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Autore: ladypink88    30/12/2020    4 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Serena salutò gli ultimi invitati con il solito sorriso di circostanza, anche se in lontananza Laura poteva notare che i suoi occhi brillassero di felicità , segnale di quanto la sua amica fosse genuinamente contenta di come fosse andata la serata.

Non appena fu libera dai “convenevoli di circostanza”, la biondina abbracciò Laura e le disse con voce davvero calda :
“ Grazie mille Laura, non hai idea di quanto io sia contenta!! Grazie mille a te per essere venuta!Per la prima volta non mi sono sentita sola in mezzo a tanta gente, ma al contrario sicura e rassicurata anche solo dalla tua presenza!” e dicendo queste parole l’abbracciò fortissimo a sé”.

La puffa sorrise a quella dichiarazione di affetto così genuina e ricambiò l’abbraccio.
Serena la prese per mano e disse con decisione :
“ E ora torniamo a casa! Ammetto che sono veramente stanca  … e poi domani verrà Silvia a pranzo te lo ricordi vero?”
“ Oh io sì! Spero che se lo ricordi anche lei!” esclamò Laura.
Stavano per uscire dal locale quando Serena disse agitata:
“ Oh Cribbio! Ho dimenticato di prenotare il taxi del ritorno!”
Fu a quel punto che Laura tirò fuori il bigliettino da visita del ragazzo che le aveva accompagnate.
“ E se provassimo a chiamare lui? “ sussurrò facendo un occhiolino all’amica.
“ Non vedo tante opzioni”.
Laura estrasse il cellulare e compose il numero del tassista.

Dopo pochi squilli una voce giovanile rispose all’altro capo del telefono :
“ Sì sono Andrea. Mi dica…”
Laura tentennò… “ Dunque io sono Laura, mi hai lasciato il tuo biglietto da visita  quando…”
“ Tranquilla ho capito tutto! Siete le ragazza dell’Hollywood? Vi passo a prendere per riportarvi a casa! L’unica cosa è che ci metterò una ventina di minuti perché devo finir. Rimanete dentro, non state in giro a quest’ora mentre mi aspettate. Vi aspetterò sul retro dove vi avevo lasciate.  A tra poco” e chiuse al volo.
Aveva fatto praticamente tutto lui.
“ Ebbene?” chiese Serena ansiosa, che detestava non avere le cose sotto controllo.
“ Ha detto di attendere che in 20 minuti sarà qui!”
“ Perfetto allora! E che facciamo in questi venti minuti? Qua stanno chiudendo accipicchia!”

Mentre si rimettevano i soprabiti e si avviavano verso l’uscita un ragazzo del locale si avvicinò a Serena e le disse :
“ Signorina, onorati di essere stati scelti per celebrare il suo compleanno! Ancora auguri e saluti a suo padre!”
Lo sguardo della biondina si rattristì. E Laura lo capì al volo.
Ma nonostante tutto rispose con educazione :
“ Grazie a voi per aver svolto il tutto in modo magistrale! Porgerò i suoi saluti a mio padre! Arrivederci!”

E dopo aver pronunciato quelle parole, istintivamente prese la mano di Laura e la trascinò velocemente verso l’uscita, anche se in realtà avevano tempo in  abbondanza.

Da quelle parti stava passando un ragazzo di colore, uno di quei classici che vendeva i braccialetti come regalo e poi ti “obbligava” a lasciargli un’offerta.
Si avvicinò alle ragazze con un tono cordiale.
“ Amiche, regalo voi braccialetto!”.
Laura, stava per rispondere con il suo consueto :
“ No grazie”
Ma in quel mentre Serena fece qualcosa di inaspettato che la stupì.
“ Quei bracciali servono da sigillo per far realizzare un desiderio giusto? “
“ Si giusto! Però desiderio più forte se due persone con forte legame mettono braccialetto esprimendo desiderio”.


A Serena brillarono gli occhi.

Laura la guardava sbalordita : la sua amica stava tirando fuori un lato fanciullesco che proprio non avrebbe mai immaginato possedesse.

E allora sorrise.
“Che colore vuoi amica?” disse il ragazzo di colore.
“ Rosso “ disse decisa Serena.
“ Bello rosso! Amore, passione ! Esprimi desiderio!”.
Serena si concentrò e il ragazzo le annodò il bracciale.
Ora era il turno di Laura.
“ Amica, colore vuoi?”
La puffa era indecisa, ma ad un certo punto disse :
“ Azzurro”.
“ Bello colore, azzurro, speranza, emozione. Esprimi desiderio.”
Laura chiuse gli occhi ed espresse ciò che più il suo cuore intimamente gli suggeriva.
Il ragazzo di colore esclamò :
“ Ciao belle grazie! Tanta fortuna” e se ne stava per andare.
“ Ehy aspetta!” esclamò la biondina e le porse una banconota da dieci euro.
“ Mi puoi dire come ti chiami ragazzo?” .
Un sorriso si dipinse sul volto del ragazzo :
“ Mai nessuno vuole sapere nome di nero : io sono Willy!Grazie amiche , voi siete come sorelle ora!”
E se ne andò salutandole con un sorriso.


