Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Miss_Fantasy    05/01/2021    1 recensioni
Trasformazioni. Donna. Kurama. Casini. Sasuke.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender, Mpreg | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Attenzione!!
Questo capitolo sarà diviso di nuovo in due parti perché voglio rendere al meglio le cose e penso che, per non fare troppa confusione per poi non capire più niente, preferisco così. 

Ci sarà un personaggio OC di PolishaMyshka su deviantart, andate a supportare l'autrice.




 

Non vedo l'ora di scendere da questa macchina infernale.

Il viaggio continua più o meno tranquillo, nonostante io mi senta a disagio. Non appena arriviamo davanti a casa mia, scendo ringraziandoli per il passaggio, ma vedo che nessuno dei due mi sta realmente ascoltando. Così rientro a casa, anche se con un magone assurdo che mi stringe lo stomaco... però decido di non pensarci troppo e me ne vado a letto.

Mi sveglio con un mal di testa assurdo ma per fortuna è sabato, o almeno, questo sabato non si va a scuola. Quindi mi rimetto sotto le coperte per continuare a dormire.

-Ehi!! Stupida testa a sole, alzati che ti devi preparare- mi fa una voce molto conosciuta. Faccio qualche mugugno per far capire alla persona che non mi muovo dal letto neanche se mi paga. 

-Non credo che tu voglia lasciare Eren ad aspettarti fuori al freddo, da solo, e se poi qualcuno lo rapisce?- mi chiede la volpe proprio nell'orecchio con finta voce preoccupata. Mi alzo di scatto perché mi viene un dubbio e guardo il calendario dove ho segnato i miei impegni. 

-Cazzo!! Cazzo!!! Sono un idiota!!!- impreco mentre saltello da una parte all'altra della stanza in cerca dei vestiti. Tutti gli Yokai che stanno nella mia stanza mi osservano, sinceramente non so quando ho incominciato a vedere gli spiriti e da quando ho memoria Kurama è stato sempre al mio fianco; a modo suo, naturalmente, poi piano piano si sono aggiunti gli altri... ma gli spiriti vanno e vengono da casa mia anche se loro decidono di rimanere liberamente. 

-Kurama-sama, non le sembra di usufruire troppo di Eren-kun per queste cose?- chiede la voce calma del Hōō che se ne sta tranquillamente sul suo trespolo mentre mangia con eleganza la sua colazione. 

-Invece penso che faccia bene, così questi stupidi umani servono almeno a qualcosa- fa la voce di un grosso gatto che se ne sta seduto sul bordo della finestra, mentre tortura a morte dei poveri passerotti.

-Bakenko, per favore, potresti evitare di mangiare altri esseri viventi in mia presenza? - chiede cortesemente il volatile. 

-Ritieniti fortunato che tu sei un pennuto sacro in tutta Asia, perché se no, di te, ne avrei fatto un sol boccone- gli risponde lo Yokai gatto.

-Sei sicuro che sia un volatile? Perché ho sempre pensato che fosse un My Little Pony?- chiede Kurama ironico, che viene guardato subito male dall'Hōō.

-Vola mio mini pony vai... Vola mio mini pony- si mette a cantare il grosso gatto, imitando lo Hōō mentre la volpe si rotola dal ridere.

-Ora capisco perché gli uomini stanno cominciando a non credere più in noi...- dice scuotendo la testa l'uccello, che si alza in volo per poi uscire dalla finestra mentre il felino gli lancia qualche insulto.

Io faccio finta di ignorarli bellamente, ma in realtà trovo queste scene molto divertenti; nonostante siano esseri molto potenti sono amici/rivali e non è raro che si prendono per il culo, anzi, sarebbe strano se almeno una volta al giorno non litigassero. Cerco il mio vecchissimo computer... mi sa che tra poco mi toccherà cambiarlo.

-Vedete di non demolirmi la stanza che se no vi faccio pagare tutto- li ammonisco severamente. Prendo il mio zaino che uso quando esco fuori dagli orari di scuola e comincio a tirare fuori quello che non mi serve, lanciando le cose sul mio letto mentre metto dentro ciò che mi serve.

-Naru, se continui di questo passo romperai il muro e gli oggetti, oltre al fatto che fai un casino non indifferente- fa Kurama mentre si appallottola sulla mia poltrona. 

