Gestione recensioni
MsMontana:
Sirius sta facendo del suo meglio per garantire una vita decente a Harry, per
fortuna non sarà l’unico, la sua giornata finirà con la conoscenza di un nuovo
personaggio, ma non aggiungo altro. Grazie per la recensione
TITTIVALECHAN91: Sirius non è proprio un tipo carino e coccoloso,
comunque di sicuro si comporterà come un buon amico , suppongo che non sarà mai
in grado di dire di no ad una richiesta di Harry…
alessiabass: grazie per i complimenti, che vuoi che ti dica, non
sarebbe stato un AU, ma sarebbe stato ai confini della realtà se i Dursley
fossero stati buoni e gentili
Ringraziamenti
vari: a chi ha aggiunto la storia tra quelle seguite o prefrite.
Note di inizio
capitolo:
Allora, fa la
sua comparsa un nuovo personaggio.
Ho aumentato il
Rating perchè d'ora in avanti potrei dover utilizzare
un linguaggio un pelino più forte (si sa che Sirius non è proprio la finezza
fatta persona soprattutto se il soggetto di cui parla è Minus)
Spero che sia
di vostro gradimento.
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Ospite
inattesa
Un grosso cane nero
percorreva a passo lento una strada della periferia di Londra. Un osservatore
attento l'avrebbe potuto definire pensieroso se quello fosse stato un aggettivo
adeguato per un cane.
Si fermò a poche
decine di metri da un vecchio palazzo per osservare qualcosa che si trovava sui
gradini d'ingresso.
Felpato lasciò il
posto a Sirius Black che si diresse con fare circospetto verso il palazzo.
Avvicinandosi si rese
conto che il fagotto altri non era che una ragazza addormentata, a dire il vero
gli sembrava poco più che una bambina avvolta com'era dentro un cappotto di
almeno due misure più grande, eppure quel cappotto aveva qualcosa di familiare.
Osservandola con più
attenzione il giovane mago si rese conto che il suo volto era ancora rigato di
lacrime e non gli fu difficile immaginare che si fosse addormentata sui gradini
nell'attesa che arrivasse la persona che cercava.
Certo non poteva
lasciarla lì da sola, l'avrebbe fatta entrare e poi si sarebbe occupato di lei
il portiere dello stabile.
La riscosse dapprima
con delicatezza, poi con più decisione, la giovane aprì gli occhi, focalizzò
l'attenzione sul volto dello sconosciuto che le stava di fronte e sorrise: - Tu
devi essere Sirius.
Il mago si tirò
indietro e le chiese sulla difensiva: - Come sai il mio nome?
Nel frattempo stava
facendo mente locale per capire se la fanciulla fosse una delle sue avventure
mordi e fuggi anche se proprio non era il suo tipo.
- Scusa, tu non mi
conosci, mi chiamo Nora Turner ed ho bisogno di aiuto: sto cercando Peter
Minus.
A sentire il nome del
ratto maledetto Sirius digrignò i denti come se fosse ancora un cane. Poi
rispose con un ringhio basso: - Allora siamo in due, ma perché sei venuta qui?
Chi diavolo ti ha detto dove abito?
La ragazza, stupita
da quell'aggressione verbale, si ritrasse un poco e si strinse ancora di più
nel cappotto. Vedendo quel gesto, finalmente Sirius capì dove aveva già visto
quell'indumento. L'anno precedente erano andati a trascorrere il Natale dai
Potter: tutti i Malandrini insieme per il primo Natale di Harry, Codaliscia era arrivato in ritardo sfoggiando quel bel
cappotto nuovo e dicendo che era un regalo della madre. Sembrava passato un
secolo e non era nemmeno un anno.
Si riscosse quando
sentì la voce della ragazza, poco più che un pigolio: - E' stato Peter a dirmi
di venire qui, è tutto nella lettera che mi è arrivata stamattina. - Disse
porgendogli un foglio stropicciato e macchiato di lacrime in più punti. Vedendo
il foglio che le tremava tra le mani, Sirius si rese conto che la sua
furia gli aveva impedito di vedere che la ragazza aveva freddo ed che i suoi
occhi erano gonfi, vuoi per il sonno, vuoi per il pianto.
