Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: The Rosablue91    24/12/2020    2 recensioni
Dal testo:
Gli spartani si distanziarono il principe guardava deliziato il fuoco che divorava tutto.
-Sarai contento, ora- chiese l’oracolo impotente e affranto.
-Questo è solo l’inizio- ghignò da sotto l’elmo.
[...]
-...e fino a che non verranno a riprendersi Lucy che nel frattempo sara nostra gradita ospite a Sparta, tu dovrai badare a lei-
-Cosa?! Devo fargli da balia? Ma io-
-Non discutere, Natsu! Obbedisci!- sentenzio il re al figlio ribelle.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un’altra identità

 
I festeggiamenti erano finiti e per gli ospiti era arrivato il loro momento di accomiatarsi stesso discorso per Sting e Rougue, infatti Weisslogia e Skiadrum avevano voluto stare fino all’ultimo momento in compagnia di Igneel rimanendo gli ultimi ospiti.
Lucy invece aveva detto addio a Loki e gli altri per raggiungere Corinto come prossima meta di viaggio, chissà forse un giorno li avrebbe rivisti.
-Mi raccomando tornate a trovarci- disse Sting con in braccio il suo nuovo amico, quel leoncino dal pelo scuro, rivolto a Natsu e gli altri.
-Ma certo- sorrise Natsu all’amico, Lucy venne tirata via e con immenso dispiacere si accorse che Touka era tornata all’attacco, ma ugualmente la graziosa ateniese distese un bel sorriso-fai un buon viaggio mi raccomando-
-Quando te ne torni ad Atene? Lo capisci che questo non è  un posto per te, carina?-gli si avvicinò e gli sussurrò-non avrei mai voluto farlo ma mi hai costretta tu. Natsu!- lo chiamò leziosa Touka, il principe si voltò verso di lei e rispose-si?-
-Ora comincia lo spettacolo-sussurrò Gray a Gajeel.
-La regina del melodramma non riesce a tenere la sua boccaccia chiusa- concluse Gajeel infastidito.
-Quand’è che caccerai dalla tua casa questa intrusa? Ha portato vergogna alla tua famiglia troppo a lungo-indicando Lucy come unica colpevole di ogni male.
Natsu fu accanto alla bionda e disse-si può sapere di che sciocchezze dici? Perché dovrei fare una cosa del genere alla mia futura sposa?-
Tutti lo fissarono inebetiti e Lucy voleva sprofondare nella terra dall’imbarazzo per la tale affermazione del principe.
-Come sposa?!-urlò isterica Touka.
Ignia compreso si voltò un momento verso di loro e la sua faccia stoica ebbe un’incrinatura. Non si sarebbe mai aspettato che Natsu facesse le cose sul serio con Lucy.
-Natsu ti pare il modo di dare una notizia così su due piedi?- domandò Lucy ancora imbarazzata.
-Congratulazioni Lu-chan- disse Levy stringendole le mani.
-Dunque state insieme?-domandò Selene.
-Bhe si… insomma-era accaduto così all’improvviso.
-Juvia è felice per te amica mia-disse l’ex pescatrice.
Mavis sussurrò al suo uomo-sai Zeref ho la netta sensazione che quest’anno verrà celebrato un altro matrimonio nella tua famiglia-
-La nostra famiglia-la corresse Zeref.
-Si, si ahi ragione-
Anche Yukino si era fatta avanti per augurare a Lucy e a Natsu tanta felicità-le mie congratulazioni a voi, Natsu-sama e Lucy-sama, formate proprio una bella coppia-
Touka scuoteva la testa verso la sua ancella e la sua idiozia-Yukino, Yukino, Yukino come fai a credere che un principe come Natsu voglia sposarla perché la ama, è ovvio che lo fa soltanto per pietà dato che suo padre non la vuole-
Lucy strinse i pugni-Io e Natsu ci amiamo veramente, fattene una ragione-
-Ora Juvia l’affoga- si offrì la ragazza.
-Adesso smettila Touka, stai davvero esagerando -l’ammonì Sting.
Ma non aveva ancora finito-Perché non lo chiediamo all’altro diretto interessato?- si voltò verso il terzo principe di Sparta-Natsu caro, cosa pensi veramente di Lucy?-
Natsu assottigliò gli occhi che mandavano lampi, e l’unica che ancora non se ne era accorta era quella cieca di Touka, quindi era stata lei a mettere in testa certe sciocchezze a Lucy, si era tradita da sola, per  colpa sua aveva messo indirettamente Lucy in pericolo, questa volta non l’avrebbe passata liscia.
-Vuoi veramente sapere cosa ne penso di lei?- domandò il ragazzo.
-Si!- disse con enfasi-vogliamo una confessione-
-Credo che Lucy sia la ragazza più speciale che abbia mai incontrato, una mirabile visione-
-Eh? Natsu tesoro non ti senti bene?-chiese Touka.
Gajeel annuì-Questa volta ha ragione, stai delirando? Non ti sono mai uscite parole come queste per caso sei stato ispirato da Apollo*?-
-Gajeel stai zitto, dovreste prendere esempio dal principe Natsu- disse Levy alludendo anche a Gray che guardava da un’altra parte.
-E… e tu Lucy?-
-Touka!-Re Weissolgia la afferrò per un braccio- adesso basta! Smettila di essere indiscreta, una volta a Hermione faremo i conti e ora cammina- sospingendola verso i cavalli.
-Ma zio veramente io-obiettò Touka.
-Sbrigati-non potendone più dei capricci della nipote.
-Col carattere che si ritrova resterà una zitella-mormorò suo cugino a Rouge.
-Natsu- chiamò la voce profonda del padre, i due ragazzi si voltarono-dopo faremo un bel discorsetto, vi aspetto tutte e due alla sala del trono-
-Si padre-
Il re posò gli occhi sul figlio mezzano e la sua futura sposa-Zeref, Mavis anche voi due dovete venire-
La coppia annuì domandandosi cosa mai volesse il re da loro.
A Lucy si parò di fronte Selene- scusa per Touka, non sa mai quando supera il limite-infine salutò Lucy-è stato un piacere conoscerti, Lucy-chan, auguri per te e per il principe-Selene raggiunse sua sorella e suo zio seguita da Sting e Yukino, se ne andarono via anche Skyadrum e Rouge.
Lucy sentì il tocco della mano di Natsu sulla sua spalla-Lucy-
-Si?-
-Ecco io- Natsu si mise le dita dentro una tasca sui pantaloncini di pelle e gli sentì dire-io volevo…- ma venne interrotto dal padre.
-Ora per favore venite con me, ci sono cose cui devo parlarvi-
I ragazzi seguirono il regnante e Lucy con loro vide Natsu rimanere indietro-Natsu vieni anche tu?-
-Si eccomi- tolse le dita dalla tasca e raggiunse il re insieme a Lucy.
Nella sala del trono il re annunciò ahi ragazzi cosa quello che dovevano sapere-ho aspettato che gli ospiti se ne fossero andati via per non agitare le acque, voglio mettervi al corrente di un fatto molto grave, ovvero del traditore Geoffrey-
Mavis si turbò e Zeref fece un passo avanti-cosa vorreste dire padre? È riuscito a fuggire?-
-Peggio fratellino, molto peggio- disse Ignia.
Il re emise un respiro profondo-è stato trovato morto dalle guardie insieme agli altri assassini anch’essi deceduti-
Lucy si raggelò.
