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Autore: Tale Vivo    06/01/2021    0 recensioni
Sospettosa, paranoica e perdutamente innamorata, Lysa Arryn non può tollerare che le si nascondano fatti ormai evidenti per lei, soprattutto se possono minare la sua storia con il suo Petyr, per il quale è disposta a ogni cosa.
Sangue del suo sangue che si frapponeva tra lei e il suo Petyr, Sansa doveva volare. L’aveva vista baciare l’uomo in uno dei cortili interni, sotto la neve che tanto si addiceva a lei: dopotutto, veniva da Grande Inverno e questo poteva solo che renderla fredda e incapace di amare. Come sua madre. Catelyn non era stata in grado di amare Petyr e aveva scelto Stark solo per il titolo, lei lo sapeva.
[Questa storia partecipa a tre challenge sul forum di EFP: "Solo i fiori sanno" di Pampa 313; "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" di Soly Dea; “I like that quote, said the month” indetta da Mari Lace]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lysa Tully
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tra freddo, gerbere e menzogne

 

«Il tentativo di nascondere qualcosa lo fa invece apparire», le diceva sempre la sua anziana dama di compagnia. Quella donnina incartapecorita aveva ragione e, dalla morte di suo marito, Lysa Tully non aveva avuto più dubbi riguardo la veridicità di quel proverbio. Paranoica, lunatica e nevrotica, la Lady Reggente della Valle di Arryn dava fiducia solo a chi la pensasse come lei, additando come traditore chiunque osasse contraddirla. Come poteva dunque considerare chi avesse il fegato anche solo di tentare di nasconderle qualcosa? Meritevole della Porta della Luna, pensò senza indugi. 
Sangue del suo sangue che si frapponeva tra lei e il suo Petyr, Sansa doveva volare. L’aveva vista baciare l’uomo in uno dei cortili interni, sotto la neve che tanto si addiceva a lei: dopotutto, veniva da Grande Inverno e questo poteva solo che renderla fredda e incapace di amare. Come sua madre. Catelyn non era stata in grado di amare Petyr e aveva scelto Stark solo per il titolo, lei lo sapeva. Ne era certa. Io avrei rinunciato a diventare regina dei Sette Regni per sposare Petyr! Io so amare! E ora poteva farlo alla luce del sole.
«Il tentativo di nascondere qualcosa lo fa invece apparire», ripetè lady Arryn tra sé e sé. Quella piccola ingrata voleva il suo Petyr, ma agiva di nascosto. Fingeva di essere indifesa e persa, convincendo l’uomo a salvarla dai piani dei Lannister e a portarla con sé a Nido dell’Aquila. Sotterfugi e mezzucci erano le sue armi, ma Lysa Tully era più furba. Dopotutto, era forse convinta che sua zia non se ne sarebbe accorta? O credeva che non avrebbe mai osato far del male alla figlia di sua sorella, a un membro così stretto della sua famiglia? Presto vedrai quanto ti sbagli, stupida ragazzetta.
Qualcuno bussò alla porta.
«Avanti».
Una delle sue dame di compagnia entrò nella camera, con un vassoio d’argento tra le mani. Portava una caraffa di vetro colma di un brillante liquido roseo.
«Il suo tonico di giovinezza, mia Signora», disse la ragazza. Poggiò il vassoio sul tavolo davanti alla donna e iniziò a versare il liquido nel calice. Fluido e viscoso, il suo odore le ricordava il profumo che le facevano indossare nei primi anni del suo servizio come dama di compagnia.
«Avete spremuto le solite tre gerbere rosa, vero?», chiese inquisitoria lady Lysa. Da quando il suo Petyr le aveva confessato il suo amore aveva aumentato le dosi di quel fiore nel tonico, perché voleva essere ancora più giovane e bella per lui.
«Sì, mia Signora. Abbiamo anche aumentato la quantità di polvere di perle, come da lei richiesto, e cambiato il miele utilizzato per addolcirlo», spiegò la giovane.
«Perfetto. Prima di andare, chiudete tutte le finestre».
La dama scrutò la stanza, cercando di trovare finestre aperte.
«Lady Lysa, non vi sono finestre aperte».
«Deve esserci qualche fessura! Sento un vento gelido sul collo!», sbottò la donna, incapace di tollerare il minimo disaccordo.
«L’inverno sta arrivando, mia Signora. Vado subito a chiamare il fabbro, così che possa sistemare le piccole fessure nella stanza», propose la giovane.
Che sia quella piccola lupa del Nord a portare tutto questo freddo?
«Sii veloce. Io non tollero il freddo».


















 

 


Questa storia partecipa a tre challenge:

  • “Challenge delle Parole Quasi Intraducibili” di Soly Dea con la parola koroshi: il vento freddo che inizia a soffiare quando l’inverno sta per arrivare;

  • Challenge “Solo i fiori sanno” di Pampa313 con gerbera rosa: giovinezza;

  • Challenge “I like that quote, said the month” di Mari Lace con: "Il tentativo di nascondere qualcosa lo fa invece apparire!" {proverbio}

   
 
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