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Autore: Arvistloe    27/12/2020    0 recensioni
L'angelo Samael che bramava il libero arbitrio, entrò in un incubo, ordito dal gemello Michael, un essere più oscuro dell'inferno, che voleva prendere il posto del padre Dio.
Genere: Dark, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chloe si trovò sola nella stanza delle prove. Non poteva credere che Lucifer fosse scappato via, per non dirle che l'amava. Stava per aprire la porta, quando sentì Amenadiel urlare
"Michael dovresti avere paura di nostro padre. Sei colpevole di molte cattiverie"
Chloe notò che le persone fuori erano bloccate, comprendendo che Amenadiel aveva bloccato il tempo.

Vicino le scale della centrale, Michael rinfodero le ali, come fecero anche i suoi due fratelli, dicendo con un ampio sorriso verso il padre Dio, in piedi sui primi gradini delle scale
"Padre, guarda come il tuo geniale figlio prende il trono del cielo. Avevo solo bisogno che fossi fuori dal paradiso"
Dio scosse la testa, dicendo a quel figlio che gli sembrava pazzo "Figlio, devi essete impazzito, cercherò di tenerne conto nella mia decisione"

Michael ridacchio, prendendo dalla tasca destra della giacca una specie di telecomando. Premete un tasto. Lucifer non si poteva muovere. Amenadiel stava per andare dal fratello, ma comparvero una dozzina dei mezzi gargoyle, servi di Michael. I mostri si posero intorno a Lucifer e Michael. Quest'ultimo disse con tono serio al padre Dio, che aveva sceso la scala
"Padre, tu puoi capire che io non mento, vero?"

Dio si preoccupò, facendo segno ad Amenadiel di non andare oltre, dicendo a Michael
"Figlio, si percepisco che le tue prossime parole sono vere, pericolosamente vere"
Michael ridacchio, dicendo rivolto ai suoi servi
"Mostrate il congegno. Sia un taglio con apertura veloce, non voglio che il fratello Amenadiel faccia qualche stupidaggine"

Dolorante, Maze si stava avvicinando ad Amenadiel, ignara di cosa voleva fare Michael. Nel frattempo, Lucifer non capiva perché la sua lingua sembrare morta, come i suoi poteri infernali. Un gargoyle strappò la camicia di Lucifer in corrispondenza del petto, un altro con un affilato artiglio gli pratico un taglio in verticale. Un altro gargoyle ancora aprì il taglio, rivelando sotto la gabbia toracica il cuore meccanico. Michael si avvicinò a Lucifer afferrandolo per il mento, dicendogli con rabbia
"Dovevi solo dire quelle tre parole, per farlo scattare. Ma il mio fratellino prova sentimenti per quella sporca umana…"

Rivolto a suo padre Dio che aveva scansionato quel cuore nel petto del figlio, inorridito
"...Padre devi decidere. Io in un modo o un altro riuscirò nel far dire a Lucifer le parole: Io ti amo, a qualcuno. Subito dopo questo cuore una mia idea, aprirà del tutto le porte dell'inferno, distruggendo la tua creazione. Padre, sai bene che dalla tua creazione, giungere al paradiso per il male dell'inferno sarà un salto"
Amenadiel tentò di far presente a Michael
"Ma anche tu finirai nella distruzione"
Michael scosse la testa, accarezzando il cuore meccanico nel petto di Lucifer che lo guardava con disprezzo
"Amenadiel io sarò al sicuro nella mia piramide nera. Attendere con pazienza che il male dell'inferno faccia tabula rasa qui nella creazione di nostro padre, ma soprattutto in paradiso"

Lucifer capì le varie volte nel quale si sentiva strano, qualcosa di non suo nel petto. Aveva sempre dato la colpa agli incubi del suo passato.

Dio non trovò altra soluzione, dicendo a Michael
"Ti cedo il mio trono. Complimenti Michael, sei riuscito nel tuo intento. Ma pongo due condizioni. La prima che non devi toccare gli esseri umani con l'universo creato. La seconda condizione, devi lasciare il palazzo di zaffiro a Jesus, con la luce dove riposano le anime morti da giusti"

Michael ci pensò, rispondendo al padre
"Una sola cosa posso accettare. Lascio il palazzo di zaffiro a Jesus, con le anime benedette, che continueranno ad arrivare dalla Terra. Ma non concedo nient'altro"
Dio abbassò lo sguardo, pensando che almeno un pezzetto di paradiso originale sarebbe sopravvissuto, sperando potesse detronizzare Michael. L'oscuro angelo percepì il potere del padre Dio fluire in lui. Una corona lucente comparve per un momento sulla testa di Michael.

