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Autore: Dc_Derringer    31/12/2020    5 recensioni
[Novel!verse, Traduzione, WangXian, Post!Canon]
Durante una caccia notturna, Wei Ying e Lan Zhan vengono colpiti da una maledizione della verità e sono obbligati a essere sinceri rivelando alcuni segreti imbarazzanti, e alcune rivelazioni importanti.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lan QiRen, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan XiChen/Lan Huan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: Otherverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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La Verità Non Fa Sempre Male

 

Una canzone malinconica suonata per i boschi. Un flauto solitario. La foschia si addensava attorno a Wei Ying e Lan Zhan. Da tempo avevano perso le tracce dei ragazzi a cui dovevano insegnare, ma questa presenza spettrale aveva dimostrato di essere al di sopra del loro livello. Era meglio che Wei Ying e Lan Zhan se ne prendessero cura loro stessi velocemente.

Il fantasma, una donna, infestava il bosco vicino a un villaggio. La storia raccontava di un innamorato bugiardo, e una suicida distrutta dal dolore. Ora suonava la sua canzone a chiunque entrava nel bosco, causando una follia misteriosa a chiunque la udisse. Nessuno riusciva a descrivere la natura di quella follia, ma chiaramente provocava terrore in quelli che l’avevano contratta. Presto tutti evitarono il bosco finché si sentì di un gruppo di cultori che girovagava per la zona.

Un altro flauto suonò in risposta al fantasma, accordandosi alle note malinconiche, inducendola a fare un duetto. Poi si unì un guqin, la melodia che sopraffaceva la sua. Il flauto di Wei Ying e il guqin di Lan Zhan si unirono, una tecnica speciale di loro ideazione, ideale per un fantasma che usava la musica per nuocere agli altri. La loro canzone era più rumorosa, chiara, forte. La sovrastarono finché il flauto di lei si acquietò. La donna fece cadere il proprio flauto, il quale si tramutò in fumo. La donna lasciò uscire un sospiro mentre la loro musica la inondava, sopprimendo il suo spirito, lasciandola andare a riposare. La foschia si schiarì, e i due uomini si ritrovarono soli nel bosco illuminato dalle stelle.

“Buon riposo, giovane signorina,” disse Wei Ying con un inchino rispettoso. “Sbrighiamoci a tornare per trovare i ragazzi prima che si preoccupino.”

Uscirono fuori dal bosco, ritornando in una radura dove avevano lasciato i ragazzi, Sizhui, Jingyi, e pochi altri dei giovani Lan che valorizzavano il tempo in cui si esercitavano con i più grandi. Sembrava che fossero preoccupati, ma sorrisero sollevati quando Lan Zhan e Wei Ying uscirono dal bosco illesi.

“Avete soppresso il fantasma?”

“Sì!” disse allegramente Wei Ying. “Era molto potente, perciò la vostra inesperta coltivazione musicale poteva non essere abbastanza.”

“Senior Wei, abbi un po’ di fede in noi!” replicò Jingyi.

“Wei Ying ha ragione. Avrete altre opportunità in futuro,” concordò Lan Zhan.

Redarguito da Lan Zhan, Jingyi annuì per accettazione e fece un piccolo inchino.

“Non c’era una locanda al villaggio, e la prossima città e a diverse miglia da qui, dovremmo dormire qui stanotte, Hanguang-Jun?” chiese Sizhui.

“Preferirei che camminassimo fino alla locanda,” disse Lan Zhan.

Sizhui sembrò un po’ sorpreso dalla sua risposta, dato che di solito gli andava bene dormire all’aperto quando era tardi, ma gli altri ragazzi sembrarono felici della sua replica. Un letto caldo e un pasto cucinato come si deve erano la conclusione più allettante, anche se dovevano camminare per un po’ per arrivarci.

“Hanguang-Jun,” chiese Sizhui. “Quando ritorniamo, farò pratica con il mio guqin con più vigore. Dovrei essere in grado di prendermi cura di un fantasma come quello che abbiamo visto stasera.”

“Sei già avanti i tuoi compagni,” disse tranquillamente Lan Zhan. “Sei anche meglio di me quando avevo la tua età.”

Sizhui sentì le proprie orecchie scaldarsi per la lode, e gli altri ragazzi Lan mormorarono quando la udirono anche loro. Di solito era molto difficile ottenere le lodi di Lan Zhan, ed erano delimitate con suggerimenti per migliorare. L’elogio era sempre vero, ma mai il fulcro del suo riscontro.

