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Autore: LadyOfMischief    26/12/2020    7 recensioni
SEQUEL DI "WHATEVER IT TAKES"
Rey è riuscita a riportare Ben in vita, ma la lotta per libertà della galassia non è ancora finita. Ciò che resta del Primo Ordine, ed i sistemi ancora fedeli ai loro ideali, continua a seminare distruzione e morte minacciando ciò per cui la Resistenza ha lottato.
Per Ben questa è l'occasione per rimediare ai propri errori e dimostrare a tutti quanti che non è più Kylo Ren, ma non sarà un'impresa così facile e nel frattempo lui e Rey impareranno cosa significhi stare realmente insieme.
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Poe Dameron, Rey, Rose Tico
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saving What We Love'
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La missione su Rakata Prime avvenuta soltanto due giorni prima aveva fornito più informazioni del previsto.
Tanto per cominciarei droidi medici avevano dovuto analizzare il veleno in circolo nel sangue di Rey per sintetizzare un antidoto. L'effetto dello stim le aveva garantito almeno altre due ore di vita, durante le quali avevano potuto lavorare sulla cura da somministrarle.
Proprio dalle analisi era emerso un dettaglio non da poco, infatti avevano scoperto che il tipo di veleno usato fosse d'origine naturale derivante da un lichene tossico, che cresceva soltanto in ambienti contaminati da sostanze chimiche. Questo aveva ristretto notevolmente il campo poiché non erano molti i luoghi che corrispondevano a quella descrizione, tra cui Parnassos – proprio uno dei loro obiettivi – che era ovviamente il luogo dove erano state prodotte quelle armi.
Dai dati copiati, invece, avevano scoperto che nell'ultima settimana c'era stato un continuo viavai di navi da carico tra Rakata Prime e Parnassos. Quelli erano soltanto i dati più recenti che erano riusciti a reperire, a detta di Rose qualunque altra informazione più vecchia era stata eliminata completamente e per questo ci aveva impiegato poco tempo nel recuperare ciò che era rimasto nella memoria del computer. La spiegazione più plausibile era che automaticamente le informazioni venissero concellate dopo un breve periodo, proprio per prevenire che finissero in mani sbagliate - o giuste, a seconda del punto di vista - .
La situazione attuale, quindi, era più che chiara: scienziati e ingegneri estraevano tossine dalla flora contaminata - a causa di un incidente nucleare – e le sfruttavano per fabbricare proiettili per le armi. I fucili erano soltanto uno dei vari progetti a cui lavoravano in quella struttura, che dovevano essere ancora in fase di sperimentazione visto che la quantità di veleno non era sufficiente per uccidere all'istante. Era stato quello il semplice motivo per cui Rey se l'era cavata, tuttavia per ogni evenienza sia i droidi medici che la dottoressa Kalonia avevano preferito tenerla sotto osservazione per due giorni e assicurarsi che ogni traccia della tossina fosse sparita.
Nonostante quei risvolti c'erano anche altre questioni di cui occuparsi, nonostante i fondi messi a disposizione dai Senatori – che non sarebbero durati in eterno – alla Resistenza mancavano i mezzi per contrastare il Nuovo Impero. I caccia che avevano a disposizione erano pochi, e soprattutto molto vecchi, per poter formare una vera e propria flotta. Inoltre tutti gli incrociatori erano stati distrutti durante la fuga verso Crait avvenuta l'anno prima, quella situazione rendeva Ben nervoso perché sapeva che fosse soltanto colpa sua. Se avesse dato ascolto a Rey quando gli aveva chiesto di cessare il fuoco contro la flotta ribelle adesso non si sarebbero trovati a corto di navi. Rimuginare sul passato non avrebbe cambiato le cose né sarebbe stato di alcun aiuto.
Era l'ora di cena e sia Ben che Poe si trovavano ancora nella saletta al piano inferiore del quartier generale per cercare proprio di risolvere il problema relativo alla flotta. La loro attenzione era rivolta all'oloproiettore in fondo alla stanza, che stava proiettando l'immagine della mappa su cui erano stati segnati tutti i sistemi che adesso facevano parte del Nuovo Impero. Gran parte dell'Orlo Esterno era ricaduto sotto il dominio nemico, una cosa che neppure l'Impero e il Primo Ordine era riuscito a fare, nonostante entrambi si fossero ingraziati la lealtà di alcuni sistemi di quella zona. Ciò aveva confermato l'ipotesi che avevano avanzato settimane prima: impedire qualunque alleanza con la Resistenza.
Nell'Orlo Centrale e nei Mondi del Nucleo invece la situazione era ben diversa, parecchi sistemi avevano scelto volontariamente e riconosciuto il Nuovo Impero come governo. Nella maggior parte dei casi si trattava di pianeti governati da nobili che condividevano gli stessi ideali di Carise Sindian e, che, ai tempi della Nuova Repubblica non erano soddisfatti dell'operato del senato.
