Domandò spiazzata.
“I ragazzi difficilmente esternano i loro sentimenti, ma stando con Duncan ho sentito alcune chiacchiere interessanti.”
“Interessanti?” Domandò Zoey, sperando di conoscere qualcosa in più sul conto del suo adorato Mike.
“Scusate ragazze, ma io vorrei sapere di Scott.” Tentò Dawn.
“Perché vuoi sapere di Scott?” Chiese Gwen con un sorriso appena accennato.
“Perché mi piace.” Sussurrò la biondina.
“Non è ancora sufficiente.” Sospirò la dark, sperando che lei ammettesse quella realtà che ormai si era fatta fin troppo evidente.
Era lampante che tutti quei cambiamenti fossero conseguenza di quanto avesse sofferto per amore di Scott.
Altrimenti non poteva spiegarsi il caratteraccio impossibile, il casino che regnava sovrano nella sua stanza con la mancata copertura di alcuni turni al lavaggio piatti e gli esami consegnati con difficoltà.
Il pensiero l’aveva uccisa, continuava a ferirla e incontrastata la rendeva infelice.
Lei, per non mostrarsi in quello stato che avrebbe suscitato solo pietà, parole di conforto inutili o risolini di scherno da parte dei suoi conoscenti, indossava una maschera inflessibile con cui ferire il responsabile del dolore che la spingeva ad affogare, ogni sera, le sue lacrime, i suoi singhiozzi e i suoi urli disperati sul cuscino.
“Io e Gwen siamo dure d’orecchie.”
“Ma…”
“In fin dei conti Scott è solo irrecuperabile e insopportabile.” Sentenziò Gwen.
“Non parlate male di lui!” Tuonò seccata.
“Perché?” Chiese subdolamente Zoey, credendo d’aver cucinato a puntino la coinquilina.
“A volte sarà anche odioso, ma ammetto di essere peggiore di lui.”
“E perché dovresti dire queste cose? Dopotutto non sei interessata a quello che fa.” Ghignò la dark, poggiando una mano sulla spalla dell’amica.
“Ti sbagli.”
“Che cosa aspetti a dire che lo ami?” Chiese Zoey.
“Io…”
“Se lo lasci andare, qualcuno sarà ben felice di stare con lui.” Riprese Gwen, rimproverandola velatamente per quella cocciutaggine che finalmente stava per essere sconfitta.
“Non so se lui mi voglia ancora.”
“Lui, durante la gita, era felice di aiutarti e solo perché poteva stare in tua compagnia.”
“Davvero?”
“Non dovresti avere simili dubbi.” Brontolò Zoey, voltandosi verso la dark.
“Comunque non ci hai ancora detto se lui ti piace come possibile ragazzo.” Soffiò Gwen.
“È vero.” Si vergognò, nascondendo il volto tra le mani.
“Molto bene.” Commentò Gwen.
“Io non volevo che tutto finisse così.”
“L’abbiamo capito.”
“Volevo solo farlo ingelosire e poi ammettere che non potevo stare senza di lui, ma ho fatto un casino dietro l’altro.”
“Possibile che ti renda conto di questa cosa solo adesso che lo stai per perdere?” Chiese la dark.
“Dovevo chiarirmi con lui alla gita e invece l’ho ferito ancora.”
“A volte sei peggio delle bambine delle elementari.” Commentò Zoey, abbracciandola e facendola piangere ancora di più.
Aveva sbagliato tutto. Non aveva indovinato una mossa da quando lui l’aveva accolta quel giorno con l’ombrello per rimediare ai suoi sbagli.
Anzi forse ancora da prima non aveva fatto centro. Da quando aveva accettato che Courtney si mettesse con Scott, lei aveva perso solo tempo ed era finita con il mettersi con Beverly, credendo di trovare la luce, ma incasinandosi soltanto la vita.
“Io voglio stare con lui.”
“Se solo non fossi stata così testarda e fastidiosa.” Borbottò la dark.
“Oltre che odiosa, saccente e aggressiva.” Aggiunse Zoey, facendola sorridere lievemente.
“Diciamo pure che sono stata una stupida.”
“Ora l’hai capito.” Soffiò Gwen, aiutandola a rialzarsi dal divano.
“Io…”
“Corri da lui e lascia che sia il tuo cuore a parlare.”
“Ce la posso ancora fare?” Chiese, filando nella sua stanza, presto seguita dalle amiche e iniziando a vestirsi, ricevendo i consigli migliori per appianare le loro divergenze.
“Ce la devi fare.” Gracchiò Gwen con tono minaccioso, agitando per aria una mazza da baseball e facendole intendere che un fallimento non era ben accetto.
“Gwen, Zoey…grazie.” Sospirò, abbracciandole e scappando verso l’appartamento di Scott.








Angolo autore:

Ci stavamo per scordare di aggiornare.

Ryuk: Memoria di un pesce

Ovvio, anche se qui ci sta un chiarimento totale e Dawn comprende i suoi sentimenti e i suoi sbagli
Alla prossima!
   
 
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