Chloe era terrorizzata, seduta sul pavimento della stanza delle prove. Sentì Michael urlare, facendo tremare tutto

"Prima cosa, i due fratelli con il padre legati da catene angeliche, in ginocchio"
Fu come desiderò. Il nuovo Dio disse rivolto al padre
" Molte cose dovranno cambiare in questo universo. Gli esseri umani saranno solo servi del mio potere…"
Michael guardò suo padre con un sorriso malvagio
"...Padre, pochi miei consanguinei saranno accanto a me nella mia gloria. Altri che mi hanno deriso vedranno la mia ira…"
Rivolto ai due fratelli
"...per voi due, con le vostre amate e prole, con anche nostro padre, ce un corridoio speciale nella piramide nera. Dove ci sono celle speciali"
Schiocco le dita, scomparendo i tre, con anche Linda, il figlio Charlie e Chloe.

Nella piramide nera.

Lucifer si trovò in una cella. Non una cella della piramide che torturava con gli incubi. Era una cella normale, piuttosto grande. L'unica illuminazione la luce del corridoio da una finestrella sulla porta di ferro. In un angolo c'era anche un water con un piccolo lavandino. Una branda di ferro, senza nulla sopra era il letto.

Fuori la cella, un urlo fece precipitare Lucifer alla porta. Vide dalla finestrella un gargoyle che usciva da una cella dall'altra parte del corridoio con suo nipote Charlie tra le zampe. Un altro mostro chiuse la porta della cella. Con dolore, Lucifer sentiva il pianto di Linda. Rientrò nella sua visuale Michael, vestito con abiti da re medievale, dicendogli con un sorriso beffardo
"Come avrai capito, tu con tuo fratello non avete più poteri o totale invulnerabilità. Vi lascio solo qualcosa, per non morire subito. Guarda Samael, qui ce Amenadiel con la sua amata. Nella cella accanto alla tua ce nostro padre. La tua Chloe, presto la rivedrai. Il figlio di nostro fratello lo crescerò io, nell'odio verso tutti voi"
Lucifet scoprì che poteva parlare, urlando all'odiato fratello
"Michael affrontami da solo! Senza poteri per nessuno dei due"
Il nuovo Dio si avvicinò alla porta della cella del re dell'inferno, dicendogli serio
"Mantieni le forze, ti serviranno per trovare la tua Chloe"
Lasciando con un dubbio atroce Lucifer. Il nuovo Dio Michael lasciò il corridoio delle celle ridendo soddisfatto. Gli angelici scoprirono di non avete più ali.

Qualche ora dopo.

Dei gargoyle accompagnarono Lucifer in quello che sembrava un bosco. Michael attendeva il fratello su una stradina. Gli fece segno di seguirlo, dicendogli
"Ora rivedrai la tua Chloe"

Preoccupato, Lucifer seguì Michael aspettandosi di tutto. Il gemello gli disse mentre si addentravano nella boscaglia più fitta
"Samael...o no scusa, Lucifer. Visto che oramai sono il nuovo Dio, non mi serve che il tuo cuore meccanico apra le porte dell'inferno, dove regna la nostra Maze, non molto contenta. Cosi ho fatto una piccola modifica. Basta che tu dica specificatamente a Chloe le parole: io ti amo, il tuo cuore meccanico fermerà il suo"

