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Autore: SilkyeAnders    06/12/2020    1 recensioni
Ho cancellato la precedente long perché non mi rendeva soddisfatta, ecco a voi quella nuova e migliorata.
Gray dice a Juvia qualcosa di molto grave che la spingerà a rivedere tutta la situazione che va avanti ormai da troppo fra i due.
Quando si arriverà a un punto di svolta Gray scapperà o accetterà i suoi sentimenti senza più remore?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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GRUVIA Climatic Change CAPITOLO 1 cold shower Climatic Change


Capitolo 1: Cold Shower


"Credo nel sole, anche quando piove"- Anna Frank

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La Gilda di Fairy Tail era chiassosa, piena di maghi davvero particolari ma molto forti e, soprattutto, piena di amici.
Lucy aveva raccontato a Juvia che era così sin da quando ne aveva memoria e la stessa cosa le aveva riferito Natsu.
Il clima affiatato che si respirava tra le mura di Fairy Tail l'aveva subito colpita, a Phantom Lord nessuno era come in quella Gilda e sia lei che Gajeel non perdevano occasione per notarlo anche a distanza di anni.
Quella mattina Juvia aveva deciso di consumare la sua colazione in cortile, voleva godersi l'aria fresca e il sole caldo.
Il sole... Non smetteva mai di sorprenderla, sin dalla prima volta in cui Gray glielo aveva regalato.
Si prese un attimo di tempo per togliersi il cappotto pesante e allungarsi al sole lasciando che i suoi raggi penetrassero fin dentro le ossa, era una sensazione paradisiaca per la giovane maga.
Il rumore dell'acqua del fiumiciattolo che scorreva serenamente la rilassava, anche l'odore delle pietanze da lei preparate per la colazione era stranamente confortante.
Fairy Tail era ormai diventata la sua famiglia proprio come lo era stato Gajeel ai tempi di Phantom Lord. Quando lo raccontava non ci credeva nessuno ma Gajeel si era dimostrato davvero un ottimo amico per lei: la difendeva spesso e le parlava, a Juvia questo bastava.
Tra l'altro la sua relazione con Levy l'aveva intenerito parecchio anche se non era il caso di farglielo notare.
Pensando alle relazioni Juvia non poté fare a meno di pensare a Gray.
Un sospiro le sfuggì dalle labbra, era davvero esausta per via di quella situazione con lui.
In realtà sapeva benissimo che non c'era nessuna reale situazione, sapeva che spesso era tutto nella sua testa dove si montava castelli per aria di dimensioni enormi.
Le dispiaceva davvero moltissimo di non essere la ragazza dei sogni di Gray, aveva notato subito come guardava Lucy e sin dal primo istante aveva provato una fortissima gelosia nei confronti della maga degli spiriti stellari.
Quando si rese conto che Lucy non era interessata a Gray riuscì a farci amicizia ma la sua gelosia rimaneva tale, in fondo lei piaceva molto a Gray.
Si rimise a sedere sull'erba e portò le gambe al petto osservando il cielo, non aveva ancora toccato cibo ma in effetti non è che avesse tutta questa fame.
Decise di regalare i suoi manicaretti a Gray, dopotutto sarebbe stato un vero peccato sprecare tutto quel buon cibo.
Sistemò tutto all'interno dello strofinaccio in cui aveva rinchiuso il bento quella stessa mattina prima di uscire di casa e rientrò alla Gilda.
-Levy-san, hai visto Gray-sama?- chiese Juvia.
Levy le sorrise caldamente :-Credo sia in giardino con Gajeel e Natsu, stavo appunto andando a controllare. Vieni con me?-.
Juvia annuì.
Le due ragazze si affrettarono verso il giardino principale.
Juvia non poté fare a meno di notare come Levy accelerasse il passo man mano che si avvicinavano. Doveva avere una gran voglia di vedere il suo amato Gajeel.
Anche Juvia non vedeva l'ora di vedere Gray ma sapeva che il ricevimento a lei riservato sarebbe stato molto diverso rispetto a quello della sua amica.
Il giardino era immerso nel caldo sole estivo, un unico grande albero al centro che forniva ombra e ristoro ai membri della Gilda.