-Sì, sì- sbotto in modo sbrigativo per poi mettermi lo zaino in spalla e uscire dalla stanza, ma vengo fermato sulla soglia.

-Prendi con te anche gli Koma inu- esclama la Kitsune, spostando le code in modo che possa vederlo. Annuisco in modo annoiato, mentre i due yokai si avvicinano per diventare due statuette grandi come il palmo della mia mano che metto subito nello zaino.

-A dopo. Non fate troppo casino- li saluto, prima di scendere le scale saltellando felice. Mi imbatto in mio fratello maggiore che sta sorseggiando il suo caffè passeggiando per casa, mio padre sta cucinando la colazione e parlando amorevolmente con mia madre. Quando vedo queste scene non posso che non essere super felice.

-Ciao!!!!- grido, abbracciando mio fratello e quasi gli faccio rovesciare il contenuto della tazza addosso per lo spavento.

-Fratellino! Ma come fai ad essere così pimpante di prima mattina?- chiede il rosso tra uno sbadiglio e l'altro. Solo ora mi accorgo che è senza maglietta e che il suo collo è pieno di segni rossi, nonostante siamo agli inizi di ottobre.

-Oi!! Come mai hai tutti quei segni sul collo? Hai ancora le zanzare in camera?- gli chiedo confuso mentre lui appoggia la mano sul collo, come per coprirsi, e diventa rosso in viso.

-Otōto, ti devo dire una cosa... ma che dici se te lo dico davanti a una ciottola di ramen di Kyushu Sangyo Daigaku?- mi chiede il rosso mentre mi accarezza i capelli dolcemente

Annuisco sorridendo. Mi giro verso i miei genitori come per chiedere conferma, e loro annuiscono con un sorriso. Solo ora noto che nel nostro salotto si trova un nuovo tavolo di legno in stile europeo; prima che possa domandare qualunque cosa, mia madre esclama tutta sorridente: -È un regalo di Itachi Uchina per tuo fratello!!! -spiega, battendo le mani entusiasta. Mio padre raggiunge il tavolo per appoggiarci del cibo e poi dà un dolce bacio a mia madre. Guardo i due che si baciano sorridendo e guardano con dolcezza; ho sempre voluto che il mio futuro matrimonio sia come il loro.

Sento mio fratello che mi abbraccia da dietro mentre guardiamo i nostri genitori che scherzano tra di loro. Molti non credono nelle anime gemelle, ma sia io che mio fratello le vediamo nei nostri genitori e vorremo per noi la stessa cosa.

-Mio dio!!! Mi stai facendo venire le carie e, aspetta un attimo, che credo che la mia glicemia sia salita al massimo, neanche Titanic è riuscito in questo intento- compare nella mia testa la voce del quadrupede. 

-Be'... è meglio che mi vada a cambiare, prima di arrivare in ritardo dallo zio, se no poi chi lo sente a quello...- ridacchia il mio fratellone mentre si allontana con il bendaggio sull'addome che protegge il suo nuovo tatuaggio.

-Perché non vi sedete a mangiare la colazione?- ci chiede mio padre spostando la sedia per far sedere mia madre.

-Oh, perché lo zio avrà sicuramente preparato qualcosa per la colazione- rispondo, giocando con la punta delle mie scarpe e in quel momento suonano al citofono, così vado ad aprire.

-Ciao, Naru!!- mi saluta Gaara sorridendo, anche se tra di noi c'è un imbarazzante silenzio: non abbiamo mai più parlato da quando ci siamo lasciati.

-Ciao!!- lo abbraccia mio fratello, prima che io possa anche solo aprire bocca. Non ho mai detto a nessuno della mia relazione con l'amico di mio fratello e non credo che lo dirò mai a qualcuno.

Gaara è un ragazzo dalla carnagione chiara e dai capelli lisci corti di colore rosso. Ha tatuato sulla parte destra della fronte l'ideogramma rosso che (愛) significa "amore" e ha anche delle evidenti occhiaie nere sugli occhi perché soffre d'insonnia. È vestito con un dolcevita con il collo alto color bordeaux a manica lunga, abbinato con una giacca blu scura che si incontra con i pantaloni bianchi e le scarpe sempre dello stesso colore della giacca.