Il silenzio cadde nella sala del trono pesante come un macigno e Ignia si rivolse a Mavis che era rimasta ammutolita-non dici niente, principessa? Eppure dovresti esserne felice, gli dei hanno preferito punirlo per i suoi orribili crimini, hai avuto giustizia, non dirmi che ti dispiace?-
-Smettila Ignia- disse Zeref.
Mavis assottigliò lo sguardo verso Ignia e il suo atteggiamento-Non certo così! Avrei voluto che pagasse in un altro modo-
-Ormai è morto, che vuoi di più?-
Igneel batté un pugno sul bracciolo di pietra per richiamare silenzio-Ignia! Se osi interrompermi di nuovo ti faccio cacciare dalla sala del trono-
-Chiedo venia padre-disse il figlio chinando umilmente il capo.
-Si sanno le cause della morte? E gli altri?- domandò Zeref.
-Pare che sia morto per soffocamento, o almeno così ha detto Lyon mentre gli altri vi risparmio i dettagli ma pare si siano suicidati- era meglio non dire che erano orti per essersi tagliati la lingua risparmiò i particolari  perché c’erano delle fanciulle poi cambiò discorso-ma ora più che mai-re Igneel posò lo sguardo su Mavis-Megalopolis ha bisogno di una saggia guida che possa governare il paese, la principessa Mavis deve fare ritorno alla sua terra e prendere il posto che le appartiene di diritto-
-Farò ritorno a casa anche oggi stesso, sire-propose Mavis.
-Ed io verrò con te- disse Zeref stringendole la mano e guardandola con amore.
Il re ridacchiò-Non voglio metterti fretta mia cara, partirete tra tre giorni, un padre deve assolutamente festeggiare la partenza di suo figlio-
-Be padre se proprio insisti-disse Zeref imbarazzato, Natsu gli dette una pacca sulle spalle-congratulazioni fratellone-
Zeref lo agguantò per il collo e gli strofinò il pugno sui capelli rosati-pure per te fratellino-
-Dai smettila!- replicò Natsu contrariato.
Tutti risero a quella scena compreso il re che posò tutta la sua attenzione sul figlio più piccolo-a proposito Natsu-
Zeref lo lasciò andare e il rosato disse-si padre?-
Il re allargò ancora di più un sorriso-Mi era sfuggito il tuo interesse per Lucy, e così anche il mio figlio più giovane ha trovato una sposa, mai uno spartano ha avuto un’ateniese per sposa, è un miracolo-gli occhi gialli del re si spostarono su suo figlio maggiore ancora scapolo-ora manchi solo tu, Ignia, quand’è che porterai una ragazza a Sparta? Ce ne sarà una che ti piace?-
Ignia indugiò un momento lo sguardo sull’ignara Lucy e poi rivolse tutta l’attenzione al genitore-in realtà una ci sarebbe-
-Chi?-
-La incontrerete presto ora è in viaggio-assicurò Ignia.
Natsu si fece improvvisamente serio alla parola viaggio-Comunque padre, voglio chiedere ufficialmente la mano di Lucy all’arconte Heartphilia, partiremo per Atene subito dopo Zeref-
Gray vide Ignia sussultare, gli parve solo un momento, ma aveva giurato di averlo visto perdere la calma sul suo viso.
Il re fu pensieroso per qualche tempo-Non ci sono problemi figlio mio, anche se mi fa strano che Jura, il mio emerodromo più fidato, non sia ancora tornato, ormai sono passati diversi giorni-
Lucy fece un passo avanti-In effetti non mi arrivano notizie da Atene da quando sono a Sparta-
Ignia disse-A questo punto padre, avrà già consegnato il messaggio, sono certo che avrà fatto una sosta a Corinto durante il ritorno, ho sentito che è una meta gettonata per il vino e le belle donne-
-Quando tornerà mi sentirà-
Il principe ereditario continuò-Padre io avrei un’idea per festeggiare la partenza di Zeref-propose e Zeref si fece attento con lui non si poteva mai sapere.
-Sentiamo, cosa proponi?-
-Una corsa di cavalli tra me e Natsu per festeggiare la partenza di Zeref e il suo prossimo matrimonio con la principessa Mavis-
Il re sembrò approvare -Un’idea magnifica-
-Ed io ci sto!- disse Natsu che non stava più nella pelle era da un pezzo che non si confrontava con suo fratello maggiore.
-Allora voglio partecipare anch’io- disse Zeref non era affatto tranquillo soprattutto se era una cosa ideata dalla sua mente ma Ignia non era della stessa idea-assolutamente no, fratello, sei tu il festeggiato quindi starai a fare compagnia a nostro padre e a Mavis-
-Mi sembra giusto, Ignia ha ragione figliolo, la corsa è in tuo onore-
-Fermi tutti! Vorrei partecipare anch’io-obiettò a quel punto Gajeel ma Gray ridacchiò-lascia perdere, visto il tuo ultimo approccio con un cavallo è meglio che li eviti- ripensando al capitombolo che aveva fatto il figlio del generale in groppa a Plue.
-E già- rincarò Levy, il gamberetto non era nemmeno dalla sua parte per gli dei.
-Hei guarda che il ronzino della biondina è uno snob! Datemi un altro cavallo e vincerò la corsa-
-Mi dispiace Gajeel ma sarà una corsa solo tra me e Natsu-disse Ignia smorzando il suo entusiasmo.
Il re li congedò -ora potete andare ragazzi, non c’è altro-
I ragazzi lasciarono la sala del trono e presero strade diverse Gajeel ancora si lamentava-Dannazione! Volevo partecipare-
-Non fare così, sarà per un'altra volta-disse Levy facendogli delle pacche sul braccio, Gajeel la guardò a malapena- vuoi venire con me nella mia stanza Levy? Devo dirti una cosa-
La faccia di Levy divenne improvvisamente rossa testimone di quella confessione-Eh? Veramente dovrei sistemare le pergamene. C’è molto lavoro da fare in biblioteca- disse tergiversando.
Ma egli non l’ascoltò e la prese per mano-sarà  questione di pochi minuti, dopo prometto che ti darò una mano- tirandola verso la sua stanza col cuore in gola.
Che volesse…
Scosse il capo energicamente scacciando certi pensieri impuri.
Finalmente soli per Natsu era un’occasione irripetibile senza scocciatori tra i piedi, poteva dare a Lucy il suo dono, ella stava camminando fianco a fianco con Happy fece un altro respiro profondo e Natsu la chiamò-Lucy?-
La ragazza si fermò e si voltò verso il ragazzo, Natsu si mise di fonte a lei tenendo una mano dietro la schiena-volevi dirmi qualcosa Natsu?-
-Si… cioè no… ecco io-
-Si?-
Le dita di Natsu giocavano con la catenina da quanto era nervoso-Be vedi-
-Natsu, Lucy!- il principe sbuffò ebbe purtroppo l’ennesima interruzione questa volta da Mavis-scusate, vi ho interrotto?-domandò Mavis.
-Non era niente d’importante- disse Natsu sventolando una mano.
-Cosa c’è Mavis?-le chiese Lucy.
-Avete visto  Zeref?-domandò a loro, i due si guardarono interrogativi.
-Non era con te?-gli chiese Natsu, la ragazza scrollò le spalle.
-Ho mandato Invel ha cercarlo, dovevamo parlare della partenza ma è sparito-spiegò Mavis.
 
