27/12/2020
3 recensioniDi come Ron riuscì a fare quel che fece
Come diavolo facevano?!! Ad ogni ora del giorno, in ogni angolo! Non riescono proprio a togliersi le mani di dosso quei due!
-Harry, miseriaccia, sei il mio migliore amico, ma lei è pur sempre mia sorella! Tieni giù quelle mani!!!-
-Non guardare se ti disturbiamo tanto! - gli rispose stizzita Ginny continuando a tenersi avvinghiata al suo ragazzo.
-Dai Ron! Lo ha detto anche tu, meglio me che qualcun altro! - sghignazzò Harry con la palese intenzione di riprende al più presto quello che avevano interrotto. Senza aggiungere altro li superò e si diresse in camera sua, premurandosi di chiudersi la porta alle spalle, per non sentire ulteriori “rumori” provenienti da quei due. Erano fortunati che non ci fosse nessuno in casa a parte lui ed Hermione, altrimenti se la sarebbero vista brutta con la mamma che non riusciva ancora ad immaginare che la sua bambina fosse cresciuta fino a quel punto.
C’era una cosa che però non capiva…come era possibile che Harry, sì, insomma che il suo amico Harry, il ragazzino che, nonostante fosse famoso in tutto il mondo magico, non era riuscito ad invitare Cho al Ballo del Ceppo o che era andato alla festa di Lumacorno con Luna! Dove era finita tutta la sua insicurezza con le ragazze? Come riusciva a- a-, sì, insomma ad essere così spontaneo! Così fidanzato! Certo, era sempre stato più sicuro di sé stesso rispetto a lui, ma… continuava ad arrovellarsi il cervello. Perché lui non ci riusciva? Con Hermione andavano bene le cose, certo si tenevano per mano, ogni tanto ci scappava qualche bacio, litigavano spesso come sempre, ma ecco, niente di più al momento. E lui voleva decisamente di più. Eccome se lo voleva, si ritrovava a sognarla di notte, mentre si baciavano come non avevano mai fatto, avvinghiati e accaldati, mentre le mani toccavano ovunque e- e ogni volta si svegliava fradicio si sudore, con il cuore a mille e qualcuno più sveglio di lui nei pantaloni. Sarebbe impazzito di lì a poco. Neanche le mille docce fredde delle volte riuscivano a calmare i bollenti spiriti. Non riusciva a fare un singolo passo avanti in quel senso. Come MISERIACCIA era possibile? Certo, Hermione non era di molto aiuto, non gli aveva mai dato segno di volere qualcosa in più e cosa avrebbe dovuto fare lui se LEI non gli dava neanche un misero segno!? Si, ecco era tutta colpa sua. Non era certo lui a non volerla…IN QUEL SENSO! Magari poteva mandare avanti Ginny per sondare il terreno…no, decisamente no, sarebbe stato troppo imbarazzante anche solo chiederglielo e poi lo avrebbe preso in giro a vita. Magari, però…Harry… poteva chiedergli qualche consiglio su come muovere un po' la situazione…
Seppellì la testa nel cuscino sperando per un secondo di morire soffocato pur di smettere di pensare, ma alla fine giurò a sé stesso che in un modo o nell’altro avrebbe concluso qualcosa.
La mattina seguente, stranamente si svegliò prima del solito, Harry dormiva ancora con la testa completamente sotto le coperte. Era il momento perfetto. Lanciò il suo cuscino addosso all’amico, ma niente, non aveva la minima intenzione di svegliarsi. Saltò giù dal letto.
-Harry! Harry svegliati!!!- lo scosse. La testa dell’amico sgusciò lentamente fuori dalle coperte.
-Ron, ma che ti prende? È prestissimo- disse sbadigliando e tirandosi nuovamente le coperte sopra la testa. -Harry ho bisogno di parlarti, sono nei guai! – a quelle parole l’amico scacciò via la trapunta, afferrò gli occhiali sul comodino e con un sonoro sbadiglio si mise in ascolto.
-Allora che hai combinato questa volta? –
-Io? Niente! Ed è proprio questo il punto! NON HO COMBINATO PROPRIO NIENTE!!!- si mise le mani nei capelli già scompigliati e il suo tono di voce divenne quasi isterico.