-Come mai sei qui?- gli chiede il ragazzo rosso fuoco dopo qualche secondo di silenzio. Semplicemente l'altro gli passa un quaderno che aveva sotto braccio. 

-Sei il migliore!!!- esclama Kurama super felice perché sono gli appunti che a quanto pare gli servivano. Arrivano anche i miei che salutano il nuovo arrivato come se fosse un figlio acquisito e lo invitano ad entrare per la colazione.

-Oh, vi ringrazio infinitamente per l'invito, ma purtroppo ho un incontro di lavoro piuttosto importante tra poco e non posso fermarmi. Mi farebbe piacere invitarvi a cena fuori- ci informa mentre cambia la mano con cui tiene la sua ventiquattrore bordeaux e mette sulle spalle la giacca che aveva precedentemente in mano.

-Complimenti! Non ho mai sentito così tante stronzate tutte in una volta- esclama la volpe vicino a me, mentre guarda il ragazzo dagli occhi azzurri sulla soglia della porta. La Kitsune odia Gaara dal più profondo del cuore, ma non so perché, e lui non lo vuole dire; tutte le volte che c'è il ragazzo fa battute più cattive del solito.

-Kurama!!- sussurro ma abbastanza forte perché mi senta.

-Sai, ho una sua foto sempre con me... così ho risolto i miei problemi di stitichezza- continua e io cerco di sembrare il più possibile normale, visto che è invisibile alla loro vista.

-Kurama!!- lo richiamo ancora, cercando di non alterarmi.

-Ho ancora molto da dargli. Fuoco, per esempio- ridacchia lo Yokai mentre io gli lancio un'occhiataccia. 

-Kurama!!! La smetti di insultarlo!! - lo riprendo alterato, ma cerco sempre di non alzare la voce.

-Ma io non l'ho insultato. L'ho semplicemente descritto! È una cosa completamente diversa- risponde per poi andarsene muovendo le code in modo sinuoso. A Kurama tutti gli amici di mio fratello non gli piacciono e non perde mai occasione per fare battute offensive o scherzetti di cattivo gusto.

-Oi, fratellino, dobbiamo andare- mi risveglia dalla trance e vedo mio fratello che mi porge la giacca mentre il suo amico comincia a scendere le scale. Prendo la giacca e controllo di avere tutto, poi scendo le scale velocemente ma non prima di aver salutato i miei genitori con un abbraccio.

Saliamo sulla sua limousine nera, che sfreccia via a tutta velocità non appena chiudiamo la portiera. Mio fratello e il suo migliore amico parlano del più e del meno, mentre io decido di ascoltare la musica con le cuffie. Però noto che Gaara mi osserva con la coda dell'occhio per tutto il tragitto, cerco di ignorare la cosa anche se mi fa uno strano effetto.

-Grazie!!! Ci sentiamo per un caffè, okay?- lo ringrazia Kurama, dandogli un leggero pugno sulla spalla che fa aprire le labbra dell'altro in un raro sorriso. Dopo averlo ringraziato, ricevendo in cambio un bacio sulla fronte (è una cosa che fa da quando sono nato), risale in macchina rigido, come se non fosse il ragazzo che scherzava con mio fratello fino a pochi secondi fa... e riparte.

Mi fa davvero strano vederlo comportarsi così quando ho visto il suo "vero io", ma credo che sia normale quando sei a capo di una grossa compagnia. So benissimo che non ha un carattere facile, anzi, per niente... però sono sicuro che incontrerà la persona perfetta per lui.

-Naru! Kura!- ci chiama la voce di una ragazza dalla pelle moto pallida con i lunghi capelli lisci color biondo sabbia che incorniciano il volto magro dove spuntano subito gli occhi viola, che sono uno dei segni visibili della sua condizione. 

-Zumi!!- gridiamo in coro per correrle incontro e abbracciarla. Lei è la ragazza della quale si prende cura mio zio, anche se qualche volta è lei a prendersi cura di lui... a volte mio zio è veramente infantile e purtroppo ho preso questa particolarità da lui. 

-Come stai?- le chiede mio fratello mentre spinge la carrozzina di Zumi dentro all'edificio. Io li seguo qualche passo più indietro, mentre rispondo al messaggio dei miei amici, che si stanno mettendo d'accordo per vedersi oggi. Dico loro che non posso perché passerò la l'intera giornata con mio zio, tanto non è che sia così raro che passi la giornata con la mia famiglia. 