 
Da un’altra parte Zeref si confrontò con suo fratello maggiore, lo aveva portato via quando il re li aveva congedati-e ora a che gioco stai giocando stavolta, Ignia?- gli chiese Zeref incenerendolo con gli occhi.
Ignia lo guardò strafottente-Come ha che gioco sto giocando? Non ti piace la sorpresa che ti ho preparato, fratello?-
Zeref lo afferrò per la collottola e gli soffiò contro-ti è andata bene con Mavis e ringrazio Zeus e gli altri dei che non sia successo niente e Geoffrey non abbia avuto il tempo di farle del male altrimenti non saresti scampato al mio castigo-pronunciò iracondo.
Ignia rimase al suo gioco -Zeref non sapevo minimamente che Geoffrey fosse l’assassino dei precedenti regnanti di Megalopolis, ho fatto male i miei calcoli ad averlo alleato a Sparta ma adesso si è risolto tutto-
Rafforzò la stretta-Non dimentico che hai osato minacciare Mavis la donna che per me vale più della mia stessa vita e chissà se non sei stato proprio tu a far si che Geoffrey tacesse per sempre perché sapeva qualcosa di troppo- disse lugubre era un pensiero orribile e sperava con tutto se stesso che non l’avesse fatto.
-Hai le prove?-lo provocò.
-Forse non potrò mai provare ciò che hai fatto ma sappi che non lo dimenticherò mai*-soprattutto le minacce a Mavis erano una cosa che non ci sarebbe mai passato sopra.
-Ho capito Zeref adesso potresti lasciarmi andare?-
Ma Zeref non aveva ancora finito –Ti avverto che se osi fare del male a Natsu me la pagherai cara!-
-Stai calmo, non faccio niente di male-Ignia si strattonò liberandosi da Zeref e lo fissò ironico-sei ancora arrabbiato con me per quella vecchia storia? Ero solo un bambino Zeref mettici una bella pietra sopra- andandosene e lasciando il fratello da solo.
Zeref strinse i pugni ricordando quella brutta storia, nonostante fossero passati già molti anni.
Accadde un anno dopo in un freddo giorno d’inverno che il re aveva accolto i due orfanelli nella sua famiglia, Zeref ormai aveva quattro anni e Natsu un piccolino di appena due anni, Ignia aveva ormai sei anni e se ne stava sempre per i fatti suoi non considerandoli nemmeno, li ignorava e basta, dal canto suo il piccolo Zeref gli aveva proposto di giocare con lui ma Ignia lo spintonava e se ne andava via.
Quel giorno i principini erano in compagnia della balia, Ignia giocava in disparte con la sua spada di legno infilzando nemici immaginari dall’altra parte della stanza, Zeref e Natsu giocavano con dei rocchetti* mentre il fuoco scoppiettante  del braciere riscaldava quella gelida giornata invernale.
Ad un certo punto la balia venne richiamata da dei rumori che sentì fuori, si alzò e andò a vedere cosa stava succedendo non prima di aver chiesto ad Ignia di tenere d’occhio i fratellini.
Uno dei rocchetti girò fino ai piedi di Ignia e Zeref camminò fino a riprenderselo ma prima che lo afferrasse Ignia lo calciò poco distante dal  fuoco e Zeref rimase ancora li a fissare il suo rocchetto.
-Be? Non vai a prenderti il tuo stupido giocattolo, Zeref?-gli domandò Ignia.
Il bambino scosse la testa-a me non piace il fuoco-
Ignia allargò il suo sorriso-Sembra che a Natsu piaccia-
Zeref spalancò gli occhi di terrore vedendo il suo fratellino vicino al fuoco-Natsu! Torna indietro!-
Il bambino aveva afferrato il rocchetto del fratello ma la sua attenzione era per la fiamma viva e si allungava nel tentativo di toccare quella fiamma lontana, Ignia distese un sorriso di sostegno verso Zeref-non preoccuparti, ci penso io-lasciò cadere la spada di legno e andò da Natsu ma anziché allontanarlo  si piegò sulle ginocchia e chiese-ti piace tanto il fuoco, Natsu?-
-Foco?- domandò il bambino indicando la fiamma con il ditino.
-Esatto, vuoi vederlo più da vicino?-gli domandò Ignia.
-Siii!- alzando le braccine e lasciando cadere per terra il rocchetto, Ignia lo prese per il busto e lo alzò verso  la fiamma sotto lo sguardo impaurito di Zeref -Ignia no! Il fuoco brucia!-
-Non fare il guastafeste, non vedi Natsu come è contento?-e nel mentre il bambino allungava le braccine verso il fuoco sempre più vicino al pericolo.
-No!- Zeref scattò e spinse con tutte le sue forze Ignia per terra facendo fare un bel tonfo a Natsu che scoppiò a piangere, Zeref gli fu accanto e lo strinse forte a sé per proteggerlo-ci sono io con te Natsu, ti proteggo io-
-Piccolo guastafeste!- disse Ignia alzandosi da terra e agitando un pugno per aria.
-Vai via!- gli soffiò Zeref.
-Ma guarda adesso mostri i denti? Te la faccio vedere-disse minaccioso.
-Che sta succedendo?- la balia era tornata e non era sola con lei c’era re Igneel che avanzò verso i bambini e prese il piccolo Natsu in braccio cercando di calmarlo.
-Allora volete spiegarmi?-chiese la voce esigente del re.
-Niente padre stavamo solo giocando- rispose Ignia.
Zeref ribatté con rabbia voltandosi verso di lui-Non è vero! Volevi bruciare Natsu!-
-Sta zitto! Brutta spia!-
Gli occhi del re erano furiosi-Ignia è la verità? Volevi buttare Natsu nel fuoco?!-
-Volevo solo giocare, fingevo che Natsu fosse Demofoonte che la dea Demetra trasformò in un immortale-il re gli dette uno schiaffo e Ignia si portò una mano sul viso e si rifugiò dalla balia abbracciando una delle sue gambe e piangendo, un –sire- mormorato da lei – solo gli dei hanno tali poteri, non certo tu! Recati nella tua stanza e rifletti sulle tue azioni, ringrazia il cielo che non sia successo niente, rimarrai confinato lì fino a mio nuovo ordine, ora vai!-
La balia prese per mano il bambino e si strofinava un occhio piangente ma Zeref non dimenticò l’occhiata di odio rivolta a lui che gli lanciò Ignia mentre se ne stava andando.
Zeref tornò al presente, da quel giorno fra i due fratelli non scorreva buon sangue e Zeref cercava di vegliare su Natsu e proteggerlo come meglio poteva per non farlo cadere sotto la cattiva influenza di Ignia.
-Altezza-lo richiamò Invel, era andato a cercarlo poco dopo che si era allontanato via col principe Ignia lo aveva ritrovato solo con lo sguardo fisso nel vuoto.
-Ascoltami Invel, voglio che tu tenga d’occhio Natsu durante la corsa, temo che Ignia ne approfitterà per giocare un altro dei suoi tiri mancini, lo farei io stesso ma ho le mani legate-
-Contate su di me, mio signore-
-Forse ti servirà aiuto, è meglio che tu chieda una mano a Gray è uno degli uomini più fidati e capaci di Natsu, sono certo che insieme lavorerete meglio-
Invel però era di tutt’altra idea-con tutto il dovuto rispetto altezza, è meglio non coinvolgere Gray-
-Perché?-alzò un sopracciglio-avete un problema fra voi?-
-Be si… insomma-
-Qualunque esso sia, risolvetelo in fretta, non voglio mettere in pericolo la sicurezza di mio fratello solo perché avete  questioni in sospeso-gli dispiaceva obbligare Invel ad ubbidire ma aveva bisogno assolutamente dell’aiuto di Gray.
-Come volete mio signore, ne parlerò immediatamente con lui-per il bene del principe, doveva mettere da parte i suoi problemi personali.
 