Natsu, Gajeel e, ovviamente, Gray erano tutti seduti sull'erba; il caldo torrido aveva decisamente effetto sui tre.
-Buongiorno! Non mi sembrate in gran forma- esordì Levy.
Juvia la seguiva in silenzio, il beto tra le mani e gli occhi fissi su Gray il quale, come immaginava, era intento a raffreddarsi utilizzando la magia.
Levy andò a sedersi accanto a Gajeel e i due iniziarono subito a immergersi in una qualche conversazione che escludeva gli altri tre.
-Vado a cercare Lucy- disse Natsu alzandosi da terra.
Gray abbassò il capo, la cosa non passò assolutamente inosservata allo sguardo della maga dell'acqua che, di tutta risposta, non poté evitare di sentire la terra mancarle sotto ai piedi.
Juvia strinse il bento più forte che poteva e lo porse a Gray senza dire una parola.
Il ragazzo la squadrava da capo a piedi con un'espressione confusa.
-Per me?- chiese incerto.
-J-Juvia ha... Lo ha fatto con le sue mani-.
-Ehm... Grazie, sei gentile- rispose il mago del ghiaccio.
Juvia lo osservò mangiare la colazione che lei aveva preparato e fu felice di constatare che Gray apprezzava la sua cucina.
Levy e Gajeel avevano improvvisamente iniziato a baciarsi e coccolarsi scatenando l'immenso disagio dei loro due compagni.
-Senti... Ah... Che ne dici di un giro in città?- propose Gray.
Juvia annuì senza aprire bocca.
I due si alzarono così in fretta che per poco non caddero addosso alla coppietta.
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-Mamma mia, certo che quei due sanno proprio come mettere a proprio agio la gente!- scherzò Gray.
Juvia e il ragazzo stavano camminando per le strade di Magnolia senza una meta precisa, camminavano semplicemente l'uno affianco all'altra.
Chiunque li avesse visti in quel momento avrebbe pensato che fossero una bella coppia, eppure la realtà dei fatti era un'altra.
Juvia sorrise alla battuta di Gray.
-Juvia trova molto dolce il fatto che non si preoccupino di chi hanno attorno... Sono troppo innamorati per prestare attenzione al mondo attorno a loro. Juvia ha sempre sognato di sentirsi così- confessò la ragazza.
Gray spostò il suo sguardo totalmente su di lei e sollevò un sopracciglio.
-Non hai mai avuto un fidanzato?- chiese.
Juvia annuì :-Oh sì, Juvia è stata con una persona ma...-.
Gray ascoltò quella frase che gli arrivò addosso come una palla demolitrice, decise di far buon viso a cattivo gioco.
-Ma?- incalzò.
-Juvia ha sempre portato la pioggia ovunque andasse, Gray-sama non se lo ricorda più?- chiese lei rivolgendogli un dolce sorriso.
Gray sentì le gambe cedere di fronte a tanta delicatezza ma evitò di darlo a vedere :-Non è una cosa che si può scordare, credimi-.
-Gray-sama ha regalato il sole a Juvia... Ecco perché Juvia ammira così tanto Gray-sama. Anche se Juvia ha cercato di fargli del male lui l'ha comunque salvata-.
Il mago del ghiaccio scostò lo sguardo, era troppo imbarazzato per rispondere quindi lasciò che le parole della sua compagna si perdessero nell'aria.
Juvia sospirò profondamente, sapeva che Gray avrebbe reagito così.
Non sapeva bene il perché di quello che avvenne dopo, sapeva solo che aveva voglia di chiederglielo.
-Gray-sama è innamorato di Lu-chan?-.
Gray tornò a posare il suo sguardo su di lei. Stavolta i suoi occhi la squadravano in modo molto diverso da com'era abituata.
Nei suoi occhi neri c'erano un misto di malinconia e imbarazzo che Juvia non gli aveva mai visto provare, ne era affascinata e terrorizzata al medesimo istante.
-Che razza di domande ti metti a fare così all'improvviso?- esclamò lui.
-Quindi è vero...- mormorò la giovane maga.
-Senti ma... Chi te l'ha messa in testa questa scemenza, eh?- chiese lui divertito.
