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Autore: Biblioteca    04/01/2021    1 recensioni
Vivien Corvonero, cugina di terzo grado di Priscilla Corvonero, viene scelta come prima infermiera della scuola di Hogwarts.
(seguito di "Fiocco rosa a Hogwarts")
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Godric Grifondoro, Nuovo personaggio, Priscilla Corvonero, Salazar Serpeverde, Tosca Tassorosso
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
- Questa storia fa parte della serie 'Quattro fondatori per un castello'
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(Questa storia fa parte della serie “Quattro fondatori per un castello”, serie di fan fiction in cui descrivo la vita in comune dei quattro fondatori durante la costruzione di Hogwarts. In questa storia, diretto sequel dell’episodio “Fiocco rosa ad Hogwarts” compare un mio personaggi originale: Vivien Corvonero, la prima infermiera della scuola. Aggiungo che Priscilla e Vivien si danno de “tu” e non del voi, perché si conoscono da molto tempo. Buona lettura a tutti!)
 
Per leggere “Fiocco rosa ad Hogwarts”: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3951032&i=1

 
Vivien Corvonero era cugina di terzo grado di Priscilla, di un ramo della nobile famiglia magica che si era distaccato da quello principale, pur mantenendo il cognome per via di una numerosa discendenza maschile.
Le due erano però nate nello stesso periodo e condividevano una grande intelligenza.
In una delle poche riunioni di famiglia, quando si doveva decidere come fare con i babbani, visto che tra loro e il mondo magico erano nate ormai divisioni inconciliabili, le due ragazze si erano conosciute ed erano diventate immediatamente amiche.
Tra visite e contatti epistolari, la loro amicizia le aveva accompagnate fino all’età adulta.
Avevano però delle differenze notevoli: Priscilla amava il sapere più per curiosità che per desiderio di potenza; Vivien invece vedeva nel potere magico enormi responsabilità, prima tra tutte quella di aiutare gli altri, e inoltre amava moltissimo i bambini; per questo aveva studiato per diventare guaritrice e levatrice, pratica che esercitava in incognito anche tra i babbani.
Quando Priscilla era rimasta incinta, non aveva avuto alcun dubbio: voleva Vivien al suo fianco.
“… Ma contattarla non è stato facile. E ho evitato di dirvi chi fosse e come si chiamasse perché è molto pericoloso diffondere l’identità di qualcuno che lavora anche tra i babbani. Mi chiedevo però, se non fosse il caso di farla restare qui con noi. La figura di un guaritore ci farebbe molto comodo, potremmo così delegare alcune problematiche che inevitabilmente si creeranno con i ragazzi.”
Con quelle parole, Priscilla Corvonero concluse il suo racconto.
Era seduta con la piccola Helena in braccio, addormentata, davanti al caldo camino delle cucine.
Dirimpetto a lei, Salazar, Godric e Tosca avevano ascoltato in silenzio il suo racconto.
Il primo a parlare fu proprio Salazar: “Se farla venire a lavorare qui la terrà lontano dai babbani, io sono d’accordo.”
Tosca lo guardò scuotendo la testa. Poi disse: “Sembra una ragazza che si è impegnata molto nella vita. Sarà un ottimo esempio per i ragazzi.”
“E poi è evidente che è molto coraggiosa. Sono d’accordo anch’io!” esclamò Godric.
Priscilla sorrise.
“Molto bene. Convochiamola dunque.”
Anche se Priscilla non aveva spiegato quale fosse il motivo per cui il ramo di Vivien si era allontanato molto da quello principale dei Corvonero, i tre fondatori non ebbero dubbi sul fatto che c’entrasse qualcosa il popolo dei vichinghi: Vivien era mingherlina, bionda e pallida e sembrava mostrare una tanto sovrumana, quanto per lei naturale, resistenza al freddo. Quando anzi si trovò davanti al camino insieme a loro, dovette indietreggiare.
“Nel sangue della mia famiglia” spiegò “il calore non aiuta. Sembra una sorta di evoluzione nata molti anni fa dopo l’uso smodato di pozioni per la sopportazione del freddo.”
“Avrebbe fatto comodo anche alla mia di famiglia” scherzò Priscilla. Poi tornò seria e disse: “Vivien, io e gli altri abbiamo discusso e abbiamo deciso: vogliamo proporti di diventare infermiera della nostra scuola.”
La bionda maga restò a bocca aperta.
“Io? Vuoi dire che volete che venga a lavorare qui con voi per sempre?!”
“Almeno per i mesi scolastici. L’estate i ragazzi dovrebbero godere del riposo presso le loro famiglie.” Si affrettò a dire Godric.
“Vitto, alloggio e galeoni per l’estate! Non abbiamo ancora deciso se e quale sarà la retta per la scuola, in caso però provvederemo noi stessi a pagarti.” Disse Priscilla.
“Gli adolescenti si ammalano facilmente. E sappiamo già che ci saranno altre possibilità di farsi male in questa scuola. Ci sarà molto lavoro da fare, ma siamo abbastanza sicuri che voi sarete all’altezza.” Puntualizzò Tosca.
“E inoltre, in questo modo, potrete non lavorare più per i babbani.” Concluse Salzar.
Tosca, Priscilla e Godric si voltarono a guardarlo arrabbiatissimi.
Vivien invece, ancora emozionata, rispose tutta contenta: “Ah milord, non preoccupatevi: a me piace molto lavorare con i babbani!” a quelle parole Salazar per poco non cadde dalla sedia “Ma per me sarebbe un onore lavorare per voi! In una scuola per maghi poi! Sapevo del progetto e Priscilla me ne aveva parlato molte volte nelle sue lettere!! Non vedo l’ora di iniziare! Quando sarà aperta la scuola?”
“Non abbiamo ancora scelto una data per l’innaugurazione. La nascita di Helena ha cambiato i programmi e pensiamo che ci siano ancora diverse cose da sistemare. Dobbiamo stabilire un regolamento, esplorare la foresta che circonda il castello per capirne i pericoli, e tante altre cose ancora…” spiegò Godric.
“Ah va benissimo! Posso aspettare! Intanto continuerò a lavorare!”
“Ecco potreste concentrarvi sui maghi in questo periodo di attesa?” domandò Salazar.
Ancora una volta, Vivien non si scompose minimamente: “Certo! Continuerò a curare chi va curato e a fare la levatrice! Maghi e babbani come sempre!”
Salazar stava per alzarsi furioso, ma Godric lo bloccò sulla sedia.
“Molto bene allora!!” esclamò Godric “Aspettatemi pure nella sala grande! Così possiamo ufficializzare la cosa!”
Vivien se ne andò quasi saltellando per la felicità.
“Ma dico io, siete impazzito!? Vi sembra il momento di mettersi a discutere su chi curare e chi no!?”
Salazar non rispose subito a Godric.
“Beh…” disse dopo un po’ di tempo “Visto che qui verranno maghi, mi sembra giusto che faccia esperienza con maghi.”
“Comunque” tagliò corto Priscilla “direi che oggi abbiamo risolto un bel problema.”
Si alzò e poggiò Helena nella culla che ormai si portava sempre appresso.
“Stai qui piccolina. Mamma fa una cosa e torna.” Sussurrò alla neonata.
Poi si girò verso gli altri e indicò la porta della cucina: “Vogliamo andare?”
Priscilla Corvonero, Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde e Tosca Tassorosso, nella sala grande, nominarono ufficialmente Vivien Corvonero prima infermiera di Hogwarts.
  
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