-Allora cosa dovevi dirmi?-disse Levy,  Gajeel la trascinava per mano verso la sua stanza, e non era affatto tranquilla, perché da lì provenivano rumori animaleschi.
E il suo istinto ebbe ragione perché una volta aperta la porta, una pantera saltò addosso a Gajeel.
-Oh no! Gajeel! Guardie aiuto!- urlò agitata Levy spiaccicandosi sul muro  ma la pantera non sembrava pericolosa.
-Stai tranquilla gamberetto- Gajeel allontanò il muso dell’animale e si rizzò in piedi e la pantera  si mise a sedere.
-Come puoi dirmi di stare tranquilla? E non è la pantera con cui hai lottato l’altra sera?- chiese isterica puntando un dito contro la fiera nera.
-Acuta osservatrice, hai azzeccato, l’ho comprata a quei tizi prima che partissero per un’altra polis greca-disse dando una carezza sulla testa dell’animale.
-Ma sei impazzito? E il re non ha detto niente?-
-Be re Igneel è stato più accomodante di mio padre, e rassicurato che non attacca se non è minacciato e poi anch’io ho dato una mano alle teste ingioiellate, mi ha dato il permesso di tenerlo-
-Ma… non è pericoloso?-che non voleva proprio staccarsi dal muro.
-Si certo, non fare il coniglio, prova ad accarezzarlo, ti assicuro che non morde-
Levy inghiottì saliva e si staccò piano piano dalla parete allungando una mano  verso la pantera affondando la mano sulpelo color ebano, la pantera si strusciò su di lei come fosse un gattone.
Gajeel ghignò-visto? Lo sapevo che Lily ti sarebbe piaciuto. Gli piaci anche a lui sono quasi geloso-
-Lily? Gli hai dato un nome?!-
-In realtà si chiama Pantherlily- precisò Gajeel.
Lei voltò il capo e borbottò grattando le orecchie dell’animale-e pensare che credevo- pensava che volesse appartarsi con lei per darle un bacio, era stata una povera ingenua a crederlo.
-Hai detto qualcosa?-
-Niente-
 
Juvia stava camminando insieme al suo Gray-sama quando vennero raggiunti dalla persona che più la ignorava in quel momento: Invel.
-Gray, Juvia-salutò Invel, degnando di poca attenzione Juvia, aveva tutte le ragioni per avercela con lei e forse era arrivato il momento di chiedergli perdono.
-Invel- rispose al saluto Gray-posso fare qualcosa per te?-
Disse dopo un po’-Devo parlare in privato con te, Gray se vuoi seguirmi-
-Puoi farlo benissimo anche qui o devi nascondere qualcosa a Juvia?-
-Allora portala pure con te, si è rivelata molto utile nel raggirarmi, non pensavo fossi così spregevole da usare una ragazza innocente per i tuoi scopi-
-Juvia non è una pedina- gli disse gelidamente Gray e la stessa Juvia si mise in mezzo a loro.
-No Invel-sama! Quello che dici è sbagliato è stata tutta un’idea di Juvia, te lo giura- e abbassò il capo colpevole confessando il suo sbaglio-Juvia è stata meschina a illudere Invel-sama per quel bacio- alla parola bacio Gray strinse i pugni-Juvia ti fa le sue più sincere scuse, non si aspetta che tu la perdoni-
Lui emise un enorme sospiro-ho capito, non riesco proprio a rimanere arrabbiato con te, sei perdonata-posandole una mano sulla testa blu poi i suoi occhi si fecero improvvisamente seri-ora venite con me c’è un altro problema e ho bisogno di aiuto-
Gray aggrottò la fronte ma seguirono Invel senza fare storie, una volta lontani da occhi e orecchie indiscrete Invel aggiornò Gray-vorrei che proteggessi il principe Natsu durante la corsa-
-Perché mi stai chiedendo di fare una cosa del genere? Temi forse un altro attacco?-
-Forse è soltanto una paranoia di sua altezza il principe Zeref ma non si sente tranquillo, teme che il principe Ignia stia preparando un brutto tiro-
-Sua altezza Ignia?-ripeté Gray.
-Sai come è fatto farebbe qualunque cosa per vincere, sia in uno scontro mortale che in una semplice gara non si pone mai un limite-
In effetti tutti conoscevano il carattere del principe Ignia soprattutto quelli più vicini e crescendo insieme a Natsu che era stato suo compagno di giochi era stato anche a contatto con gli altri due fratelli, Zeref mite e coscienzioso e Ignia aveva un carattere capriccioso e quasi arrogante-Va bene veglierò io su Natsu da ora fino alla fine della gara non gli accadrà niente-oltre che un principe, Natsu era il suo migliore amico non avrebbe permesso a nessuno di fargli del male.
-E Juvia vi aiuterà-si propose la ragazza.
-No!-disse con fermezza Gray, ci mancava soltanto che la coinvolgesse ancora specie ricordando la faccenda degli Iloti era meglio tenerla lontana dal principe ereditario.
La ragazza però obiettò-Ma anche Juvia vuole aiutare, potre-
-Juvia, credo di aver fatto male a coinvolgerti è meglio che tu ne stia fuori stavolta, starai con Lucy e le altre, sono stato chiaro Juvia?-
-Si Gray-sama-rispose Juvia obbedendo a malincuore.
Gray gli mise le mani sulle spalle-io ti voglio vedere al sicuro, non voglio che tu corra alcun pericolo-
Quelle semplici parole ebbero il potere di farle sussultare il cuore.
 
                                                                             ***
 
Argo
La guardia stava dormicchiando in piedi appoggiato all’asta della lancia quando venne bruscamente svegliato-In piedi soldato!-
Si drizzò impettito in piedi-sono ai vostri ordini, capitano Sugar boy!-
-Ahahaha, ci sei cascato- rideva il suo compagno affiancato a lui tenendosi una mano sulla pancia.
-Tu! Sei davvero un idiota- ribatté indignato.
-Dai amico non prendertela, era per ammazzare la noia, non c’è niente di più noioso che fare da guardia alle porte del castello-
-Trovati un altro passatempo, dannazione per un attimo mi era sembrato di sentire il capitano Sugar Boy-
Ma l’altra guardia era calma-Rilassati, è impegnato a setacciare le campagne-
-Scommetto che è per via di quel maledetto ribelle-
-No, no affatto-lo invitò ad accostarsi per rivelargli un succoso segreto- pare che la cattura del ribelle Mystgun sia passata in secondo piano, ho sentito dire che il re ha ordinato di trovare una ragazza-
-Come? Una ragazza? È forse una criminale?-
Egli scrollò le spalle interrogativo-questo non lo so, è una voce che circola da un po’, potrebbe essere l’amante del re o magari-il tono di voce si fece molto basso-una figlia illegittima-
-Ma va, ha avuto un unico figlio, il nostro principe- il rumore delle ruote che giravano li interruppe sulla loro conversazione e fermarono i carri-alt! Cosa trasportate?- domandò alla guardia a quello spilungone notando sei grosse giare nel carro-grano e cereali per il castello, baby- rispose questi.
-E che ne è di Alypyos? È lui che di solito consegna la merce- non gli ispirava fiducia.
-Ecco si è ammalato e lo sostituisco io- rispose l’uomo.
Lanciò un’occhiata all’uomo e il suo compare gli diede una lieve gomitata mentre guardava il secondo carro con uno sguardo da ebete, la guardia direzionò lo sguardo sul secondo carro, stavolta pieno di ceste per la frutta e la verdura, dove stavano cinque leggiadre fanciulle.
-Possiamo passare buon uomo?- domandò la bruna a quel punto.
-Per favore- gli chiese invece la ragazza dai capelli rosa.
-Ma certo mie bellissime fanciulle, solo dopo che avremo ispezionato da cima a fondo i carri-
-Cosa volete che nascondiamo? Degli assassini?- domandò l’albina messa a tacere da un’occhiataccia di Minerva.
-È per sicurezza, mi dispiace ma questi sono gli ordini- le guardie saltarono sul carro e tirarono via il coperchio, effettivamente l’uomo aveva detto la verità dentro la giara vi era solo grano, conficcò la lancia all’interno e…niente, batté ripetutamente la punta ma non vi trovarono nessuno in quella giara controllarono le altre ma non vi era nessun intruso, poi passarono al secondo carro ma a parte le ragazze vi erano solo le verdure.
-Tutto a posto, potete procedere- acconsentì la guardia dette l’ordine di aprire il cancello, al che i carri ripartirono, Meldy salutò le guardie-ciao, ciao-
Le salutarono incantati fino a che il portone del castello non fu richiuso.
-Hai visto che ragazze?-
-Eccome- ci pensò su un momento-non sembravano un po’ troppe per consegnare della verdura?-
-Macché! Cosa vuoi che si rivelino? Delle guerriere? Ahahaha- scoppiò a ridere dicendo una baggianata simile.
-Si hai ragione-
 