-Ragazzi! Non vedo l'ora di presentarvi il mio ragazzo!!- fa allegra Zumi. Vederla veramente felice è un evento più unico che raro visto la sua condizione di salute che l'ha portata a stare in sieda rottele per quasi 3 anni... quindi per lei è diventato più difficile avere una relazione con qualcuno.

-Ma è fantastico!!- dico veramente felice per lei, anche se il rosso non sembra molto convinto della cosa e le fa un sorriso.

Finalmente arriviamo alla stanza dove attualmente mio zio è seduto con davanti una rivista di moda. Mio zio, Hashirama, è il fratello maggiore di mio padre. Nonostante siano fratelli, non si assomigliano per niente. Mio zio avrebbe dovuto ereditare l'azienda di famiglia ma il suo sogno era di diventare stilista, così mio padre ha eredito l'azienda. 

So che mio nonno non era felice della cosa ed ebbero un brutta litigata per la quale Hashirama scomparve per qualche anno, facendo in modo che mio padre ereditasse l'azienda, per poi tornare tempo dopo... ma c'è stato qualcosa quando è tornato che ha distrutto il rapporto con mio nonno.

-Zio!!- gli salto al collo felice e lui riesce a prendermi al volo, sorridendo.

-Naru!- mi saluta con entusiasmo mentre il rosso si accomoda al tavolo ridacchiando per la scena. Poi prendiamo tutti posto a sedere davanti a del caffè che è appena stato preparato.

-Sembra che sia passato un'eternità dall'ultima volta che siamo stati qua... e invece sono passate due settimane- sospira il mio onii-san, mentre beve il suo caffè alla zucca. Intanto mi guardo intorno per vedere se qualcosa è cambiato dall'ultima volta che ci sono stato visto che allo zio piace cambiare l'arredamento di tanto in tanto, ma a parte la macchina da cucire nuova non è cambiato niente. 

-Sapete che ieri Naru è andato al suo primo concerto?- fa mio fratello super esaltato, facendo voltare gli altri due verso di me con un sorriso a trentadue denti.

Mi torna in mente ieri sera e tutto il caos che ne è conseguito, mentre mi irrigidisco (anche se di poco), stringendo la tazza tra le dita.

-Ma è fantastico!!! Ti sei divertito?- chiede Zumi e io mi limito a annuire poco convinto. 

-C'era anche Eren?- mi chiede il rosso con un sorriso malizioso sul volto. Infatti, mio fratello è convinto che io ed Eren siamo una coppia; sinceramente io l'ho sempre visto come un fratello maggiore o il mio amico più fidato... ma mai come qualcosa di più, anche perché mi farebbe uno strano effetto. Anche se, ad essere sincero, non ho mai confermato né tanto meno smentito la cosa. Sono sempre stato convinto che mi piacessero le ragazze, ma dato che ieri sera ho... No!! 

Faccio un bel respiro profondo e un bel sorriso, per poi annuire con fin troppa enfasi.

-La fidanzatina?- chiede Zumi mentre si avvicina pericolosamente alla mia faccia per guardarmi negli occhi in modo sospetto come se le stessi mentendo. Divento ancora più rigido di prima, ma non riesco neanche ad aprire la bocca per risponderle che gli altri due ridono fortemente; io e Zumi li guardiamo.

-Mio fratello non ha la fidanzata... ma ha il fidanzato - ridacchia lui, ma comincio a sentirmi sempre più confuso e a disagio.

Mio zio ride divertito, mentre comincio a sudare e le loro risate mi rimbombano nelle orecchie; vorrei solo che stessero zitti...

Non riesco più a sentirli ridere di me. Così scappo in bagno. Una volta arrivato, chiudo la porta del bagno a chiave e mi rannicchio contro la porta, mentre cerco di regolare il respiro, ma i miei occhi cominciano a lacrimare. 

