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Autore: SilkyeAnders    26/12/2020    3 recensioni
Ho cancellato la precedente long perché non mi rendeva soddisfatta, ecco a voi quella nuova e migliorata.
Gray dice a Juvia qualcosa di molto grave che la spingerà a rivedere tutta la situazione che va avanti ormai da troppo fra i due.
Quando si arriverà a un punto di svolta Gray scapperà o accetterà i suoi sentimenti senza più remore?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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GRUVIA CLIMATIC CHANGE CAP 2 I love loving you Capitolo 2: I love loving you


"I Think Closure's Overrated, I'm More Of A Fan Of Open-Ended, Unrequited Love."- Seth Cohen

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Non avrebbe mai immaginato, nemmeno se glielo avessero mostrato, che un giorno sarebbe riuscita a togliere il suffisso "sama" dal nome di Gray.
Ci era riuscita senza sapere esattamente come, nemmeno se ne era resa conto e decisamente non le venne naturale ma ci era riuscita!
Socchiuse gli occhi lasciando che le lacrime le carezzassero le guance imporporate di cremisi, non si aspettava di rivederlo così presto e sicuramente non si aspettava che fosse preoccupato per lei. Forse voleva solo mantenere la facciata del buon nakama.
Sospirò, era davvero esausta.
-Juvia è davvero sciocca... Perché Juvia non può smettere di emozionarsi così quando lo vede?-.
I singhiozzi della ragazza riempivano la stanza facendo eco alla pioggia che aveva iniziato a sgorgare fuori dalla finestra, a Juvia venne il presentimento che quel maltempo non se ne sarebbe andato per un sacco di tempo.

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Gajeel alzò lo sguardo al cielo, assunse immediatamente un'espressione torva.
-Ghiacciolo!- chiamò.
Gray si voltò verso di lui, il modo in cui suonava la voce del Dragon Slayer era minaccioso e furente. Lo sapeva, sapeva che Juvia stava male a causa sua.
-Non so cosa hai fatto per farla arrabbiare così ma, credimi, sarà meglio per te se rimedi-.
Gajeel non aggiunse altro, lo precedette senza dire più una parola.
Gray rimase immobile sotto alla pioggia. Le gocce che ricadevano sulla sua pelle erano gelide tanto da congelarlo fin dentro le ossa, una sensazione a cui era abituato.
-Questa maledetta pioggia!- sentì lamentare.
Istintivamente strinse i pugni lungo i fianchi così forte da farsi venire le nocche bianche, la testa bassa con la frangia corvina a coprirgli il volto.
Doveva tornare indietro, doveva chiarire la situazione... Avrebbe dovuto farlo ma era troppo confuso e codardo per riuscirci. Sapeva che se fosse tornato da lei non sarebbe riuscito a parlarle normalmente, l'avrebbe solo ferita di più.
Gray si rassegnò e riprese a camminare con le mani in tasca e lo sguardo rivolto verso i propri piedi.
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Un tuono squarciò il cielo mattutino illuminandolo di sfumature dorate, Juvia si svegliò di soprassalto e controllò rapidamente l'ora guardando la sveglia sul comodino: le sei del mattino.
Si toccò il viso appiccicoso, si era addormentata piangendo. Anche il mal di testa lancinante era un ottimo inidizio di ciò.
Si alzò a fatica, sapeva che non sarebbe comunque riuscita a dormire ancora a lungo. Tanto valeva lavarsi, vestirsi e incamminarsi verso la Gilda.
Si trascinò verso il bagno e si infilò velocemente sotto al getto d'acqua calda, una volta finita la doccia si pettinò i lunghi boccoli azzurri e si sciacquò il viso.
Tornando in camera sua fu felice di constatare che si sentiva un po' meglio dopo essere stata a contatto con l'acqua ma, dopotutto, la cosa non la sorprendeva neppure più di tanto.
Indossò i suoi abiti preferiti nella vana speranza che questo potesse tirarla su di morale ancora un po'.
Controllò l'orario, era ancora presto quindi aveva un po' di tempo per la colazione anche se non aveva fame. Si sforzò soltanto perché aveva promesso a Gajeel di andare a una missione con lui e, se non avesse mangiato nemmeno quel giorno, dubitava che avrebbe avuto abbastanza forza per combattere se fosse stato necessario.
Ingoiò gli ultimi rimasugli della colazione e lavò con cura piatti e stoviglie prima di uscire di casa.
Durante l'intero tragitto che separava il suo appartamento alla Gilda non fece altro che ripetersi come un mantra: Juvia non sta andando così presto alla Gilda per essere la prima a dare il buongiorno a Gray, infatti quando lui arriverà, Juvia lo saluterà per ultima.
Sperava di riuscire a rimanere risoluta nel suo intento anche se immaginava che non sarebbe stato per nulla semplice.
Si bloccò quando si accorse che avrebbe dovuto anche pensare a come comportarsi con Lucy, di certo non poteva ignorarla dato che, in fondo, lei non aveva fatto nulla.
La pioggia continuava a picchiare forte contro la strada ma Juvia non ci fece nemmeno caso.
Proseguì dicendosi che ci avrebbe pensato una volta giunta a destinazione.


