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Autore: shoji    23/08/2009    0 recensioni
la triste vita di un ragazzo di città cambierà per uno sguardo...tra segreti e corruzione, la mano invisibile del male avrà il sopravvento.
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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la vita è meravigliosa 1

La vita è meravigliosa!

Qualcuno ( mia cugina che scrive anche lei in questo sito) mi ha detto che sono antipatico, perché non metto mai un’introduzione…

Volevo annunciarvi questa nuova storia, sempre angosciante, che tratta dell’abbandono e della solitudine, di ingiustizia .

Ho trattato della tristezza e malinconia, destino e morte in precedenti ff, ma ora mi concentro su una storia che mi coinvolge personalmente, ovvero come una persona, persa lungo il cammino della vita, possa svegliarsi e ridare speranza di vivere alla sua esistenza. Questo capitolo è solo triste, sorry… gradire qualche commentino (lo dico tanto per…)

Avviso: aggiornerò presto la ff su Hidan e Kakuzu, appena ho l’ispirazione : P

 

  Cap 1: Non piangere, non piango!

Disperatamente mi aggrappo alla vita, che mai ho conosciuto, e la mordo assaporandone lo sconvolgente sapore…

Mi chiamo Naruto Uzumaki, o per mettere subito in chiaro le cose, questo è il nome che i miei hanno scelto, ma per gli altri sono il pezzente, il morto di fame o più comunemente il figlio di puttana.

Ho 16 anni e vivo in una baracca alla periferia di Konoha con mia madre, quella povera donna, che piuttosto di mandarmi a lavorare fa immani sacrifici per darmi la possibilità di studiare in quel maledetto istituto, che mi pare più una galera che una scuola. Dice sempre che sarà un bene per tutti se io studiassi cosi da poter cambiare le cose, certo ma la vita è un’altra cosa, non basta semplicemente chiedere affinché quello che hai sperato accada. Lo so ho provato per molto tempo. La disfatta della mia famiglia iniziò otto anni fa, quando un bastardo uccise mio padre sotto gli occhi increduli di mia madre e i miei, durante il bombardamento della città. Quel fanatico, o meglio quel pazzo elogiava la propria opera come se fosse arte mentre uno dopo l’altro, centinaia di vite si sbriciolavano, in brandelli, per l’esplosione. Recentemente si è venuto a conoscenza che l’attentatore sarebbe un membro dell’Akatsuki, una potente ed internazionale organizzazione mafiosa, ciononostante i moventi sono tuttora oscuri.

 Mio padre lavorava per quella vecchia, Tsunade, tanto brava a parole, ma concretamente è un incapace. Ci promise un aiuto economico, un posto di lavoro a mia madre, ma il mondo gira sempre a favore di altri e mai per la povera gente. Tirava sempre fuori scuse come “ il paese ora non è in grado di elargire dei sussidi”; “siamo in guerra non abbiamo tempo di occuparci di affari interni”. E intanto noi morivamo e moriamo di fame per la strada.

Ogni tanto rubo qualcosa a scuola o per le vie del centro cosi da poterle rivendere e sfamarci o scaldarci, nonostante mia madre sia contraria a questo tipo di cose. Sono immorali e noi siamo brava gente. Parla, ma la verità è ben diversa, per mantenerci anche lei ha dovuto darsi da fare e sgobbare, prima come sguattera in un ristorante, poi a fare la puttana per i ricconi del paese. Quante volte, tornata a casa, scoppiava in lacrime, affranta dalle continue sevizie subite “in servizio”. Proprio non riesco a capirlo e a sopportarlo, ma perché questo mondo ci odia cosi tanto? Perché non siamo degni di assaporare le gioie della vita? Mi rammarico e piango, anche se mi devo nascondere, non posso permettermi di essere scoperto, mentre sono triste o depresso, farei soffrire anche la mamma.

In più ci mancava quella dannata scuola, ogni giorno è un inferno. Ormai ci ho fatto l’abitudine, tutti m’ignorano o insultano ed io altrettanto. Non ho nessuno su cui contare, nemmeno gli insegnanti, che sembrano invece approvare le bravate di quegli sfigati figli di papà. Io non reagisco, sempre perché me l’ha chiesto mia madre che non vuole rogne, se solo potessi, spaccherei la faccia a quegli infami. Voglio solo essere lasciato in pace, ci vuole tanto?

Ma la gente è troppo ignorante e prepotente, in gruppo. Tutti si dilettano a fare battute su me o mia madre, tanto per far scappare qualche risata, senza essere a conoscenza del mio dramma. Non  posso far nulla, le mie parole sarebbero sprecate. E tristemente trascorre un altro anno, nella più completa solitudine, affogando i miei pensieri e i miei istinti. Sempre più disperatamente mi aggrappo alla vita e vivo passivamente quello che il destino mi riserva.

*              *              *

Per quest’anno scolastico ho dovuto scegliere un corso di specializzazione e nella speranza di incontrare il minor numero di vecchi compagni, ho scelto il ramo scientifico.

Ora non so bene come sarà questo nuovo piccolo, ma grande cambiamento. Tanto sarà sempre come gli altri anni, tra risa e  botte. Ecco entrare due che si atteggiano da divi, che avranno in più di me, a parte essere i più popolari, essere ricchi e belli? Si chiamano Sasuke Uchiha, membro di un’importante famiglia della città e Sakura Haruno,  una raccomandata direttamente da Tsunade.

Già il moro non mi piace per niente, quegli occhi corvini si atteggiano a sfida nei miei confronti. Sarò anche ossessionato, ma quest’atmosfera pesante….si annunciano grandi cose da questi due.

  
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