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Autore: Spensieratezza    08/01/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sam e Dean ancora non riuscivano a credere che alla loro età si sarebbero ritrovati a fare una corrispondenza epistolare e pensare che erano così scettici all'inizio ed invece quello ch era successo aveva il sapore del DIVINO.



Qualche giorno fa....




“Wow…”
“Solo Wow?”
“Cosa devo dire, Dean? Mi hai lasciato senza parole. È molto bello quello che tu e Sam avete passato laggiù.”
“Ma Sam non sembra d’accordo.”

“Sam ha solo bisogno di tempo..ma forse..forse puoi trovare un modo per parlargli comunque, anche senza usare la voce!” disse Castiel con un sorriso a trentadue denti.
Dean lo guardò inebetito.
“Non userò la telepatia, Castiel. Potrebbe reagire male!”

“Non parlo della telepatia. Aspettami qui!”
E si smaterializzò.
Dean sbuffò sonoramente, buttandosi sul letto del motel.
Dopo circa mezz’ora, quando vide Castiel tornare, gridò:

Maledizione, Castiel! Mi hai tenuto sulle spine per trenta lunghissimi minuti!”
“Prenditela con Balthazar, è sempre il solito. Ha detto che mi avrebbe aiutato a trovare quello di cui avevo bisogno e invece di offrirmelo, mi ha coinvolto in una caccia..aspetta, com’è che la chiamate voi? Caccia al tesoro?
Dean lo guardava scioccato.

“Mentre stavo qui ad aspettarti come un imbecille, tu hai giocato a una caccia al tesoro??”
“Non avevo scelta!” si giustificò Castiel. “Balthazar è fatto così..ama burlarsi degli altri e non ha reagito bene quando ha saputo che l’abbiamo estromesso praticamente da tutto quello che ci è capitato negli ultimi tempi. MA..” disse con un sorriso a trentadue denti. ”HO TROVATO IL TESORO!” disse con tono teatrale e scandendo bene le parole, estraendo dal suo trench, un fiume di fogli.

Dean lo guardò, sbattendo le palpebre.

“Che cos’è quella carta straccia?”
“Bada a come parli, ho faticato molto per trovare questo TESORO.”

“Se chiedevi a me, ti avrei consigliato. Il cartolibrario a cinque minuti da qui, ne fabbrica di più belle e lavorate.” Disse Dean, che nel frattempo si era avvicinato, studiandole. “Ma che diav.. che diavolo è??” si allontanò subito, percependo un profumo stranissimo che gli sconvolse i sensi.

Castiel guardò compiaciuto Dean indietreggiare.
“Questa mio caro amico, è Essenzia.
“Hai PROFUMATO delle lettere? Come una scolaresca al primo ballo?”
Castiel sospirò.

“L’Essenzia è l’essenza dell’amore e del Sentimento, sfusa nella carta. Un simile tesoro è così prezioso da essere vulnerabile se lasciato allo scoperto senza protezione e così nostro Padre ordinò a una cerchia ristretta di Angeli, tantissimo tempo fa, che venisse protetta attraverso la CARTA, affinchè anche qualora qualcuno riuscisse a intercettare le lettere, non potesse capire il tesoro che si trovava davanti. Nonostante questo, i più sensibili di voi della razza umana, hanno potuto percepire il valore dell'ESSENZIA, avendo un contatto con il paradiso senza saperlo, ecco così che si è tramandata di secolo in secolo, l'arte e la poesia della scrittura come valore del romanticismo e delle emozioni. La poesia di tutti i capolavori che molti di voi hanno scritto, ha radici molto più lunghe di quelle che conoscevate e deriva dal contatto telepatico di molti vostri antenati direttamente con la connessione dell'Essenzia: una sostanza magica e immortale, che è fatta di sentimento puro, appartiene al paradiso. Solo respirarne il profumo ti alleggerisce lo spirito e ti rende più profondo, ma chiunque scrive su questi fogli, intraprendendo una corrispondenza con la persona amata, che sia una persona innamorata o un semplice amico, l’essenzia arriverà al cuore della persona, amplificandone lo spirito e il sentimento, diminuendone l’inibizione, facendo parlare oi destinatari delle lettere con il cuore in mano.”

“Mi stai dando un filtro d’amore?? Dean era terrorizzato e al contempo emozionato da quanto aveva appena sentito. Aveva davanti un qualcosa di BIBLICO e antichissimo come gli angeli. L'essenza dell'Amore! Era uno scherzo o era tutto vero? Si sentiva quasi indegno di stare davanti a un qualcosa di tanto portentoso e il sarcasmo era l'unica cosa che conosceva per non impazzire.

“No! L’amore è uno dei Valori Assoluti che non si può forzare o inventare dal nulla, così disse nostro padre. Può solo essere alimentato come un fuoco che arde.”