“Lan Zhan dev’essere di buon umore stasera,” rise Wei Ying. “Non è così diretto nemmeno con me, il suo caro marito. Di solito è solo ‘Mn’, quando non vuole dire qualcosa.”

“Wei Ying compensa per questo,” disse Lan Zhan. Wei Ying rise. Lan Zhan era anche abbastanza di buon umore da fare battute. Di norma quello era riservato per quando erano in privato. Dopotutto, aveva un’immagine da mantenere con i ragazzi. Ma i ragazzi non ne sembravano infastiditi, qualcosa che Wei Ying aveva sempre detto. In effetti, non sembravano nemmeno aver notato la differenza, troppo sottile per chiunque da vedere a meno che non conoscessero Lan Zhan bene quanto Wei Ying.

Quando arrivarono alla locanda, ordinarono il cibo mentre aspettavano che le loro camere fossero preparate. Furono cucinati diversi piatti vegetariani, così come alcuni piccanti per Wei Ying. Lan Zhan mangiò anche quelli.

“Hanguang-Jun,” chiese Jingyi temerariamente. “Ora riuscite a tollerare il cibo piccante?”

“Ho fatto pratica per Wei Ying,” disse tranquillamente Lan Zhan.

“Sa anche cucinarlo,” disse con orgoglio Wei Ying. “È un cuoco migliore di me, perciò deve preparare tutto il nostro cibo quando non abbiamo un cuoco.”

“Altrimenti Wei Ying ci avvelenerebbe,” disse Lan Zhan, le parole che di nuovo emersero come acqua.

Attorno a loro, alcuni ragazzi sospirarono, alquanto sognanti. Jingyi alzò gli occhi al cielo. “Per fortuna Ouyang Zizhen non è qui ad assistere a tutto questo. Il suo cuore romantico non sarebbe stato in grado di sopportarlo.”

“Lan Zhan, stasera sei così loquace,” disse Wei Ying, curioso riguardo l’umore in cui si trovava. Così rilassato e spensierato davanti ai ragazzi. “Hai bevuto del vino?” stuzzicò.

“No,” disse lentamente Lan Zhan, rendendosi conto anche lui che stava parlando più del solito.

“Qualche volta, quando sono stanco, divento loquace,” suggerì opportunamente Sizhui. “È per questo che non volevate che ci accampassimo fuori stanotte?”

“No,” disse di nuovo Lan Zhan. “È solo che è più facile fare sesso con Wei Ying in privato.”

In tutto il tavolo scese il silenzio. Jingyi fece cadere un pezzo di cibo dalle sue bacchette, schizzando salsa sopra le sue vesti bianche. Le guance di Sizhui diventarono rosse, come quelle di parecchi altri ragazzi. Wei Ying guardò Lan Zhan con stupore. Lan Zhan lo guardò con confusione.

“Non guardarmi così,” disse Wei Ying sulla difensiva. “Sei tu che l’hai detto.”

“Maledizione della verità,” disse Lan Zhan tra i denti digrignati, cauto verso qualsiasi altra cosa fosse venuta fuori contro il suo volere.

“Oh!” disse Wei Ying, la consapevolezza che si risvegliava. “Questa dev’essere la follia di cui erano preoccupati i paesani. Certo nessuno vorrebbe ammettere che era obbligato a dire la verità, in caso avesse detto qualcosa che dopo voleva negare.”

“Perché il Senior Wei non è stato colpito?” chiese uno dei ragazzi.

“Hmm, no?” Wei Ying pensò per un istante a tutto ciò che aveva detto quella sera. Improvvisamente strattonò Sizhui vicino per sussurrargli all’orecchio. “Capito?”

Sizhui annuì e sussurrò di rimando all’orecchio di Wei Ying.

“Una,” Si lasciò sfuggire di corsa Wei Ying.

“Veramente? Ma questo significa...” La voce di Sizhui si affievolì e sorrise tra sé e sé, sembrando molto lieto.

“Sì. Ora zitto,” disse Wei Ying, obbligato a confermare la risposta quando Sizhui l’aveva chiesto, le sue guance che si riscaldavano per la piccola confessione. “Qualcun altro ha sentito la musica del fantasma?”

Tutti i ragazzi scossero la testa, il che era una prova sufficiente. Non sarebbero stati in grado di mentire se l’avessero fatto.

