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Autore: hapworth    30/12/2020    2 recensioni
Nascerebbe altre mille vite con lo stesso padre e la stessa madre, se avesse la certezza che, una volta entrato alle superiori, Xiao Xingchen sarebbe lì.
[Xiao Xingchen/Xue Yang] ~ Questa storia partecipa al "Calendario dell'Avvento 2020" a cura di Fanwriter.it! || Questa storia partecipa alla challenge "Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo" indetta da Torre di Carta
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Xiao XingChen, Xue Yang
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'My reason'
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Ed eccomi tornata con un'altra storia di questo verse a cui, sinceramente, mi sto un po' affezionando. L'idea di scriverci magari qualcosa di più strutturato c'è... purtroppo manca l'ispirazione o comunque il tempo da dedicarci e la giusta motivazione. Vedrò in futuro, per il resto può essere letta senza le altre shot collegate – e ho creato una raccolta per trovarle più facilmente.
Detto ciò, vi auguro una buona lettura!

hapworth

Questa storia partecipa al Calendario dell'Avvento 2020 organizzato da Fanwriter.it.
giorno: mercoledì 30 dicembre 2020
Questa fanfiction è stata scritta per la challenge "Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo" indetta da Torre di Carta.
tabella: colori || fiore: #01. garofano (fiori rosa) || prompt: qualcosa che non si dimenticherà


Quando si scalda la neve

Ci sono cose che, per quanto si possano desiderare, non si avranno mai. Yang lo sa bene, così come sa che la sua vita non è che una giostra da cui vorrebbe scendere, ma allo stesso tempo ha la consapevolezza di non riuscire davvero a distaccarsene.
Per quanto la sua vita sia miserevole e infelice, con lo spettro della violenza in ogni sua forma – dalla più subdola a quella più fisica – Yang ha ancora voglia di essere. E il motivo è lì, a pochi passi da lui; un'alta figura che si staglia nel suo campo visivo, con i capelli scuri e soffici, il portamento un po' impacciato e il sorriso gentile.
Nascerebbe altre mille vite con lo stesso padre e la stessa madre, se avesse la certezza che, una volta entrato alle superiori, Xiao Xingchen sarebbe lì. Non gli importa neppure se non conosce i suoi sentimenti, se non ha alcuna possibilità; la sola presenza di quell'uomo pieno di calore e gentilezza, di ciò che gli manca, è abbastanza da fargli desiderare di vivere un altro giorno.
Così, con tale consapevolezza, può sentirsi meglio nell'osservare da lontano quell'uomo che gli ha rapito il cuore e la mente.
La giornata è fredda, ma Yang non lo soffre particolarmente; le giornate, quando si vive in una stanza gelida tutto l'anno, diventano spesso molto simili e si è abituato a quel genere di intemperia. Eppure intravede da lontano il professor Xiao avvolgersi le braccia intorno al corpo, nel tentativo di scaldarsi anche se i termosifoni scolastici sono accesi. Lo osserva in silenzio, per poi compiere i pochi passi che lo distanziano dall'uomo.
«Oggi fa freddo, eh prof?» ha imparato la noncuranza molto tempo prima e quel suo atteggiamento sembra rassicurare in parte l'altro, che lo tratta in modo gentile anche se lui non gli porta – apparentemente – il rispetto che una figura educativa dovrebbe avere. Xingchen sembra convinto che l'approccio “amichevole” sia quello più istruttivo, almeno quando non si è in un'aula e Yang non ha alcuna intenzione di smentirlo.
«Già.» ammette quello. Non ne sembra entusiasta, ma d'altra parte riesce a comprenderlo, almeno un po'. Yang sorride appena, mentre lo osserva in tralice e si affianca a lui, prendendone l'andatura a passi tranquilli lungo il corridoio semi vuoto. Il termine delle lezioni è stato solo qualche minuto prima e probabilmente il professore sta tornando in aula professori per poi andarsene a casa.
Xue allontana il pensiero di ciò che lo aspetta una volta tornato a casa propria; molto meglio stare lì, a osservare il professore. «Stanotte forse nevicherà.» fa notare e, inaspettatamente, Xiao Xingchen si volta verso di lui e sorride pieno di entusiasmo. Ha un'espressione così felice che il suo cuore perde un battito, nell'osservarne la gioia, prima che questi torni a guardare di fronte a sé.
«Sarebbe bello.» dice; il tono è più posato di quanto ne suggerisca la sua espressione, ma lui ne ha colto la sfumatura e si sente il cuore a mille, mentre si avvicinano all'aula insegnanti. Vorrebbe che il percorso non cessasse mai, ma sa bene che non succederà.
«Le piace la neve?» glielo chiede con una nota di curiosa incertezza negli occhi, mentre sente ancora il rombo del proprio cuore e le guance un po' arrossate. Xiao Xingchen che sorride è bellissimo e, anche se lo sapeva già, anche se ha già visto il suo sorriso, non ne aveva mai visto così chiaramente la felicità negli occhi. Qualcosa di infantile, forse, che gli ha ringiovanito lo sguardo e il viso.
«Sì.» mormora quello, come se fosse un segreto, qualcosa di cui vergognarsi. Vorrebbe chiedergli perché, ma sono ormai di fronte all'aula dei professori e, guardandolo, legge negli occhi dell'uomo il congedo ancora prima che lo dica a voce alta.
«A domani professore!» lo saluta per primo, prima di accennare un cenno con la mano e girare su se stesso, per tornare indietro dalla direzione in cui sono arrivati. Non legge l'espressione del professor Xiao, né si volta per guardarlo, ha imparato molto tempo prima a non voltarsi mai indietro.
Quella sera, mentre osserva nella propria stanza fredda i delicati fiocchi che danzano al vento fino a ricoprire la strada e i tetti, immagina quanto sarebbe bello vedere il sorriso di Xiao Xingchen che osserva dalla finestra la neve. Immagina una stanza calda, un camino, un divano e qualcosa di molto simile alla felicità che ha letto negli occhi dell'uomo lo colma, poco prima che la porta di casa sbatta e la voce roca di suo padre lo strappi da quel piccolo sogno.
Sorride un'ultima volta, prima di dare le spalle alla finestra e rinchiudere dentro di sé quel sentimento. Forse perderà se stesso, ma nessuno potrà mai portargli via quel desiderio. Lo pensa, prima che la mano grande di suo padre lo trascini via. Via dalla gioia, via da Xiao Xingchen, via da un futuro che, in fondo, non è altro che pura e semplice immaginazione.


Fine
   
 
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