Dean contemplò a bocca aperta un fuocherello  fatuo che Castiel aveva fatto comparire nella sua mano. Volteggiava e cresceva di volume, inizialmente azzurro, divenne viola, poi rosso.”

“L’essenzia fa questo. Aiuta a far parlare il cuore e risana e cura quello che hai già dentro di te, ma che a causa delle ferite e dei blocchi emotivi, rimane nascosto.”

“Non voglio che un pezzo di carta mi costringa a dire quello che non voglio dire!” disse Dean.
Castiel sospirò.

“hai mai letto il libro dell’alchimista?”
“NO.”

“In questo libro il ragazzo sentiva il suo cuore parlare, esso gli diceva: Se quanto hai già trovato è fatto di materia pura, non potrà mai marcire. E tu, un giorno, potrai tornare. Se è stato soltanto un attimo di luce, come l’esplosione di una stella, allora non troverai più nulla quando ritornerai. Ma avrai visto un’esplosione di luce. E anche solo per questo ne sarà valsa la pena.”

Dean ascoltava sbalordito.

“Un giorno il cuore gli disse che lui era felice: Anche se ogni tanto mi lamento,” diceva il suo cuore, lo faccio perché sono il cuore di un uomo e i cuori degli uomini sono così: “hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perché pensano di non meritarlo, o di non riuscire a raggiungerli. Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati, di tesori che avrebbero potuto essere scoperti e sono rimasti per sempre nascosti nella sabbia. Perché, quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente
Dean aveva gli occhi pieni di lacrime.
Castiel andò da lui e gli diede un bacio sulla testa.
“L’Essenzia mi aiuta a farti vedere la verità, ne sono condizionato solo toccandola, parlo in vece sua. E tu Dean? Vuoi parlare in vece sua? Ovvero scrivere?”
“Sì.” Disse Dean.
 
 




*

“Non c’è niente di cui avere paura di un foglio di carta, Sam. Sono come delle fotografie. Non possono farti del male.”

“Dici che non può farmi soffrire essere costretto ad aprire il mio cuore? Ho paura di quello che dice, se mi fossi fidato di lui sarei con Dean adesso!!”

Gabriel lo guardò e rise.
“Che c’è di tanto buffo??”
“Stavo pensando che tu senza farlo apposta hai citato l’alchimista, quasi.”

Sam alzò gli occhi al cielo. “Conosco quel libro, ma non ne era mia intenzione.”
“Quello che tu non sai, è che quando Castiel ha proposto la stessa cosa a Dean, gli ha citato a sua volta un pezzo tratto da esso.”

“Dean???”
“No, Castiel.”
“Che pezzo?”

“Oh, non lo ricordo! Non me lo sono scritto, il fatto è che tu senza farlo apposta, me ne hai ricordato un altro. Anche il ragazzo non si fidava del suo cuore e sai cosa disse?

“Il mio cuore è traditore, non voglio che continui a parlare.” rispose Sam.

Gabriel continuò:
“È un bene,”
rispose l’Alchimista.
È la prova che il tuo cuore è vivo.
È naturale aver paura di scambiare
per sogno tutto ciò che si è già ottenuto.”

Sam tirò su con il naso e disse a sua volta:
“Perché allora devo ascoltare quello che ha da dirmi?”
Gabriel recitò:
Perché non riuscirai mai a farlo stare zitto.
E per quanto tu finga
di non ascoltare ciò che dice,
sarà sempre nel tuo petto
e continuerà a ripetere
quello che pensa della vita e del mondo.

Anche se è traditore?” chiese Sam.

“Il tradimento è il colpo che non ti aspetti.
E se tu saprai conoscere bene il tuo cuore,
esso non te lo darà mai.

Sam e Gabriel si abbracciarono e Gabriel gli diede un bacio sulla testa.
“Ti voglio bene samshine.

"Samshine??" chiese Sam ridendo.
"Sì, perché il tuo sorriso mi ricorda il sole che riscalda tutto attorno a te, anche le tenebre più oscure! Ma tu soffri ora e il tuo cuore si è adombrato ora, così come il tuo sorriso, lascia che l’Essenzia ti aiuti a illuminarlo e riscaldarlo di nuovo.”
“Lo dici solo perché hai toccato quelle lettere.”
“Ma non avrei potuto tirare fuori nulla dalla mia bocca se non fosse stato già esistente, lo sai.” Gli fece l'occhiolino.
 
 


*

Sam sobbalzò. Era seduto sul divano e all'improvviso, si materializzò dal nulla una missiva, galleggiando a mezz'aria proprio davanti a lui, contornata da un fuocherello azzurro e fiamme arancioni che tuttavia non la bruciavano. La prese al volo con un po' di timore, ma il fuoco non lo bruciava e si spense nel momento in cui la tenne in mano.

