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Autore: Schmetterlinge    09/01/2021    2 recensioni
Il Master le si affianca, fissandola [dritta] in quei profondi occhi color cobalto.
“Non voglio che tu ti faccia male, Juvia.”
La ragazza lo guarda, in attesa che finisca.
“Ma ti autorizzo a scatenarti come poche volte nella tua vita, siamo intesi?”
Lo scruta, incerta di aver afferrato pienamente il significato di quelle parole.
“Ti do dieci secondi per terminare l’incontro, d’accordo?”
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non credo sia una buona idea.”

 

Juvia aveva accennato un flebile sorriso, una mano dietro la nuca, l’altra intorno al fianco.

 

“Non preoccuparti, in fin dei conti è un allenamento.”

 

Erza la fissava divertita, quasi non vedesse l’ora.

 

“Non avrai paura, Ameonna?”

 

Gajeel sapeva essere insopportabile quando ci si metteva, godeva nel stuzzicarla.

 

“Ci andremo piano, promesso.”

 

Anche Natsu si stava trattenendo dallo scoppiare in una risata indelicata, elettrizzato da quella situazione piuttosto singolare.

 

“Se proprio non te la senti puoi tirarti indietro.”

 

Juvia aveva abbassato il mento, nascondendo un sorrisone di fronte allo sguardo provocatorio di Gray.

 

“Visto che insistete.”

 

Schiocca le dita la Water Maker, mettendosi in posizione, pronta a dare inizio a uno spettacolo che in molti avrebbero ricordato per decenni.

 

“Tutti e tre assieme, quindi?”

 

Sospira sconsolata la ragazza dalle grandi iridi blu.

 

“Mi pare un po’ esagerato.”

 

“Vediamo come va, d’accordo?”

 

Erza moriva davvero dalla voglia di dare una lezione a quei tre scapestrati.

 

 

 

Natsu, Gray e Gajeel da una parte

 

Juvia e Titania dall’altra

 

 

 

“Ricordi lo scontro contro Melody?”

 

Quello della rossa è poco più di un sussurro.

 

 

 

Come avrebbe potuto dimenticarlo

 

 

 

“Vorresti che facessi qualcosa di simile?”

 

“Più o meno.”

 

“Ero convinta nominassi quello con Minerva.”

 

Silenzio.

 

“Aiuterebbe.”

 

“Va bene, ho capito.”

 

“Però non tiriamola molto per le lunghe.”

 

“D’accordo.”

 

Scoppiano a ridere mentre si affiancano, spalla contro spalla.

 

 

 

 

Juvia ed Erza erano sempre state affiatate e - soprattutto - avevano molto in comune

 

Più di quanto si potesse immaginare

 

 

 

Le regole erano semplici.

 

 

 

L’ultimo a rimanere in campo avrebbe vinto

 

 

 

“Quindi è sufficiente scaraventarvi oltre la linea bianca?”

 

Gajeel era sempre così delicato.

 

 

 

Scaraventare addirittura

 

 

 

“Già.”

 

Titania ride nel rivolgere un’occhiata eloquente alla compagna di squadra.

 

“Pronta?”

 

“Quando vuoi.”

 

Chiude gli occhi Juvia, prendendo un respiro profondo non appena avverte il terreno smuoversi.

 

 

 

Stavano arrivando 

 

 

 

Sentì la forza scorrerle nelle vene, così grande e tumultuosa, tanto da mozzarle il fiato.

 

 

 

Un potere di cui ora sapeva essere padrona incontrastata

 

 

 

Sorrise non appena si ritrovò i volti di Gajeel e Gray a pochi centimetri dal proprio.

 

 

 

 

Prevedibili

 

 

 

 

I ragazzi erano indubbiamente temibili e non sarebbe stato semplice portare a casa il risultato.

 

 

 

Però …

 

 

 

Si sentì affondare nel terreno, spinta violentemente all’indietro, tanto da ritrovarsi a bordo campo, al pari di Titania che sembrava stesse faticando con Natsu.

 

“Tutto qui, Ameonna?”

 

L’Iron Maker stava sorridendo.

 

“Saremo delicati.”

 

“Ma che gentili.”

 

Persino Gray la scrutava malizioso, convinto di avere la vittoria in pugno.

