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Autore: cassiana    31/12/2020    7 recensioni
Natale 1990: Malcom, Brenda e Lucine si preparano per festeggiare il Natale. Una raccolta di piccole scene natalizie incentrate sulle diverse tradizioni che accompagnano le festività di stagione.
Attenzione: fa parte della serie Londoners 80s!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Kidfic | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'La famiglia Jones ovvero Londoners '80'
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Il giorno di Natale




Quando Lucine entrò nel salone sbadigliando corse subito verso l’albero circondato di pacchetti. La sera prima era voluta rimanere sveglia per forza fino a tardi per ascoltare i cantanti di carole ed era voluta scendere a cantare con loro. Malcom e Brenda la raggiunsero e insieme iniziarono a spacchettare i regali. 



- Prima il mio per Brenda! 

Esclamò Lucine porgendo alla ragazza un pacchettino rosso con una bella coccarda dorata: era una polaroid incorniciata di Lucine abbracciata a un buffo omino di neve. 

- La cornice l’ha decorata Luce.

Puntualizzò Malcom con voce orgogliosa. Brenda si complimentò con la bambina: 

- La metterò al posto d’onore sul mio comodino!
- E questo è per papà da me e Brenda.

Annunciò con tono cerimonioso ancora Lucine: un carnet di biglietti per dieci partite del Tottenham. A Malcom s’illuminarono gli occhi:

- Come mi conoscete bene! 

A sua volta porse una scatola a Brenda:

- Li ho scelti io! 

Esclamò la bambina e Brenda con una carezza sul capo le rispose che aveva un ottimo gusto, mentre si provava i guanti scamosciati che aveva appena ricevuto in dono. Infine fu la volta di Lucine che si aprì in un enorme sorriso quando vide i regali che aveva ricevuto: un libro pop up della Sirenetta e una bambola che parlava. Si stava divertendo un mondo, quello era il primo Natale che trascorreva in una vera famiglia e la cosa che le era piaciuta più di tutte era andare a scegliere i regali. Sapeva da tanto tempo che Babbo Natale non esisteva eppure credeva nella magia del Natale e aveva pregato tanto ogni anno di avere dei genitori che le volessero bene. Ancora quasi non poteva credere che il suo desiderio si fosse avverato, anche se ogni tanto era un po' arrabbiata con il papà che l'aveva lasciata sola tanto a lungo ad aspettarlo. Ma quella mattina Lucine provava solo tanta felicità. Intanto Best aveva fatto capolino nel salone che da quando c’era l’albero gli era stato interdetto. Lucine si mise le manine sulla bocca osservando il gattino che giocava con i nastri dei pacchetti:
 
- Non abbiamo fatto il regalo a Best! 
- Non ti preoccupare, tutti questi nastri e carte sono un regalo più che sufficiente per lui! 

E per dimostrarlo Malcom lanciò una coccarda a Best che la prese al volo tra le zampine e iniziò a cacciarla saltando e correndo di qua e di là. Lucine rise rassicurata mentre teneva stretta a sè la bambola e aprì  il libro: La Sirenetta era il suo film preferito come dimostrava anche il pigiamino di Flounder che indossava. 
 
- Ora facciamo colazione così poi possiamo vestirci e andare dai genitori di Brenda!

Concluse Malcom pratico con un sorriso sul bel volto. Best si fermò un attimo a guardarlo con la coccarda in bocca, poi corse via verso la cucina come se l’avesse capito. 
Quando arrivarono a casa Jones c’era una discreta confusione: Becky e Richard erano già arrivati col piccolo Noah e mentre lei stava giocando in un angolo col bambino, lui aveva già ingaggiato un dibattito sulla politica estera col padre. Pongo nel frattempo scodinzolava abbaiando, esagitato da tutta quella concitazione.

 
- Per l’amor del cielo Richie, non il giorno di Natale! 