Questo è meglio dei fuochi d'artificio, pensò Sam con un sorrisetto e aprendola emozionato.

Cari Sam e Adam, ho pensato a lungo se scrivervi o no, - e se non fosse che Gabriel ha ideato questo stratagemma un po' buffo e un po' geniale, forse non lo avrei fatto – ma ci penso da tutto il giorno e…sono preoccupatissimo per l’arredamento della vostra nuova casa!!! Sai quanto conta l’arredamento per un adolescente e non vorrei mai che il ragazzo avesse dei traumi! Quindi dimmi, solo per farmi stare tranquillo, le tende del bagno sono giallo canarino? O ancora peggio, sono state affissate alla cucina? Ricordati quanto è importante per un ragazzo fare colazione con la tavola tutta pulita, adesso hai una responsabilità, Sammy! Niente popcorn sul divano e altre schifezze, e la stanza del ragazzo di che colore è? Tutto ma NON ROSSA, Sammy! Se è rossa, arrivo io con un tocco di vernice e spazzolo via tutto, quindi non ti conviene!
Mi è venuta male vero? Dai, sto scherzando, tranquillo. Vi lascerò il vostro spazio come promesso e non mi intrometterò, solo che non avevo mai pensato di provare questo sentimento di tenerezza pensando a voi due da soli in una casa troppo grande. Perché, è grande vero? Se non lo è, se Gabriel mi ha raccontato una fesseria, vengo lì e gliele suono! Vi immagino come due cuccioli troppo cresciuti in una casa che io avrei voluto regalarvi, prima a te, poi quando ho saputo dell’esistenza di Adam, anche a lui.
Avrei voluto darvela io, perché ve la meritate, Sammy!
Ma non pensare di coccolarti Adam solo te. È anche mio fratello in fondo! Tanto tu andrai in pasticceria no? Non puoi mollarla. Per una volta che hai un lavoro VERO!
Dico sul serio, non sei solo tu che vuoi essere un bravo fratello, anche io voglio esserlo, per te, per lui, non escludermi Sammy, ti prego.
Ecco, sono patetico.
Vi voglio bene, Dean.
 
 
 
 
Sam.
Dean, santi numi, la punteggiatura! Sul finale sembrava che qualcuno stesse dicendo a te che ti vuole bene!
Sto scherzando, sentivo il bisogno di sdrammatizzare, visto che ho le lacrime agli occhi per la lettera che mi hai scritto. La sto leggendo sul divano, mentre è sera con le luci soffuse e il cucciolo è a letto.
Dean, ma come puoi pensare che io voglia estrometterti dal tuo ruolo di fratello maggiore? Un ruolo che hai ricoperto splendidamente anche con me e che io ADORO! Non potrei mai privarti della compagnia del ragazzo, scusami se te l’ho fatto pensare.
Parliamo della casa, le tende non sono gialle in bagno ma VERDI! Sono affisse alla vasca, funzionano come una doccia e Adam ridacchia dicendo che sembra di stare nella foresta pluviale, ma credo gli piaccia, sai? Dice che ama la foresta e le cose vegetali , la fauna..Dean, quante altre cose di nostro fratello non siamo a conoscenza e che ci siamo persi? E se..se un giorno non lo portassimo a vedere questa foresta?
Ok, sto volando troppo con la fantasia..era tanto per dire. Mi manchi, Dean, potrei cancellare questa frase ora e sarà come se non l’avessi mai scritta, ma forse VOGLIO che tu la legga e che un giorno possa prendere davvero in considerazione l’idea di andare tutti lì come una famiglia. Respirare l’aria verde, pura..sentirci PURI..io non mi sono mai sentito puro, ma non per il sangue di demone, ma per quello che tu oramai già sai..vorrei dire che mi vergogno di quello che provo per te, e forse lo farei, forse sarebbe più facile dirlo se tutto ciò non mi facesse sentire così LIBERO.
Questa casa è come se respirasse. La guardo ed è luminosa, perfino dove non c’è luce, mi vengono in mente gli arcangeli, preferisco chiamarli così, non con il loro vero nome, perché è questo che sono e forse dopo tutto questo male, sono tornati a illuminare il paradiso e gli altri loro fratelli. Forse sono diventato troppo sentimentale e forse questo è l’inizio di una nuova era, dove angeli e persone cammineranno insieme tenendosi per mano. Forse è tutta la fantasia di un uomo folle, ma guardo questa casa e RESPIRA, parla di te, come se avesse una bocca, che mentre cucino, mi parla.
Facevo le frittelle stamattina e la casa mi guardava e mi raccontava della nostra infanzia, dei cornflakes che tu mi lasciavi sempre anche quando ne volevi ancora, delle mattinate e pomeriggi intenti a ingozzarci di latte, andavamo già a caccia ma eravamo ancora dei bambini, ricercavamo in quel latte forse un rimando al ventre materno, alla ricerca di una gioventù che ci è stata negata.
A pranzo, invece cucinavo la pasta con la panna e i tortellini, la casa cantava. Cantava di dolcezza e di amore, mi rimandava a un altro tipo di panna, quella con i dolci, quella che facevo quando pensavo a te, durante la pasticceria e avrei voluto essere lì, per prepararla pensando a te.
Con la panna si possono fare tante cose, viene montata e può essere tante cose diverse. Trasformarsi. Mi sono reso conto che io non so chi sono, tu lo sai, Dean? Io credevo di sapere chi sei tu, per me, ma poi ho scoperto che eri tante cose per me, Eri mio fratello, ma eri anche Nicholas. Che cosa direbbe Nicholas di questo se potesse parlare? Mi sgriderebbe, mi odierebbe? Dimmi cosa farebbe, Dean, ho bisogno di sentirmelo dire.
Ti voglio bene.
Sam.
 