Portarono i carri fin dentro i magazzini di pietra e una volta che furono al sicuro e senza essere visti, Bixlow batté tre volte-via libera- sulla ruota del carro e sotto di esso uscirono Erza, Wendy, Charle, Mistgun, Erik e Laxus.
Erik si scrollò il collo-per gli dei è stato un viaggio scomodissimo, persino un serpente avrebbe avuto il torcicollo-ed era altrettanto scomodo con l’armatura dei soldati di Argo che indossava insieme a Laxus.
-Smettila di lamentarti, siamo dentro ci è andata bene- disse lo stoico Laxus anche se non dava a vedere di stare stretto sotto quell’uniforme.
-E ci ha fatto passare inosservati- Mistgun fissò Erza ammirato-non avrei mai pensato ad un’idea ingegnosa come creare un piano nascosto sotto il carro-
Erza scosse la mano-sciocchezze dobbiamo ringraziare quei carpentieri del villaggio che ci hanno aiutato-
Intanto Minerva tirò un orecchio a Solano facendola lacrimare-qui invece qualcuno deve riflettere su quello che dice-
-Scusami Minerva-san non lo farò più ma lasciami, mi stai facendo male-
-Di cosa vi lamentate quelli erano troppo impegnati ad ammirare la leggiadra grazia della grande Evergreen-
-Basta con queste cose! Andiamo a salvare Porlyusika-san!- disse Wendy partendo  ma Mistgun la fermò per una spalla-comprendo il tuo desiderio ma è meglio fare un riepilogo siete tutti d’accordo?-
Cana prese una mela e gli dette un morso e disse a bocca piena-Non c’è niente da dire, Bixlow e noi ragazze( a parte Erza e Wendy) resteremo qui al sicuro fingendo di mettere a posto-
-Mentre Laxus e Erik si fingeranno dei soldati e porteranno Mystgun, Wendy e me nelle prigioni con l’accusa di essere dei ribelli- concluse Erza che nascose sotto il cappuccio i lunghi capelli scarlatti, persino Mystgun si nascose la faccia mentre Wendy invece nascose il leoncino dentro la sacca-scusami Charle, resisti un per un po’ è per il bene di Porlyusika-sama-il felino si lamentò contrariato, Erza avrebbe voluto lasciare la piccola all’esterno ma Wendy si era rifiutata voleva salvare il suo oracolo a tutti i costi nessuno gli avrebbe impedito di partecipare a quella missione di salvataggio.
Si dissero buona fortuna e Laxus e Cobra misero delle corde non troppo strette ai  polsi ai tre ‘’prigionieri’’ davanti Mystgun sembrò guidargli meglio di quanto Erza avesse immaginato.
Lei gli aveva fatto delle domande in quali circostanze avesse incontrato l’Oracolo di Delfi, lui gli aveva risposto in prigione e come aveva fatto ad evadere?
Videro qualche soldato fare la ronda ma non li degnarono nemmeno di uno sguardo.
-Siamo vicini- disse a quel punto Mystgun facendola distogliere dai suoi pensieri.
-Non sentite anche voi?- domandò a quel punto Erik. Mystgun aggrottò la fronte sembrava che dei rumori provenissero esattamente dalle prigioni.
Accelerarono il passo trovandosi davanti a delle celle, Mystgun si liberò delle corde e si diresse ad una cella in particolare ma dentro non trovò nessuno, il vuoto totale-non è possibile-mormorò Mystgun incredulo.
-Che succede, Mystgun?-gli domandò Erza avvicinatasi a lui.
-Q..qui è dove era l’oracolo- indicando la cella vuota.
-Ma sei sicuro?-
-Lo ricordo benissimo era qui-
Laxus rispose calmo-Non facciamoci prendere dal panico magari l’avranno spostata in un'altra cella, direi di controllare le altre celle- si misero ad ispezionarle una ad una fino a che Wendy non vide una figura raggomitolata a terra- Porlyusika-sama!-ma quando la figura alzò la testa non si rivelò l’oracolo ma un uomo, forse uno dei ribelle.
L’uomo li scrutò, e li guardò con rabbia, soprattutto Laxus ed Erik-È quel folle di Faust che vi manda? Vuole uccidere anche me dopo l’oracolo?-
-Uccidere l’oracolo? Porlyusika-sama?-mormorò la bambina spaventata a quelle parole l’uomo sbatté le palpebre, non sembravano i soliti presuntuosi soldati con cui aveva avuto a che fare da quando l’avevano catturato.
-Ti stai sbagliando noi non siamo soldati di Argo-gli confermò il biondo con la cicatrice a forma di saetta.
E la donna parlò sicura-siamo venuti qui per liberare l’oracolo tenuto prigioniero dal re, se sai dove l’hanno portata te ne prego rivelacelo-
Gli occhi dell’uomo si commossero-le mie preghiere sono state esaudite-disse con voce rotta ma non c’era più tempo ormai-presto, sbrigatevi! I soldati l’hanno appena portata via, verso la sala del trono al cospetto del re, vuole essere lui stesso a porre fine alla vita dell’Oracolo di Apollo-
La notizia sconvolse tutti soprattutto Wendy –Cosa? Porlyusika-sama uccisa?-
-Calmati Wendy- le disse  Erza.
Erik invece fischiò ammirato-quel tizio non so se sia più fuori di testa o temerario da sfidare l’ira degli dei-
-Ti sembra il modo?- gli domandò Laxus lanciando un’occhiata alla ragazzina, il bandito scrollò le spalle-guarda che la mia era una semplice osservazione-
Mystgun prese in mano la situazione-Non c’è tempo da perdere, seguitemi! Vi porterò alla sala del trono-
-Portatemi con voi!- disse la voce dell’uomo, si rivolse a Mystgun e si inginocchiò a terra dimentico del suo orgoglio-permettetevi di aiutarvi a salvare l’oracolo!-
-La tua offerta è molto nobile però sarà pericoloso- disse Mystgun cercando di farlo desistere.
-So difendermi! Non vi sarò d’intralcio ve ne prego!- premendo il capo a terra-
-Mystgun-parlò Erza-portiamolo con noi- decise la sacerdotessa di Atene.
-Sei sicura?-
-Non possiamo lasciarlo qui- disse soltanto.
Erik trovò le chiavi della cella e liberarono l’uomo, Wendy si trovò davanti l’uomo più grande e muscoloso che avesse mai visto che con un cenno di capo pelato disse-vi ringrazio, il mio è Jura-
-Ora muoviamoci- disse Mystgun.
Erza si ritrovò a seguirlo col nuovo acquisto del gruppo, sapeva benissimo dove andare il che era molto strano, se fosse stato nelle prigioni e fosse scappato lo avrebbe capito ma come faceva a sapere dove si trovava esattamente la sala del trono era un mistero.
Stavano entrando in una sala con alte colonne e in fondo vi era un uomo che squadrava una donna tenuta prigioniera da due guardie.
-Non è troppo tardi per rimediare al tuo errore, puoi ancora fermarti- disse l’eco di una voce che le orecchie di Wendy captarono come quella della sua maestra-Porlyusika-sama- mormorò la bambina, si nascosero dietro le colonne e avanzarono senza essere visti.
La situazione non era delle migliori e Mystgun decise d’intervenire-vado io. Tenetevi pronti quando vi darò il segnale-
-No Mystgun da solo-obiettò Erza e Mystgun gli sussurrò-ti prego continua a fidarti di me nonostante ciò che succederà- andando avanti.
L’uomo tirò fuori dal fodero la spada e la lama scintillante rispecchiò gli occhi folli-Implori salva la vita, vecchia?-puntandole contro un’arma.
Porlyusika rimase impassibile nonostante la spada puntata contro-Posso dirti con tutta sicurezza che non morirò oggi e non è per me che chiedo salvezza ma per il tuo popolo se continuerai su questa strada ti ritroverai ad aver a che fare con una rivolta e nemmeno il tuo prezioso alleato potrà salvarti. Lo dico per il tuo bene re Faust-
Lui ghignò-Ho sentito abbastanza ma adesso è il momento di dirci addio, la mia lama brama sangue, e colerà dalla tua testa- l’uomo alzò la lama ma una voce lo fermò.
