CAPITOLO 4
Dopo quasi un’ora, i due
indigeni riportarono Sam nella tenda.
Il suo corpo era segnato
da numerosi ematomi e ferite, ma la cosa più preoccupante era la ferita alla
testa.
Probabilmente se non riceveva delle cure il più presto possibile, avrebbe subito
dei danni permanenti.
Jack la strinse a se,
cullandola nel suo abbraccio, sperando che qualcuno venisse a liberarli; non
poteva pensare di perdere un’altra persona cara…non Sam che era la donna che
amava e alla quale non aveva mai avuto l’occasione per dirglielo.
I rumori provenienti
dall’esterno però, fecero ritornare in se Jack,
facendogli distogliere lo sguardo dal viso di Sam.
Si udirono dei colpi
d’arma da fuoco in lontananza, mentre per il villaggio degli indigeni si era
scatenato il caos; all’improvviso una figura comparì proprio di fronte a lui, e
Jack non ebbe difficoltà a riconoscere il suo amico
Teal’c.
-Teal’c…sei arrivato!- sussurrò Jack senza forze.
-Come si sente O’Neill?-
chiese preoccupato Teal’c avvicinandosi.
-Dobbiamo portare Sam in
infermeria al più presto- rispose deciso tentando di alzarsi con l’aiuto di
Teal’c. Fatto ciò, il Jaffa prese tra le braccia Sam
ancora priva di sensi, e uscirono velocemente dalla tenda.
Alla base della rampa
dello Stargate all’SGC, ad attenderli vi era la dr.ssa
Fraiser con un’equipe medica al suo fianco, mentre Daniel li attendeva dalla
sala comando accanto al Generale Hammond.
-Oh mio Dio…cosa le è
successo?- chiese correndo incontro a Teal’c, afferrando Sam e facendola
distendere sulla branda.
-Ha una
profonda ferita alla gamba…un colpo alla testa…e dei tagli provocati durante
una lotta!- sussurrò Jack
accasciandosi lentamente sulla rampa a causa del forte dolore all’addome.
Teal’c…porta il colonnello in infermeria, mentre io mi
prendo cura di Sam!- urlò Janet spingendo la barella su cui era Sam.
Jack,
una volta giunto in infermeria
fece un breve rapporto al Generale, ma la sua mente era altrove; non riusciva a
smettere di pensare a lei e al suo
viso pieno di ferite, le immagini gli affollavano la mente che pian piano
cedette alla stanchezza, facendogli chiudere pian piano gli occhi sul letto
d’infermeria.
I sonniferi somministrati
dalle infermiere lo fecero dormire per altri due giorni, quando finalmente una
sera aprì lentamente gli occhi.
-HEY…il bell’addormentato
si è svegliato!- urlò Daniel voltandosi verso gli
altri.
-Ciao Danny!- sussurrò Jack.
-Come ti senti?- chiese
abbassando il tono della voce.
-A dir
la verità…sono stato meglio Daniel!- rispose cercando di voltarsi da un lato,
senza avere successo.
-Vedrà che si riprenderà
presto O’Neill!- affermò sicuro di sé Teal’c.
-SAM come sta…si è
ripresa? Dove l’avete portata?!?- chiese afferrando
per il colletto Daniel che gli era accanto. Dopo aver perso conoscenza non
aveva più avuto sue notizie e se tutti erano lì da lui…chi stava vicino alla sua Sam.
-Sta tranquillo…era molto
grave, ma sai come è fatta la nostra Janet- disse
Daniel voltandosi verso la dottoressa –è riuscita a rimetterla in sesto. Ora
avete solo bisogno di riposo tutti e due!- finì
socchiudendo gli occhi, consapevole che Jack odiava le lunghe permanenze nel
letto d’infermeria.
-Quando potrò uscire?- chiese serio Jack fissando Janet.
-Penso che domani potrà
essere dimesso se non sorgono problemi!- rispose
sorridendo.
-Bene…grazie a tutti…ora me ne torno a dormire!- disse voltandosi da un
lato.
-Buonanotte Jack!-
L’indomani mattina Jack fu dimesso dall’infermeria e appena fuori…si diresse
subito nella stanza accanto dove era ricoverata Sam.
Bussò piano alla porta,
quando una voce provenì dall’interno.
-Avanti!-
-Hey Carter!- esclamò
vedendola cosciente.
-Buongiorno Signore!-
sorrise lei in risposta.
-Come ti senti?- chiese
sedendosi sulla sedia accanto al letto.
-Mi sto lentamente
riprendendo a parte la gamba ingessata …e lei?- chiese osservando i vestiti da
civile che indossava Jack.
-Mi hanno appena dimesso e
devo dire che a parte il solito dolore alle
ginocchia…sto bene!- rispose scherzando.
-Beato lei che può uscire da qui!- disse fissando il soffitto sospirando.
-Che ne dici se una volta
uscita da questa stanza…vieni a pescare con me?-
chiese senza pensarci due volte, tanto ormai di rifiuti ne aveva già ricevuti
tanti…fin troppi.
-A pescare? Con lei?-
ripeté perplessa, fissando gli occhi in quelli color nocciola del suo
superiore.
-Sì…che c’è di male?- rispose stizzito.
-Niente…è che non sono al
100 %. Non riesco nemmeno a stare in
piedi- rispose indicando la gamba.
-E allora? Una bella vacanza e tornerai al 120 %!!- replicò, deciso a non accettare un rifiuto.
Sam si soffermò a pensare
per qualche secondo…poi sollevò lentamente il viso, fissando i suoi occhi in
quelli di Jack, mentre un leggero sorriso le si formava
sul viso.
-Accetto!-
-GRANDIOSO!- urlò Jack scattando sulla sedia e stringendo i pugni, mentre lo
stesso sorriso di Sam compariva anche sulle sue labbra.
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Anche questa è conclusa…però devo dire che il finale mi ha messo non poco
in difficoltà. È totalmente diverso dalla mia prima stesura su carta, ho dovuto
fare moooooooolti cambiamenti ma ne sono comunque
soddisfatta.
Che dire…aspetto numerosi commenti da parte vostra e alla prossima.
Ciao!!!
ILARIA