 
 
Dean
Sam, sono davvero molto felice che tu abbia preso l’argomento. Avevo troppo timore ad affrontare con te l’argomento “Nicholas” per paura di minare questo equilibrio così labile che si è creato tra di noi, ma tu ora hai tirato fuori l’argomento e io non posso impedire al mio cuore in piena di parlare. Quando siamo tornati al mondo reale, benché giudichi tutto quello che è successo lì, come realissimo, ma dobbiamo rispettare i clichè delle frasi fatte, avevo una voglia matta di riversarti a parole tutto quello che io ho provato e che sento per te, tutto quello che Nicholas, significa anche per me, ma la paura, l’imbarazzo, e tutto questo cataclisma di emozioni che ci hanno sommerso come un terremoto, me l’hanno impedito e sono stato il solito rompiscatole Dean di sempre.
Ma non sono più Dean adesso o almeno non sono più soltanto Dean.
Credo di non essere l’unico che è uscito da questo viaggio incredibilmente cambiato.
Come se ti immergessero nelle acque calde color panna del paradiso e ti ripulissero di tutto quello che sei stato prima. Io so che è solo una soggezione e che tutto quanto è ancora lì, a ricordarci tutti i peccati e gli sbagli che abbiamo commesso in trent’anni di vita, eppure la crescita dello spirito che quel viaggio ti fa fare, basta a farti sentirti PURO e non è forse la purezza dell’anima, quella che conta davvero?
Sam, quando ti ho trovato, in quella grotta, così disposto ad aiutarmi, così altruista, così generoso..credo di essermi innamorato di te una seconda volta. Come sconosciuto, uno sconosciuto elegante, che mi manifestava generosità e amicizia. Poi mi sono innamorato di te come amico, quando fu reso chiaro che ci conoscevamo già.
La gioia che provai, Sammy, in quel momento!
Mi ero già affezionato a te, ma riuscii a contenere la gioia sul mio volto. Mi odiai per questo, certo, ma volevo anche preservarmi, eppure mentre ti gridavo addosso..io ero..FELICE. Felice che a te importava così tanto, al punto da rincorrermi, al punto che continuassi a dirmi che ci tenevi, che eravamo amici,eravamo..LEGATI.
Legati come quei disegnini in cui due figure sono attaccate da un elastico che passa dal polso andando a finire nel cuore! Hai sempre amato queste cose sentimentali e io fingevo che a me non piacessero per fare il duro!
Forse perché di essere legato a te, a quello sconosciuto che arrivava così dal nulla, come piovuto dalle stelle, io avevo capito forse di essere legato in un qualche modo, il cuore me lo diceva, la contentezza di vederti vicino, me lo suggeriva e non era solo perché ero sperduto, senza nessun aiuto, questo lo so.
Quando abbiamo vissuto i ricordi della scuola…
Io sento di doverti ringraziare, Sammy.
Ti ho sempre preso in giro perché ti giudicavo un secchione, SEMPRE.
Non ti capivo, ma ti ammiravo.
Ero fiero del mio fratellino così studioso.
Ma essere fieri di una persona non è lo stesso di capirla., giusto?
Pensiamo che sia scontato, ma non lo è.
Tu mi hai fatto un regalo graditissimo, Sammy, non credo che tu te ne renda conto, di quanto.
Tu mi hai fatto vivere una seconda giovinezza. L’adolescenza che mi è stata negata.
Oh, non per colpa di papà, sarebbe ipocrita da parte mia, non si danno sempre la colpa ai genitori a prescindere.
Per colpa mia, mia soltanto.
Sono stato sempre un giovanotto arrabbiato con il mondo, e sapendo che non saremmo rimasti mai così tanto a lungo, nello stesso posto, sapevo che non potevo affezionarmi a nessuno, anzi, POTEVO, ma sarebbe stato meglio non farlo.
Non potevo permettere al mio cuore di incrinarsi, per l’abbandono,di persone di passaggio, ma che in quelle età credi che siano TUTTO per te.
Tu eri l’unico in grado di farmi commuovere, sciogliere e gonfiare il cuore, ce la mettevo tutta per non fartelo capire, ma fin da bambino, i tuoi bellissimi occhi verdi, erano in grado di farmi cambiare l’umore, il tuo sorriso era l’unico in grado di farmi tremare le gambe e farmi andare a letto sereno e contento.
Non potevo permettere a qualcun altro questo privilegio, una tale debolezza.
Ma tu…tu con i tuoi sogni, la tua fantasia, mi hai trasportato nel tuo mondo, Sammy e non credevo di desiderarlo così tanto come quando finalmente l’ho vissuto.
Non credevo avrei amato così tanto essere il tuo migliore amico, ma è stato tutto così bello.
Certo, la scuola era ancora non nelle mie corde, tu mi hai immaginato così!
Ma mi hai immaginato giusto.
Però è stato bello, mi sono sentito colto, affamato di sapere, mi sono sentito filosofo, profondo e anche romantico.
È così che tu mi vedi, Sammy?
Quando guardavi la notte stellata e cantavi Stella Gemella di Ramazzotti, quando cantavi “Dove sarai, anima bella, stella gemella, magari dietro la luna sarai, come un sogno più nascosto che c’è.” Pensavi a me? Era me che cercavi? Era me che chiamavi?
Anche quando tu mi vedevi con il broncio in quel spaccato di vita al college, non ero davvero infelice, perché sapevo che tenevo il broncio sotto un albero dall’odore speziato in un giardino di una scuola che condividevo CON TE, i tuoi passi calpestavano il mio stesso terreno, le tue lamentele per il troppo da studiare, erano le mie, e potevo sentire la tua voce sempre e il tuo sguardo era sempre puntato sul mio.
Quando ci siamo rotolati sull’erba, ho provato un affetto così forte per te, un attaccamento così forte, che era anche protezione, era fratellanza ma non lo sapevo. Allo stesso tempo, credo di averlo sempre saputo.
Hai dato vita a un mio sogno, Sam.
Esserti amico, l’amico che avresti meritato di avere, e non solo un fratello.
Spero davvero di essere stato un buon amico per te, Sammy, spero tu sia stato soddisfatto di me, anche quando poi la tua amicizia non mi è bastata più.
 