****

“ Ehy ragazze tutto bene? “
Una voce conosciuta sopraggiunse alle loro spalle.
Un po’ alticcia e Serena esclamò :
“ Che palle! Può essere un ragazzo tanto appiccicoso?”

Si trattava di Tony.

“ Sì grazie Tony.Tutto bene! “ rispose Laura in modo educato, dato che Serena sembrava visibilmente scocciata dall’arrivo del giovane.
“ Ehy Tony che combini?” e poco dopo ecco sopraggiungere il suo amico.
Altra voce ben conosciuta.
Soprattutto alle orecchie di Laura.
“ Ehy ragazze ci si rivede!” esclamò lo spilungone.
“ Volete un passaggio per caso? “

Laura stava per rispondere che avevano prenotato un taxi che stava per arrivare, ma ci pensò lo stesso Andrea.

“ Eccomi ragazze, scusate l’attesa”.
“ Grazie del pensiero “ sussurrò Laura.

“ Mandami un messaggio quando arrivi a casa “ le sussurrò Alex, lasciandole un fogliettino nella tasca del sobrabito di Laura.

“ Grazie della serata ragazzi!” Esclamò Serena secca ed entrò nel taxi.
Laura dal canto suo sorrise e li salutò con un gesto della mano. Ma non mancò di notare quanto la sua amica fosse scostante nei confronti dei due giovani.
Era seriamente interessata a chiederle delucidazioni a riguardo.

***

Andrea era molto più rilassato rispetto a quando aveva accompagnato le due giovani all’Hollywood e ora il suo modo di porsi era molto più gioviale e rilassato.
“ Allora vediamo se mi ricordo bene vivi in  corso Genova giusto?”
Serena parve abbandonare la sua aria stizzita e rispose ad Andrea in modo molto più allegro :
“ Sì, vedo che hai ottima memoria vedo!”.

Laura che aveva osservato il tutto non riuscì più a trattenersi.
“ Sere io non riesco a capirti certe volte! Perché hai trattato Tony con tanta freddezza? Ora della fine ci ha solo chiesto se era tutto ok e se volessimo un passaggio?”
Serena le rispose con un’occhiataccia e rispose in modo molto secco.
“ Non è certo quello il motivo! Pensi che sia piacevole doversi sorbire uno che fa la bella faccia davanti a me e poi  va a dire in giro che si fidanzerà presto con la figlia del rettore? Come posso trattare con gentilezza un tipo simile Laura?”.

La puffa rimase di stucco. E non rispose perché non sapeva cosa dire.
In effetti aveva rimproverato Serena senza prima sapere quali fossero le sue ragioni. Ed in effetti i suoi motivi erano più che validi.

Serena la osservò e pensò che forse la sua schiettezza potesse aver in un certo qualmodo ferito la sua amica.
In tono distensivo esclamò:
“ Laura io non so te… ma ho una gran fame! Conosci una di quei posti come li chiamo io… da plebei, ma che alquanto pare sono anche piuttosto appetitosi?”
Laura sorrise di rimando.
“ A dire il vero non saprei, non vivo molto la Milano notturna!”ammise in tono dispiaciuto la puffa che non sapeva come accontentare la sua amica.
“ Bè se volete posso portarvi io in un bel posto da plebei” esclamò Andrea.
“ Se non è troppo lontano da dove vivo volentieri” acconsentii Serena.

Il ragazzo sorrise di rimando e fece una piccola deviazione.

Poco distante da dove viveva la biondina c’era uno di quei furgoncini che vendeva hamburger, kebab e pizza.
“Cosa vi piacerebbe ragazze?” chiese il giovane.
“ Per me un Kebab” disse Laura.
Serena era poco convinta.

In realtà non sapeva cosa scegliere.

“ Vieni con me ti suggerisco io “ disse il ragazzo.
Non appena la biondina scese dal taxi Andrea rimase di sasso.
Non l’aveva ancora vista bene ed in effetti era una ragazza bellissima.
Serena si guardò nello specchietto che aveva nella sua borsetta e si accorse di quanto tutto il rimmel ed il mascara fossero sbavati.

“ Cielo lo so di non essere una bella visione col trucco mezzo sciolto” sussurrò con voce intimidita.
“ Ma va sei incantevole!” esclamò il ragazzo.
Non le diede il tempo di rispondere ed aggiunse
“ La scelta della tua amica è ottimale, ma io a quest’ora ho sempre voglia di un panino con una salamella”
“ Ok allora lo prenderò anche io !” disse Serena con tono coraggioso quasi dovesse affrontare una di quelle sfide di vita o di morte.