“Non ci sono molti posti in cui reperire le navi che ci servono” disse Poe indicando una sezione della mappa “E dubito che qualcuno voglia rischiare di fare affari illegali con noi”
“Non possiamo mettere in pericolo altre persone, dobbiamo procurarcele da soli” concordò Ben.
“Solo mi stai per caso proponendo di rubarle?” chiese Poe inarcando un sopracciglio.
“È l'unico modo, ma questa non sarebbe la prima volta o mi sbaglio? Sono stato informato del piccolo furto su Bracca [1] lo scorso anno” rispose Ben indicando il pianeta sulla mappa, che purtroppo rientrava tra i territori del nemico in quanto prima era sotto il controllo del Primo Ordine.
“Non ti sbagli, ma non possiamo tornare di nuovo lì dopo l'ultima volta, se lo aspetterebbero” gli fece notare Poe.
“Hai mai sentito parlare della discarica di Squarn? [2]
“Vagamente, ho sentito storie risalenti ai tempi della Ribellione”
“Potremmo provare lì, una volta mio...” per un attimo Ben esitò, incerto se menzionare o meno suo padre, che gli aveva raccontato di quella piccola avventura, era un argomento di cui non parlava mai in presenza d'altri e gli altri facevano altrettanto “Una volta i Ribelli hanno reperito lì delle parti di cui avevano bisogno” si affrettò a concludere.
“Mi costa ammetterlo, ma mi piace come ragioni” disse Poe ignorando deliberatamente il fatto che Ben si fosse corretto.
“Ti ringrazio” rispose Ben incerto,
“Domani stesso invierò uno squadra a dare un'occhiata”
BB-8 irruppe nella stanza emettendo una serie di beep rapidi, dichiarando che era appena stato ricevuto due messaggi da parte di Lando, che Ben non vedeva da quando aveva più o meno otto anni.
“Riproduci pure i messaggi” lo esortò Poe.
Se avete ricevuto questo messaggio recapitate l'altro direttamente a Finn e Chewbecca, mi trovo su Kashyyyk e ho bisogno di metterli al corrente di una questione urgente” e così si concluse il primo messaggio.
“D'accordo amico, raggiungi Finn e Chewbe in mensa e fagli ascoltare l'altro messaggio” il droide non se lo fece ripetere due volte e rotolò via.
Udire la voce di Lando dopo tutti quegli anni rievocò ricordi d'infanzia, quando Ben lo chiamava “zio Wanwo” e gli correva incontro ogni volta che quest'ultimo andava a fargli visita ad Hanna City. Essendo uno dei migliori amici di Han Ben lo aveva sempre considerato un vero e proprio zio, esattamente come Chewbecca. Adorava ascoltare suo padre e suo zio raccontare delle loro avventure folli, anche se ripensandoci adesso molte di quelle erano state sicuramente inventate o ingigantite per farle risultare ancora più folli. Ben non poté fare a meno di chiedersi se Lando sapesse quello che era successo negli ultimi anni e che aveva ucciso Han sotto lo sguardo di Chewbecca. Se si fossero rivisti quale sarebbe stata la sua reazione? L'avrebbe perdonato come avevano fatto sua madre e il wookie?
Diversi minuti dopo Finn li raggiunse seguito dal droide che gli aveva recapitato il messaggio, entrambi erano ricoperti di neve.
“Scusate l'interruzione” esordì Finn “Sono soltanto passato per comunicare che io e Chewbecca stiamo partendo”
“Frena un attimo, che significa che partite ora?” gli chiese Poe con un'espressione confusa dipinta sul volto.
“Ci sono delle vite in ballo, non possiamo attendere” rispose semplicemente l'altro, tutta quella faccenda era strana, se c'erano delle persone in pericolo perché Lando ne aveva parlato soltanto con Finn e Chewbecca? Inoltre Ben percepiva chiaramente che l'ex-assaltatore non stesse dicendo del tutto la verità e avvertiva la sua agitazione aumentare sempre di più.
“Spiegati meglio” disse Poe con fermezza “Tu puoi andare, riparleremo della tua idea domani mattina e non dire a nessuno quello che hai appena sentito” aggiunse poi rivolgendosi a Ben.
“Non lo farò” si limitò a rispondere prima di lasciare la sala.
Stava nevicando lievemente e c'era un vento gelido, come accadeva spesso la sera poiché le temperature si abbassavano ancora di più, Ben si tirò su il cappuccio della sua giacca e si diresse verso la mensa. Lungo il tragitto s'imbatté in Chewbecca, che stava andando in direzione dell'hangar e sembrava avere una gran fretta. Il wookie gli rivolse un saluto e gli disse che stava andando a preparare una nave per la partenza.
“Suppongo che neppure tu abbia il tempo di spiegarmi cosa sta succedendo” il wookie si scusò e gli disse soltanto che riguardava degli ex-assaltatori del Primo Ordine. Ben ricordava che Chewbecca gli avesse raccontato che subito dopo la battaglia di Exegol i wookie erano riusciti a contrastare ciò che restava del Primo Ordine, prendendo in custodia alcuni ufficiali e gli assaltatori per decidere cosa farne. Con il Nuovo Impero che avanzava nella propria conquista le cose sarebbero cambiate in fretta e Kashyyyk sarebbe caduto sotto il loro dominio o distrutto.
“Buona fortuna zio Chewbe” gli disse, di qualunque cosa si trattasse un po' di fortuna non avrebbe guastato.