 
 
 
Sam
Dean, oddio, sono felice che tu ne hai parlato. Credimi, io volevo parlarti subito di Nicholas. Da quando siamo usciti da lì, dal nostro SOGNO, ma temevo di essere insensibile, indelicato. Questa è la nostra realtà e pensavo fosse giusto e doveroso parlare di noi due, solo di noi due, una volta tornati qui. Certo, tu hai voluto giustamente parlare di tutto quello che ci è capitato laggiù, ma io temevo di ferirti se avessi parlato di quello.
Forse è stato anche un profondo imbarazzo il mio. Non mi sarei mai immaginato di provare un amore così folle per te, di aver così tanto bisogno di te da immaginarmi addirittura una succursale di te, che mi seguisse addirittura anche a scuola!
Quando poi tu mi hai fatto presente, che in realtà sei stato TU a creare Nicholas, con quell’episodio della palla di neve, avrei voluto saltarti addosso e baciarti, fino a non smettere più, ma ancora mi sono trattenuto. È una follia, mi sono detto. E temevo di sbagliare e mi sentivo in colpa, perché tu puoi dire comunque che sei stato TU, ma tu hai creato il Nicholas bambino, ma io ho immaginato il resto..il Nicholas ADULTO. E ancora adesso non so se è quello che tu davvero avresti voluto, saresti stato davvero così, se non fossi stato mio fratello o si tratta solo di una fantasia che io ho vissuto nella mia testa e che ti ho costretto a VIVERE quando eravamo nel mondo astrale?
Il pensiero di averti fatto vivere, o di averti costretto a vivere una vita e un carattere che non è il tuo, di provare sentimenti che non avresti mai provato e che non sono tuoi, non mi fa dormire, Dean.
Per questo io mi sono allontanato, per questo anche se il pensiero mi distrugge, ho bisogno che entrambi capiamo e riflettiamo meglio su chi siamo davvero.
C’è la possibilità che quello che tu hai vissuto lì, che tu PENSI di provare per me, sia solo un’illusione, in fondo tu hai vissuto la vita che io ho immaginato, ma quindi allora questo vuol dire che anche quello che pensi di provare per me, non è altro che una succursale dei miei desideri?
Questo pensiero mi distrugge dentro, fratello mio. Eri così..PERFETTO. Nel mondo astrale sapevo di AMARTI, prima come amico e di sentire per te una sensazione così famigliare..come se mi fossi appartenuto da sempre.  Ho ADDIRITTURA permesso che uccidessi te stesso durante quella strada, e ti ho perdonato perché sapevo dentro di me, che eri TU.
Ho ballato con te in quella casa nel bosco, perché ho riconosciuto aldilà dell’apparenza esterna, le emozioni giovanili romantiche che provavo per te senza rendermene conto.
Mai con nessun estraneo per quanto bello e affascinante, gli avrei permesso di sedurmi, di baciarmi e toccarmi come hai fatto in quella casa e distrarmi così da una missione pericolosa e così importante, se non fosse che la mia anima già aveva riconosciuto che era la tua! Solo a te potrei permettere di confondere così tanto il mio spirito e il mio cuore da lasciar perdere tutto quello che di importante c’è al mondo, solo tu, è stato sempre così.
E quando volevo mandare al diavolo la missione per salvarti? È successo solo in un sogno, ma dentro di me, qualcosa mi dice che..l’avrei fatto davvero. Oh, sì, forse l’avrei fatto. E la cosa mi spaventa, Dean. Mi terrorizza.
Il pensiero che anche tu mi ami come ti amo io, mi ha reso folle di una felicità delirante, quando eravamo li, ,ma poi ho pensato che tu provi queste cose, solo perché io ho immaginato che fosse così e questa cosa mi fa tantissimo male. Sarebbe come un lavaggio del cervello e io non lo voglio, Dean.
Voglio che tu sia libero, anche da me.
 