L'ho baciato! Ho davvero baciato un ragazzo!? Ma io sono un ragazzo! Come la prenderebbero i miei amici e i miei parenti?? Come la prenderebbe Eren?? Mi vorrà ancora come migliore amico? Mio fratello? Lo so che prima stava scherzando... però se dovesse scoprire che forse sono omosessuale?? No, non è vero!!! Non voglio che niente cambi fra di noi, o con i miei amici, però mi sono sentito così bene fra le sue braccia, come se fossi nel l'unico posto dove appartengo... neanche con Gaara mi sono sentito così. Naru, riprenditi! A te piace Sakura, o comunque le ragazze in generale e... okay, hai avuto una breve storia con un uomo, ma è stata "solo un'avventura" o una nuova esperienza... però non vuol dire assolutamente niente.

Mi porto le gambe al petto, nascondo il volto tra le ginocchia lasciando andare le lacrime singhiozzando e solo dopo tempo che sembra indefinito, sento un leggero bussare alla porta.

-Naru...- sento la voce di mio fratello, preoccupata, mentre bussa. Decido di ignorarlo e, dopo una decina di minuti, sento i passi che si allontanano. Dopo un po', lo zio e Zumi cercano di capire che mi è preso, ma decido di non rispondere a nessuno di loro.

Non so per quanto sto chiuso in bagno a piangere e a tirare su con il naso, ma non mi interessa più di tanto, finché non sento bussare più volte al porta.

-Kurama, zio, Zumi, andate via!!- rispondo per la prima volta tra i singhiozzi e con un sottile filo di voce che mi rimane per via del pianto.

-Mi spiace, ma sono solo Eren...- risponde il mio migliore amico dall'altra parte. Prima che lui possa finire la frase, io ho già aperto la porta mentre cerco di mandare via le lacrime con la manica della felpa. Non appena la apro, mi sento stretto in un abbraccio; un evento rarissimo visto che Eren non si lascia quasi mai a dimostrazioni di affetto ed entrambi sappiamo che quel gesto vale più di mille parole. Rimaniamo così per una decina di minuti. Quando ci separiamo, ci guardiamo negli occhi e riesco a scorgere nei suoi una preoccupazione profonda. Odio farlo preoccupare... ed essere la fonte del suo dolore è come se rompessi la promessa che mi feci anni fa: quella che qualsiasi cosa fosse successa lo avrei protetto, anche a costo della vita... ma in questo momento proprio non ci riesco.

Riesco a percepire la sua curiosità, ma lui semplicemente mi riabbraccia per qualche secondo, poi mi lascia andare definitivamente.

-Quando sarai pronto, me lo dirai- dice semplicemente il castano, tirando fuori dei fazzoletti che mi passa. 

Non credo che Eren mi giudicherebbe, ma non mi sento di dirgli la cosa e so che lui rispetterà qualunque mia decisione. Infatti, non mi sento ancora pronto a dirglielo... il che mi fa sentire davvero male.

Mi dà una sistemata in modo da rendermi presentabile sia fisicamente che mentalmente, mentre porta alla memoria ricordi di quando eravamo dei bambini. Una volta pronto, torniamo di là.

-Dai, muoviamoci, se no ci vengono a cercare e a chiederci se siamo caduti nella tazza del water- ridacchia il castano e io faccio lo stesso per poi avviarci insieme, spalleggiandoci verso la sala da dove sono scappato. Una volta arrivati, lo scenario che mi si palesa davanti mi fa sorridere: Sophie, che è una delle due coinquiline del mio amico, sta discutendo animatamente con mio zio sulla moda di quest'anno, mentre Kura e Zumi stanno giocando a Uno e poi c'è Julie, l'altra coinquilina, che sta schiacciando freneticamente i tasti della tastiera del suo laptop con di sottofondo della musica classica.

Faccio per entrare nella stanza, ma mi dimentico sempre del mini gradino della porta. Ci inciampo in pieno, nonostante io venga qui spesso e cado rovinosamente per terra... per fortuna che il tappeto ammorbidisce la mia caduta, anche se non di tanto.

-Lo sai, vero, che sei imbarazzante per madre natura...- mi fa in modo flebile la volpe nella mia testa e io semplicemente schiocco la lingua al palato, ma non rispondo alla provocazione.

-Oh!!- sbraito per via del dolore, ma attiro l'attenzione di tutti i presenti che vengono a darmi una mano per rialzarmi. 