Laura si stava godendo la scena dalla macchina e poi scese.
Vide che di fronte al furgoncino c’erano dei tavolini e ne occupò uno.
Non appena tutto fu pronto Andrea prontamente pagò tutto lasciando di sasso Serena.

“ Mah… sono io ad aver detto di avere fame! “
“ Ma sono io ad aver detto di conoscere un posto che faceva al caso tuo, e poi ho fame anche io! La fame chimica del sabato sera!”

Vide che Laura aveva occupato un tavolino e tutti e tre si sedettero a gustarsi il loro bottino ipercalorico.
La puffa già sapeva che ci sarebbe stato da ridere, ed infatti mentre addentava il suo Kebab, iniziò ad osservare Serena, la quale disse in tono intimidito.
“ Senti Andrea, ma questo panino con salamella, ecco, non si usano le posate?”
Il ragazzo sorrise e rispose :
“ Ehm no… qui le migliori posate sono le mani”
Laura le venne in aiuto .
“ Sere è come per la piadina” le sussurrò che stava già per scoppiare a ridere.
Ma cercò di trattenersi.
 
***
Serena si guardò attorno e si chiese cosa diavolo stesse combinando : erano le 4 del mattino e si trovava seduta in un tavolino di dubbia provenienza a mangiare un panino con salamella offertole da un tassista appena conosciuto.
Il posto era tutt’altro che elegante, ma la compagnia era assolutamente piacevole.
Tra le più divertenti che avesse mai trovato in vita sua.

Da quando Laura era entrata nella sua vita le cose avevano preso una piega veramente imprevedibile.

Aveva iniziato a frequentare posti inusuali, per non dire plebei.
Ma quei posti erano frequentati da persone vere.
Persone che si impegnavano ogni giorno per ottenere un decimo di quanto lei già avesse.
Aveva una fortuna sfacciata, ma non se ne era mai resa conto.
Aveva dato tutto per scontato.
Ma c’era una cosa che stava realizzando in quel preciso momento :
con quelle persone vere, da quando lei aveva stretto amicizia con Laura, si sentiva molto più FELICE ED APPAGATA.
E quello era il regalo più bello.
 
Serena guardò il suo panino alla salamella con aria di sfida: lo afferrò con entrambe le mani e gli diede un primo, vorace morso.
E lo gustò. La carne era veramente gustosa, e quel tocco di maionese una vera delizia.
Le si aprì una voragine nello stomaco : che fosse quella la fame chimica?
Di getto diede un secondo morso e l’idea che si stava facendo su quello strano   panino con la salamella divenne assoluta certezza : era buonissimo.
La ragazza iniziò a divorarlo con gusto seguita dallo sguardo esilarante di Laura e Andrea che ad un certo punto, non riuscirono più a trattenersi e scoppiarono a ridere di gusto, lo stesso gusto che Serena stava provando nella sua nuova scoperta di quel piatto plebeo.
Andrea la osservò e le disse gentilmente :
“ Signorina, è di suo gusto? “
Serena aveva ancora la bocca piena ma rispose :
“ Oh sì moltissimo! Ho fatto proprio bene a seguire il tuo consiglio!”

Il ragazzo diede un’occhiata all’orologio ed esclamò :
“ Fanciulle, io devo lasciarmi,ho un’altra corsa e il dovere mi chiama”.
Si alzò e si avviò verso il taxi che era parcheggiato a pochi metri.
Serena si alzò e seguì il giovane dicendogli :
“ Andrea, per favore, dimmi quanto ti devo e per il panino e per la corsa!”
Il giovanotto la guardò con aria molto seria e rispose sicuro :
“ Nulla! Se non sbaglio è il tuo compleanno! “

La biondina si diede un attimo un’occhiata allo specchietto che teneva nella borsetta e dopo essersi accorta di avere il muso sporco di maionese disse :
“ Ti ringrazio tantissimo e mi scuso! Con questa faccia sporca chissà che impressione ti ho fatto! Scusami sono desolata!”
Andrea la guardò dritta negli occhi e le rispose in modo molto serio :
“ Tu? Impressione? Te l’ho già detto prima che sei assolutamente incantevole!”.

Serena rimase di stucco.

Il ragazzo, che era davvero di fretta, salì in macchina, le fece un’occhiolino e se ne andò a tutta velocità.

La biondina era rimasta senza parole. I complimenti del giovane l’avevano colta di sorpresa e lei non aveva saputo cosa rispondere.
E lasciare un tipo come Serena senza parole, era davvero un fatto più unico che raro.
Stava per ricominciare a piovere.
Laura si avvicinò alla sua amica ed insieme si avviarono verso casa della biondina.

   
 
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