 
 
 
Dean.
Sai, sei un incredibile imbecille, lo sai giusto?
Ti amo, ma sai essere un tale idiota quando ti ci metti!
D’accordo, non nego che ho vissuto, nel mondo astrale, la vita che tu avevi immaginato, ma i pensieri, i sentimenti sono sempre MIEI., cazzo!
Ricordi tutta quella grande cazzata del libero arbitrio su cui gli angeli ci hanno sfracassato dal loro primo incontro fino al giorno dell’apocalisse?
Non è una cosa che trascende il mondo astrale, vale sempre!
Tu hai potuto anche immaginare la mia vita insieme a te, ma quello che ho provato, lo so solo IO, io e nessun altro, adesso anche tu, ma solo perché IO ho voluto raccontartelo.
L’hai detto anche tu stesso che avevi desiderato che ti seguissi a Stanford, ma che non riuscivi a immaginarti come io avrei potuto reagire alla cosa, alla novità.
Ed è così che è stato, è come quando uno scrittore inizia a scrivere una storia e poi i personaggi fanno di testa propria.
Io SO che tutto quello che abbiamo vissuto era REALE e spontaneo, tu stesso ti stupivi di come ti tenevo testa, non credo che se avessi potuto immaginarmi, mi avresti pensato così ribelle, so che ti piace comandarmi, fratellino.
Non devi fare così, lo so che ti sei stupito di quanto io sia stato affascinante e bello e romantico, un corteggiatore di altri tempi, sono ance io fiero di me e sai che hai pensato che ero troppo perfetto per essere vero.
Non posso fartene una colpa per questo, ma sei tu che forse a tanta dolcezza devi farti una colpa a TE STESSO, sì proprio te stesso, perché sei tu che mi hai ispirato, che sei stato la ma musa ispiratrice.
C’è una cosa che non ti ho detto: anche se ti ho sempre preso in giro per la tua vena sdolcinata fin da bambino, la amavo.
Spesso quando rincasavo al motel, quando ci ritrovavamo da soli, mi fermavo dietro la porta ad ascoltare la canzone che TU SAI, restavo lì un tempo indefinito e ti immaginavo come un romantico di altri tempi.
A volte mi fermavo a pensare a chi dedicavi questa canzone, perché una persona che ascolta tanto tempo ripetutamente una canzone così sdolcinata, deve pur dedicarla a qualcuno no?
E quando abbiamo ballato questa canzone in quella casa, è stato come se tutto si fosse ricollegato.
Quando ti ho detto che ti amavo durante quel ballo, era perché davvero lo sentivo.
Anche se non sapevo perché.
Mi sono lasciato trasportare dalla tua magia, dalle tue emozioni, che erano diventate le mie.
Sentivo all’improvviso quella canzone come mia, come fosse sempre stata mia.
E queste cose non si possono immaginare, Sammy.
È vero che tu mi hai dedicato questa canzone per tutto questo tempo, come è vero, che da qualche parte dentro di me a me è arrivato questo.
Anche quando stavamo facendo quel ballo.
E nel mondo reale, quando ti vidi a quel ballo sotto quella canzone, quando sono scappato, mi dispiace da morire, di essere scappato.
Sarei voluto rimanere. Sarei voluto rimanere davvero.
Se ripenso a quello che è successo in quella vasca, mi vengono ancora i brividi, Sammy.
Non è stato solo eros per me, Sammy, ma AMORE e cazzo se era reale.
Dimmi che anche per te era reale, Sammy, dimmi che non te ne sei pentito, che lo rifaresti.
Anche se sono Dean, anche se non sono Nicholas ora, ma Dean.
Lo rifaresti con me? Anche se siamo due fratelli maggiori adesso, anche se io sono tuo fratello?
Lo desidereresti ancora?
 
