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Autore: SilkyeAnders    31/12/2020    0 recensioni
Probabilmente domani mattina mi pentirò di averla pubblicata, è stata una cosa scritta di getto e non l'ho nemmeno riletta.
Una Flashfic scritta d'impulso per il bisogno di comunicare un peso che porto nel cuore da qualche anno e che si fa macigno durante le feste.
Sappiate che potrei decidere di cancellarla ma spero che vi piaccia in realtà.
Ho messo a nudo un pezzetto di me.
Una Navia un po' diversa, il titolo potrebbe essere fuorviante.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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NAVIA ONE SHOT CAPODANNO ...AND A HAPPY NEW YEAR!

"
Non morire per i tuoi amici, vivi per loro.” -Natsu Dragneel".




Un corpo freddo giaceva a terra fra lo sconvolgimento generale, gli occhi blu notte rivolti verso il cielo con un'espressione serena. Immersa in una pozza di sangue scarlatto a contrasto con la pelle lattea e le labbra bluastre, i capelli azzurri sparpagliati a terra e sul viso screpolato dai lividi violacei.
La vita che una volta avvolgeva il corpo della giovane maga era ormai un lontano ricordo, il calore che sprigionavano le sue mani affusolate era ormai una fredda ondata di ghiaccio. Non era rimasto più nulla della Juvia Lockser che tutti amavano, solo il gelido cadavere.
Lucy era in ginocchio accanto al corpo, teneva la sua mano come se quel semplice gesto avesse potuto risolvere ogni cosa, come se avesse potuto portarla indietro dalla morte.
Gray era in piedi dietro di lei, le mani posate dolcemente sulle spalle e gli occhi peciosi e spioventi colmi di lacrime salate.
Freed era poco più in là, lo sguardo sconvolto e la bocca socchiusa in segno di confusione.
Mirajane, Lisanna ed Elfman si stringevano fra loro singhiozzanti e stravolti.
Erza era immobile, pietrificata dinanzi al cadavere gelido della sua amica... Stesa lì, a terra, senza più dignità né calore.
Gajeel era stretto a Levy che cercava di sostenere il suo peso statuario, le gambe tremanti e gli occhi lucidi.
Charle, Happy, Lily, Romeo e Wendy erano rannicchiati in un angolo, non si azzardavano a guardare la scena parata dinanzi ai loro giovani occhi.
Natsu era steso accanto al corpo, il viso immerso nel collo della ragazza mentre il suo pianto echeggiava disperato in tutta la gilda.
Era stato inevitabile, questione di pochi istanti in realtà.
-Non sono riuscita a fare nulla- mormorò Wendy fissando un punto vuoto nel pavimento.
-No Wendy, non dire così! Non è colpa tua, non avresti potuto fare nulla per aiutarla- esclamò Charle stringendo i piccoli pugni lungo i fianchi.
-Era così felice ultimamente- mormorò in un soffio Gajeel.
L'attenzione della gilda intera si rivolse verso il Dragon Slayer d'acciaio, la cosa non lo fece vacillare. Si erse sulla schiena cercando di ricomporsi e camminò lentamente verso il corpo morto della sua cara amica Juvia.
Si accovacciò accanto a lei e le scostò i capelli dal viso baciandole dolcemente la fronte gelata.
Natsu s'irrigidì ma non disse nulla, non riusciva a fare nulla di diverso da quello che stava facendo: piangere e disperarsi come se avesse perso la cosa per lui più preziosa e, effettivamente, era proprio così.
Lui e Juvia avevano da poco iniziato ad uscire assieme, erano così felici... Così sereni.
Doveva immaginarlo che qualcosa di terribile sarebbe successo, era tutto troppo perfetto per essere vero.
Non si aspettava che sarebbe accaduto così, non voleva che accadesse così...
-E' mezzanotte...- borbottò Gray, le lacrime ormai arrivate fino al mento.
Erza cadde sulle ginocchia con il viso nascosto tra le mani esili.
I fuochi d'artificio invasero le strade di Magnolia, era Capodanno...
-A Juvia piacevano i fuochi d'artificio...- singhiozzò Cana, la quale fino a quel momento era rimasta in silenzio in un angolo della taverna.
-Le piacevano i loro colori- mormorò Lucy con la voce rotta dal pianto.
-Sì ma si spaventava sempre a causa del rumore- ridacchiò amaramente Gajeel.
Il silenzio cadde di nuovo pesante nella stanza.
Era successo durante una battaglia contro una gilda oscura, il campo di battaglia era gettato nel caos... Juvia aveva visto con la coda dell'occhio che uno di quei luridi criminali stava preparando un attacco verso Natsu, Gajeel e Wendy. Essendo la persona che era, ovviamente, corse ad aiutare. Non immaginava che quell'attacco sarebbe stato per lei devastante.
Nessuno aveva capito cosa fosse successo, l'avevano solo sentita gridare e vista contorcersi in modo disumano.
Fu allora che la rabbia dei tre Dragon Slayer esplose nella sua completezza, fu allora che Fairy Tail vinse. Ma a quale prezzo?