“Una maledizione della verità si sviluppa rapidamente,” disse Wei Ying. “Prima la vittima deve rispondere a qualunque domanda onestamente, ma alla fine è obbligata a parlare spontaneamente. Dovremmo ritornare volando ai Meandri delle Nuvole per una cura.”

“Sizhui, sei tu al comando,” disse Lan Zhan mentre velocemente si alzava, spada in mano in modo che lui e Wei Ying potessero volare a casa. Lasciarono in fretta la locanda prima che potessero dire qualcos’altro.

“Sizhui,” chiese Jingyi con fare cospiratorio appena se ne furono andati. “Che domanda hai chiesto al Senior Wei per farlo arrossire?”

“Spettegolare è proibito,” disse Sizhui, felice di mantenere questo segreto. Probabilmente a Jingyi non sarebbe importato così tanto, però se l’avesse trasmesso a Ouyang Zizhen, il ragazzo sarebbe letteralmente potuto svenire. No. Sizhui avrebbe tenuto nascosto il fatto che Wei Wuxian, il terribile Patriarca di Yiling, aveva baciato solo una persona, il suo vero amore. Sospirò felicemente.

~

Lan Zhan atterrò nei Meandri delle Nuvole, e si diresse direttamente verso le stanze di suo zio. Fortunatamente era lì, così come Lan Xichen.

“Cos’è successo?” chiese Lan Qiren, allarmato di vederli ritornare così presto dalla caccia, con sguardi tormentati sui volti, e nessun ragazzo ad accompagnarli.

“Siamo stati colpiti da una maledizione della verità,” disse Lan Zhan.

“Xichen, prendi i testi sulla maledizione della verità dalla libreria,” disse velocemente Lan Qiren, la preoccupazione che gli distorceva i lineamenti. “Wangji, da quanto tempo è cominciata?”

“Cinque ore da quando abbiamo incontrato il fantasma.”

“Sedetevi,” comandò, e quando lo fecero, controllò la loro energia spirituale. Guardò le loro lingue, e la membrana degli occhi. Stranamente, tirò entrambi i loro lobi fino a farli trasalire. Sospirò con sollievo.

“È forte, ma difficilmente durerà più di un giorno. Possiamo prolungare il primo stadio facendo delle domande semplici fino a quando possibile. Questo farà durare di meno lo stadio ‘in piena’.”

“Non c’è antidoto?” chiese Lan Zhan con preoccupazione.

“No,” disse Lan Qiren. “È meglio lasciarle fare il suo corso. Tentare di fermarla può causare danni fisici e spirituali.”

“Possiamo andare in isolamento fino a che non si risolva da sola allora,” suggerì Wei Ying.

“Sconsigliabile,” disse Lan Qiren, scuotendo la testa. “Senza qualcuno che ascolti la verità, la maledizione non sarà soddisfatta. Ci dev’essere un testimone. Dato che voi siete entrambi maledetti, dev’essere qualcuno che non è stato colpito. Posso farlo io.”

Lan Zhan e Wei Ying si scambiarono un’occhiata incredibilmente nervosa. “Preferirei qualcun’altro.” disse Lan Zhan con molta cautela.

“Perché?” chiese Lan Qiren senza pensare. Se ne pentì appena l’ebbe detto. Così come Lan Zhan.

“Temo che confesserei dettagli sul fare sesso con Wei Ying,” disse, strappandosi le parole di bocca e sentendo le proprie orecchie diventare bollenti mentre parlava. Guardò vergognosamente il pavimento quando ebbe finito di parlare.

“Se seguiamo rigorosamente i testi previsti, creati per questo scopo, dovremo essere in grado di evitare qualsiasi cosa di troppo imbarazzante,” disse Lan Qiren con sicurezza.

“E se non ci riusciamo?” chiese Lan Zhan.

“Allora prenderò una medicina che cancella la memoria,” disse risolutamente Lan Qiren.

Prima che Lan Zhan potesse protestare oltre, Lan Xichen ritornò dalla libreria, trasportando un certo numero di libri che porse a Lan Qiren. Lui li aprì e ordinò a Lan Xichen di suonare il suo flauto per aiutare a mantenere la maledizione al primo stadio, quando la vittima avrebbe parlato solo quando richiesta una domanda diretta. Sedette al suo tavolo e cominciò a leggere dal testo Lan di domande prescritte per una maledizione che faceva dire la verità.