Juvia non rispose.
-E' da quando ci conosciamo che insisti con questa storia, io proprio non ti capisco-.
-Juvia lo vede chiaramente- asserì lei.
-Allora ci vedi male- rimbeccò il mago.
-Juvia è sicura di quello che dice... Prima quando Natsu-san ha detto che andava a cercare Lu-chan, ecco... Gray-sama sembrava triste- spiegò la ragazza.
Gray s'irrigidì, non pensava che l'avrebbe notato.
Effettivamente era stata una mancanza da parte sua pensarlo sapendo come Juvia si sentiva nei riguardi di Lucy.
Era vero che a Gray piaceva molto Lucy ma da un po' di tempo a quella parte non ne era più molto convinto, qualcun'altro sembrava aver attirato il suo interesse. La cosa strana era che la cotta per Lucy non gli era del tutto passata.
-Juvia vuole sentirlo dire da Gray-sama... Juvia ha donato la sua vita per Gray-sama eppure...- la voce della ragazza era roca.
-Sì, hai ragione. Mi piace Lucy- rispose secco lui.
Juvia alzò di scatto la testa e lasciò andare il respiro che non si era resa conto di star trattenendo, quella confessione ebbe lo stesso effetto di una doccia gelida in mezzo alla neve.
Si disse che un pugno allo stomaco avrebbe fatto sicuramente meno male di quelle tre parole: "mi piace Lucy".
-Perché reagisci così? Volevi sentirmelo dire, no? Bene. Ecco qua, l'ho detto-.
Juvia abbassò di nuovo il capo ed annuì silenziosamente :-Juvia ha capito...-.
Gray non sapeva perché ma ebbe un tuffo al cuore, si sentiva tremendamente in colpa. Però lui era stato onesto e, comunque, glielo aveva chiesto lei quindi doveva aspettarsi una risposta di quel tipo.
Ricordò, inevitabilmente, quando Lucy gli confessò di essere innamorata di Natsu. Quel giorno lui ebbe una reazione molto simile a quella di Juvia ma, essendo il tipo che era, nascose a Lucy quel sentimento di smarrimento che aveva provato nel sentirglielo dire.
Capì piuttosto in fretta che Juvia non aveva intenzione di nascondere nessuna delle proprie emozioni.
-Juvia tornerà a casa ora- disse seria.
-Ti accompagno se vuoi- offrì lui.
Juvia scosse il capo, non lo guardava più e lui si sorprese ad anelare quel contatto visivo che ora non c'era.
Era come un bisogno spasmotico di guardarla negli occhi. Non disse nulla, si sentiva un po' codardo ma non capiva bene cosa stesse succedendo in verità, non voleva forzare nulla né a se stesso né a Juvia.
Non era sicuro di provare qualcosa per lei in fondo quindi perché darle false speranze?
Pensò al giorno in cui lei decise di sacrificarsi per lui, ripensò alla sua reazione nel momento in cui la vide stesa a terra e senza vita... Indubbiamente le voleva molto bene ma non riusciva davvero a mettere ordine nella sua mente e nel suo cuore.
Prima che potesse rendersene conto Juvia era già sparita.
-Credo di aver fatto qualcosa di profondamente sbagliato- si disse.
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La mattina seguente arrivò fin troppo in fretta, dopo la scivolata del giorno prima Gray era un po' in ansia all'idea di vedere Juvia e, nel caso in cui si fossero parlate, aveva anche il terrore di incrociare Erza.
Si forzò a vestirsi e fare colazione e s'incamminò verso la Gilda.
Il sole picchiava forte anche quel giorno, si sentì fortunato ad essere un mago del ghiaccio ma al contempo era una maledizione dato che il caldo lo colpiva molto più che agli altri.
Arrivò a Fairy Tail molto più tardi del solito orario in cui faceva il suo ingresso.
-Ah Gray! Eccoti finalmente- lo accolse Mirajane :-Iniziavo a preoccuparmi-.
-Non ce n'è bisogno, eccomi qui- rispose lui con un sorriso imbarazzato.