Spostò il pesante portone di legno con il cuore che minacciava di uscirle dal petto.
Cosa avrebbe detto? Cosa avrebbe fatto? Come poteva giustificarsi per quell'assenza?
Quando entrò Gajeel era già lì, non le diede nemmeno il tempo di parlare e le corse incontro afferrandole il polso.
-Andiamo!-.
La maga non ebbe modo di dire nulla, semplicemente, lo seguì.
Quando furono lontani Gajeel si fermò e le lanciò una rapida occhiata complice da dietro la spalla.
-Grazie Gajeel-kun- disse lei sorridendo.
Il Dragon Slayer si voltò lentamente verso di lei e le cinse le spalle con il braccio imprigionandola in un mezzo abbraccio, non era da lui quindi quando accadevano certe rarità Juvia se ne stava in silenzio a subire le sue azioni.
Le si scaldava il cuore quando Gajeel si comportava così, le faceva capire quanto lei fosse effettivamente importante per lui.
-C-che lavoro ha trovato Gajeel-kun?- chiese la maga dell'acqua.
Gajeel non fu affatto sorpreso di sentirla piangere.
Il Dragon Slayer non disse nulla, estrasse dalla tasca un foglio che aprì di fronte agli occhi della sua compagna.
Juvia lesse attentamente nonostante la vista offuscata dalle lacrime.
Non era una missione molto complessa ma il mandante viveva piuttosto lontano da Magnolia. Juvia si rese conto che, a piedi, i due avrebbero impiegato circa cinque giorni a raggiungere il luogo.
La missione in sé avrebbe richiesto forse qualche giorno, probabilmente un paio.
In totale Juvia stimò che sarebbero rimasti fuori dalla Gilda per almeno dodici giorni.
-Gajeel-kun ha scelto questa missione appositamente per tenere Juvia lontana dalla Gilda?- chiese incerta la ragazza.
-Sì bè... Non è che l'ho fatto per te intendiamoci, la ricompensa è...-.
Gajeel non poté finire di parlare, Juvia gli gettò le braccia al collo nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
-Hey hey! Ma che ti prende così all'improvviso?- si lamentò il ragazzo.
Juvia non accennava a lasciarlo andare, continuava semplicemente a piangere tra le sue braccia. Gajeel rimase in silenzio e strinse la presa sulle sue spalle.
Rimasero così per un po' finché Juvia non decise che ne aveva avuto abbastanza.
-Ti senti meglio Ameonna?- chiese il Dragon Slayer.
Juvia annuì ma la pioggia non cessò comunque.
Gajeel non poté far altro che sospirare, si chiedeva quanto sarebbe durata. Non gli interessava più di tanto della pioggia ma era preoccupato per la sua compagna, temeva che qualsiasi cosa le avesse fatto Gray fosse un colpo troppo forte per lei da sopportare.
Non se la sentiva di lanciarsi in un discorso di motivazione perché, ormai, sapeva bene che l'amore è in grado di portarsi via qualunque cosa.
Juvia aveva sostenuto sulle proprie spalle un amore non corrisposto per un sacco di tempo ormai.
-Perché Ameonna? Perché amare un uomo che con te non vuole avere niente a che fare?-.
La voce di Gajeel era seria, severa. Juvia lo guardava dritto negli occhi con uno sguardo sorpreso.
-A Juvia non importa se Gray-san non la ama. A Juvia basta amare Gray-san- ammise con voce dolce.
-Come può bastarti? Lui non ricambierà mai i tuoi sentimenti- disse severo Gajeel.
La pioggia ora cadeva così forte, come a voler mascherare quella verità che il Dragon Slayer aveva appena gridato a pieni polmoni in faccia alla sua amica.
Era questo che Juvia cercava di fare? Fuggire dalla realtà?
Il cuore le si strinse in una morsa e scosse il capo con vigore :- A Juvia non basta infatti-.
Era la prima volta che lo ammetteva ad alta voce, la prima volta che si concedeva di desiderare qualcosa che andasse oltre il suo amore per Gray. Voleva che Gray l'amasse di rimando, con altrettanta intensità.
Le lacrime le solcavano il viso pallido già umido a causa della pioggia aggressiva.
-Non so cosa ti ha fatto quel ghiacciolo lunatico ma sembra una cosa seria- iniziò il mago :-Voglio solo farti capire che, a volte, amare una persona non basta-.
Juvia annuì lentamente, lo sapeva perfettamente non aveva bisogno che glielo spiegasse Gajeel.
-Ameonna, non sentirti nemmeno in colpa per la pioggia ok? A me non dispiace-.
Sul volto di Gajeel era dipinto un sorriso rassicurante, era uno di quei rari sorrisi che solo Juvia e Levy avevano l'onore di vedere.
Juvia annuì nuovamente.
___ ___ ___ ___