-BASTA PADRE!- si fece avanti un uomo uscito fra le colonne.
-Chi osa disturbare il re?- disse Faust guardandosi attorno agitato.
-Ma come? Non riconosci più tuo figlio?- si levò il cappuccio, rivelando al re che non vedeva più da mesi.
-Gerard?- domandò il re che ancora non osava crederci.
-Principe Gerard!-dissero le guardie, Porlyuska invece sorrise, la mascella di Laxus cascò ed Erza ancora non credeva alle proprie orecchie.
Faust fece cadere la spada e si aggrappò al figlio che lo sorresse-Perché sei qui? Sei sparito da mesi, dove sei stato?-
-Non ha importanza adesso, ora è importante che tu ascolti l’oracolo, non capisci che Ignia ti sta solo usando?-
-Ma anch’io lo sto usando-ridacchio pazzamente e si strinse ancora più forte al figlio-dopo che avrà finito con Igneel potrò procedere contro di lui ed eliminare Sparta sarà un gioco d ragazzi, Argo non sarà più seconda a nessuno, capisci? A nessuno! Ma per fare questo devo eliminare l’oracolo, scateneremo una guerra tra Sparta e Atene, sarà Argo la polis più potente della Grecia! Sei con me, figlio mio?-
Gerard rimase scioccato a tale confessione, suo padre non c’era più con la testa-padre perdonatemi-sussurrò Gerard.
Re Faust non ebbe nemmeno il tempo di dire eh che Gerad gli tirò un colpo al lato del collo facendolo accasciare a terra perdendo i sensi.
-Altezza!-gridarono i soldati ma il principe gridò-Ora!- e vennero attaccati da due uomini quei pugni ebbero l’effetto di mandarli a dormire.
-Felice di rivedervi principe-concesse un sorriso da quell’espressione sempre severa la pizia all’erede di Argo.
-È stato un dovere, oracolo-disse Gerard chinando il capo.
-Porlyushika-sama!- la ragazzina andò incontro all’oracolo e la strinse in un abbraccio-Porlyusika-sama!-scoppiando a piangere.
Le carezzò il capo-Per me è una gioia immensa rivederti Wendy-
Erza fu l’ultima a sbucare fuori dal suo nascondiglio e si tolse il cappuccio fissando il ragazzo con occhi severi-Dovrai darci più di una spiegazione al riguardo, principe ‘’ Mystgun’’-esordì con una nota piccata.
-Adesso sono dolori- sussurrò Erik a Laxus che mai avrebbe immaginato  che in realtà il ribelle non era altri che lo stesso figlio del re di Argo.
-Erza mi dispiace non volevo nasconderti la mia vera identità- disse Mystgun o per meglio dire il principe Gerard.
-Ci devi un sacco di spiegazioni ma non so se riuscirò a crederti nulla toglie il fatto che tu ci abbia mentito spudoratamente- lei voltò la testa delusa e arrabbiata.
Gerard chinò la testa affranto e Porlyusika si staccò da Wendy avanzando di fronte ad Erza-tu non dovresti essere qui! Mi avevi assicurato che l’avresti tenuta lontana da Ignia e da Sparta!- disse Porlyusika a Gerard ma quello scosse la testa-sono spiacente ho fatto del mio meglio-
Erza alzò un sopracciglio-Potete dirmi di che cosa state parlando?-
Intanto Jura si era avvicinato a Faust e alzò una spada rubata ad una delle guardie svenuto.
-No aspetta! Non farlo!- disse Gerard verso l’uomo, Jura lo fissò a malapena – ti sono debitore per avermi liberato da quella cella ma perché dovrei fermarmi? L’hai sentito anche tu? Ha confessato i suoi crimini contro il mio re, come spartano non posso chiudere un occhio dopo aver udito tali infamie-
-Lo so che ha sbagliato ma è mio padre, ti posso promettere che verrà punito ma ti prego non ucciderlo, è tutto ciò che rimane della mia famiglia-disse Gerard supplicando Jura.
-Non risolverai niente con l’omicidio-pronunciò Erza mettendosi al fianco di Gerard, non che l’avesse perdonato o cosa ma non meritava di perdere un genitore.
Jura abbassò la spada e Wendy si fece avanti e timorosa domandò-sei uno spartano?-
L’uomo annuì-sono un messaggero di sua maestà Re Igneel, ero in viaggio per Atene dovevo portare un messaggio ai membri dell’areopago-
Poteva essere una coincidenza ma per Wendy divenne una speranza.
-Atene? Per caso a Sparta c’è una mia amica? Si chiama Lucy-
Jura fu sorpreso-Lucy-sama? Si il messaggio riguardava proprio lei, il re la accolta con tutti i riguardi, mi ha anche detto di consegnare un messaggio ai suoi cari che stava bene-
Wendy sospirò levandosi un peso dal cuore che l’attanagliava da tempo-meno male sta bene-
Erik disse nervoso-Non vorrei mettervi fretta ma dovremo levare le tende prima che il re pazzoide si svegli e decida di darci la caccia-
-Giusto, andiamocene-
-Ora che abbiamo trovato Jura sarà più facile convincere re Igneel- disse Erza, il gruppo si mise a correre ma per Porlyusika fu molto dura, non era più una giovinetta e le sue gambe non ce la facevano allora Laxus la portò sulla schiena con qualche obiezione-non ho bisogno di aiuto, bruto!-
Per gli dei! Che pazienza con gli anziani.
Non vennero fermati dai soldati perché fra loro riconobbero il loro principe e nonostante tutto li lasciarono passare.
Ritrovarono le ragazze e Bixlow nascosti dentro la dispensa i carri ormai erano svuotati e salirono sopra si mossero per andare al portone e i soldati riconobbero non solo il principe ma anche l’oracolo.
-Dobbiamo passare-ordinò Gerard alle guardie.
-Altezza non possiamo l’oracolo non deve lasciare il palazzo sono gli ordini di vostro padre-
-Mio padre ha cambiato idea e ha assegnato a me il compito di portare la Pizia ad Atene l’alleanza con Ignia è rotta le cose da oggi cambieranno- disse il loro principe.
Fecero aprire il passaggio quando dal castello proruppe la voce furiosa del re-GERARD!-
-Merda si è ripreso-grugnì infastidito Laxus.
-Guardie uccideteli! Tranne la ragazza dai capelli rossi la voglio viva!- ordinò il re, aveva sentito la loro conversazione quando era a terra e capito che Erza era la ragazza che Ignia cercava gli dei erano stati magnanimi con Faust e l’avevano condotta dritta da lui, i soldati del castello si gettarono su di loro, Minerva tirò fuori un pugnale-ci tocca combattere, le amazzoni si armarono ed Erza notò Jura scendere dal carro mettere fuori gioco le guardie davanti e afferrare un ariete pesante.
-Jura cosa vuoi fare?-
-Li tratterrò io voi scappate!-ordinò lo spartano colpendone tre che si stavano avvicinando troppo.
-No Jura non possiamo lasciarti qui!-obiettò Jerard mentre l’uomo rimandava indietro i nemici.
-Andate! E avvertite re Igneel! Deve sapere di questa congiura!-
Bixlow schiccò le redini e i cavalli galopparono in corsa, Wendy pianse-non possiamo abbandonare Jura-san!- Meldy la strinse forte non facendola guardare mentre i carri si allontanavano dirigendosi in una collina dove li aspettavano gli altri con tanto di cavalli, chi era sui carri li abbandonò e salirono in groppa, Porlusika vene aiutata a salire sul suo-presto! I soldati ci staranno alle calcagna- disse Freed con una certa fretta, non voleva certo finire nelle prigioni di Argo essere stato prigioniero delle amazzoni gli era bastato.
-Ci serve un posto sicuro!-
-E dove? Troveremo soldati di Argo ovunque-
-No! Un posto sicuro c’è, dobbiamo andare in Epidauro!-affermò Gerard-è indipendente da Argo, lì mio padre non ha alcun potere-
-Molto bene, principe, facci strada- disse Erza, Sorano e Meldy si fissarono interrogative-principe? Quale principe?-
-Lo spiegheremo più tardi andiamo- con un colpo ai cavalli seguirono Gerard e insieme galopparono lontani da Argo.
 