 

 

Rey era stata dimessa dall'infermeria soltanto a metà mattina, per misura preventiva era stata tenuta sotto osservazione per due giorni. Due giorni in cui gli amici e Ben le avevano fatto visita svariate volte, nonostante lei li avesse rassicurati che stesse bene e che fosse fuori pericolo. Ricevere tutte quelle attenzioni le aveva ricordato che, nonostante tutto, fosse davvero fortunata perché finalmente aveva trovato delle persone che le volessero bene e che non l'avrebbero mai abbandonata.
Il giorno seguente alla missione Rose era stata la prima a farle visita subito dopo colazione, aveva provato a scusarsi, ma Rey non gliene aveva dato modo rammentandole che non fosse stata colpa sua. Inoltre l'aveva ringraziata per essere rimasta con lei quando l'avevano portata in infermeria. Le due ragazze avevano chiacchierato per un po', evitando di parlare di quanto accaduto, poi Rose era andata via scusandosi perché si era ricordata di aver promesso a Jacen di aiutarlo con un problema.
Finn e Poe erano arrivati poco dopo, che avevano scherzato sul fatto che non sembrasse appena scampata alla morte e che la trovavano piuttosto bene. Rey gli aveva chiesto ironicamente se almeno ne fosse valsa la pena rischiare la vita per quelle informazioni e perciò l'avevano aggiornata su tutto quello che avevano scoperto. Persino Chewbecca era passato a farle visita e le aveva detto che forse fosse giunto il momento di smettere di far preoccupare tutti.
Ben era stato quello che le aveva tenuto compagnia ogni volta che poteva, e visto che non potevano sfruttare quel tempo per allenarsi con le spade come facevano spesso si erano dedicati allo studio dei testi Jedi. Nonostante la situazione in cui si trovavano non avevano dimenticato la profezia che li riguardava e, durante i primi giorni in cui si erano stabiliti sul pianeta, Ben aveva suggerito di cercare possibili interpretazioni tra le pagine di quei vecchi volumi.
Quando Rey aveva cercato un modo per riportarlo indietro si era concentrata principalmente sul Rammahgon [3] e su alcune sezioni della prima parte degli Aionomica [4], in cui aveva trovato quel passaggio riguardo il Primo Jedi. Questa volta non avevano avuto neppure bisogno di rivolgersi a C-3PO, poiché negli anni che Ben aveva trascorso con Luke aveva studiato l'antica lingua in cui erano scritte quelle pagine ed era perfettamente in grado di comprenderle. Secondo la visione che aveva avuto Rey quando si era messa in viaggio per Ahch-To entrambi dovevano imparare l'uno dall'altra, ma cosa di preciso? Ben era già stato addestrato a sfruttare entrambi i lati della Forza ancor prima che si conoscessero, mentre lei aveva ricevuto un minimo di addestramento da Leia, cos'avrebbe potuto insegnargli che non conoscesse già? Per questo motivo fino a quel momento si erano concentrati di più sulla pratica che sulla teoria.
Subito dopo essere stata dimessa, con l'assoluta certezza che ormai non vi fosse più traccia di tossina nel suo sangue e che si fosse ripresa pienamente, Rey aveva trascorso parte della mattina e del pomeriggio a esaminare quei volumi. Aveva smesso soltanto per prendere parte a una riunione in cui Poe aveva fatto il punto della situazione, che non era delle migliori.
Purtroppo disporre di crediti non avrebbe ribaltato la situazione a favore della Resistenza, soprattutto perché il Nuovo Impero aveva numerosi finanziatori e aveva il pieno controllo del commercio. La strategia adottata dal nemico - al momento - mirava ad assicurarsi che la Resistenza avesse risorse limitate a prescindere dalla quantità di denaro di cui disponeva.
Rey e Rose se ne stavano sedute in mensa a finire la propria cena, BB-8 li aveva raggiunti e aveva informato sia Finn che Chewbecca che avesse un messaggio urgente per entrambi. I due si erano allontanati dicendo alle ragazze di finire senza di loro e non erano più tornati.
“Non ti sembra così strana tutta questa segretezza?” chiese Rose poggiando il proprio bicchiere sul tavolo.
“Abbastanza, e sembrava anche una cosa urgente” rispose Rey prendendo un'altra cucchiaiata di zuppa, le sfuggiva il motivo per cui Lando avesse preferito parlare soltanto con Finn e Chewbecca anziché con Poe o qualcuno del Consiglio.
“Qualunque cosa sia non promette nulla di buono” commentò l'amica.
