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Autore: MelaniaTs    24/12/2020    0 recensioni
Seguito di the guardian, sono delle one shot, flashfic e Drabble che raccontato dei due eroi dopo la loro partenza per Londra. Fino ad arrivare alla venuta del nuovo Papillon.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Shizuoka, Japan -  28 giugno 2020

 

Kagami era stanca, forse per questo era crollata dal sonno. Quando si era risvegliata ancora si era sentita spossata. Aveva aperto leggermente gli occhi a mandorla guardandosi intorno. Luka era seduto sulla sedia a dondolo comprata appositamente per loro, tra le braccia aveva un fagotto immerso in una copertina di lana estiva bianca. 

Seika! Seika significava stella splendente. Era un nome a cui la coppia non aveva pensato molto, poiché Luka aveva voluto mantenere la tradizione di famiglia che nel nome ci fosse almeno una Ka, come lui Luka o come sua sorella Juleka e i suoi genitori Mika e Anarka.

Come lei stessa! Gli aveva detto Luka.

"Tu sei Kagami! L'inizio della mia fine, perché per noi non ci sarà mai fine." Era questa la frase che aveva usato quando le aveva chiesto di sposarla, così in sordina. Lontano da tutto e tutti, lontano dai riflettori e dalle pressioni di una famiglia fin troppo invadente. 

E si erano sposati, perché aveva ragione Luka, loro erano inizio e fine. In fondo era venuto tutto da se, pensare che stavano parlando come sempre dei cattivi che abitavano il pianeta in generale. 

"Bunnix veniva dal 2020! Dobbiamo quindi presagire che presto ci sarà una nuova grande battaglia a Parigi." Aveva detto Luka.

"Manca un anno." Aveva risposto Kagami fresca della vittoria ai campionati di scherma di quell'anno. Era favorita anche alle olimpiadi di Tokyo 2020, per le quali si stava allenando assiduamente. 

Nonostante ella vivesse ormai in via stabile lì a Londra, mancandole ancora altri due anni di università, avrebbe mantenuto vivo l'orgoglio nipponico alle olimpiadi. 

"Avevo altri progetti che difendere Parigi nei prossimi anni." Aveva ammesso Luka.

Kagami lo aveva osservato orgogliosa, era sicura che sarebbe stato in grado di comporre musica anche sotto stress. La musica era la vita per Luka e ne riusciva a trarre sempre qualcosa da ogni situazione. Era stato infatti l'unico che appena iniziato la royal academy as essere tenuto sotto osservazione dai discografici inglesi. Non era stato strano vederli alla royal, era loro abitudine infatti cercare giovani talenti, da andare a posizionare nella London Orchestra. Ma quando avevano sentito Luka comporre da poco un brano ne erano stati attirati come le ali col miele. Era raro trovare un compositore così giovane e talentoso e loro si erano subito concentrati su di lui. Avevano compreso che non era stato un caso vederlo comporre un brano, lo avevano pedinato ed anche avevano scoperto che si esibiva da solista in un locale, ottenendo anche un discreto successo. Così dopo neanche dopo sei mesi dal loro arrivo a Londra era arrivata la loro offerta, un disco da solista come chitarrista e la richiesta che egli componesse la musica per il primo cd di una pop band emergente. Luka aveva ovviamente accettato, dopo aver passato quasi tutto il tempo a telefono con suo padre e la sua compagna, che si era occupata di carpire tutti i cavilli legali e Luka aveva firmato. Era così diventato nell'arco di quegli anni molto richiesto. Frequentava la royal solo perché voleva assorbire tutta la conoscenza musicale possibile. Ma per chi aveva la musica nel sangue e nel cuore come lui, c'era comunque poco da imparare.

"In realtà non è del lavoro che mi preoccupo." Le aveva detto guardandola.

Kagami era tornata al presente ed ora lo osservava curiosa. "Mi sarebbe tanto piaciuto una volta laureati, metter su famiglia." Le aveva spiegato.

Lei lo aveva guardato restando basita. Un figlio! 

Non riuscì a proferire parola, lo osservava cercando di immaginarlo padre. Sicuramente sarebbe stato amorevole e sicuramente avrebbe insegnato al loro bambino a suonare, ma soprattutto ad essere paziente e dolce, ad amare.

Le si era riempito il cuore di gioia e lo aveva abbracciato. "Posso interrompere la pillola oggi stesso." Gli aveva proposto.