Lucifer si stava per lanciare sul perfido fratello, ma si bloccò, vedendo qualcosa che sperava fosse solo una allucinazione. A qualche metro da loro, per terra c'era una bara di cristallo, dentro Chloe era distesa supina e addormentata, vestita come una principessa. Lucifer corse da lei, disperato pensando che era morta. Michael gli disse
"Voglio proprio vedere quanto la ami..."
La bara di cristallo scese nella terra, scomparendo
"...lei non è morta, vive, ma dorme. Avrà appena mezz'ora di aria. Potrai usare solo le tue mani nude. Se riuscirai a raggiungerla, spaccando il vetro, lei vivrà. Altrimenti morirà nel sonno. Ti avverto solo di tre cose fratello…"
Lucifet aveva iniziato a scavare, scoprendo che nient'altro, una pietra o un bastone di legno potevano aiutarlo, dovendo usare solo le mani nude
"...primo, la puoi svegliare solo con un bacio. Due, sei vulnerabile, quindi ti farai molto male alle mani…"
Ridacchio
"...tre, ricorda che se le dirai: io ti amo, il suo cuore si fermerà. Buona fortuna fratello, sarà a circa un metro"

Pochi minuti dopo.

Le mani di Lucifer erano sanguinanti, senza più unghie, piene di ferite e graffi. Ma nulla fermò quel re innamorato. Quando finalmente arrivò alla bara, afferrò una pietra, ma ricordò le perfide parole del gemello. Stringendo con dolore i pugni, rompete il vetro. Procurandosi altri tagli profondi alle mani, estrasse dalla bara di vetro Chloe, baciandola nel modo più delicato che poteva. Chloe si svegliò, abbracciandolo. Guardandosi intorno, Chloe notò che erano per terra in un bosco. Ma fu quando vide le mani di Lucifer devastare, la bara di vetro rotta, Chloe comprese le parole di Michael

"Devi solo pregare che il tuo amato Lucifer sia pronto nello scavare per migliorare il vostro rapporto"

Una cattiva metafora su cosa aveva dovuto fare Lucifer per trovarla. Commossa per il suo Lucifer, che la guardava con gli occhi lucidi, ma con una rabbia immensa verso Michael, Chloe appoggiò le mani del suo amato sul petto, dicendogli
"Quel mostro...che sia maledetto"

Lucifer le disse con la voce rotta
"Chloe, non potrò mai dirti quelle parole. Michael ha fatto una modifica al mio cuore meccanico. Se ti dirò quelle parole, il tuo cuore si fermerà. Non posso permetterlo. Devo farlo. Non mi pento di nulla, ricordati sempre"

Afferrò una scheggia di vetro della bara, girando le spalle a Chloe, restando sempre in ginocchio. Spaventata, Chloe gli andò vicino, scoprendo con orrore che si era tagliato la lingua. Scossa da singhiozzi di pianto, Chloe lo abbraccio, dicendogli mentre quasi lo cullava
"Non importa Lucifer, non importa. Dirò abbastanza volte io ti amo per tutte due. Ma non serve ora, neanche prima, perché dimostri con i fatti quanto mi ami"

Due servi gargoyle comparvero lì vicino, dicendo uno
"In piedi. Vi riportiamo nella cella"

Aiutato da Chloe, Lucifer si alzò, ma si tolse la giacca, mettendogliela sulle spalle. Chloe stava per dirgli che lui aveva bisogno di stare caldo, ma sapeva che era inutile, sostenendo il suo re gentiluomo.

Nel corridoio delle celle.

Amenadiel si avvicinò alla finestrella della porta, restando senza parole, vedendo com'era conciato Lucifer. Le mani erano una piaga sanguinante. Dal mento completamente macchiato di rosso, gocciolava del sangue che macchiava la camicia e il panciotto. Accanto, Chloe vestita come una principessa Disney, lo sosteneva con sulle spalle la sua giacca. Vedendo Amenadiel, Chloe gli disse, non potendo fermarsi, spinti dai due gargoyle
"Ti spiegherò io tutto dopo. Lucifet non può, non avendo più la lingua"
Amenadiel non gridò la sua rabbia per non svegliare Linda che dormiva.

Un gargoyle tirò a Chloe un pacchetto, dicendole
"Dio Michael dice che puoi fermare il sangue con questo"
Chiudendo la porta della cella. Chloe scoprì che era un medicinale che conosceva bene, usato per bloccare le emorragie.

