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Autore: Stelle 4ever    24/08/2009    2 recensioni
[...]Da lì spiavo sempre i Malandrini seduti sotto al loro faggio e anche quella volta ammiravo James che giocava con il suo boccino, visione solita, ma questa volta notai che era solo, aveva un'espressione vuota, assente, pensierosa. Chissà a cosa stava pensando, avrei voluto potergli leggere nella mente, ma a me essa risultava sempre perfettamente impenetrabile.[...]
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Olè, sono tornata!!! Che ci crediate o meno qulacosa ha ripreso a fermentare!!! Questo è un assaggino, c'è molto altro in programma!

Al solito una J/L dedicata alla mia gemellina telepatetica (alias Hermionex95) e al mio ispiratore (o meglio "muso ispiratore" XD). Non saprete mai chi è! A parlte questo ci vediamo in fondo alla flashfic!

Da lontano.

Ero nella mia camera, nell' alto della torre di Grifondoro. Adoravo la mia stanza non solo perché la condividevo con delle grandi amiche, ma anche perché il mio letto era vicino ad una finestra da cui tutte le mattine filtrava una luce che mi dava sempre il buon umore. Essa si affacciava sul lato del giardino di Hogwarts che dà sul Lago Nero.

Da lì spiavo sempre i Malandrini seduti sotto al loro faggio e anche quella volta ammiravo James che giocava con il suo boccino, visione solita, ma questa volta notai che era solo, aveva un'espressione vuota, assente, pensierosa. Chissà a cosa stava pensando, avrei voluto potergli leggere nella mente, ma a me essa risultava sempre perfettamente impenetrabile.

Ad un tratto alzò lo sguardo verso di me, feci appena a tempo a nascondermi e quando mi voltai nuovamente vidi che aveva abbassato lo sguardo sul prato, ma ora splendeva sul suo viso il sorriso da malandrino, quello che mi rapiva sempre.

Si alzò. Vidi che vicino a lui dei ragazzini del primo anno giocavano a fare scintille. Guardai meglio e mi accorsi che uno di questi agitava la bacchetta senza compiere alcuna magia, gli altri iniziarono a ridere di lui e a prenderlo in giro così si sedette. Aveva un'aria un po' triste e i capelli biondo scuro gli coprivano gli occhi. James si avvicinò e creò una scintilla rossa che dopo essersi posata sul naso del bimbo si trasformò in una farfalla multicolore. Lo sguardo del bambino si illuminò e sorrise a James che gli si sedette accanto. Evidentemente il ragazzino del primo anno gli chiese spiegazioni su come aveva fatto, da qui su lo vedevo molto concentrato mentre continuava a produrre solo piccoli sbuffi di fumo rossastro. Deluso, abbassò lo sguardo, allora James, che non si dava mai per vinto, diede inizio ad una battaglia di solletico che riportò il sorriso a tutti e due. James rise con naturalezza e con lui il ragazzino. Per me era davvero bellissimo poter ammirare James in tutta la sua semplicità, sorridendo quando creava le fossette sulle guance, nelle sue espressioni di felicità che gli increspavano il viso e il modo che aveva di giocare con il piccolo mago strappandogli sorrisi a manciate gli dava una strana aria paterna, era tutto così tenero. Mi sembrava di sentire le risate arrivare nella mia stanza, attraverso le finestre, quando ad un tratto lo vidi alzare la testa e guardare verso di me. Questa volta non mi nascosi, ammirai il sorriso dipingersi sul suo volto. Gli sorrisi di rimando.

Il ragazzino del primo anno, ostinato a produrre la medesima magia di James, continuava a provare invano, ma quando girandosi vide la faccia di James, con il sorriso sornione a me diretto, scoppiò in una risata che ridestò il moro. Lui arrossì, non l'avevo mai visto così: come se, tutto d'un tratto, tutta la sua a timidezza e la semplicità di quel sorriso fosssero venute fuori.

James mi sorrise nuovamente, mi fece un occhiolino e tornò a giocare con il bambino. Non so per quante ore rimasi lì a guardarli dall'alto, il tempo sembrava non passare mai e i miei occhi non saziarsi mai della loro vista.

Poi lo vidi salutare il piccolo e correre dentro. Continuai a guardare il ragazzino provare a formare la scintilla invano, provava e riprovava sempre più concentrato.

Di colpo sentii due braccia cingermi i fianchi...

-Evans, Evans, non cambierai mai, non lo sai che non si spia?!

Gli sorrisi e, riflesso nei suoi occhiali, vidi che sotto di noi il ragazzino aveva compiuto con successo la magia che James gli aveva insegnato.

We! Spero che vi sia piaciuta! Ringrazio anticipatamente tutti quelli che commenteranno e in particolare le mie beta Silvia (whateverhappened) la MITICA, a cui devo tutto il mio lavoro e al solito, la mia immancabile Carlottina (hermionex95), a cui invece devo la mia intera vita!

Grazie a tutti.

Bax by Carly delle Stelle 4ever.

  
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