-Scusatemi tutti!!! Ma non eravamo qui per fare una sfilata di moda? - chiedo scusa a tutti i presenti per poi rivolgermi a mio zio. Loro come risposta alzano le spalle come per dire che non è stato un grosso problema, ma appena ho nominato la sfilata il viso di Hashirama si illumina come se avesse avuto l'illuminazione della vita e balza in piedi neanche fosse un Bakenko. Ridacchio per la sua reazione, anche se a essere sincero vorrei avere la sua stessa passione che ha lui nel suo lavoro.

-È vero!! Ho tutto di sopra, vado a prenderli!!- esclama con entusiasmo il sarto, non lascia nemmeno il tempo di rispondere che corre di sopra e Zumi scuote la testa quasi divertita. Poi ci informa che torna al negozio per accogliere il suo fidanzato che non vede letteralmente l'ora di presentarci, così rimaniamo solo noi che decidiamo di scegliere già il film per dopo mangiato; per evitare di passare più di un'ora a decidere. Dopo mezz'ora di discussione su cosa sia meglio vedere, siamo tutti d'accoro su "Scooby-Doo! and Kiss: Rock and Roll Mystery". 
Cominciamo a preoccuparci perché nessuno dei due è ancora tornato, quindi decidiamo di andarli a cercare mentre ci mettevamo d'accordo su come dividerci in due gruppi.

In quel momento entra Zumi, accompagnata da un ragazzo estremamente bello, e tutti assumiamo la faccia più minacciosa che riusciamo ad avere.

-Ragazzi, vorrei presentarvi Ouer, il mio fidanzato- lo presenta la ragazza in carrozzina mentre indica il nuovo arrivato che non perdiamo tempo a osservarlo per bene. Il nuovo ospite è un ragazzo poco più alto di mio fratello, vestito con un completo azzurro con sopra un cappotto scuro, la spilla puntata sulla cravatta è a forma di teschio con due ossa incrociate sotto. Ha i capelli blu neri medio lunghi spostati a destra e alcuni ciuffi gli ricadono sugli occhi azzurri che sono in netto contrasto con la pelle color neve, mentre sulle labbra rosse si trova un Central Labret argentato.

-Non ti pare un po' stana la sua pelle...- constata lo Yokai, e io non posso che dargli ragione. Il moro si avvicina a noi con passo elegante per poi presentarsi personalmente con un inchino. In particolare, mi si presenta con una stretta di mano con il guanto filato, così noto che al dito medio della mano destra porta un anello d'argento, che raffigura un ragno che sul dorso ha inciso "44".

-Strano anello... È strano che uno umano indossi questi tipi di anelli...- sussurra il quadrupede mentre ci risediamo al tavolo con un finto sorriso sul volto che lui ricambia con un accenno del suo sorriso perfetto. Noto che i suoi occhi sono di un improvviso colore giallo, ma solo per qualche frangente, e decido di ignorare la cosa ma rimango in allerta.

Parliamo un po' del più e del meno, ma qualcosa di lui non mi convince... è troppo perfetto per essere umano e, soprattutto, sa tutte le nostre passioni... il che è strano visto che io non ho aperto bocca da quando ci siamo seduti. Insiste per fare lui stesso del tè che ci versa a tutti. Gli altri lo bevono, ma io non mi fido.

-Merda!! Naruto!! Prendi gli altri e vattene subito da qui!! Non prendere niente di quello che ti offre- mi urla nelle orecchie Kurama dopo un po' di tempo.

-Cosa?- chiedo e lui sbuffa comparendo difronte a me.

-Sei un cretino con qualche lampo d'imbecillità. Lui è un Tsuchigumo! Me ne sono accorto subito che qualcosa non andava, ma non ero al 100% sicuro!- mi grida, ma io non riesco davvero a capire.

-Un... che cosa?- chiedo perché non so di cosa stia parlando, ma sembra agitato.

-Quello è un fottuto ragno-muta-forma-mangia-uomini!!!- mi spiega urlando nella mia testa, facendomela girare vertiginosamente. In quel momento, sento del vetro rompersi vicino a me e solo ora noto che tutte le persone che erano al tavolo con me sono sdraiate per terra con un colore bianco in faccia, mi precipito subito da loro.