Lucifet si era seduto sul bordo della branda sentendosi debole, ma felice che la sua Chloe fosse viva. Con difficoltà si rialzo, andando vicino Chloe, prendendo da una tasca interna della giacca un pezzo di pane, mettendolo in mano a Chloe. La detective capì che voleva che mangiasse, ma gli disse con un amore immenso verso quel diavolo così preoccupato per lei
"Ascolta, ora curiamo le tue ferite..."
Rimettendo il pezzo di pane dov'era
"...poi mangerò. Va bene amore mio?"
Lucifer annuì di si, tornando a sedersi sul bordo della branda. Un po' sorrise, vedendo Chloe strappare il bordo del vestito da principessa, dicendogli con un sorriso
"L'avrei fatto comunque, era troppo lunga"

Fece altre bende con la sottoveste. Subito dopo, riempì la ciotola per il cibo con dell'acqua, sedendosi accanto Lucifer sulla branda. Con delicatezza gli pulì le mani, mettendo il medicinale che era una polverina bianca sulle ferite, provando un immenso dispiacere quando lo vide chiudere gli occhi per il dolore. Prima di passare alla bocca, gli bacio la fronte, le guance, non dicendo nulla per non piangere.

Pulito il mento, con le labbra di Lucifer, Chloe gli disse con il cuore in pezzi
"Lo so, farà male, ma devi pulire la bocca con dell'acqua. Mi dispiace Lucifer"

Lucifer tentò di accennare un sorriso. Con difficoltà Lucifer bevete dell'acqua dalla ciotola per il cibo, sciacquando con dolore la bocca. Senza perdere tempo, Chloe coprì la ferita della lingua mancante con la polverina bianca. Scosso dal dolore, Lucifer abbraccio Chloe che gli accarezzo la schiena, la testa, dicendogli
"Sono qui, sono qui sempre. Ti amo tesoro mio"

Nella cella vicina, Dio disteso sulla branda, si pentiva che per orgoglio, avesse allontanato Lucifer.

Qualche ora dopo.

Lucifer e Chloe erano distesi sulla branda abbracciati. La giacca di Lucifer gli faceva da cuscino. L'apertura della porta li svegliò. Dal corridoio sentirono la voce di Michael dire
"Chloe vieni fuori. Per vedere la tua intelligente prole"

Chloe si strinse ancora di più a Lucifer, sicura di un trucco, ma sentendo la voce di Trixie dire
"Cara mamma sono io. Vieni"
Si precipitò fuori con Lucifer.

La quasi dodicenne Trixie era in piedi accanto a Michael. Vestita come Maze, sorrideva alla madre e Lucifer esterrefatti dicendogli
"Credete che sia così stupida? Dio Michael si deve aiutare, adorare..."
Rivolta a Lucifer
"...sei felice ex re dell'inferno? Cosa credevi? Mi sarei fatta uccidere per te o per altri tuoi parenti? Mai! Sei andato in brodo di giuggiole perché quello sgorbio accettava la tua faccia bruciata. Io, Lucifer l'ho fatto prima di tutti! Io sono stata sempre tua amica. Ma arriva un consanguineo, ecco io non esisto. Bene! Ora tu non esisti per me. Mamma devi stare con me, nell'appartamento che Dio Michael mi fa usare nella piramide nera"

Chloe era sgomenta, dicendo alla figlia
"Trixie non puoi essere veramente tu. Non sei così…"
Istintivamente, Chloe si attaccò ancora di più a Lucifer che la cinse con le braccia
"...vendicativa. cosa ti ha fatto?"
Guardando con odio Michael che le spiegò
"Non le ho fatto nulla. Dei miei gargoyle non vedendola come sangue del sangue di Lucifer, l'avevano lasciata andare in paradiso. Ma eccola qui, pronta per essere un fedele soldato"

Lucifer indicò Trixie e poi si indicò il suo petto. Chloe si commosse, dicendo a Michael
"Vuol dire, non sarà figlia del sangue, ma del cuore"
Trixie urlò
"Portate via mia madre"

Due gargoyle affermarono Chloe, mentre altri due tenevano lontano Lucifer. Tra le urla di Chloe, i mugugni di Lucifer, Michael guardò portare via l'amata del fratello, ancor più contento di vedere Trixie urlare a Lucifer disperato, chiuso nella cella
"Mia madre non sarà mai tua! Non mi sei mai piaciuto. Speravo mi potessi dare del potere, ma lui ascoltava la sua Chloe. Preferisco zio Michael, un vero genio"