Esclamò Brenda entrando nel salone con una busta per ogni mano. Depositò alcuni pacchetti sotto l’enorme abete dei Jones che era già circondato da numerosi regali. Conoscendo bene i propri parenti Brenda spiegò a Lucine:
 
- Allora questi impacchettati alla perfezione sono della mamma, che come me avrà iniziato a farli da ottobre. Le bustine da lettera sono della nonna, ma non ci sono lettere dentro! - fece l'occhiolino - A proposito Nana dov’è?

Brenda si guardò intorno e annuì rassicurata quando sentì il richiamo della nonna dalla cucina così continuò mentre Lucine ridacchiava:

- Richard e Becky avranno litigato perchè lei era solita comprare i regali tutti insieme in uno dei grandi magazzini lussuosi in una delle città in cui era per lavoro. Invece Richie odia il Natale.
- Tipo il Grinch? 

Sgranò gli occhi Lucine guardando diffidente l’uomo. 

- Non odio il Natale, ma la trovo una festa consumistica che ormai serve solo per far spendere sempre più soldi e arricchire le multinazionali. 
- Infatti di solito comprava i regali da artigiani locali o nei negozi equosolidali. Facciamo che abbiamo raggiunto un compromesso.

Spiegò Becky che intanto si era avvicinata con Noah. Il bambino aveva gli occhioni illuminati dalle lucette dell’albero e sporgeva le manine verso tutte quelle cose luccicanti. Lucine lo guardò titubante e Becky le propose di accarezzarlo. Noah la salutò con un gorgoglio e un sorriso e Lucine si voltò emozionata verso Brenda. Intanto dalla cucina proveniva un profumo delizioso di carne arrostita. Sicuramente Nana aveva preparato le mince pies e Brenda si propose di andarla a stanare dalla cucina. 
 
- Nana! Hai visto che ti dicevo? - disse rivolta a Lucine - Stanno tutte e due rinchiuse qui dentro come cenerentole. Ciao, mamma.
- Il pranzo di Natale non si cucina da solo. Vieni qui tesorino, sei proprio una bella bambina! 

La nonna abbracciò Lucine e con fare cospiratorio le allungò un pezzetto di crostatina. Sapeva che alla bambina piacevano i suoi biscotti di frolla e non mancava mai di fargliene trovare una ricca scorta quando veniva a trovarla con Brenda. 

- Nana così le fai passare l’appetito! 

La rimproverò Brenda, infatti. Ma nonna e nipote erano ormai alleate e se la ridevano sotto i baffi. Dopo qualche altra chiacchiera a un segnale di Kathie nonna e nipoti tornarono in salone facendo cenno agli altri che il pranzo era pronto. Si misero tutti intorno alla tavola e la padrona di casa entrò trionfante tenendo tra le mani una pirofila in cui era adagiata un’oca enorme. Peter, in quanto capofamiglia aveva il compito di sporzionare il volatile. Fu distribuito il ripieno, una salsa di mela speziata e una alla menta e ciotole colme di carote al burro, rape e patate arrosto. Richard aveva il suo tempeh che la madre aveva cucinato proprio come l’oca e quando provò a farlo assaggiare al figlio, il bimbo lo sputò con faccia disgustata scatenando l’ilarità di  Becky che scoppiò a ridere. C’era un’aria festosa e tranquilla intorno al tavolo, rumore di stoviglie e risate. Malcom sorrise con dolcezza a Brenda, allungò una mano ad aggiustarle una ciocca di capelli dietro l’orecchio, mentre lei accarezzava la testolina della bambina tra loro. Quando l’avevano portata in famiglia le prime volte, avevano avuto paura che Lucine sarebbe rimasta intimidita, ma lei dopo un inizio di naturale timidezza sembrava essersi integrata alla perfezione col resto della famiglia. Kathie era raggiante e viziava i due bambini senza ritegno. Sperava che Brenda e Malcom avessero dei figli loro un giorno, ma i Jones avevano accolto quella bambina come facevano con tutti coloro che i figli portavano in casa. Intanto Pongo scodinzolava sotto al tavolo cercando di rimediare qualche bocconcino proibito. Accanto ad ogni piatto insieme al Christmas pudding fu posta una specie di grossa caramella: tirando i lembi di ogni pacchetto si provocava uno scoppiettio e saltavano fuori coriandoli e stelle filanti argentate. Pongo iniziò ad abbaiare eccitato e Noah si spaventò un poco al frastuono. Ma ben presto il dolce riportò tutti alla calma. perfino Richard ne prese una porzione, mentre veniva deriso da Becky. 
 