-Vi ha dato qualcosa, vero!?- mi chiede, ma più che una domanda sembra un'affermazione. Non riesco più a pensare in modo lucido e scoppio a piangere silenziosamente, senza motivo, come risposta al domanda dello Yokai; così facendo scateno la sua rabbia che scaglia su di me senza una mia piccola reazione.

-Cazzo!! Tu sì che sai come andare nella merda fino al collo!! Hai deciso che la vita ti faceva schifo per non si sa cosa da voler far da cena?! Facciamo un bel applauso a Naruto che è riuscito a farsela mettere in culo nel giro di due secondi!!- mi grida contro. Appena vede che sto piangendo, si calma e comincia a diventare sempre più grande, ma non riesco a vedere dove arriva perché sono troppo concertato a raggruppare e a tenere stretto i corpi dei miei amici. 

-Andiamo a prendere quel grandissimo figlio di puttana!!- esclama lo Yokai alterato mentre i suoi occhi diventano rosso scarlatto e una scintilla viva li attraversa.

-Finalmente è ora di giocare al gatto e al topo; o meglio alla volpe e al ragno, che non ha capito con chi ha a che fare- ringhia sotto i baffi, anche se sembra divertito dalla situazione. 

Gli sto per dire che posso salvare i miei amici, ma ancora prima che possa solo anche aprire bocca, si sentono dei rumori di vetro che si rompe al piano superiore e solo ora noto l'assenza dello Tsuchigumo nella stanza, e che Hashirama sta al piano di sopra. 

-Mi sa che qualcuno sta per diventare un pasto- fa Kurama mentre un brutto presentimento si insinua nel mio cervello. Poi un urlo squarcia il cielo.












 

Bakenko: I gatti, selvatici e domestici, sono in tutto il Giappone. Si trovano nelle case come animali domestici, nelle fattorie come sterminatori, o nelle città e nei paesi come randagi. Come molti degli animali giapponesi, quando i gatti vivono fino alla vecchiaia sviluppano poteri soprannaturali e si trasformano in yōkai. I Bakeneko iniziano la loro vita soprannaturale con un aspetto quasi identico a quello di un normale gatto di casa. Presto cominciano a camminare sulle loro zampe posteriori. Con l'invecchiamento e l'aumento dei loro poteri, possono diventare grandi fino a raggiungere le dimensioni di un essere umano adulto.

Bakeneko possiede grandi capacità di cambiamento di forma e si traveste da piccoli gatti o umani - a volte anche prendendo la forma dei propri maestri. Molti imparano a parlare lingue umane. Mentre sono travestiti, sono noti per vestirsi come esseri umani con asciugamani avvolti intorno alla testa. In questa forma bakeneko balla intorno allegramente. Anche se questo suona frivolo e anche carino, bakeneko sono una minaccia per qualsiasi casa che vivono in o vicino. Possono mangiare cose che sono molto più grandi di loro, e possono anche consumare cose velenose senza difficoltà. È possibile che un bakeneko mangi il proprio maestro e poi assuma la sua forma, vivendo al suo posto. Se non uccidono direttamente i loro proprietari, possono portare giù grandi maledizioni e sfortuna. Possono invocare spettrali palline di fuoco e sono noti per aver accidentalmente acceso gli incendi domestici, le loro code agiscono come torce che accendono qualsiasi materiale infiammabile nella casa. Bakeneko ha anche la disturbante capacità di rianimare i cadaveri freschi e di usarli come burattini per i propri scopi nefasti. Sono esseri Carnivori; pesci, uccelli, piccoli animali e occasionalmente esseri umani. Questo Yokai non propriamente benevolo anzi molto spesso viene ritratto come cattivo quindi è meglio vitare possibilmente ogni contatto con il suddetto.