Michael guardò verso Trixie con un certo orgoglio, dicendogli
"Cara figliola, credo proprio che del figlio di Amenadiel faccio nulla. Bene, vai avanti così. Stai percorrendo la strada per diventare la mia erede"
Trixie si inginocchio di fronte Michael, dicendo con sguardo basso
"Solo essere accanto a te, significa un onore per me"

Michael voleva metterla alla prova. Sussurrò qualcosa a un gargoyle che corse fuori dal corridoio, tornando con una tenaglia. Diede la tenaglia a Trixie, dicendole
"Alzati mia fedele suddita…"
Trixie eseguì
"...voglio che tu stacchi un dito ad Amenadiel e uno a Lucifer"
Trixie gli domandò
"Qualche preferenza?"

Michael ridacchio, rispondendole
"A tuo piacere"
Trixie si rivolse ai gargoyle
"Bloccate Amenadiel portandolo fuori"
I gargoyle guardarono Michael che gli disse
"Trixie a solo me superiore a lei. Quindi obbedite"
Quattro gargoyle irruppero nella cella dove era Amenadiel, portandolo fuori di peso. Trixie ordinò
"La mano destra"
Un gargoyle l'allungo. Svelta, Trixie trancio l'indice di Amenadiel che non emise un gemito, per togliere la soddisfazione a Michael. Lo stesso ordine di Trixie per Lucifer che la fissava incredulo, dicendo
"Allungate la mano sinistra"
Tagliando con la tenaglia l'indice di Lucifer.

Mentre i gargoyle riportavano Lucifer nella cella, con un ampio sorriso, Trixie consegnò le due dita a Michael. L'oscuro Dio disse
"Molto bene. Ti regalo questi veri trofei. Ora vai da tua madre, tenta di calmarla. Ti cercherò appena avrò bisogno della mia erede"

Trixie abbassò lo sguardo chiedendo al suo Dio
"Posso chiedere un regalo?"
Michael perplesso le disse
"Dimmi cosa vuoi"
Trixie guardò con gli occhi sgranati Michael
"Io odio il figlio di Amenadiel. Visto che non sarà più il vostro erede, posso osare averlo per me? Voglio farlo diventare il mio servo"
A Michael piaceva quella vena di follia che sentiva provenire da Trixie. Le disse
"Va bene, sia tua proprietà. Sei molto intelligente"
Nella cella, Linda urlava il suo orrore, nel sapere il figlio in mano a Trixie che era malvagia.

Appartamento di Trixie nella piramide nera.

Chloe sperava di aver immaginato tutto. Non poteva credere che Trixie potesse essere diventata complice di Michael. Era certa fosse affezionata a Lucifer, Amenadiel e anche Linda. Ricordava come Lucifer le aveva confessato che quando era tornato all'inferno, era passato da Trixie per salutarla, insegnandole come attraverso la preghiera potevano parlare. Di come quando erano a Roma, delle volte Trixie telefonava a Lucifer, che non gli domandò mai dove fossero, quando non riusciva ad addormentarsi. Invece, poco prima aveva visto una figlia totalmente assuefatta a Michael.

L'apertura della porta fece sobbalzare Chloe. Vide Trixie entrare con un fagotto tra le braccia. Notò con orrore due dita che teneva strette nella mano destra. Subito Trixie gli disse
"Non tentare di fuggire mamma. Le guardie sono feroci qui fuori. Se ti manca Lucifer, ecco un pezzo di lui"
Lanciandogli il dito dalla pelle bianca. Chloe lo raccolse dal pavimento, dicendo alla figlia che posava il fagotto sulla scrivania dandole le spalle
"Perché sei diventata così? Sono sempre stati nostri amici"

Trixie rise. Sentendo un pianto di bambino, Chloe di precipitò accanto a Trixie, vedendo il figlio di Linda e Amenadiel. Disperata afferrò il piccolo, allontanandosi da Trixie che aveva in mano delle forbici, che gli disse esasperata
"Odio sentirlo piangere. Gli taglierò la lingua, visto come era silenzioso Lucifer? Non ti preoccupare per quello, era vivo quando l'ho lasciato"
Chloe scosse la testa, dicendole
"Non fare del male a questo innocente, ti prego. Lascialo a me"