- Perchè litigano sempre? 

Chiese Lucine in bagno mentre Brenda cercava toglierle una macchia di cioccolato dalla magliettina. Lei fece una risatina.
 
- Non litigano, è il loro modo di comportarsi: l’hanno sempre fatto. 

Lucine sporse le labbra incerta e Brenda si inginocchiò per essere al livello dei suoi occhi:
 
- Ascolta, ogni coppia ha il suo linguaggio d’amore. Il loro è quello di punzecchiarsi, ma si adorano e Noah è la dimostrazione. 
- Anche tu e papà avete il vostro? Vi guardate sempre e sorridete come se... - esitò - è come se avete un segreto che sapete solo voi.

Brenda sorrise e annuì, la bambina aveva davvero un grande spirito d’osservazione, avrebbe dovuto parlarne con Malcom. Dopo pranzo furono aperti i regali con grandi risate e cantato canzoni natalizie più o meno intonate. Alle tre in punto accesero la tv per ascoltare il discorso della Regina, mentre tutti ascoltavano più o meno annoiati Richard fremeva per commentare, ma come ogni anno si astenne perchè Nana adorava la monarchia. Ma la donna non riusciva mai a finire di sentire il discorso dato che si addormentava regolarmente prima della fine! A seguire c’era sempre La vita è una cosa meravigliosa e mentre il film scorreva in sottofondo gli adulti bevevano birra e si accanivano in una partita a scarabeo, i bambini giocavano tranquilli in un angolo e Pongo sonnecchiava ai piedi di un'altrettanto sonnecchiante Nana. Becky stava tornando in salone, Richard l’aspettava sulla soglia e la trattenne per un braccio:
 
- Non me lo dai un bacio? 

Le indicò il vischio con il mento.

- Non hai bisogno di appostarti sotto al vischio per baciarmi, scemo!
- Guarda come giocano tranquilli - continuò lui riferendosi ai bambini - Speriamo che Noah stanotte non faccia i capricci.

Becky fece un cenno affermativo sollevando le spalle. Erano rimasti fermi sotto la porta e Richard l’aveva attirata a sè in un abbraccio più stretto, abbassando la voce:
 
- Sai, non mi dispiacerebbe metterne in cantiere un altro.
- Nei tuoi sogni.
- Ho detto mettere in cantiere, ma in effetti pensavo di…

Le mormorò all’orecchio quello che pensava di farle e Becky allargò gli occhi e scoppiò una risatina a metà tra lo scandalizzato e il deliziato.  
 
- Bibi non perderti in chiacchiere, abbiamo da vincere una partita qui! 

Brenda richiamò l’amica con un sorriso e Malcom ne approfittò per piazzare altre due lettere sul tabellone, lei se ne accorse e accusò il fidanzato di barare. Lui sollevò le labbra in un ghigno e le rubò un bacio per zittirla. Quando i cittadini di Bedford Falls iniziavano a cantare Auld Lang Syne, alla fine del film, voleva dire che era arrivato il momento di salutare. Così sazi e carichi di pacchetti e avanzi adulti e bambini si scambiarono gli ultimi abbracci e auguri. La serata era fredda, punteggiata dagli scoppietii dei mini fuochi d’artificio e dalle urla e risate di chi si attardava nei festeggiamenti. Malcom, che portava in braccio una Lucine esausta e camminava mano nella mano con Brenda, si sentì l’uomo più realizzato al mondo. Lei gli sorrise con dolcezza e lui rispose soffiandole via dal volto una ciocca ribelle: mancava solo un piccolo particolare per rendere quel Natale davvero perfetto e non vedeva l’ora di tornare a casa.
   
 
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