“Wangji, qual è il tuo nome?”

“Lan Zhan.”

“Wei Wuxian, qual è il tuo nome?”

“Wei Ying.”

La maledizione accettò queste semplici risposte sincere, ed entrambi gli uomini sospirarono di sollievo. Lan Qiren continuò.

“Wangji, quanti anni hai?”

“35.”

“Wei Wuxian, quanti anni hai?”

“34... O 21 se non contiamo il tempo in cui ero morto... o 24, se li consideriamo in base al corpo di Mo Xuanyu...”

Lan Qiren aggrottò la fronte per la risposta, ma pure la maledizione accettò l’incertezza di Wei Ying.

“Wangji, qual è il tuo colore preferito?”

“Rosso,” disse Lan Zhan, facendo nascere alcune occhiate sorprese per la stanza.

“Non è il blu?” chiese Wei Ying.

“Lo era prima,” disse Lan Zhan, rendendosene conto lui stesso per la prima volta. “Ora è il rosso.”

Lan Qiren tossì. “Restate concentrati sul testo. Wei Ying, qual è il tuo colore preferito?”

“Bianco,” disse Wei Ying, per niente sorpreso dopo la risposta di Lan Zhan. Sorrise a Lan Zhan, che sorrise in risposta. Anche Lan Xichen sorrise, mentre Lan Qiren alzò gli occhi al cielo e girò la pagina successiva per un’altra serie di domande semplici e noiose. Il metodo era efficace, e per quasi un’ora, non ci furono rivelazioni rilevanti. Tutto stava proseguendo senza problemi.

“Wangji, qual è la cosa che preferisci mangiare?” chiese innocentemente Lan Qiren.

“Wei Ying,” disse Lan Zhan e si premette le mani sulla bocca così velocemente che si colpì il naso, facendosi lacrimare gli occhi. Lan Zichen incespicò con il flauto, un’imbarazzante ondata di energia spirituale che riempiva la stanza come risultato. Anche Wei Ying balzò dalla sedia per coprire la bocca di Lan Zhan, guardandolo con totale sgomento, il volto completamente rosso. Nervosamente controllò oltre la propria spalla per vedere se Lan Qiren era morto per lo shock.

L’uomo stava guardando molto coscienziosamente il suo libro, con un pennello in mano per prendere un appunto. Si schiarì la gola.

“Wei Wuxian... Qual è il cibo che preferisci mangiare?”

“Semi di loto,” disse Wei Ying con un forte sospiro di sollievo totale.

“Zio, la maledizione potrebbe star progredendo,” disse con calma Lan Xichen. “Permettendo... l’interpretazione delle risposte per eludere le domande semplici.”

“Mm,” mormorò Lan Qiren concorde. Girò alcune pagine del libro per arrivare alle domande più avanzate del testo. “Wangji, quali sono le regole della scuola Lan?”

“L’alcol è proibito. Combattere senza permesso è proibito. Spettegolare è proibito,” cominciò Lan Zhan, scivolando in un ritmo tranquillo, le parole come una storia che conosceva bene. Recitarle tutte poteva facilmente occupare un’ora. Un’ora in meno in cui la maledizione poteva costringerlo a rivelare cose che intendeva tenere nascoste.

“Segui la retta via. Rifiuta il cammino corrotto,” continuò. “Il che dovrebbe essere o una o l’altra. Non è necessario dirle entrambi,” aggiunse, le parole che venivano fuori facilmente come la solita lista di regole. Le sopracciglia di Lan Zhan si aggrottarono un poco per questa annotazione che aveva aggiunto ad alta voce. “Sii affidabile, e gli altri ti crederanno. Questa non dovrebbe essere una regola perché non posso controllare quello che faranno le altre persone. Basta che tu dica di essere affidabile. Sii forte, e gli altri moriranno per te. Anche questa non dovrebbe essere una regola, perché nessuno dovrebbe morire per te.”

“Non essere promiscuo. Questa si applica a me dato che sono sposato? Non dovrebbe essere considerato promiscuo fare sesso con tuo marito ogni giorno.” Continuò Lan Zhan, tranquillo come poteva essere, ma le sue orecchie diventarono rosse, gli occhi in preda al panico che si rivolgevano a Wei Ying. Wei Ying gli coprì velocemente la bocca, attutendo le sue parole. Lan Zhan si divincolò da lui, cercando di parlare attorno alla sua mano, i suoi occhi che cominciavano a diventare rossi mentre la maledizione lottava per fuggire.

