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Autore: Lady_Pendragon    06/01/2021    0 recensioni
Brooklyn Age, Fem!Stucky.
> Chiese improvvisamente la Sergente, guardando l'altra, la quale scosse il capo, sbuffando una risata al vento.
> Esclamó Stephanie.
Anche Barnes rise a quel punto, prima di annuire e portare una mano sulla guancia dell'amica.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Steve Rogers
Note: Movieverse | Avvertimenti: Gender Bender
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B r o o k l y n A g e ; J a i m e B a r n e s & S t e p h a n i e R o g e r s  

Poteva sentire il coro di mogli urlare ognuna il nome del proprio marito, nonostante il baccano dei treni che stavano per fermarsi alla stazione di Brooklyn.
Jamie era affacciata al finestrino, intenta a guardare la neve cadere copiosamente, cercando attraverso di essa una figura minuta ed infreddolita.
Immediatamente si sentì quasi in colpa nel sapere l'asmatica Stephanie lì fuori al freddo, forse non avrebbe dovuto essere lì, ma la parte irrazionale della corvina non avrebbe voluto che ella fosse altrove.
<< Jamie-! Sergeant Barnes!! >> Udì una volta scesa dal vagone, e fu allora che la vide.
Era così come l'aveva lasciata quella sera, un raggio di sole capace di illuminare anche la giornata più buia.
La corvina le corse incontro, e l'abbracciò con tutta la forza che aveva in corpo, sollevandola da terra.
<< Jamie-! Le mie costole! Eddai, Pal! >> La bacchettò la biondina, sorridendole dalla gioia di rivederla.
Finalmente la guerra era stata vinta, i tedeschi sconfitti, era ora di tornare a vivere.
Così Bucky si perse in quegli occhi azzurri quanto il cielo estivo di Brooklyn, e allentò appena la presa sull'amica.
<< Dio, quanto mi sei mancata. >> Sussurró la corvina, accarezzandole una guancia arrossata dal freddo.
Stephanie sorrise, evidentemente imbarazzata.
<< Anche tu, Punk. >> Disse di rimando.
Ma Jamie continuò a fissarla negli occhi, come se quella visione potesse cancellare tutti gli orrori visti in guerra.
Il silenzio le avvolse, e la biondina ne sentí ben presto il peso imbarazzante sulle spalle, così decise di romperlo.
<< Allora, hai fame? Ti ho preparato il pranzo! >> Chiese, ma la maggiore parve non ascoltarla nemmeno, come se avesse già altri piani in testa.
<< Hai fatto qualcosa di stupido in mia assenza? >> Chiese improvvisamente la Sergente, guardando l'altra, la quale scosse il capo, sbuffando una risata al vento.
<< Come avrei potuto? Ti sei portata tutta la stupidità via con te. >> Esclamó Stephanie.
Anche Barnes rise a quel punto, prima di annuire e portare una mano sulla guancia dell'amica.
<< Giusto, perciò perdonami se ora farò io, qualcosa di stupido, ma che desidero da quando sono partita per l'Inghilterra anni fa. >> Sussurró a quel punto la mora, suscitando uno sguardo confuso da parte della Rogers.
Fu un gesto dolce, ma deciso, così com'era il carattere di Jamie.
Posò le labbra su quelle di Steph, e la baciò, noncurante di essere fra altre mille persone.
La guerra l'aveva cambiata, facendole capire che in qualunque momento si poteva morire, ed era meglio vivere la vita, amando liberamente la persona amata, mandando al diavolo qualsiasi altra paura o conseguenza.
Una notte, sotto una pioggia di bombe, si era ripromessa di non perdere più quel tempo prezioso, e di aprire il proprio cuore a Stephanie, semmai ne sarebbe uscita viva.
E così fece.
Assaporò quanto fosse melensa la bocca della bionda, così come se l'era sempre sognata.
La baciò fino a quando non le mancò il fiato, per poi distaccarsi lentamente da lei.
Entrambe restarono in silenzio, beandosi di quella piacevole stupidaggine.
Ma improvvisamente l'immagine di Stephanie parve sfuocata.
Jamie si strofinò gli occhi più volte, avvertendoli pizzicare.
<< Jamie--- Jam-- Ja.... >> La voce della piccola Rogers si fece lontana, e fragile come quella di un grammofono rotto.
<< Stephanie!? Steph! >> La chiamò la mora, ma tutto intorno a lei parve farsi sfuocato, per poi crollarle addosso.
Improvvisamente, intorno a Bucky ci fu solo il buio più totale, tutto era scomparso, come se qualcuno gliel'avesse portato via, cancellandolo con la forza.
<< Il soggetto sta opponendo resistenza. >> Commentò una voce lontana, dall'accento evidentemente tedesco.
Jaime voleva reagire, voleva uscire da quel buio.
Voleva urlare, ma nessun suono usciva dalla sua bocca.
Voleva scappare, ma per quanto corresse, continuava a vedere solo tenebre intorno a lei.
Era imprigionata nella sua testa, e qualcuno stava cercando di portarle via ciò che più aveva di prezioso.
I suoi ricordi, le sue esperienze, i suoi sentimenti, ed i suoi sogni.
Perché ciò che aveva visto poco prima di piombare nel buio, era come aveva sempre sognato di rientrare a casa, a Brooklyn, dopo la guerra.
Ma poi si ricordò che lei ed il suo intero reggimento erano stati catturati dei nazisti, e che era prigioniera in una base segreta dell'Hydra, usata come cavia da laboratorio per chissà quale esperimento.
E che quel sogno, non si sarebbe mai avverato.
Ma Jamie continuò a correre, senza sosta, nel buio della sua mente, cercando di non farsi portar via ciò che di più prezioso possedeva.
I ricordi.
<< Allora aumentate la dose, finché la sua voglia di opporre resistenza si azzeri. A quanto pare, avremo un ottima combattente, se sopravviverà agli esperimenti. >> Ordinò il Teschio Rosso, prima di abbandonare quel reparto freddo ed ostile, lasciandosi alle spalle le urla di Jamie.

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