-Scusa Ron, ma proprio non ti seguo. –
-Spiegami come fai! C-come fai tutte quelle cose con… con Ginny, oh MISERIACCIA!!! Non ci credo neanche io che te lo sto chiedendo! - ora al tono isterico si era aggiunto anche un intenso rossore che dalle orecchie si era espanso a tutto il viso.
-Continuo a non seguirti. Quali cose con Ginny? Cerca di essere più chiaro, altrimenti come faccio ad aiutarti-
Inspira ed espira e cerca di non dare di matto Ron!
-Ecco, allora, ti volevo chiedere, sì, insomma…COMEFAIASBACIUCCHIARTIETUTTOILRESTOCONGINNY???!!!- sputò fuori oramai tendete al bordeaux.
-Mi stai chiedendo come si bacia una ragazza per caso? - quasi scoppiò in una sonora risata – non mi sembrava che avessi troppi problemi con Lavanda o con Hermione il giorno della battaglia! Sono sicuro che sai come si fa e poi i tuoi fratelli non ti avevano regalato quel libro, si come si chiamava “Dodici passi infallibili per…” AHI! Perché mi hai dato un pugno adesso? - Harry si massaggiò il braccio dolorante, pensando che una volta per tutte l’amico avesse perso qualche rotella.
-Non ti sto chiedendo di insegnarmi come si bacia una ragazza, ma, beh, insomma di come si fa tutto il resto, hai capito, quello che si fa tra due fidanzati, oltre ai baci!!!-
Harry finalmente capì quale era il nocciolo della questione. – Non dirmi che con Hermione non è ancora successo nulla? Pensavo che voi, beh che aveste già combinato qualcosa! – esclamò, non riuscendo a nascondere il reale stupore.
-Ecco a dire il vero…no, cioè qualche bacio, ma niente oltre quello- non pensava di imbarazzarsi così tanto nel confessare quel genere di cose al suo amico, ma conoscevano Hermione da anni, erano cresciuti insieme e parlare di lei sotto quell’aspetto, beh sì, era IMBARAZZANTE, soprattutto con Harry. Ma che altra scelta aveva? Stava impazzando! Non poteva continuare a fare docce fredde ogni volta che si soffermava per più di un minuto a guardarla o ogni volta che si scambiavano un bacio!!! Lo stava mandando ai matti! MISERIACCIA!
-Che vuoi che ti dica Ron? Non c’è nulla da spiegare in realtà, le cose solitamente si evolvono da sole, da un bacio poi si passa ad altro e poi ad altro ancora e, fidati, è davvero tutto…wow! –
-Hey hey!!- non riuscì a trattenere un’espressione di disgusto -stai sempre parlando di mia sorella, non c’è bisogno di scendere nei particolari!! – Harry si riprese dalla trance nella quale era caduto ricca di immagini decisamente poco adatte alle orecchie del fratello della sua ragazza. -Non hai di che preoccuparti, le cose verranno da sé e scommetto che a Hermione non dispiacerà qualche presa d’iniziativa in più da parte tua-
Ron ci rifletté per qualche secondo, forse avrebbe potuto tentare qualche cosa in più e si sarebbe potuto fermare a qualsiasi cenno di lei, sempre se non lo avesse schiantato prima…Aveva sperato che Harry avesse qualche magica e illuminante soluzione ai sui problemi, ma evidentemente l’unica cosa da fare era tentare, sperando di non commettere un enorme passo falso. Si lasciò cadere su letto coprendosi gli occhi, ma poi un pensiero lo attraversò.
-Hey aspetta un attimo! Ma quindi tu e mia sorella avete fatto…- non fece in tempo a finire la frase che Harry si era dileguato come un fulmine in corridoio.
Ciao a tutti! Grazie per aver speso qualche minuto del vostro tempo a leggermi! Nei prossimi giorni pubblicherò gli altri capitoli, che ancora non so quanti saranno. Se, però, questa prima parte vi intriga o, ancora meglio vi strappa un sorriso, lasciatemi qualche riga tra i commenti, è sempre un piacere leggerli :)
A presto!
-S