“Wei Ying, non puoi reprimerla!” Avvertì Lan Xichen. “La maledizione potrebbe ucciderlo.”

Wei Ying tirò via la mano e Lan Zhan gridò; “Non causare rumore è stupido! Tutto quello che voglio è far urlare Wei Ying!”

“Basta così!” disse Lan Qiren, tremando visibilmente.

Lan Zhan smise di gridare e commentare le regole, ansimando per lo sforzo di trattenersi. Sprofondò tra le braccia di Wei Ying mentre Wei Ying gli asciugava il sudore dalla fronte, preoccupato, ma anche cercando di non ridacchiare per la critica onesta di Lan Zhan delle autoritarie regole di famiglia.

“Faremo una pausa,” disse Lan Qiren, alzandosi dal tavolo e uscendo dalla stanza. Lan Xichen lo seguì, per dare a Lan Zhan e Wei Ying un po’ di privacy.

“Povero Lan Zhan,” disse Wei Ying, accarezzando la testa di Lan Zhan. “Presto tutti sapranno che sei tu il depravato nella nostra relazione.”

“Anche tu sei depravato.”

“Sì, ma questo lo pensano già tutti. Forse è per questo che non mi sento obbligato a spiattellarlo come fai tu – non è un grande segreto per me.”

“Ancora non hai rivelato alcun gran segreto, eccetto a Sizhui. Cosa gli hai detto?”

“Gli ho detto che ho baciato solo una persona.”

“Se si sparge la voce, la scandalosa reputazione del Patriarca di Yiling sarà rovinata.” Sorrise felicemente per un istante, e poi fece una smorfia, un mal di testa che si formava. Nello stesso momento, Wei Ying sibilò per il dolore. “Lo zio aveva ragione. Non possiamo dirci la verità l’un l’altro.”

“Ha detto che prenderà una medicina che cancella la memoria,” disse Wei Ying in modo rassicurante. “Dobbiamo solo sopportare un certo imbarazzo per un altro po’ di tempo. Nnng...” Emise un grugnito mentre altro dolore cominciava a riversarsi nel suo corpo.

“Zio...” chiamò Lan Zhan, il dolore che gli forzava la voce. Le porte delle sue stanze si riaprirono velocemente e Lan Qiren e Lan Xichen entrarono di corsa.

“State...” Lan Qiren si fermò, interrompendo la domanda e cambiando tono. “Starete bene. Continueremo con il testo. Finirà presto. Wei Ying, qual è il motto della Scuola Yunmeng Jiang?”

“Tentare l’impossibile,” disse velocemente Wei Ying, il dolore che immediatamente abbandonava il suo corpo. “Lo Zio Fengmian me l’ha insegnato il primo giorno che mi ha preso con sé. Vorrei che mi chiamassi nipote.” Appena Wei Ying disse quelle parole, i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa e restò a bocca aperta.

“Dicevo sul serio!” Si lasciò sfuggire rapidamente Wei Ying, anche se intendeva dire ‘Non dicevo sul serio,’ ma la maledizione non glielo avrebbe permesso. Si morse il labbro quando quelle parole uscirono fuori. “Volevo dire che vorrei poterti chiamare zio. Nnm!” Wei Ying si coprì la bocca e non guardò nessuno negli occhi, forse più sorpreso da queste parole che chiunque altro nella stanza.

“Penso sia cominciato lo stadio in piena,” disse Lan Xichen.

“Ognuno di noi deve concentrarsi su uno per trattenerla il più possibile. Lan Zhan...” Lan Qiren esitò per un istante. “Collabora con Xichen. Io mi concentrerò su Wei Wuxian.”

“Dannazione,” disse Wei Ying. “Volevo Xichen. Non mi odia come te.”

“Concentrati sulle mie domande,” disse tranquillamente Lan Qiren. “Qual è il nome della tua spada?”

“Suibian,” disse Wei Ying, cercando di concentrarsi solo su quella domanda. Questo era tutto quello che Lan Qiren aveva bisogno di sapere da lui, e non doveva dargli nessun’altra informazione a parte quella. “Quando ho detto a Lan Zhan il nome della mia spada la prima volta, quella è stata la sola volta che mi sia sentito in imbarazzo per come l’avevo chiamata. Certo. Lan Zhan aveva un aspetto così adorabile quando si seccò per quello stupido nome, ma ho sempre pensato che se avessi scelto un nome migliore, gli sarei piaciuto di più.”