Si guardò rapidamente attorno: vide Erza e Lucy sedute a fare colazione, Natsu poco più in là assieme ad Happy e Wendy, vide persino Gajeel immerso in una lotta a braccio di ferro con Elfman mentre Lisanna e Levy li osservavano ma si rese ben presto conto che mancava qualcuno all'appello.
:-Dov'è Juvia?- chiese distrattamente.
Mirajane sorrise.
-Non è ancora arrivata questa mattina- rispose dolcemente.
Gray sollevò un sopracciglio, di solito era una delle prime ad arrivare perché voleva essere la prima in assoluto a dargli il buongiorno.
-Vedrai che arriverà a minuti- lo rassicurò la diavolessa.
-Non la sto mica aspettando, che arrivi quando le pare!- esclamò nervoso il ragazzo.
Mirajane alzò gli occhi al cielo e tornò dietro al bancone con un sospiro.
Gray si posizionò accanto a Lucy.
-Buongiorno Gray, oggi sei parecchio in ritardo!- cinguettò la maga degli spiriti stellari.
-Nottataccia?- chiese divertito Natsu.
-Diciamo... Qualcosa del genere, sì- mormorò Gray.
Erza lo osservò attentamente e poi spostò lo sguardo verso Natsu che, d'istinto, guardò immediatamente Lucy e poi Happy.
-Ma Gray, non ti sarai mica portato a casa una ragazza?- chiese il dragon slayer di fuoco.
Gray arrossì :-M-ma come ti viene in mente di chiedere certe cose?- gridò imbarazzato.
Lucy scoppiò a ridere :-Natsu ma ti sembrano domande da fare?-.
Erza scosse il capo, il suo sguardo severo ancora posato su Gray.


La giornata trascorse normalmente ma di Juvia nemmeno l'ombra alla Gilda.
Non fu solo quel giorno a non presentarsi ma anche quelli a venire, la situazione iniziava a sembrare strana a tutti e la preoccupazione prese a farsi largo fra tutti i membri della Gilda.
-Cosa le sarà successo?- chiese nervosa Levy.
-Speriamo nulla- esordì Lucy.
-Oggi vado a trovarla a casa, magari è solo malata- concluse Gajeel.
-Tu la conosci bene Gajeel, lo fa spesso?- chiese Natsu.
-No, veramente che io ricordi non è mai sparita per così tanti giorni... Certo che anche quando c'era non è che in molti la notassero a Phantom Lord-.
-Eppure è una che da nell'occhio- osservò Lisanna.
-Come darti torto?- scherzò Lucy.
-Gajeel... Vengo con te a trovarla- disse Gray.
Nessuno disse nulla a quella affermazione ma molti erano convinti di provare la stessa sensazione di apprensione, molti di loro erano sicuri che Gray si sentisse in colpa per qualcosa ma nessuno chiese nulla.
Gray sapeva che prima o poi Erza sarebbe andata a parlargli per capire cosa potesse essere successo e, in tutta franchezza, non ci teneva proprio ad esserci quando fosse successo.
Tra le altre cose non era ancora sicuro del perché gli importasse così tanto di non vederla da giorni, solitamente era così appiccicosa che avrebbe dovuto sentirsi rilassato a non averla attorno eppure...
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Juvia era accovacciata sotto alla doccia, l'acqua gelida le scorreva lungo il corpo causandole un sussulto ad ogni picchiettare delle gocce sulla pelle pallida.
Le labbra erano ormai viola a forza di starsene immobile lì, tra l'altro non mangiava da due giorni. Non aveva fame.
Si disse che se non altro era più che pulita ormai.
Si decise a chiudere l'acqua e ad alzarsi, le gambe erano intorpidite per essere rimasta ferma in una posizione scomoda per molto tempo quindi fece fatica a muoversi per arrivare fino in camera sua.
Si vestì velocemente con una canottiera blu di pizzo e un paio di shorts bianchi in cotone, asciugò i capelli e li sistemò in una coda di cavallo.
Si chiese a lungo se fosse il caso di andare o meno alla Gilda ma la risposta era sempre la stessa, non voleva vedere Gray.
Le parole di quella fatidica mattina le vorticavano ancora in testa e non sarebbe riuscita a reggere di stare nella stessa stanza con lui e Lucy.
Il solo pensiero le provocava una forte nausea.
