Have a Molly, jolly Christmas

Apro il rubinetto dell’acquaio e, mentre guardo le bolle che lo invadono, ricoprendo piatti e bicchieri, mi soffermo a pensare.

È quasi Natale alla Tana, i ragazzi sono tornati per le feste, Ginny e Ron si sono ripresi completamente da una brutta infreddatura, e Arthur ha qualche giorno di permesso per stare con la famiglia.

Sento George e Fred che… anzi, a onor del vero non li sento, il che è pure peggio: se sono silenziosi sicuramente ne stanno architettando una delle loro. Percy si è messo i miei paraorecchi e s’è messo a leggere in salotto, e Bill e Charlie stanno preparando le scope per andare a fare due tiri di Quidditch, approfittando della giornata fredda ma serena.

Alzo gli occhi e guardo le decorazioni: quelle di famiglia che ho ereditato, quelle che lo zio Bilius ha lasciato all’interno della casa quando ce le ha regalate (alcune le ho dovute Trasfigurare perché fossero adatte ai bambini), e poi decine e decine di lavoretti fatti coi ragazzi quando erano piccoli: gli ultimi sono dei pupazzetti fatti con pannolenci che ho incantato perché cantassero carole natalizie schiacciando i nasi. Ginny ne è deliziata, infatti è da due giorni che Jingle Bells risuona per la casa, e sto pensando seriamente di silenziarli.

I regali sono già pronti sotto l’albero: un maglione per tutti (non sono mai abbastanza) e una vestaglia di lana morbida per Ginny, per sostituire quella che ha adesso che non le copre neanche la casacca del pigiama. Lì sotto c’è un regalo da parte di Arthur: dovrebbe essere una sorpresa, secondo lui, ma un giorno dovrò spiegarli che se attacchi un fiocco a un mestolo, senza incartarlo, parte del mistero inevitabilmente si perde un po’.

Il menù per le feste è stato stilato per tutta la settimana, in modo da riuscire a passare delle feste con la pancia piena senza spendere una follia: l’anno prossimo Ron andrà a scuola e i soldi per quelli del primo anno non sono pochi. I piatti che richiedono più tempo sono già in preparazione, e alcuni piatti sono sotto Incantesimo Congelante, così basterà scongelarli e dargli giusto una rapida passata sul fuoco per poterli mettere in tavola. Prevedo un Natale sereno e ben organizzato, e la cosa non mi dispiace.

Se da piccola m’avessero chiesto come immaginavo il mio Natale ideale, avrei descritto questo: un chiassoso, caldo Natale. Non abbiamo molto, ma non ci manca niente. E se qualcuno mi chiedesse cosa vorrei per Natale, io direi: “Tutto ciò che vorrei per Natale è la felicità”. E credo proprio di averla trovata.

***

NdA: avrò scritto questa FF una mezza dozzina di volte, e ogni volta era diversa, ma di una cosa ero certa: la cara Molly al centro della scena, e il clima natalizio, che dona a lei (e a quasi tutte le donne di casa, a onor del vero) tante soddisfazioni quanti gli impiegi da assolvere. In attesa di un (probabile, ma non certo) raccontino a Capodanno, lascio questo sperando doni un respiro (breve, dato che non è la mia solita FF-fiume) in questa fine dell'anno tra chiusure e flebili speranze in fondo al tunnel.

Buone Feste e buon proseguimento! ^_^

- Hele