“Wangji,” disse Xichen, attirando l’attenzione di Lan Zhan. “Quand’è il mio compleanno?”

“L’8 ottobre. Per il mio compleanno, ho legato Wei Ying così che non potesse muoversi e potessi fargli qualsiasi cosa... Xichen, per favore, abbi pietà e uccidimi,” disse Lan Zhan, le orecchie così rosse che poteva sentire il calore che veniva emesso contro la sua pelle.

“Posso prendere anch’io la medicina,” si offrì tranquillamente Lan Xichen. Lan Zhan annuì con gratitudine.

“A che ora ti svegli la mattina?” chiese Lan Qiren a Wei Ying.

“Alle 9, anche se ora qualche volta alle 8, perché Lan Zhan si sveglia prima, e mi piacerebbe svegliarmi prima insieme a lui così che possiamo trascorrere più tempo insieme. Soprattutto dato che so che prima o poi tornerà in sé e si renderà conto che sbaglio sia stato sposarmi, perciò dovrei godermi il mio tempo con lui mentre posso...” Gli occhi di Wei Ying si spalancarono per la paura mentre queste parole cominciavano a uscire dalla sua bocca, e cercò di impedirselo, ma Lan Qiren dovette tenergli ferme le mani, lasciando che le parole fuoriuscissero così non si sarebbe fatto del male. Ma distolse lo sguardo, turbato dalle parole di Wei Ying. “E non preoccuparti, quando alla fine ciò accadrà, me ne andrò senza problemi. Non dovrai più preoccuparti di me.”

“Sposarti non è stato un errore!” Gridò Lan Zhan dall’altra parte della stanza. “Adesso non posso mentire perciò sai che è la verità!”

“So che pensi sia la verità,” replicò Wei Ying. I suoi occhi stavano diventando umidi. “Ma forse ti stancherai di me in futuro. O forse il mio qi si corromperà di nuovo, e perderò il controllo e ferirò un’altra volta le persone, e non posso davvero aspettarmi che tu mi stia accanto quando questo accada-”

“Non succederà di nuovo! Non lo permetterò!”

“Wangji, concentrati su di me,” disse con calma Xichen, anche se si sentiva tutto tranne che così. “Qual è il tuo animale preferito?”

“I conigli. Wei Ying, sapevi che quei conigli che mi hai dato li ho chiamati come noi? È la cosa più vicina a cui potessi arrivare per ammettere che ti amavo. Avrei dovuto dirtelo prima, ma avevo troppo timore di essere come mio padre perciò ho represso ogni cosa. Penso che se ti avessi detto che ti amavo al Monte della Fenice, tu non saresti morto.”

“Vorrei lo avessi fatto! Avremmo potuto fare così tanto sesso allora!”

“Wei Wuxian,” disse Lan Qiren fermamente. “Dove sei nato?”

“Come potrei saperlo? I miei genitori sono morti quando avevo tipo sei anni e li ricordo a malapena. Sono cresciuto lottando contro i cani per il cibo finché lo zio Fengmian mi ha trovato. Di solito dico Yunmeng dato che è dove sono cresciuto, ma non ne ho davvero idea dato che i miei genitori viaggiavano moltissimo, e questo è... questo è....” balbettò Wei Ying, il corpo debole. Ci fu un improvviso rilascio di energia, e poi lui svenne.

“Wei Ying?” chiese Lan Zhan, allarmato, e poi anche lui si sentì debole. La maledizione liberò anche lui, e lui svenne, finalmente libero dal rivelare tutti i suoi segreti.

Sia Lan Qiren sia Lan Xichen rilasciarono un sospiro di sollievo. Lan Qiren fece un controllo veloce dei loro corpi e le loro energie, per confermare che la maledizione avesse fatto il suo corso e annuì come conferma. Esaminò i due giovani uomini per un istante, e poi si chinò per sollevare Wei Ying tra le braccia.

“Li riporteremo nelle loro stanze,” disse lui. Lan Xichen annuì e raccolse Lan Zhan così che entrambi potessero riposare tranquillamente.