-Stavolta Juvia si è davvero innamorata, non c'è che dire- si disse mentre osservava la sua immagine riflessa nello specchio.
Si riscosse solo quando sentì bussare alla porta con decisione.
-Juvia! Sono Gajeel, guarda che se non apri butto giù la porta-.
La maga dell'acqua si affrettò verso il pomello e spalancò la porta del suo appartamento.
Quando alzò lo sguardo fu sorpresa di trovarsi di fronte Gray e Gajeel.
Il dragon slayer d'acciaio entrò in casa senza farsi troppi problemi sotto lo sguardo incerto della sua amica, dopo un attimo di incertezza Gray fece lo stesso.
-Che cosa ci fate a casa di Juvia?- chiese curiosa la ragazza.
Gray non poté evitare di notare che evitava il suo sguardo cercando di concentrarsi solo su Gajeel.
Non era sicuro del perché ma la cosa lo infastidiva parecchio.
-Hai anche il coraggio di chiederlo? Sono giorni che non vieni alla Gilda! Ti ricordo che avevamo un lavoro da fare tre giorni fa e tu mi hai dato buca- la rimproverò Gajeel.
Juvia sgranò gli occhi :-Oh Gajeel-kun... Hai ragione, Juvia se ne era scordata-.
-Vuol dire che puoi permetterti il lusso di non pensare ai soldi- rispose asciutto l'altro.
Gray nel frattempo osservava quello scambio di battute fra i due con estrema attenzione, una punta di invidia si fece largo nel suo stomaco. Gajeel era molto in confidenza con Juvia, si vedeva.
-Non è affatto così! E' solo che Juvia...-.
-Non mi sembra che tu stia male- esordì Gajeel posando la sua fronte contro quella della ragazza.
-Juvia non sta male- rispose lei tranquillamente.
Gajeel si scostò e la osservò con attenzione :-Allora perché diavolo non vieni a lavoro?-.
-Juvia non sta male fisicamente ma emotivamente è un po' a terra- spiegò la giovane maga.
Gajeel spostò il suo sguardo da lei a Gray quasi in automatico, gli lanciò un'occhiataccia che fece accapponare la pelle al mago del ghiaccio.
-Ho capito...- disse poi serio.
Gray osservava Juvia attentamente, lei evitava il suo sguardo con semplicità e la cosa lo metteva a disagio.
Non riusciva davvero a capire cosa fosse quel tumulto di emozioni che aveva dentro: un misto di ansia, rabbia e preoccupazione. Non aveva mai provato così tanti sentimenti tutti assieme.
Si sentiva schiacciare dal senso di colpa da giorni ormai, sapeva benissimo di essere lui la causa del suo momentaneo blocco.
-Se non stai male dovresti tornare alla Gilda- disse severo.
Juvia non lo guardò :-Juvia contava di rientrare domani-.
-Bene-.
Il silenzio si fece sempre più teso finché Gajeel non si decise a parlare :-Perché hai le labbra viola?-.
Juvia arrossì :-Oh... Juvia ha passato troppo tempo sotto il getto di acqua fredda-.
-Spero che quantomeno tu ti sia asciugata in fretta o ti prenderai un malanno-.
-Sì, non ti preoccupare Gajeel-kun, Juvia verrà a lavorare domani-.
-Bene, allora ci prenoto per qualche missione interessante- rispose lui, la sua voce profonda era stranamente rilassante in quel momento.
-Sì, a Juvia farebbe piacere- rispose lei con un sorriso.
Gray continuava a starsene zitto in un angolo accanto alla porta, non vedeva l'ora di andarsene così come poco prima non stava più nella pelle all'idea di arrivare.
Tutta quella confusione non faceva che renderlo scontroso e infastidito, pensò che forse sarebbe stato meglio rimanere in silenzio e andarsene.
-Allora noi andiamo- disse deciso.
Gajeel lo squadrò da capo a piedi prima di annuire :-A domani-.
-A domani Gajeel-kun... A domani Gray-sa... Gray-san-.
Gray si bloccò. Gray- san... Che cosa significava quella recessione? Ma soprattutto, perché si sentiva come se la terra lo stesse inghiottendo?

   
 
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