Sono un segnavento,
appollaiata su tegole e camini
aspetto che ti avvicini
per farmi girare
su eliche infinite,
su orbite rare.
Sei pace e tormento,
vorrei venirti incontro
muovendo in fretta le ali,
ma di ferro sono fatta
e i miei piedi
son ficcati nel cemento.
Resto immobile
nei giorni di risacca
in cerca di rimedi
alla noia, al mal di cuore
che mi attacca
quando sono troppo stabile.
Qui ti aspetto,
ma di ferro sono fatta
e non sono indistruttibile.
La pioggia mi arrossisce,
il sole mi spacca
in crepe invisibili.
Gli uccelli miei simili
sono di carne ed aria
la tua forza possono usare
per gettarsi in picchiata o planare,
ma io di ferro sono fatta,
inanimata e precaria
sul tetto di un casolare.
Tu lo sai di che ho bisogno,
sulla mia faccia piatta
mi basta solo un segno
che da matta
inizio a vorticare,
ma di ferro sono fatta
e lo so che con me non puoi restare.