"Ma è presto!" Aveva detto lui.

"Se l'anno prossimo apparirà il nuovo papillon non sarò in grado di portare avanti una gravidanza. Inoltre sarebbe l'anno ideale, ti ricordo che la prossima estate ho le olimpiadi." Gli aveva detto lei, l'idea di un figlio con Luka era sempre più una certezza. Aveva ragione lui, anche lei voleva mettere su famiglia. "Facciamolo." 

"Guarda che non me lo faccio ripetere due volte." Aveva risposto Luka con quel suo sorriso ammaliante. 

Kagami aveva ricambiato mettendosi cavalcioni su di lui. "Meno male, perché sopratutto adesso mi è venuta una voglia!..." ammiccò baciandolo.

 

Una voglia incredibile di essere una cosa sola, lui e lei e di trasformare tutto in qualcosa di concreto e speciale, qualcosa di ben visibile. Seika! 

Seika significava stella splendente. Quello era il nome perfetto per loro figlia, perché splendeva di luce propria, perché era ciò che lei e suo padre avevano desiderato. Una persona che avrebbe lasciato il segno, prima nelle loro giovani vite  che tanto l'avevano desiderata. Poi nelle vite degli altri, splendente come la più bella delle stelle. 

Si tirò su mentre Luka le sfiorava le mani dalle dita sottili, eleganti e perfette, nonostante dal suo letto non riuscisse a vedere la piccola, Kagami ricordava ancora il viso piccolo ed arrossato dalla fatica di sua figlia. Era rotondo, gli occhi a mandorla avevano lo stesso azzurro di quelli di Luka, il naso era piccolo e le sopracciglia scure erano arcuate. Poi c'era la bocca, una piccola bocca appena arricciata, che formava un cuore. Numi del cielo, quanto era bellissima ed unica la sua bambina. 

Luka si tirò su dalla sedia e la raggiunse, lei gli sorrise.

"Ho dormito tanto?" Gli chiese.

Lui annuì. "Non molto per il gran lavoro che hai fatto." Rispose passandole Seika. Il volto rispetto a dopo il parto era più rilassato, meno rosso. I capelli scuri le cadevano lisci, erano tanti e foltissimi. Aprì la boccuccia in uno sbadiglio, era un incanto e lei Kagami ne era estasiata. 

"Tua madre aspetta di poter entrare. Vuole aiutarti a darle la prima poppata." Le disse dandole un bacio casto sulle labbra.

"Sono sicura che il più eccitato di tutti è il nonno."Ammise la nipponica.

Luka rise. "Dice che ha mani da musicista, ma anche da schermista."

"Buona la prima!" Ammise lei.

"Io invece la immagino col fuoco dentro, proprio come te." Disse lui.

"Abbiamo deciso che non la influenzeremo." Gli disse Kagami poggiandosi con la testa al suo petto. 

"Farà tutto ciò che lei vorrà fare con amore. Senza nessun obbligo." Concordò lui. 

Kagami sorrise, intanto che la porta si apriva lasciando entrare sua madre. 

"Spero di non disturbare, ma tutti vorrebbero poter conoscere Seika. Pegasus ha accompagnato Ladybug, Chat Noir e i vostri amici fin qui." 

Luka si scambiò uno sguardo alla sua compagna. "Vado ad accoglierli in attesa che Seika mangi." Disse dando un ultimo bacio a Kagami prima di sollevarsi ed andare via a salutare gli amici. 

 

 

————-

Doveva essere una flash fic ma ahimè non rientra nel numero di parole al genere. Questo è il mio regalo di Natale per voi, vi giuro che sto completando il nuovo capitolo di The guardian, per chi lo sta seguendo comunque sapete che Luka e Kagami stanno arrivando al 2020 seguendo nella mia storia un percorso. 

Non so se inserire o meno il Covid-19 nella storia. Soprattutto perché sono raccolte di one shot che percorreranno il post- the guardian. Nulla di impegnativo sono ogni storia a se, ma riguardano anche anni futuristici al 2020/2021. E nulla, parlerò di COVID ma spero senza risultare pesante. 

Ancora buon Natale a tutti, è stato un anno duro e funesto per tutti noi. Insolito nel suo genere quindi forza tutti, ce la possiamo fare e ancora Auguri, auguri e auguri, per tutto.

   
 
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