Il mago aprì la
porta di casa e condusse la ragazza nel suo alloggio. L'appartamento era
arredato con gusto sobrio, ma antiquato. Si accedeva direttamente in un
soggiorno in cui campeggiavano due enormi divani in pelle nera posizionati uno
di fronte all'altro a lato del camino.
Tra i divani un
tappeto persiano era sormontato da un tavolino di vetro.
Nora si sedette
compostamente sul divano e Sirius, dopo aver acceso il camino con un rapido
movimento della bacchetta, ebbe modo di osservarla meglio.
Senza il cappotto
addosso sembrava un pulcino bagnato: era molto magra, con profonde occhiaie e
l'aria un po' malaticcia, non doveva avere più di diciotto anni anche se ne
dimostrava a malapena quindici. Ciò che lo colpì, però, furono gli occhi:
sarebbero sembrati insignificanti: erano chiari, ma non avevano una
tonalità di verde particolare come quelli di Lily. Eppure le illuminavano il
viso rendendola quasi bella.
- Vado a prepararti
una tazza di the caldo, sembri mezza congelata, poi mi parlerai di quella
lettera.
Sirius si allontanò
per pochi minuti, ma quando tornò con la tazza fumante Nora si era già
addormentata. Non ebbe cuore di svegliarla nuovamente, Appellò una coperta e gliela
sistemò addosso, poi si recò nella sua stanza, anche lui era esausto e
sicuramente quella lettera avrebbe potuto aspettare fino all'indomani.
Eppure non riusciva a
prendere sonno, tornò in salotto e prese il foglio che era scivolato per terra.
Caro
amore mio,
non so come trovare le parole per spiegarti. Ho fatto una cosa orribile, mi
sono macchiato di un delitto imperdonabile, ma ho la certezza che ora nessuno
potrà farvi del male.
Per
qualunque cosa tu abbia bisogno fai riferimento a Sirius Black, ti ho palato di
lui, ricordi? L'indirizzo è nel biglietto che c'è insieme alla lettera,
imparalo a memoria e poi brucialo. So che ti aiuterà nonostante quello che ho
fatto.
Ora
viene la parte difficile: non devi più pensare a me, non devi cercarmi, considerami
morto, non parlargli di me e cerca di rifarti una vita.
Addio.
Ti ho amata, ti amo e ti amerò.
Tuo
per sempre Peter.
P.S.
Ricordati la promessa, ti prego, è importante.
Sirius non capiva,
aveva le idee ancora più confuse, si trascinò a letto dove fu scombussolato per
tutta la notte da incubi strani che il mattino però non ricordava.
Si svegliò di
soprassalto a causa di un gran trambusto proveniente dall'altra stanza, si precipitò
in salotto giusto in tempo per vedere svanire la ragazza che aveva dormito sul
suo divano dietro la porta del bagno.
Bussò cautamente:-
Hai bisogno di qualcosa?
Il rumore proveniente
dall'interno non lasciava adito a dubbi: decisamente la ragazza aveva problemi
di stomaco.
Sirius, da buon
padrone di casa, si recò quindi in cucina a preparare un bel the forte. Quando
si trovò di fronte Nora pensò che Lunastorta dopo il
plenilunio aveva un aspetto migliore. La ragazza sorrise debolmente: - Scusami,
le nausee mattutine, mi stanno uccidendo.
La tazza di the che
il mago teneva in mano si infranse sul pavimento.
Nora allarmata si
chinò per aiutarlo a raccogliere i cocci sussurrando: - Mi dispiace, non volevo
spaventarti.
- Lascia stare e
siediti. - Rispose Sirius in tono brusco.
Ora finalmente capiva
chi era la terza persona a cui Peter si riferiva nella lettera, ma ciò
complicava ed anche di parecchio il suo compito.
Si sedette di fronte
alla ragazza e disse: - Raccontami tutto.
Nora sospirò:
- Ho incontrato Peter
un anno e mezzo fa per caso, stava cercando di prendere un giornale dal
distributore invano e l'ho aiutato, per ringraziarmi mi ha offerto un caffè.
Abbiamo chiacchierato
un po' era un ragazzo tranquillo, ma allegro, mi sono trovata subito a mio agio
con lui e così quando me lo ha chiesto gli ho lasciato il mio numero di
telefono.