Lo spartano nonostante le tre lance conficcate nel corpo una sulla spalla e due sullo stomaco e fosse piegato male fissò con sguardo duro quel folle di un re, aveva la gola troppo secca per parlare.
Faust era furioso, quegli incapaci dei suoi uomini non erano riusciti a fermare il maledetto spartano ora la sacerdotessa di Atene insieme a quel traditore di suo figlio e ai suoi amichetti era troppo lontana Ignia non sarebbe stato contento ancora meno il fatto che si era lasciato sfuggire quella vecchiaccia, guardò lo spartano e ghignò crudele, poteva salvarsi in un altro modo.
-La mia spada ha voglia di sangue e dato che non ho avuto il privilegio di prendermi la testa dell’oracolo, sarà con  la tua testa che mi consolerò!-mozzandogliela di netto, la testa di Jura rotolò per la sabbia lasciando una scia di sangue.
 
 
                                                                            ***
 
Sparta
Lucy portava delle succose carote per Plue era mattina e fra poche ore si sarebbe disputata la corsa tra Natsu e Ignia, non era sola c’era Juvia con lei ed era strano vederla sveglia di prima mattina ma non si fece un problema quando l’aveva incrociata nelle cucine le aveva chiesto se poteva venire con leiovviamente non gli aveva detto di no e insieme si stavano dirigendo nelle stalle-sta uscendo qualcuno dalle stalle- disse Juvia, Lucy notò una figura correre via in tutta fretta e la identificò come l’ancella del principe Ignia-quella è Dimaria?-
-Cosa ci faceva nelle stalle?-domandò Juvia perplessa.
-Non lo so ma andiamo a vedere ho una brutta sensazione-corsero verso le stalle e i cavalli erano agitati, Lucy corse da Plue e cercò di calmarlo fortunatamente scoppiava di salute invece per qualcun altro non era la stessa cosa.
-Lucy vieni a vedere! Questo cavallo sembra stare molto male- Juvia era di fronte ad un cavallo marrone chiaro accasciato nella paglia, sembrava soffrire molto, Lucy si inginocchiò e gli accarezzo la criniera, era sudato-chiama Lyon, c’è bisogno di lui- Juvia corse dal medico e Lucy cercò di rassicurare quel povero animale-andrà tutto bene Alexandros, andrà tutto bene-quello non era un cavallo qualunque, era il cavallo di Natsu.
-È grave?-esordì la voce di Natsu preoccupato mentre Lyon piegato sul cavallo lo stava esaminando-no, non morirà, sembra che abbia mangiato qualcosa che gli abbia fatto male, in due giorni dovrebbe stare meglio-
-Proprio oggi doveva succedere? Comunque l’importante è che Alexandros si riprenda presto-Natsu si chinò e allungò una mano per accarezzargli la folta criniera-non preoccuparti amico mio, guarisci presto-
Anche Gray era lì e Juvia gli sussurrò-Juvia e Lucy hanno visto uscire Dimaria dalle stalle-
-Dimaria?-
La ragazza annuì-Juvia è pronta a mettere una mano sul fuoco che Dimaria ha fatto qualcosa al cavallo-e Gray fu d’accordo con lei non era un’ipotesi insensata che avesse avvelenato il cavallo di Natsu sotto ordine di Ignia, però senza una prova non poteva lanciare un’accusa.
Doveva stare più attento avrebbe dovuto far sorvegliare i cavalli-ora però Natsu non potrà gareggiare alla pari con Ignia-
-Che cosa intendi dire?-gli domandò Lucy, lui fece cennò ad uno stallone che dal manto rosso-marrone e dalla criniera nera, uno stallone come pochi-senza Alexandros, Natsu non riuscirà mai  a  tener testa al cavallo di Ignia, Arione*, è uno dei cavalli più veloci, gli sarà impossibile vincere-degli stallieri fecero uscire Arione che scalpitava e andarono a sellarlo, uno stalliere si mise di fronte a Natsu e chiese-altezza quale cavallo scegliete? Dobbiamo preparare anche il vostro-
Natsu incrociò le braccia al petto, c’erano molti cavalli la scelta non gli mancava ma non erano veloci come il suo Alexandros e non c’era nessuno che potesse rivaleggiare con Arione.
-Natsu-lo chiamò la voce di Lucy-se ti serve un cavallo, puoi prendere Plue-concesse volentieri Lucy.
-Plue?-
-PLUE?-dissero all’unisono Gray e Lyon.
Natsu camminò di fronte al cavallo e posò una mano sul muso-che ne dici amico? Vorresti gareggiare insieme a me?-
Plue nitrì come ad acconsentire-allora facciamolo, ho deciso sellatemi Plue-disse il ragazzo allo stalliere.
Gli stallieri portarono i cavalli davanti al cortile del palazzo spartano e i principi si misero in sella-non è il tuo solito cavallo-disse Ignia vicino a lui.
-No è di Lucy me lo ha prestato, Alexandros non poteva-
-Speri di poter tenermi testa col cavallo della tua promessa sposa?-
-Io e Plue siamo qui per vincere, fratello-fece sicuro Natsu e Ignia ghignò.
‘’Questo lo dici tu’’
-Lucy dovrebbe scegliere bene i nomi, nella storia greca non ho mai sentito i un cavallo di nome Plue, andiamo è ridicolo, Arione gli farà mangiare la polvere-disse Ignia, quando aveva comprato il suo stallone aveva voluto battezzarlo con lo stesso nome del cavallo mitologico che si diceva avesse portato in groppa persino Ercole.
Ma il fratello lo illuminò con un sorriso-Plue porta Lucy, verrà ricordato proprio perché come padrona ha avuto la ragazza più bella di tutte-
Vennero a fare gli auguri a entrambi i principi-metticela tutta Natsu-gli augurò Lucy che teneva in braccio il leoncino.
-Fai una buona corsa, fratellino-gli disse Zeref.
-E a me non dici niente, Zeref?-gli domandò Ignia, il secondo principe gli disse soltanto-auguri-non concesse altro.
Il re fece un passo avanti-arriverete al Taigeto, la vedrete un albero e allacciati lì troverete due nastri rossi, prendetene uno a testa testimonierà il fatto che siete arrivati  lì-
Ignia alzò un sopracciglio quell’iniziativa doveva essere stata del padre ma-è stata un’idea di Zeref, l’ha troverete un soldato a guardia dei lacci, ricordate potete prenderne uno a testa quindi niente scherzi-
Zeref aveva trovato la scappatoia perfetta perché Ignia giocasse pulito, il moro si concesse un sorrisetto in sua direzione, maledetto impiccione, però sarebbe riuscito a vincere lo stesso.
Il re continuò-una volta presi tornerete indietro, il punto di arrivo sarà la statua di  Ares-sama, ci sono domande?- chiese il re, non ce ne furono segno che i figli avevano capito.
Re Igneel alzò un braccio in alto-Pronti… Via!-i cavalli sfrecciarono veloci come saette lasciando dietro di essi solo polvere-bene dirigiamoci tutti verso la statua di Ares- disse il re.
Levy tirò un lembo del pelo a Juvia-dov’è finito Gray?-
-Uhm… Gray-sama non si sentiva bene aveva… mal di pancia è rimasto a letto-inventando la prima scusa che gli passava per la mente.
 
