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Autore: _akane89_    15/05/2005    2 recensioni
Akane parte per un viaggio- studio in america. al suo ritorno molte cose sono cambiate e dovranno cambiare...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 3

Ritorno a casa

Ciao a tutti! sono sempre io! Ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia ff e quelli che hanno commentato! Questo capitolo non sarà molto lungo, il perché lo scoprirete voi stessi! Continuate a commentare, commentare e commentare!!!!!! ^__^ thank you!

Era passato un anno. A dir la verità, era “volato” un anno! Seduta nel sedile dell’aereo che l’avrebbe riportata e casa, Akane ripensava all’anno trascorso a New York, di quante persone nuove ha conosciuto, di quanti posti nuovi ha visto e di quanto le fosse mancata la sua famiglia…e Ranma…

Durante le prime settimane, la notte, piangeva spesso; si sentiva sola, terribilmente sola, per vari motivi: uno di questi era la lontananza da casa. La mattina si svegliava, ma non alla dolce voce di Kasumi, bensì allo strillo acuto di una sveglia sul comodino; le mancava anche Nabiki, con i suoi innumerevoli ricatti, suo padre, con le sue crisi di pianto, il signor Genma e suo figlio, lo stesso ragazzo che, entrando nella loro vita, l’aveva sconvolta, anzi…vivacizzata! aveva sempre pensato che la sua vita, prima di Ranma, fosse molto monotona e troppo tranquilla! Poi, forse grazie ai nuovi amici e alle tante nuove avventure che viveva ogni giorno, iniziò a non sentirsi più così sola.

Comunque era soddisfatta del suo viaggio, perché si sentiva cambiata, sia nell’aspetto fisico, che caratterialmente. Akane era leggermente dimagrita e si era fatta crescere i capelli; adesso, però, era meno timida, molto meno violenta, forse perché non si era più allenata o perché non litigava più come con Ranma tanto spesso, e, una cosa molto importante per lei, aveva imparato a rispondere per le rime agli insulti, invece di lanciare tavoli e sedie. Guardò fuori dal finestrino: sotto di loro c’era il mare. Fra due ore, sarebbe tornata a casa…

*-*-*-*-*-*-*-*-*

Finalmente era arrivato. Era arrivato il giorno durante il quale sarebbe tornata Akane. Ranma era affacciato alla finestra della sua camera e stava guardando il cielo. Erano cambiate molte cose da quando Akane era partita: il giorno seguente la sua partenza, Ranma partì per un viaggio di allenamento, senza avvisare nessuno. Il perché lo si poteva immaginare: se avesse detto a qualcuno che lui stava partendo, sicuramente tutte le sue fidanzate l’avrebbero seguito, mentre lui voleva stare da solo. qualche giorno dopo, scoprì da un vecchio signore che abitava sul monte Fuji, che esisteva una cura per la sua maledizione, una sorta di fonte che guariva qualsiasi maledizione, però si trovava in Tibet, vicino a un monastero. Da lì partì, diretto in Tibet. Il suo viaggio era stato lungo e faticoso ma la fatica cedette il posto alla gioia quando si immerse in questa fonte, abbandonando definitivamente la sua forma femminile. Quando tornò a casa, sua madre lo accolse con tutta la gioia che poteva dimostrare un essere umano: era stato via da casa per ben 11 mesi! La prima cosa che disse quando si sedette a tavola con la sua famiglia e quella Tendo fu: “sono guarito dalla mia maledizione!”. Si ricorda ancora perfettamente le facce di tutti dopo aver ascoltato le sue parole: erano rimasti tutti a bocca aperta! Sua madre, Kasumi e il signor tendo avevano le lacrime agli occhi, anche Nabiki era contenta per lui, solo suo padre aveva uno sguardo cupo e triste.

R: papà, cos’hai?

G: perché non mi hai portato con te?- chiese con un filo di voce.

R: perché volevo rimanere e riuscire a cavarmela da solo, ma non ho dimenticato tutto quello che hai fatto per me…- il signor Saotome lo guardò perplesso- anche se litighiamo spesso, ti voglio comunque molto bene, per questo ti ho portato questa bottiglietta.- gli disse porgendogli una piccola bottiglia di vetro, che conteneva dell’acqua limpidissima. Il padre la prese in mano, l’osservò per bene e gli chiese:

G: che cos’è?

R: è l’acqua della fonte nella quale mi sono liberato della mia maledizione! Versatela addosso!- gli rispose con un sorriso. Non ci sono parole per descrivere la felicità del signor Genma, che, prima di liberarsi della sua maledizione per sempre, abbracciò il figlio, commosso da un gesto così generoso…poi aprì la bottiglietta e se la versò addosso: fu come se si fosse alleggerito di una tonnellata! Tutto questo sotto gli occhi lucidi della famiglia Tendo.

Potete immaginare come lo accolsero le sue innumerevoli fidanzate! Ukio lo abbracciò, Shampoo tentò di baciarlo, ma Ranma non glielo permise, mentre Kodachi gli saltò addosso e cercò di fargli bere una delle sue pozioni soporifere, ma il ragazzo con il codino riuscì a fuggire prima!

Finalmente era tornato normale ed era tornato a casa, adesso mancava solo una persona, Akane…

Tutto a un tratto, sentì la voce di Kasumi che lo avvertiva che doveva prepararsi, doveva andare a prendere Akane all’aereoporto!

  
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