“Il che non sarebbe una novità per noi” disse Rey ironica, poi qualcos'altro catturò la sua attenzione. Percepì la presenza di Ben in mensa e si voltò per cercarlo con lo sguardo, aveva appena varcato porta facendo entrare l'aria gelida dall'esterno e aveva il cappuccio della giacca ricoperto di neve.
Quando Ben raggiunse il tavolo che stavano occupando prese posto accanto a lei e teneva una tazza di caf fumante tra le mani, che veniva preparato regolarmente ogni sera perché c'era chi preferiva berlo accompagnato ai pasti, un abbinamento che Rey trovava alquanto bizzarro.
“Niente cena questa sera?” gli chiese Rey indicando la tazza.
“Non ho molta fame, ho soltanto bisogno di qualcosa di caldo” le rispose prima di bere un sorso di caf.
“Per caso sai che sta succedendo con Finn e Chewbecca?” chiese Rose.
“Qualcosa, ma ho dato la mia parola a Poe che non avrei detto nulla” rispose, poi prese un altro sorso della sua bevanda.
“Oh...ignora la mia domanda allora” disse la ragazza, che tornò a rivolgere l'attenzione alla propria zuppa.
“Sembra che tu e Poe stiate finalmente andando d'accordo” fece notare Rey e la cosa non poteva che farle piacere, per lei era importante che le persone a cui teneva andassero d'accordo tra loro.
“Suppongo di sì, e credo che mi abbia fatto un complimento prima”
Quando ebbero finito di mangiare e bere ognuno si apprestò a fare ritorno alla propria abitazione, come facevano ogni sera. Rey stava camminando mano nella mano con Ben mentre percorrevano quel breve tragitto, consapevole che nessuno li avrebbe notati. In presenza d'altri – eccezion fatta per Chewbecca - evitavano sempre di scambiarsi gesti affettuosi e di tenersi sempre per mano perché li faceva sentire a disagio. Il rumore provocato dai motori una nave le fece volgere lo sguardo verso l'hangar e vide la Silent Watcher prendere quota.
“Lo so che hai promesso di non parlarne, ma Chewbe e Finn sono appena partiti, non è così?” chiese Rey a Ben.
“Stanno raggiungendo Lando, ha bisogno di loro e subito” le rispose “Mi dispiace non poterti dire di più”
“Va bene così, stai soltanto facendo quello che ti è stato chiesto” gli disse stringendogli di più la mano.
Fortunatamente le abitazioni avevano un sistema di riscaldamento – seppur datato – perciò una volta varcata la porta Rey poté abbassarsi il cappuccio e togliersi la giacca per appenderla a uno dei ganci sul muro. Ben fece altrettanto e appese la propria giacca accanto alla sua, senza Chewbecca in giro era tutto fin troppo silenzioso, che solitamente restava sveglio fino a tardi a guardare olo-storie su HoloNet usando il suo datapad.
“Credo che per stanotte mi mancherà il russare di mio ziò” disse Ben chinandosi per slascciarsi gli stivali, ogni sera quando rincasavano erano soliti togliersi gli stivali all'ingresso e lasciarli lì
“Non dirlo a me, si sente persino in camera mia” disse Rey imitandolo “Come fai a dormire quando sei con lui?”
“Anni di abitudine, quando vivevo ad Hanna City passava spesso a casa e restava lì per la notte” le rispose, in quelle due settimane Rey aveva scoperto molto dell'infanzia di Ben ed era stato sempre lui a parlarne in maniera spontanea. Aveva condiviso con lei gli unici bei ricordi che avesse, ma anche quelli brutti che erano decisamente di più. Nonostante Han e Leia l'avessero amato molto e cercato di proteggerlo, Ben era cresciuto sentendosi solo perché entrambi si assentavano spesso. Il fatto che Palpatine gli sussurasse nella mente dicendogli che neppure la sua famiglia volesse averlo intorno aveva soltanto alimentato quella sensazione.
Ben le aveva anche descritto la città in cui aveva vissuto, un tempo era stata la capitale della Nuova Repubblica e la particolarità era che nonostante fosse un centro abitato ci fossero molti spazi verdi. Fuori città invece era la natura a predominare, dove c'erano coll
ine, laghi e persino il mare. A Rey sarebbe piaciuto visitare Chandrila un giorno, ma non aveva mai condiviso quel pensiero con Ben perché immaginava che per lui non sarebbe stato facile tornare lì.
“Sai che adesso posso percepire di nuovo ciò che provi, cos'è che non mi stai dicendo?” le chiese Ben posando entrambe le mani sulle spalle.
“Non è niente, stavo solo pensando che mi piacerebbe vedere il luogo in cui sei cresciuto” ammise Rey.
