Si sentiva nudo, e non perché era privo di vestiti che gli coprissero il corpo esile, ma perché era privo di ogni difesa. Esposta non era solo la sua carne magra, ma anche tutti i sentimenti che nei gesti, nel rossore, nel gonfiore trasparivano: bastò che Atsushi lo sfiorasse sulla spalla perché lui tremasse.
-Va tutto bene.
Si mosse sul futon bianco, per avvicinarsi a lui, impacciato egli stesso.