 
 
 
Sam
Dean, diamine, chiedermi certe cose.
Ma cosa ti salta in testa? Secondo te come potrei risponderti?
Potrei farlo in mille modi, ma nessuna bugia, sarebbe granitica come la verità.
Ho cercato di combattere questi sentimenti per te, per tutto questo tempo.
Ma la verità è che io ti desideravo fin da quando sono uscito dalla gabbia!
Facevo quei dolci nella pasticceria di Gabriel, pensando a te!
Quando tu sei stato geloso di me, mi sono sentito come in cielo!
Mi sono sentito un angelo anche io.
È così che deve essere sentirsi in paradiso, ho pensato.
È stranissimo eppure così naturale, come ho ceduto al tuo bacio e ai tuoi BACI, alle tue coccole, carezze, in quella casa. E ora capisco che è perché il mio cuore non ha mai smesso di desiderarti.
Cerco sempre di togliermi quella immagine dalla testa ma non ci riesco.
Se lo rifarei, Dean? Sai quante volte ho pensato che desidero fare l’amore con te?
Ma ho cercato di non dirtelo..perchè non è normale, è malsano..è malato..è..
Meraviglioso..
Ma adesso siamo responsabili per un’altra creatura.
Una creatura che non merita un altro trauma assieme a tutti quelli che ha passato.
Come possiamo fare a fargli questo, Dean? Io non ce la faccio.
Lui non mi ha chiesto più nulla, dopo che gli ho chiarito che abbiamo vissuto qualcosa che ci ha confuso nel mondo astrale.
Mi ha chiesto del bacio, sì, ma non ha insistito oltre le spiegazioni striminzite che gli ho dato.
Noi abbiamo il DOVERE di provare a regalargli una vita normale, Dean.
Almeno fino a quando non capiamo davvero fino in fondo CHI, COSA siamo noi.
Siamo fratelli? Amici? Amanti, anime gemelle?
Vorrei saperlo.
Vorrei avere la risposta.
Vorrei fare l’amore con te e sapere che subito dopo riuscirei a togliermi da quel letto, dalle tue braccia, ma non ho questa sicurezza.
E se invece fosse il contrario? Se scoprissimo che riuscissimo a vivere senza questo?
M farebbe male, mi si spezzerebbe il cuore.
Qualcuno disse che la scelta era anche la scelta di non sapere, la scelta del dubbio.
Ho la mente molto confusa in questo momento, forse ho bisogno di un supporto psicologico. Non so più cosa sto dicendo, forse rischio di ferirti e di ferire anche me stesso. Non so più niente.
 
 
 
