Sherlock Holmes/Implied!William James Moriarty

Ti ho capito al primo sguardo, e tu hai capito me.
C’è qualcosa che io consideri sacro sulla Terra? No, sono frottole per menti vuote che aspettano disperatamente di essere riempite. Dalle parole di un leader, da una convinzione politica, da una religione.
Ma nella matematica c’è la mano di Dio, non è così? Il Grande Architetto.
L’ho dedotto da come osservavi quella scala a chiocciola; non come avrebbe fatto chiunque altro.
Era come se potessi vedere in trasparenza i meccanismi di precisione che giravano nella tua mente, ogni rotella, ogni ingranaggio.
L’hai apprezzata, ne hai calcolato la funzionalità, la grandezza, ne hai ammirato la bellezza come si fa con le opere d’arte.
Eri rapito e non penso che ti succeda facilmente. Sei un calcolatore, come me; ma non hai saputo resistere, malgrado questo ti esponesse. Non sei normale. Per questo ci intendiamo, tu ed io. Ma non siamo dalla stessa parte.
Non mi sento in pericolo vicino a te – non per ora – so che vuoi prolungare questa sciarada per il maggior tempo possibile. Ti piace divertirti, conte Moriarty? Vuoi dilettarti con me, anche se non sono nobile? Ti tento, l’ho capito. Non ho bisogno di spiegazioni quando posso decifrarle da solo.
Ho le mie donne, loro mi adorano, ma forse essere amato non mi basta.
Voglio essere sedotto con le parole, non col corpo.
Desidero qualcuno alla mia altezza che mi sfidi, che mandi in fiamme la mia mente. E tu lo fai.
Sono certo che sia tu l’omicida sul Noathic, anche se non posso dimostrarlo, per adesso.
Ma non rinuncerò, non è nella mia natura. Cosa c’è nella tua, cos’è la tua?
Non sei un ladro, non sei un agente politico e neppure un predatore sessuale, le tue vittime non le scegli così. Eppure un guizzo in quegli occhi di brace ti ha tradito. Ci sono segnali del corpo che non si possono nascondere, la chimica non mente.*
Non è vero, Liam?
Quanto odi che ti chiami così, o quanto ti piace? Immagini di ascoltare lo stesso nome bisbigliato all’orecchio, il mio respiro caldo che evapora sulla tua pelle fredda?
E i tuoi strani fratelli, cosa pensano? Morivano di gelosia, e non in modo sano. Questo sentimento non lo è, perché nessuno può essere posseduto, ma c’è qualcosa di diverso, tra voi.
Dubito che abbiate la stessa origine, che quello che vi unisce sia un vincolo di famiglia. Credo sia una società, un circolo segretissimo, un club di assassini; tu, Albert e Luis, uniti da una macchia di sangue sulle mani, una che non potrà mai essere lavata via.
Cosa avete sacrificato sull’altare della vostra setta? Quali vite, e quante? Penso che per voi non sia un problema etico e non lo è neppure per me, ma esiste la giustizia, Liam, la legge.
Siamo legati da un filo invisibile e tutti e due lo stiamo tirando senza muovere un dito, solo volendolo.
Io che gioco a non prendere nulla sul serio, tu che entri in partita, algido all’apparenza ma ardente di fuoco infernale. Mi mangeresti e forse non solo per modo dire.
Vorresti assaporarmi, ma in quale modo? Divoreresti il mio cuore, o mi manterresti vivo e piegato al tuo volere? Quando mi hai detto:
Prendimi se ci riesci, Mister Holmes
sapevi cosa facevi. Cosa stavi innescando. Ora la persona al centro dei miei pensieri sei tu, e io popolo i tuoi sogni proibiti come qualcosa d’inafferrabile.
Non l’ho detto, non ti ho risposto a tono, la mancanza di ogni reazione ti fa impazzire, vero? Non voglio che tu mi catturi, per questo cercherai di farlo. Mi attirerai in una trappola di miele e veleno, e io mi lascerò adescare.
Ma in quel momento scoprirai che sono più di quello che sembro: un ragazzo vanitoso che ama i bei vestiti, che porta i capelli legati come una fanciulla per scandalizzare i benpensanti, uno che divide la casa con un amico e non fa niente per mettere a tacere certe voci.
Ti piacerebbe che fosse vero? Io e John Watson, anime perdute e ipocriti borghesi; due cose che di solito si contraddicono, ma nel mio caso potrebbero essere verità parallele. No, sai che non è così, non posso sperare che abbocchi a un’esca tanto grossolana.
Mi domando se vorresti inginocchiarti e baciare il mio anello col teschio in una parodia di devozione – con vera sottomissione, solo per sentirti libero.
So cosa significa vedere il mondo che gira troppo lentamente, le persone stupide che lo popolano agitarsi come tanti burattini. Ma io li compiango, tu li detesti.
Cosa sei disposto a fare per avermi per te, per parlare con un tuo pari, per trattenermi nella tua ragnatela? Sarei una farfalla da divorare, o mi inchioderesti con uno spillone come il più crudele dei bambini? Vivo o morto fa lo stesso?
Voglio scoprirlo e ci riuscirò. Non potrai evitarmi, o dimenticarmi, sarà la tua tentazione.
Prendimi, se ci riesci, Liam.


*Chiaramente questo è un omaggio a SherlockBBC