“Quando tutto questo sarà finito ti prometto che ci andremo” le disse, poi si chinò leggermente per baciarla delicatamente e le accarezzò entrambe le braccia. Rey ricambiò quel bacio e senza che nessuno dei due se rendesse conto si fece sempre più intenso, le mani di Ben scivolarono sui suoi fianchi e lei gli mise le braccia intorno al collo.
Rey era consapevole del fatto che questa volta nessuno dei due si sarebbe fermato, non era neppure sicura di volere che smettessero e attraverso il loro legame poteva percepire chiaramente che per Ben fosse lo stesso. Entrambi desideravano di più e senza mai smettere di baciarsi in qualche modo raggiunsero la camera di Rey, che si trovava proprio a pochi metri dall'ingresso. Prima di cena aveva lasciato la lampada accesa ed era l'unica fonte d'illuminazione visto che al calare della sera chiudeva sempre le tende, per una volta Rey fu sollevata di aver preso quell'abitudine.
Per un attimo Ben si staccò da lei per riprendere fiato, di cui anche lei era a corto e con fare incerto le afferrò l'orlo della maglietta.
“Posso?” le chiese con una punta d'imbarazzo, Rey non poté fare a meno di ridere per quella domanda così assurda e al tempo stesso adorabile.
“Mi stai davvero chiedendo il permesso?” chiese lei di rimando.
“Voglio soltanto che tu sia sicura” rispose, Rey gli passò una mano tra i capelli e si alzò in punta di piedi per dargli un altro bacio.
“Non sono mai stata più sicura in vita mia” dichiarò, non aveva più alcun dubbio e in quel momento era più che sicura di ciò che voleva. Voleva sentire le mani di Ben accarezzarle il corpo e le sue labbra baciarle la pelle, aveva aspettato di sentirsi pronta prima di arrivare a qeul punto e adesso sapeva di esserlo.
Delicatamente Ben le sfilò la maglia gettandola sul pavimento e sentì il suo sguardo posarsi su di lei, Rey si era sempre reputata abbastanza carina, ma lui la stava guardando come se fosse la cosa più bella della galassia. Una rezione molto diversa da quella che aveva avuto lei quando durante una delle loro connessioni l'aveva visto senza maglietta, quella volta aveva provato imbarazzo per il semplice motivo che si fosse sentita fortemente attratta da lui. Tante cose erano cambiate da allora e senza alcuna esitazione anche Rey gli sfilò la maglia, gettandola nello stesso punto in cui era finita la sua. Dove una volta c'erano state le cicatrici che gli erano state inferte durante la fuga dalla base Starkiller – di cui una era stata direttamente responsabile – adesso non c'era neppure più un segno. Quando l'aveva curato sul relitto della Morte Nera non gli aveva solo rimarginato la ferita, ma anche i segni di quelle più vecchie.
Ben le cinse la vita con un braccio e riprese a baciarla freneticamente.
“Ti amo Rey” le disse tra un bacio e l'altro, anche se non era la prima volta che glielo diceva Rey sentì il suo cuore colmarsi di gioia e non si sarebbe mai stancata di sentirsi dire quelle parole.
“Ti amo Ben, e sarà sempre così” gli disse lei, non sarebbe mai riuscita a immaginarsi con nessun altro se non con lui e non avrebbe mai provato quei sentimenti per nessun altro.
Qualche istante dopo si trovò distesa sul letto con Ben che stava sopra di lei e le baciava il collo, Rey gli passò una mano tra i capelli e fece scorrere l'altra sulla sua schiena. Quando Ben la baciò sulla spalla a Rey scappò una lieve risata, evidentemente soffriva il solletico in quel punto preciso e lo aveva appena scoperto.
“Amo la tua risata” le sussurrò Ben prima di baciarla nuovamente in quel punto per farla ridere ancora di più.
“Dai Ben, smettila!” esclamò lei in preda alle risate, certamente una cosa non molto romantica da parte sua e lo sapeva.
“Scusa, ma è così bello sentirti ridere” le disse dandole un rapido bacio sulle labbra.
Non avevano alcuna fretta e si presero tutto il tempo di cui avevano bisogno prima che i restanti indumenti finissero sul pavimento insieme alle magliette. Quello che provò Rey era una sensazione a cui non sapeva neppure attribuire un nome perché la loro unione non fu soltanto fisica, ma anche mentale. Attraverso il loro legame aveva percepito le loro emozioni e sentimenti fondersi al punto tale che non sapeva quali appartenessero a lei e quali a Ben. In quel momento le tornò in mente la definizione del loro legame: due che sono uno.