Tsuchigumo: noto anche come yatsukahagi o ōgumo, si trova in tutte le isole giapponesi e in gran parte del mondo. Questo Yokai è Araneae. Tsuchigumo longevo può trasformarsi in yōkai. Crescono fino a dimensioni mostruose, in grado di catturare prede molto più grandi, in particolare gli esseri umani. Gli Tsuchigumo vivono nelle foreste e sulle montagne, costruendo le loro case in tubi di seta da cui agguantano le prede di passaggio. Come altri ragni yōkai, si affidano all'illusione e all'inganno per ingannare le persone. Mentre i jorōgumo usano la loro sessualità per sedurre i giovani, i tsuchigumo hanno una selezione più ampia di inganni e spesso ambizioni più grandi. Si nutrono principalmente di umani, animali e di quasi cosa si possa intrappolare nelle ragnatele. Sono Yokai malvagi dalla quale è meglio darsela a gambe 

Hōō: Anche detto Fanghuang, essendo uno Yokai di origine Cinese. Gli Hōō sono creature bellissime, pacifiche, simili a fenici, onorate in tutta l'Asia orientale e adorate come spiriti divini. Sono descritti come aventi il becco di un gallo, la mascella di una rondine, la testa di un fagiano, il collo di un serpente, il dorso di una tartaruga, le zampe di una gru e la coda di un pavone. Brillantemente colorati con i cinque colori degli elementi cinesi - bianco, nero, rosso, giallo e blu - hanno cinque distintive piume della coda. 

Gli Hōō sono creature di assoluta pace e non fanno mai del male ad altri esseri viventi. Mangiano solo semi di bambù, e nidificano solo negli alberi di paulownia. Quando un hōō vola, si dice che il vento si ferma, la polvere si deposita, e gli uccelli e gli insetti diventano silenziosi. A causa della loro purezza, appaiono solo in terre benedette di pace, prosperità e felicità. Fuggono nei cieli nei momenti difficili. L'aspetto di un hōō è un ottimo presagio, detto per indicare l'inizio di una nuova era.

L'hōō è un motivo popolare nei dipinti giapponesi, nell'artigianato, nei kimono e come disegni su templi e santuari. Come simbolo, rappresenta il fuoco, il sole e la famiglia imperiale. Sta anche per le virtù del dovere, della correttezza, della fede e della misericordia. I suoi cinque colori rappresentano i cinque elementi di legno, fuoco, terra, metallo e acqua.

Koma inu: un altro nome alternativo è shishi ("leone di pietra"); si riferisce solo al koma inu a bocca aperta. I Koma inu sono animali nobili e santi, di solito impiegati come custodi di luoghi sacri. Possono variare dalle dimensioni di un cane piccolo alle dimensioni di un leone e - a causa della loro somiglianza con entrambe le creature - sono spesso chiamati cani leoni in inglese. Hanno maniche e code spesse e ricci, corpi muscolari e potenti, denti e artigli affilati. Alcuni koma inu hanno grandi corna come un unicorno sulla testa. Tuttavia, molti sono senza corna.

I Koma inu sono bestie feroci e nobili. Si comportano come cani da guardia, sorvegliano cancelli e porte e impediscono ai malvagi di entrare. Vivono insieme in coppia maschio-femmina e si trovano sempre insieme. In coppia, la femmina di solito fa la guardia a chi vive all'interno, mentre il maschio fa la guardia alla struttura stessa.

Il Koma inu è un simbolo ubiquo nei luoghi santi del Giappone. Le statue di pietra koma inu si trovano quasi sempre all'ingresso dei santuari scintoisti, spesso con altri all'interno del santuario che custodiscono gli edifici importanti. Le coppie sono di solito scolpite in due posi: una con bocca aperta in posizione ruggente, e una con bocca chiusa. Simbolicamente, queste creature rappresentano yin e yang, o morte e vita. Il koma inu a membrana aperta rappresenta il suono «a», mentre il koma inu a membrana chiusa rappresenta il suono «un. » Questi suoni sono la traslitterazione giapponese del Sanscrito «om», una sillaba mistica che simboleggia l'inizio, il mezzo e la fine di tutte le cose. Un'analogia occidentale sarebbe alfa e omega. Sono principalmente benevoli ma questo non cambia che se trattati male questi Yokai possano lasciare la casa in cerca di un nuovo posto al quale fare la guardia.

44: in lingua cinese la parola che indica il 4 ha un suono molto simile alla parola morte, soprattutto nel cinese parlato. Parimenti anche in giapponese e in coreano la parola "quattro" ha un suono identico alla parola morte. 44 in giapponese significa "Morte sicura" ma questa è una superstizione del popolo nonostante molte persone hanno abbandonato questa credenza.










 

Angolino di Miss Fantasy

Con questo capitolo vi auguro buone feste e felice anno nuovo. Al anno prossimo!!!!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Miss_Fantasy