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Autore: Matteo Cassano    22/12/2020    0 recensioni
Nel magico e millenario Regno di Adengate la vita è ancora tranquilla, gestita dalle caste dei cacciatori, stregoni e cavalieri. L’interesse per la magia sta scomparendo e nuove minacce si profilano all’orrizzonte
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Regno di Adengate era diviso in Villaggi e Città. Le Città erano solo tre, del tutto simili ai villaggi se non fosse stato per il fatto che esse erano sedi degli istruttorati delle caste. Ogni Città era la sede di un rispettivo Istruttorato.

Capitolindon era la Città-Sede del Regio Istruttorato degli Stregoni e capitale del Regno, quivi aveva sede anche il Tesoro Regio e la residenza del re. In origine era la più ricca città del Regno, ma cadde molte volte in stato di declino a causa dei numerosi attacchi che si erano susseguiti nel corso delle Ere e al tempo della nostra storia la situazione non era certo migliorata a causa della diffidenza che si nutriva nei confronti della magia.

Digon-Leasy era la Città-Sede del Regio Istruttorato dei Cavalieri. Era una città fortificata e ben presto la maggior parte della popolazione si stabilì in essa per cercare protezione, lo fecero sopratutto gli artigiani, sicuri che avrebbero trovato lauti guadagni se si fossero stabili nella città in cui aveva dimora la maggior parte dei clienti di armi.

Questo fin quando non accadde il terribile evento, Tre ere prima della nostra storia.

Infine vi era Vallemonte, la città in cui aveva sede il Regio Istruttorato dei Cacciatori, in realtà questa città era di ridotte dimensioni, quasi interamente immersa nel bosco, posto alle pendici del Nero Monte.

Ogni città disponeva di un tribunale, composto da 15 giudici per le cause penali, da 20 per quelle civili. Inoltre vi erano una scuola di caccia, una di magia e una caserma, ognuna delle quali era destinata ai membri delle rispettive caste.

In tutte le città e i villaggi vi era il Palazzo del Governatore in cui erano affissi gli avvisi più importanti e i Regolamenti dei due eventi più attesi e amati dal popolo del Regno: La Festa dell'Oclum e il Rito della Montagna.

Il primo era un evento che, fino all'anno 1906 dell'era quarta era aperto solo ai ragazzi delle tre caste più importanti.

Consisteva in una gara che si teneva nei Boschi incantati, posto ad est del Regno e lo scopo era quello di riuscire a catturare l'Oclum, creatura terrificante, come poche, se non fosse stato per il fatto che era molto docile a causa di un incantesimo che prima della gara veniva praticato sulla creatura dotata di testa e corpo di leone e zampe di drago. Di certo non era una passeggiata riuscire a catturarlo, ma se questo creatura fosse stata tanto pericolosa da mettere in pericolo i partecipanti della gara, di certo non avrebbero ammesso i ragazzi dai 16 ai 20 anni. Ad ogni modo le regole per parteciparvi erano affisse nel Palazzo del Governatore, all'interno della Sala riservata all'Assessorato delle Feste ed Eventi del Regno, accanto al tabellone di legno contenente le regole per partecipare al Rito della Montagna.

Da secoli le regole erano rimaste immutate, se non fosse stato per l'eccezione posta nel 1906.

La prima regola sanciva che i ragazzi dovessero concorrere in coppia e cioè era necessario che ciascuno si trovasse un compagno di squadra.

La seconda regola richiedeva che la coppia avesse a disposizione una spada, in qualunque materiale costruita, una freccia impregnata di veleno, la cui preparazione doveva esser effettuata dai partecipanti in corso di caccia e si richiedeva che i ragazzi avessero con loro delle enormi catene di ferro, alla cui base era necessario vi fosse attaccata una palla di piombo e all'altra estremità dovevano esserci dei ganci, perfette per intrappolare le zampe della bestia.

La terza regola richiedeva che ciascun partecipante usasse un razzo viola per annunciare la sua ritirata 

La quarta regola sanciva che in caso di vittoria era fatto divieto fare del male all'oclum.

   
 
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