La Gilda era piena di gente ma gli occhi di Gray non potevano fare a meno di dardeggiare da un membro all'altro in cerca della maga dell'acqua.
Non era riuscito a chiudere occhio e la pioggia che imperversava fuori non lo aveva aiutato a calmarsi.
-Non smette più di piovere accidenti!- esclamò Lucy.
Gray si voltò verso di lei quasi d'istinto, gli dava fastidio che si stesse lamentando ma allo stesso tempo non se la sentiva nemmeno di recriminarle qualcosa nello specifico.
-Di questo passo sarà difficile uscire per lavorare- commentò annoiato Fried.
-Non smette da ieri, è incredibile!- esclamò Evergreen.
-Eppure è estate- borbottò Lisanna.
Gray serrò la mandibola prima di dirigersi verso il bancone dove aveva individuato Mirajane.
-Mira...- chiamò in un soffio.
La diavolessa si voltò con un sorriso comprensivo :-Che c'è Gray? Qualcosa non va?-.
-Hai visto Juvia?- chiese lui.
-E' andata via stamattina presto con Gajeel, credo che avessero un lavoro da svolgere. Anche Lily non ha fatto in tempo a raggiungerli-.
-Quindi è tornata?- la voce di Gray tradiva una nota di sollievo che non passò inosservata alla maga di fronte a lui.
-Sì, sembra anche stare bene da quel poco che ho visto. Gajeel non le ha nemmeno permesso di salutare, l'ha trascinata via di corsa-.
Gray annuì pensieroso poi domandò qualcos'altro a Mirajane :-Che lavoro hanno preso?-.
Mirajane alzò gli occhi al cielo prima di tornare a posare il suo sguardo su Gray, il mago del ghiaccio non riusciva a decifrare la sua espressione.
-Gray, lascia che ti dica una cosa... Se Juvia non ti piace smettila subito di farle credere il contrario. Non so cosa le hai fatto ma so che questa pioggia non è un fenomeno atmosferico naturale e questo mi basta- disse seria.
Gray abbassò il capo, non capiva cosa intendesse Mirajane con quelle parole così dure.
-Quello che voglio dire è che... Non dovresti illuderla. Se non ti interessa non dovresti far finta del contrario, correndo da lei in questo momento pensi di sistemare le cose?-.
Il mago del ghiaccio scosse il capo, sapeva che non avrebbe risolto nulla. Forse si sarebbe beccato qualche pugno in faccia da Gajeel ma sarebbe finita lì.
La cosa strana era che, più pensava a quello che aveva detto a Juvia e meno vedeva il problema. Certo, Juvia aveva sicuramente sofferto nel sentirgli dire quelle parole ma dopotutto era stata lei a chiedergli sincerità... Avrebbe dovuto comunque mentirle? No, non poteva essere solo quello il problema.
-Non voglio essere dura con te Gray, credimi... Solo che... Juvia è una ragazza straordinaria, merita molto più di ciò che le stai offrendo tu adesso-.
-Hai ragione...- mormorò il ragazzo.
Mirajane sgranò gli occhi ma prima che potesse dire qualcosa Gray si allontanò.
Attraversò il corridoio della taverna con le mani in tasca.
-Gray! Dove vai?- era la voce di Lucy.
Il ragazzo si voltò per osservarla da sopra la spalla sinistra.
-Mmh... Sto andando a casa, non ho molta voglia di partire in missione oggi-.
-Ti senti male?- chiese la ragazza.
Gray annuì :-In tutta onestà... Sì-.
-Posso fare qualcosa per...- Lucy venne interrotta poco dopo, Gray le posò un indice sulle labbra.
-Mi basterà riposare-.
Se ne andò senza aggiungere nemmeno una parola.
___ ___ ___ ___