Dean.
Sam, sentirti in questo modo mi turba più di quanto tu possa immaginare.
Dio solo sa, - anzi, speriamo di no – quanto desidererei essere in questo momento lì con te, stringerti forte tra le mie braccia, diamine, se fosse dipeso da me, ti avrei stretto tra le braccia subito, il giorno in cui siamo tornati! Non ti avrei fatto andare via dopo una simile esperienza.
Ma ho capito. Ho voluto darti il tuo spazio, perché l’amore fa questo. L’amore non è egoista.
Avrei potuto dirti mille cose e farne altrettante.
Avrei potuto rinfacciarti di aver rischiato la mia vita, la mia identità, la mia sanità mentale per averti seguito in quella prova e sarebbe stato vero, ma questo come ti avrebbe fatto sentire?
Non sarebbe stato giusto cercare di tenerti ancorato a me, con la prepotenza, la manipolazione, l’inganno o peggio, i sensi di colpa!
Non avrebbe dato valore a tutto quello che siamo stati noi in quel mondo!
La famiglia spesso ti vincola e cerca di manipolarti, ma io non voglio essere o peggio, ho scoperto di non essere quel tipo, forse anche perché ho scoperto di non essere solo famiglia per te, e che tu non sei solo famiglia per me.
Sei amore ma non voglio che sia quell’amore possessivo che ti tiene legato.
Avrei potuto cercare di costringerti a restare con me quando siamo tornati, ma avrebbe sminuito tutto. Non voglio essere quel tipo di persona per te, forse perché anche io non mi sento più così, sono sincero quando ti dico che ne sono uscito incredibilmente cambiato.
Tu mi hai cambiato profondamente e non mi interessa quante logiche possano dire che è una vita che non abbiamo mai vissuto. Il tempo è relativo, esiste un tempo reale? È forse meno reale solo perché abbiamo vissuto ANNI canalizzati in un’ora o mezzora scarsa? No, per me non è meno reale solo per un tempo temporale diverso!
 Credo neanche per te.
Quindi non importa in che modo abbiamo vissuto tutto questo, in che LUOGO, avremmo potuto perfino far l’amore in paradiso, ma per me sarebbe stato reale lo stesso!
Non abbiamo mai vissuto davvero quella vita? L’abbiamo vissuta solo lì? Non importa , per me non importa COME l’abbiamo vissuta, ,ma l’abbiamo vissuta ed è comunque reale per me.
E voglio che lo sia anche per te, Sammy.
Sai, Sammy, all'inizio non avevo preso bene essere stato estromesso dal sapere che tu sei stato male dopo esserci visti quel giorno al parco, pensavo che quello che ti era accaduto fosse una cosa brutta, lo confesso, ho odiato anche me stesso, perché ne ero, anche se non volontariamente, la causa, ma Castiel mi ha spiegato che questo è successo per via di tutto l’ardore con cui tu hai vissuto tutto questo, ti ha prosciugato talmente tanto che hai finito per essere febbricitante!
Quanto mi sono spaventato! Avrei voluto essere li per misurarti la febbre e stendermi accanto a te tutta la notte!
Ma poi mi sono reso conto, e me l’ha fatto capire anche Castiel, che non avrei potuto, perché ne ero io la causa!
Una febbre d’amore Sammy, è possibile che esista una cosa del genere?
Credevo FEBBRE D'AMORE fosse solo una telenovela, non pensavo potesse esistere davvero!
Praticamente tu hai vissuto in rappresentazioni reali e concrete, quello che finora la tua anima aveva solo idealizzato, in un certo senso hai vissuto uno sconvolgimento emotivo che ti ha turbato l’anima e il cuore.
La stessa cosa vale per me, ma tu probabilmente per quello che hai affrontato, sei più provato.
È come se avessi le energie prosciugate e le emozioni avessero subito un tracollo.
Abbiamo indotto la nostra anima a una grande pressione. Nella vita reale le persone non sono abituate a forzare così il fisico a una simile pressione di emozioni, nella realtà predomina la razionalità, le emozioni hanno vita breve, li invece è stato un boomerang full immersion di emozioni e abbiamo in questo modo provato molto la nostra anima e il nostro cuore non abituato a una simile pressione non stop.
Questo ha surriscaldato la mia, la tua temperatura.
Ho sempre caldo, Sammy, non so se è lo stesso anche per te, ma è come se un incendio mi dirompesse, mi hanno detto che è così quando apri il chackra del cuore alle emozioni e quel viaggio ci ha dato questa apertura.
Ho perfino paura di quello che potrei dirti in questo stato perché davvero non ho il controllo dei miei sentimenti.
So che prima o poi, questo ardore scemerà e quasi mi dispiace sai?
Vorrei darti tutto l’amore, vorrei darti tutto quello che meriti ma tu lo vorresti?
Io sarei ancora in grado di confermarlo, una volta che i brividi dell’introversione e dell’imbarazzo mi facciano essere più pudico di quanto sono adesso, prima che questa sorta di ubriachezza d’amore scomparirà?
Se proseguirà allora potremo dire che il nostro è vero amore.
Non sei solo tu che devi capire Sammy, ma anche io.
La domanda è: sei disposto a capirlo insieme?
 




















Note dell'autrice: sappiate che la storia della nascita del romanticismo nella scrittura non era prevista, ma poi dovevo inventare un motivo realistico sul perchè mai Dio avrebbe voluto inserire dell'amore sfuso nella carta ahhah e da qui mi sono fatta mille film mentali LOL sappiate che io quando mi invento tutte queste cose così astruse, è come se ci credessi VERAMENTE ahha xd lo so che sembra folle, ma quando mi faccio tutti questi ragionamenti e spiegazioni è come se nella mia testa quello che racconto diventa reale xd
purtroppo ho scritto prima le lettere e solo DOPO ho creato la storia dell'Essenzia quindi non so se il romanticismo delle lettere è abbastanza sdolcinato da conformarsi all'Essenzia ahha anche se ammetto di aver poi aggiunto dei piccoli pezzi dopo, qui si sente comunque che Sam e Dean sono ancora un po' bloccati, ma anche se potessi tornare indietro e scrivere prima l'Essenzia e poi le lettere, non so se avrei voglia di esagerare troppo con il miele, se le lettere sono venute così, vuol dire che è giusto siano così senza stare a forzare troppo LOL in fondo, come dice Cas, l'Essenzia non è un filtro d'amore, toglie solo le inibizioni ma non ti crea niente dal cuore che tu non hai già o non pensi in qualche modo.

detto questo vi lascio e anche il prossimo capitolo sarà molto emozionante!

la scelta era anche la scelta di non sapere, la scelta del dubbio. (Cit Albo di Dylan Dog)
   
 
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