Natsu si alzò, il suo corpo tremava e il suo viso era rivolto verso il basso. Nessuno riusciva a guardarlo in volto e nessuno voleva farlo, avevano tutti paura di vedere qualcosa che non pensavano sarebbe mai successo: la disperazione sul viso di Natsu.
Invece, il ragazzo fece qualcosa di inaspettato. Afferrò il corpo della sua compagna e lo trascinò fuori, in strada. Tutti lo seguirono.
Le strade principali erano deserte, i fuochi d'artificio si vedevano anche da lì ma tutti preferivano gustarseli in piazza.
Natsu appoggiò il corpo a una parete, come se fosse seduto e si accasciò accanto ad esso prendendo per mano Juvia.
Il silenzio regnava sovrano alla vista di quella triste scena.
-Io non lo so perché è dovuto succedere a lei, forse perché è testarda e non sa farsi i fatti suoi. Forse perché ha sempre bisogno di fare gesti estremi per dimostrare quanto è grata di avere degli amici... Non mi importa. So solo che non è giusto, non è giusto quando succede a persone come lei... Persone che danno addirittura la vita per i propri amici. Non mi aspettavo che Juvia si sarebbe rivelata la persona adatta a me, nemmeno lei se lo aspettava e ad essere onesti penso che nessuno di noi lo immaginasse...-.
Qualche risatina si fece largo fra i membri della gilda.
-Juvia non parlava molto ma sorrideva tantissimo e, lo confesso, quello che mi ha fatto innamorare di lei è proprio il suo sorriso. Se ora potesse vedere questi colori sorriderebbe e direbbe qualcosa di romantico e smielato tipo "Natsu-sama, grazie per aver mostrato a Juvia i fuochi d'artificio". Sempre così educata e formale... Gliel'ho detto cento volte di chiamarmi solo Natsu- continuò il ragazzo.
-Natsu...- mormorò Erza.
-Non credevo che mi sarebbe mancato il suono della sua voce mentre mi chiamava in quel modo- ammise il giovane mago del fuoco :-Bisogna essere positivi, lei non vorrebbe vederci così. Non se lo perdonerebbe mai. Direbbe che è colpa sua se siamo tristi e non farebbe che scusarsi e... E poi farebbe piovere- la voce di Natsu era più urgente, il suo pianto irrefrenabile :-E io non sono mai riuscito a dirglielo che l'amavo, non glielo ho mai detto perché ero insicuro... Lo so cosa state pensando, pensate che io non sono mai insicuro. Bè con lei lo ero. Avevo paura di rovinare la cosa migliore che mi fosse successa dopo Igneel e dopo la gilda... Era poco che uscivamo insieme ma lei ha saputo farmi innamorare in fretta-.
Gajeel si sedette accanto a lui e gli cinse le spalle con il braccio trascinandolo in un mezzo abbraccio.
-Juvia ti amava, io lo so. Me lo ha detto lei, proprio ieri... Aveva intenzione di dirtelo stanotte allo scoccare della mezzanotte-.
Natsu si abbandonò all'abbraccio di Gajeel, piangendo forte nell'incavo del suo collo.
Elfman si parò di fronte ai due con sguardo serio :-Natsu, ti ricordi cosa mi hai detto quando è morta Lisanna?-.
Il mago alzò lo sguardo e finalmente Elfman vide i suoi occhi: devastati e vuoti, non c'era nessun fuoco dentro di essi.
-Te lo ricordi?- incalzò.
Natsu annuì.
-Natsu, Juvia non vorrebbe vederti così, lo hai detto tu- aggiunse Gajeel.
-Se perdi ora quel fuoco che ti contraddistingue, lei non potrà riposare in pace- esclamò Lucy, le lacrime ancora vivide sul suo viso.
Natsu si voltò a guardare i suoi amici, poco dopo avvertì la sua presa sulla mano di Juvia vacillare: il suo corpo stava svanendo.
L'attenzione della gilda si spostò verso il corpo che, mano a mano, si dissolveva nell'aria in piccoli frammenti di magia.
Quando il corpo fu totalmente scomparso, una polverina luminosa si dissipò nell'aria unendosi ai fuochi d'artificio e creando il più bello degli spettacoli cui chiunque avesse mai preso parte.
C'era luce, quasi come se il sole stesse brillando sull'intera città anche di notte.
Ci furono attimi di silenzio riempiti solamente dal rumore forte dei fuochi che serpeggiavano nel cielo di Magnolia.
-Buon anno- mormorò Natsu accennando un sorriso.
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Angolo autrice:
Lo so, lo so... E' davvero deprimente e corta ma, onestamente, mi è venuta l'ispirazione e l'ho buttata giù senza riflettere.
Forse rimpiangerò questa scelta domani mattina, forse mi accorgerò che è scritta male e che non merita un posto fra le meravigliose fanfiction di questo fandom.
Forse sarà così domani ma stasera ho voluto mettere un pezzo di cuore a nudo solo per voi.
Buon anno a tutti voi, sperando che la depressione che ho inserito in questa ff non sia una costante del 2021.
-SilkyeAnders

   
 
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