Intanto i due cavalli erano testa a testa e Natsu gridò a Ignia-sai, dovremo fare queste gare più spesso mi sto divertendo da matti-Plue stava guadagnando terreno ed Ignia si avvicinò a Natsu e dette una spinta al fratello per poco non cadde dalla sella-che stai facendo?!-
-Non permetto a nessuno di superarmi soprattutto a te!-
-Andiamo Ignia, è solo una gara- protestò Natsu, la stava prendendo troppo seriamente.
-E tu sarai il numero due, fratellino- spronando Arione ad andare sempre più veloce
Gray invece stava a distanza facendo in modo che i due fratelli non lo vedessero, e la gara procedeva sempre più frenetica, i contendenti non avevano nemmeno un attimo di tregua superarono terreni scoscesi e nessuno dei due voleva mollare.
Alla fine arrivarono all’albero e accanto un soldato che faceva da guardia ai drappi rossi, sfilarono i lacci al tronco li annodarono al proprio braccio e ripartirono a rotta di collo.
Quando videro Sparta incitarono i cavalli a correre più veloce poi Plue riuscì a sorpassare Arione di alcune spanne-vai Plue! Vai!-incitò Natsu.
-Che stai facendo? Superali!- gridò Ignia nelle orecchie del suo cavallo ma niente, non riuscì a recuperare terreno contro Plue.
Eccola li! Si vedeva benissimo la statua di Ares-sama ancora pochi metri e…
Natsu arrivò prima di Ignia sotto le ovazioni di tutti, Natsu alzò un pugno al cielo facendo vedere il polso bendato dal laccio che aveva riportato.
Il re annunciò orgoglioso- e il vincitore della gara è mio figlio, il principe Natsu-uno scroscio di applausi si propagò per le strade, c’era gente eterogenea composta da Iloti, Périeci, e Spartiati, tutti erano venuti a vedere chi sarebbe arrivato per primo tra i due principi e ora acclamavano Natsu.
Ignia scese dal suo cavallo senza dire niente e se ne andò verso i suoi alloggi non volendo partecipare all’euforia generale.
Una volta che Natsu fu sceso da Plue, Lucy prese le redini dell’animale-hai fatto una buona corsa Plue sono fiera di te-
-Hei guarda che c’ero anch’io sulla sella-obiettò Natsu.
Lei fece una risata-sei stato bravo anche tu Natsu, i miei complimenti-
-Devi ammettere Natsu, che questo cavallo è assolutamente veloce, in grado di superare persino il cavallo di Ignia- disse Gray dietro Natsu.
Levy incrociò le braccia al petto-tu non stavi male?-
-Eh?-
-Gray-sama! Il tuo mal di pancia ti è passato che bello. Juvia è contenta-
In un primo momento la fissò confuso poi annuì capendo il suo gioco-Il mio… ah si ora sto benissimo-
Oltre a lei si complimentarono in tanti con Natsu anche suo fratello Zeref e Mavis.
Finita la corsa la gente si disperdette per tornare alla propria casa o al proprio lavoro e due soldati riportarono Plue a Arione verso le scuderie mentre  gli altri tornarono a palazzo, Natsu  rimase indietro e prese Lucy da parte.
-Lucy- chiamò Natsu, la ragazza si voltò verso di lui e domandò-si?-
-Potresti chiudere gli occhi un momento?-
La ragazza obbedì a quella strana richiesta e Natsu le fu dietro e le scostò i capelli biondi da una parte, Lucy avvertì qualcosa di freddo e metallico a contatto al collo-Natsu…-
-Ora puoi riaprirli- disse con un sorriso.
Lucy si portò una mano al collo, quello che aveva tutta l’aria di essere un ciondolo a mezzaluna, un gioiello che Lucy aveva già visto in precedenza e che per  Natsu significava tanto-ma Natsu, questa è la collana di tua madre-
-Adesso è tua, volevo dartela ieri ma con tutto quello che è successo non ho avuto il tempo-
-Sei proprio sicuro di volerla dare a me?-
-Sicuro e poi te l’avevo detto, avrei dato quel gioiello solo alla mia sposa, e quella sei tu, Lucy-prendendole il volto e baciandola sulle labbra.
 
 
Apollo*: oltre ad essere il dio del sole, Apollo è il dio della poesia, musica, profezia e delle arti mediche.
Rocchetto*:antenato dello yo-yo.
‘’Forse non potrò…*: la frase che dice Zeref ad Ignia non è mia, l’ho presa dalla prima stagione di ‘’Dragons: i cavalieri di Berk’’.
Arione*:cavallo dalla nera criniera, nato dall’unione di Poseidone e Demetra.
 

 

Angolo dell’autrice: ciao ragazzi  un grazie a tutti voi che seguite questa storia, detto questo auguro a tutti voi un Buon Natale.

  
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: The Rosablue91