 

 

 

 

Ma Juvia non era più la nemica che aveva combattuto un tempo

 

 

 

Mancava poco, pochissimo.

 

 

 

Quella volta aveva perso perché si era lasciata condizionare

 

 

 

Rilassa le spalle mentre sorride a Titania, al suo fianco e anche lei apparentemente sul punto di perdere.

 

 

 

Ma questa volta …

 

 

“Pronta?”

 

“Pronta.”

 

Tutto avvenne veloce.

 

 

 

Era giunto il momento

 

 

 

 

Fu eccitante contemplare il terreno frantumarsi e l’aria smuoversi violenta.

 

 

 

 

 

Era giunto il momento di lasciarsi andare 

 

 

 

 

Juvia si sporse in avanti, incastrandosi alla perfezione tra i volti delle due persone a lei più care  e mozzando loro il fiato mentre fulminea andava a scaraventarli contro il suolo, facendoli sprofondare verso il basso.

 

“Mi dispiace, ragazzi.”

 

Fu un boato assordante e fragoroso, per non parlare del polverone che andò a sollevarsi, oscurando il cielo.

 

Quando la luce tornò a fare da padrona, la dominatrice dei mari scorse i volti di Gajeel e Gray osservarla senza parole.

 

 

 Erano a terra

 

Poggiati sui gomiti

 

 I capelli scompigliati

 

 

 

“Ma cosa …”

 

“Tutto bene Erza?”

 

Titania le era accanto, precisamente sopra Natsu.

 

 

 

 

Anche lui al suolo

 

 

“Tu?”

 

“Sembrerebbe di si.”

 

Abbassano il mento sorridenti, consapevoli di avere ancora gli occhi dei ragazzi su di loro.

 

“Bene, direi che abbiamo finito.”

 

“Hai ragione.”

 

“Merenda?”

 

“Volentieri.”

 

I ragazzi si guardarono l’un l’altro.

 

“Non può essere…”

 

Erza li squadrò scettica.

 

“E perché mai?”

 

“La linea …”

 

Bastò abbassare lo sguardo per farli ammutolire.

 

 

 

Le ragazze a bordo campo.

 

 

 

 

Gray e Natsu sbiancarono.

 

 

I ragazzi decisamente oltre

 

 

“Ma come diavolo ..?”

 

“Invece di attaccarci come dei forsennati avreste potuto rendere la cosa un po’ più interessante, no?”

 

 

 

 

Silenzio

 

 

 

 

“Vi siete volutamente lasciate spingere al confine per poi …?”

 

Juvia nascose le labbra tra le dita.

 

“Con voi tre assieme la forza bruta non basta.”

 

 

 

 

Ma l’astuzia forse si

 

 

 

 

“E poi non potevamo perderci la merenda.”

 

Per poco Gajeel non capitolò a terra.

 

“La merenda?”

 

Erza battè le mani entusiasta, due occhi sognanti.

 

“Già, la torta alle fragole!”

 

Natsu e Gray rimasero teneramente allibiti, non riuscendo a ribattere in alcun modo, così Juvia prese a braccetto la propria compagna di team, avviandosi tutta sorridente alla hall della Gilda.

 

“Forza pigroni, andiamo!”

 

Risero come delle adolescenti, soddisfatte di aver portato a casa il risultato per non parlare delle espressioni esilaranti dei ragazzi.

 

 

 

Difficili da dimenticare 

 

 

 

Juvia sollevò il mento quando scorse Gray e Gajeel affiancarsi.

 

“Fatto male?”

 

“Spiritosa.”

 

“Non farete gli offesi?”

 

L’Iron Maker sbuffò, il volto fintamente imbronciato.

 

“E’ stato imbarazzante.”

 

“Puoi dirlo.”

 

“Ameonna!”

 

Juvia rise come poche volte, contagiando anche Gray e Natsu mentre si avviavano uno accanto all’altra, spalla contro spalla, come erano sempre stati soliti fare.

 

“La prossima volta non sarò tanto benevolo.”

 

Quello di Gray è un sussurro appena accennato.

 

“Ma davvero?”

 

Sentì la mano di lui carezzarle la testolina folta, delicato e dolce.

 

“Vedremo.”

 

“Già.”

 

 

 

Era bello essere a casa

 
 
 
 
 
   
 
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