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Autore: AlekHiwatari14    13/01/2021    0 recensioni
Questa è la storia di My Hero Academia vista sotto un altro punto di vista. Ecco a voi una What if insolita con la "variante" immessa nella storia principale, una variante che potrebbe cambiare sotto molti aspetti la storia dei nostri protagonisti, una variante di nome Rin Aizawa.
In fondo... questa non è una storia normale, ma la storia degli eroi più grandi che il mondo abbia mai conosciuto.
Se volete sapere come sarebbero andate le cose se ci fosse stata la variante, allora questa è la storia che fa per voi.
BUONA LETTURA!
***
[ATTENZIONE : Cambio rating da giallo ad arancio per eventi che partiranno dal capitolo 26! Eh si! La situazione si scalda ragazzi! ]
{IL PERSONAGGIO SORPRESA È GIÀ PRESENTE, MA SARÀ EFFETTIVO NEL 65.}
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 75

E' Domenica e i ragazzi finalmente possono riposarsi e godersi di un giorno libero, soprattutto Aoi. Non essendoci le lezioni, il ragazzo decide di restare più a lungo del dovuto nel letto, non accendendo il suo smartphone e risultando irraggiungibile da chiunque, compresa Toru che ogni mattina gli mandava il messaggio del buongiorno. 
"Ragazzi, avete visto Shinkawa?" Domanda Kirishima non vedendolo.
"Sarà andato in letargo." Ipotizza Kaminari, mentre se ne stanno a fare colazione. 
Toru, non vedendolo, comincia a chiedere in giro: "Ehi, ma qualcuno di voi sa se Aoi è già sceso per fare colazione?"
"Io sono arrivato per primo e non l'ho visto arrivare." Confessa Tokoyami, seguito da Shoji:"Quindi o è arrivato prima e poi è andato via oppure ancora deve farsi vivo."
"Penso più alla seconda opzione. Magari se ne sta a letto a fantasticare e a fare porcherie."Ipotizza Mineta, ma la invisibile è abbastanza preoccupata:"Che strano... di solito entra prima il borbottio del suo stomaco e poi lui. Non si perderebbe mai una colazione..."
"Non è che sta poco bene? In questi giorni l'ho visto proprio a terra. Forse ha preso l'influenza?" Pensa ad alta voce Ashido, quando notano qualcun altro con il morale a terra.
"Ragazzi, cos'ha Rin?" Domanda Eijirou, vedendola con la testa sul tavolo e il morale più basso del solito.
"Perchè sono così sbagliata...?" Si chiede la ragazza, stando in depressione e ripensando alle parole che Tamaki ha detto a Kirishima l'altro giorno.
Intanto, Aoi si sveglia ma la malinconia subito lo assale. Il primo pensiero che ha, è quello di essere rimasto senza soldi e di conseguenza, non poter né comprare nulla a Toru, né comprare i tanti giochi che sono presenti nella sua lista. Inoltre, sapere che l'intimo acquistato e pagato tanto è stato preso da quella che pensava essere un'amica, Rin, gli mette subito il nervoso.
"Non la capisco! Non gioca più, non parla più e poi mi frega anche la roba!" Si innervosisce, mettendosi il cuscino in faccia.
"Devo trovare un modo per fare soldi... solo così posso riavere la possibilità di comprarmi ciò che voglio, ma soprattutto fare un regalo a Toru...il problema è come?! Come diamine faccio a fare soldi? Che mi invento?" Si chiede il ragazzo, per poi alzarsi dal letto.
Amareggiato e turbato, si alza e si veste, approfittando del fatto che fosse domenica, se ne esce a fare un giro per la città senza avvisare nessuno e cercando un modo adatto per fare soldi. 
Qualche minuto più tardi, Toru arriva sul piano del ragazzo, bussa la porta e nel bussarla nota che si apre da sola.