 

 

Come ogni mattina Ben si svegliò prima di Rey, che stava dormendo con la testa e una mano poggiata sul suo petto, stava persino russando e quello era un suono a cui Ben aveva ormai fatto l'abitudine. Le teneva ancora un braccio intorno alle spalle scoperte, nonostante fuori facesse freddo e fosse tutto imbiancato dalla neve dentro casa c'era un bel tepore. Non era la prima volta che si svegliava con Rey tra le proprie braccia, eppure si sentiva felice come lo era stato poche volte in vita sua e, soprattutto, si sentiva amato. Con la mano libera le scostò alcune ciocche di capelli che le ricadevano davanti agli occhi, aveva un'aria così serena mentre dormiva e se fosse dipeso da lui sarebbe rimasto tutto il tempo a osservarla.
“Buongiorno amore...”bisbigliò Rey aprendo lentamente gli occhi, la cosa che stupì Ben fu il modo in cui l'aveva chiamato perché era una cosa che non aveva mai detto prima.
“Ho sentito male io o mi hai appena chiamato amore?” le chiese incredulo, probabilmente rovinando quel momento tra loro.
“Stavo cercando di essere romantica” disse Rey stringendosi di più a lui “Ma se non ti piace posso sempre chiamarti idiota” aggiunse ironica.
“Non ho mai detto che non mi piace” le assicurò rivolgendole un sorriso.
 

 




Spazio Autrice:
Scopriremo presto cos'è successo su Kashyyyk e perché Lando aveva bisogno di Finn, anche se vi ho lasciato qualche indizio.
Intanto Rey e Ben hanno potuto godersi un po' di privacy senza Chewbecca in giro, immagino che dovranno ringraziare Lando per questo. E piccola curiosità: nel canon davvero Ben chiamava Lando “Wanwo” quando era un bambino.

 

Note:

[1] Bracca è un pianeta-discarica che appare sia in Resistance Reborn, in cui la Resistenza davvero ruba delle navi, che in Jedi Fallen Order ed è proprio il punto di partenza del gioco (che vi consiglio assolutamente)
[2] Squarn è il proprietario di una discarica su Muugrah e alcuni Ribelli acquisirono lì delle componenti per l'iperguida e un droide astromeccanico.
[3] Il Rammaghon è uno dei sacri testi Jedi in cui sono presenti informazioni asstronomiche, incluse pagine riguardanti Exegol, Ahch-To e rotte iperspaziali.
[4] L'Aionomica è una raccolta di due volumi in cui sono riportate informazioni sulla Forza.

   
 
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