Trixie la guardò minacciosa, dicendole con rabbia
"Deve essere il mio servo. Un regalo di Dio Michael"
Chloe si inginocchio con il piccolo in braccio
"Lascialo a me. Quando non ci sei, mi sentirò sola qui dentro. Sarà il mio passatempo"
Trixie ci pensò su, ridacchiando
"Tra poco porteranno papà ed Ella. Avrai abbastanza amici. Dovete essere tutti grati a me. Perché Dio Michael vuole rivoluzionare la vita degli esseri umani…"
Guardò sua madre con un mezzo sorriso
"...Va bene, tienilo. Penso che starai calma"
Bussarono alla porta. Trixie aprì appena, parlottando con qualcuno. Chiusa la porta, disse a Chloe che di era alzata
"Sono convocata da Dio Michael per punire pubblicamente angeli che non lo accettano come Dio"

Riprese dal pavimento il dito di Lucifer, dicendo
"Devo preparare una teca, dove mettete tutti i miei trofei"

Uscendo dalla porta, mentre Chloe restava con il piccolo tra le braccia che si stava calmando.

Nella cella di Lucifer.

Nel semibuio della cella, lucifer guardò la sua mano sinistra, mancante l'indice. Ricordo con un po' di nostalgia quella Trixie che un pomeriggio, tentando di suonare il suo pianoforte nell'attico, si arrabbiò, dicendogli
"Lucifer tu suoni facilmente, avendo quelle dita così lunghe"

Ritrovandosi a sorridere. Non poteva credere che quella fosse la bambina che gli aveva fatto provare sentimenti paterni. Mai immaginando che era gelosa di lui, odiando il piccolo Charlie, per ogni momento che passava con lui. Quella Trixie arrabbiata lo colpì al cuore con le parole

"Sei andato in brodo di giuggiole perché quello sgorbio accettava la tua faccia bruciata. Io, Lucifer l'ho fatto prima di tutti! Io sono stata sempre tua amica. Ma arriva un consanguinei, ecco io non esisto. Bene! Ora tu non esisti per me"

Chiuse gli occhi, lasciando scorrere calde lacrime.

Nella sala del trono.

Fedeli angeli a Dio Michael portavano altri angeli in catene. Giunta Trixie, disse al suo Dio
"Mio Signore, se posso, propongo una piccola prova per capire se qualcuno di loro può essersi pentito"
Michael fece segno con la mano di procedere. Nello stesso momento, Dan e Ella andavano nell'appartamento di Trixie, scortati da soldati angelici, si fermarono guardando Trixie dire ai prigionieri
"Chi di voi si pente della ribellione?"
Un giovane angelo alzò la mano tremando. Trixie gli disse
"Se taglierai le ali agli altri, sarai graziato. Dategli una ascia"

Dan che Ella erano sconcertati che Trixie proponesse quella tortura, spinti dai soldati angelici fuori dalla sala del trono, da dove arrivavano urla strazianti.

Appartamento di Trixie nella piramide nera.

Appena Chloe vide Dan e Ella, fu informata dall'ex marito che Ella era a conoscenza di ogni cosa. Fu però il resoconto di Chloe che scosse i due. Ella si sedette nell'ampio divano dell'appartamento, vicino al piccolo Charie che dormiva. Sconvolto Dan disse a Chloe
"Ancora le cose sulla Terra sono quasi normali. Ci sono un po' troppo terremoti, ma niente di apocalittico"
Ella piagnucolo
"Dio fu troppo ingenuo, lasciando tanta libertà a Michael. Cosa possiamo fare?"
Chloe alzò le spalle, sentendosi inutile.

Inferno.

Maze urlo frustrata. Aveva cercato ogni modo per uscire dall'inferno, ma Michael l'aveva chiusa li dentro. Era la regina, ma in una gabbia. Uno dei demoni si avvicinò dicendogli
"Mia regina ce un problema"
Maze gli ringhio contro, dicendogli
"Vai avanti"
Il demone tremando
"La dannata Adlen non si trova nella sua stanza di tortura"
Maze sgrano gli occhi
"Tu scherzi vero? Adlen il camaleonte non si trova? Come può essere scappata?"
Il demone si inginocchio, tremando come una foglia. Maze si preoccupò, perché Michael l'aveva avvertita, se avesse perso un dannato l'avrebbe punita.

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