La pioggia continuava imperterrita la sua discesa verso le strade di Magnolia, di tanto in tanto si intensificava o aleggeriva a seconda dell'umore della sua proprietaria.
Juvia e Gajeel continuavano a camminare in silenzio, nessuno dei due aveva altro da aggiungere.
-Se Gajeel-kun preferisce prendere il treno...- mormorò la ragazza.
-Scherzi? Non ti ricordi quanto sto male se salgo su quel trabiccolo infernale?- lamentò il Dragon Slayer.
Juvia sorrise appena al tono di Gajeel, esagerava sempre quando voleva farla ridere ma, onestamente, Juvia gli era molto grata.
-E poi mi piace la pioggia, almeno rinfresca un po' queste giornate d'estate- aggiunse il ragazzo portando le braccia dietro alla nuca.
Il sorriso di Juvia si ampliò, era contenta che il suo compagno si prendesse tanto disturbo per lei.
La ragazza si spostò più vicina a lui e lasciò che il Dragon Slayer le cingesse le spalle con il braccio.
-Allora Gajeel-kun... Come vanno le cose con Levy-san?-.
Il viso di Gajeel si addolcì istantaneamente, i suoi lineamenti vennero subito ammorbiditi da un sorriso delicato che Juvia non gli aveva mai visto. Immediatamente, venne da sorridere anche a lei.
-Bene, mi rende felice... Però se dici a qualcuno che ho detto così ti strappo la lingua-.
Juvia rise sonoramente, la pioggia si alleggerì ma non svanì. Gajeel sorrise orgoglioso, era davvero contento di essere stato lui a farla ridere così.
-Certo che tu sei proprio innamorata dell'amore, eh?- disse il mago.
-Forse è vero... Forse Juvia ama amare... Juvia ama anche vedere l'amore negli occhi degli altri. Ecco perché Juvia non riesce a lasciare andare Gray...- mormorò la giovane.



   
 
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