“Parlerò con il dottore stasera,” disse Lan Qiren. “La medicina richiederà del tempo per essere preparata. Fino ad allora, facciamo del nostro meglio per non pensare a quello che abbiamo udito questa sera. Fintantoché le nostre azioni riflettono i nostri valori, i nostri pensieri non dovrebbero essere usati contro di noi.”

“Certo,” disse Lan Xichen, perché non era stato maledetto a dire la verità quella sera. Appena Lan Zhan e Wei Ying furono messi a letto, andò nella propria stanza e contemplò di scriversi un appunto, ma alla fine ricordò la sua promessa a Lan Zhan e invece andò a dormire.

~

Lan Zhan si svegliò la mattina successiva. Aveva dormito oltre le 5 del mattino, prevedibile dopo essere stato maledetto, ma si svegliò lo stesso prima di Wei Ying. Si sentiva emotivamente esausto, il corpo un po’ indolenzito e pesante, quasi come i postumi di una sbornia, ma più emozionalmente e spiritualmente che fisicamente. Un chiaro residuo della maledizione.

“Odio i conigli,” sussurrò piano a sé stesso, come esperimento, e sospirò di sollievo.

“Hmm?” mormorò Wei Ying, sveglio a metà.

“Odio i conigli,” disse più forte Lan Zhan.

“Questa è...” Wei Ying suonava confuso, e poi all’improvviso era più sveglio. “Oh! Non ho paura dei cani!” disse, e poi rise con gioia. “Finalmente! Lan Zhan, possiamo – Huh?”

Lan Zhan avvolse strettamente le braccia attorno a Wei Ying e lo abbracciò, vicino al suo corpo, così era quasi completamente coperto.

“Non è stato un errore sposarti,” disse fermamente Lan Zhan.

“Ah, Lan Zhan...” disse Wei Ying con voce tremante.

“Non ti lascerò,” disse Lan Zhan nello stesso tono uniforme.

“OK, OK, ho capito...” disse Wei Ying, la voce spezzata.

“Farò di tutto per evitare che tu abbia di nuovo una deviazione del qi. E ti ricorderò queste tre cose ogni giorno finché non ci crederai anche tu.” Si ritrasse quel tanto che bastava per guardare Wei Ying negli occhi. Inerme, Wei Ying annuì per concordare. L’urgenza di negare queste cose era forte, di affermare che non intendeva sul serio nessuna di loro, ma ovviamente era inutile.

“Non mi ero reso conto che quelle cose fossero vere,” era il meglio che riuscì a dire. “Non sapevo che quelle cose mi spaventassero ancora così tanto.”

“Adesso lo sai, e anch’io,” disse. Tenne Wei Ying tra le sue braccia, e pensò per alcuni istanti. “Andrebbe bene se chiedessi allo zio e Xichen di non cancellare la loro memoria?”

“Uh, che mi dici di tutte le cose imbarazzanti che hai detto?”

“Abbiamo anche detto cose che penso sarebbe meglio che lo zio ricordasse.”

“Non ero io che ho detto a mio fratello tutte le cose perverse che faccio con mio marito,” disse Wei Ying con una scrollata di spalle, ma poi sorrise in modo solidale. “Ma se vuoi che tu zio ricordi le altre cose, allora va bene per me.”

“Nostro zio,” disse Lan Zhan con un dolce sorrisetto canzonatorio.

“Non ricordarmelo,” gemette Wei Ying, coprendosi la faccia per la vergogna.

~

Più tardi quella sera, quando loro quattro stavano cenando, e visibilmente non parlando di nemmeno una cosa che fosse accaduta la sera precedente, Lan Qiren asserì davanti ai servi; “Tre tazze di tè per i miei nipoti.”


 

Spazio Traduttrice: In realtà... non era questa la oneshot che pensavo vi avrei portato prima della fine dell’anno. Il fatto è... che ne sto traducendo un’altra di 10k parole (e me ne mancano circa 4k), ma mentre avevo in corso quella, mi sono fatta un giro tra i miei bookmaker di AO3 per capire quale sarebbe stata la successiva. E ho riletto questa. Si è impossessata di me e mi ha costretto a tradurla subito, abbandonando momentaneamente l’altra (che riprenderò a partire da domani).
Spero vi sia piaciuta, è un bel connubio di divertimento, dolcezza e un po’ di tristezza per i pensieri oscuri di Wei Wuxian. L'avevo letta un mese fa e mi era subito piaciuta. Sono contenta che si sia unita ai miei lavori di traduzione.
Alla prossima!

   
 
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