Abbiamo iniziato a
vederci e così un po' per scherzo un po' per gioco ci siamo innamorati.
Sirius emise un
ringhio basso: - Ma cosa vuoi saperne tu di amore, sei poco più di una bambina.
Nora si risentì
parecchio per quell'affermazione: - Che c'è ti dà più fastidio che Peter avesse
una ragazza o che fosse riuscito a non farvelo sapere? E comunque per la
cronaca tra me e Peter ci sono solo due anni di differenza.
Sirius si morse un
labbro rendendosi conto di aver nuovamente aggredito la ragazza che in realtà
non aveva fatto nulla a parte l'essere stata così sciocca da innamorarsi di un
traditore bastardo.
- Scusami, è che
sembri molto più giovane.
Nora sorrise:- Sì, lo
so, me lo dicono tutti. Comunque riprendiamo, dove eravamo rimasti? Ah, sì,
otto mesi fa Peter mi raccontò tutto del vostro mondo: all'inizio pensai che mi
stesse prendendo in giro, ma poi mi mostrò la bacchetta e mi fece vedere come
poteva far volare le cose o farle sparire e così mi convinsi. Ad essere sincera
mi fa ancora un certo effetto vedere qualcuno che usa la magia.
Sirius sorrise un
momento poi tornando serio la incitò: - Vai avanti.
- Poco più di quattro
mesi fa Peter ha cominciato ad essere strano, cercava di non farmelo notare, ma
si vedeva che era preoccupato e spaventato spariva per settimane e poi tornava
all'improvviso fermandosi a casa mia un paio di giorni, ma poi, senza
preavviso, partiva di nuovo.
Quando ci vedevamo
non ci preoccupavamo d'altro che di stare insieme e così non ci è voluto molto
che io restassi incinta.
Quando gliel'ho detto
il mese scorso mi è sembrato entusiasta, ma poi si è fatto serio e mi ha detto:
"Non preoccuparti amore mio, mi occuperò io di voi, farò qualunque cosa per
proteggervi".
L'ultima affermazione
fece trasalire Sirius ora cominciava a capire, ma non poteva accettarlo,
sarebbe stato più facile pensare ad un tradimento, ad un voltafaccia senza
motivazioni se non la smania di potere, così Peter ritornava ad una dimensione
umana contro cui i propositi di vendetta di Sirius andavano a scontrarsi.
La ragazza scoppiò in
lacrime: - Sirius ti prego, aiutami a trovarlo, non voglio che nostro figlio
cresca senza sapere se suo padre se n'è andato perché non lo voleva o perché
non voleva più me.
Sirius le appoggiò
una mano sulla spalla: - Dalla lettera che ti ha scritto non mi sembra in
dubbio quanto forti fossero i suoi sentimenti.
- Ma allora perché?
- In questo momento è
una cosa di cui non ti posso parlare, ma sappi che lo saprai, appena possibile
lo saprai.
- Hai detto che tu lo
stai cercando, voglio venire con te, voglio che mi dica in faccia se tra noi è
tutto finito. - Riprese la giovane mormorando tra le lacrime.
Sirius non sapeva che
fare, ma certo non aveva intenzione di procedere con la derattizzazione con la
fidanzata del topo in giro.
Le si avvicinò
dandole dei colpetti sulla schiena: non era abituato a consolare le ragazze,
quello era sempre stato il compito di Remus e di Peter, ma lei gli si strinse
addosso singhiozzando disperatamente.
Fu quella la scena
che si parò di fronte agli occhi di Remus che, con la sua proverbiale abilità
nell'azzeccare i tempi, era comparso via camino proprio pochi istanti prima e
si era diretto in cucina non appena aveva sentito le voci.
- Sirius?
Il mago alzò gli
occhi verso l'amico che lo guardava interrogativo: era alquanto improbabile che
quella fosse l'ultima fiamma del suo canide amico, non era proprio il suo tipo
ed allora si sedette in attesa di spiegazioni.
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Sono una
buonista, per me era troppo difficile immaginare un Minus traditore senza
giusta causa.
Nel prossimo
capitolo incontreremo un altro nuovo personaggio.
Un bacio e
fatemi sapere se il capitolo è stato di vostro gradimento.
ciao
bic