"Aoi?!" Chiama, aprendola e vedendo che ha dimenticato di chiudere la porta della sua camera. Così, ritrovata nella stanza vuota, la invisibile non può far a meno di pensare:"Ma che fine ha fatto?"
Prende il cellulare e prova a chiamare, ma nulla.
"Non risponde al cellulare. Mi sto seriamente iniziando a preoccupare..." Farfuglia lei preoccupata.
Nel frattempo, in sala comune, l'argentea sembra davvero K.O.
"Ma Rin non si sente bene?"Domanda preoccupato Kirishima, quando Tokoyami rivela:"Sta così da quando è scesa. Si è fatta la ciotola di latte e cereale, si è seduta al tavolo e dopo nemmeno un boccone si è messa così senza dare segni di vita."
Sentendo quelle parole e ricordando lo strano atteggiamento dell'argentea, Bakugou si decide a parlarle. Le va vicino, sedendosi proprio dinanzi a lei, convinto di irritarla domandandole:"Ehi, Sfregiata, che hai?" 
Ma la reazione è completamente inaspettata.
"Lasciami morire qui." Dice lei, affondando la testa nelle braccia per non far vedere lo sconforto e la disperazione che ha dentro.
"Sinceramente non la capisco." Commenta Sero, seguito da Kaminari:"Già... sembra quasi che sta in depressione."
"Depressione? Tsk... quella ha la pelle dura. Altro che depressione!" Brontola Katsuki, negando l'evidenza, ma lei è davvero giù di morale. Non a caso, infatti, guarda quella ciotola di latte e cereali, per poi spingerla via.
"Ricchan?" Chiama Izuku, vedendola alzarsi e andarsene via.
"Dubito che stia bene." Aggiunge Shouto, quando Jiro domanda: "E' successo qualcosa?"
"No, a parte che ieri si è comportata in modo strano." Svela il bicolore, incuriosendo il rosso:"In modo strano?"
"Si, è scomparsa senza preavviso." Continua Bakugou, ma Todoroki lo corregge: "In realtà se n'è andata perchè l'hai infastidita."
Sentendosi messo in discussione, l'esplosivo sbraita: "Sta zitto!"
Nel frattempo, l'argentea se ne sta in camera sua. Prende il taccuino, cominciandolo a sfogliare. Tante speranze e sogni fatti su quel ragazzo di nome Amajiki Tamaki ormai sono andati infranti. Tutti quei progetti per conquistarlo e alla fine lui non riesce a vederla per quella che è. Mette la mano sulla sua cicatrice, mentre le lacrime escono spontanee. 
"Perchè?! Perchè sono così brutta per te, senpai?" Mormora lei, credendo che l'origine di tutta la paura di quel ragazzo sia la sua cicatrice.
Butta quel taccuino nel cestino, per poi abbandonarsi ad un pianto senza fine. Sta male, ma ne è consapevole. E' inutile star dietro qualcuno che in realtà non ti vuole.
Arriva l'ora di pranzo e di Aoi ancora nessuna traccia. La sua assenza non passa inosservata:
"Ehi Hagakure? Ancora nessuna notizia di Shinkawa?" Chiede Kaminari preoccupato, avendo come risposta:"No, non so più cosa pensare. Ho chiamato anche sua madre e mi ha detto che non ha sue notizie. Non ho la minima idea di dove possa essersi cacciato."
"Non pensi che sia il caso di avvisare il professor Aizawa?" Propone Momo, ma lei vuole attendere ancora un po':"Vedremo. Se per stasera non si fa vivo, andremo da Aizawa."
In quell'istante l'argentea sta entrando in sala comune e sentendo quel cognome, confonde:"Mi avete chiamato?"
Momo guarda la sua compagna di classe e ribatte: "No, non parlavamo di te, ma del professore."
"Già, siamo abbastanza preoccupate."Fa notare Jiro e incuriosendo la ragazza:"Perchè? Cosa è successo?"
"Non lo vedi?! E' da stamattina che Shinkawa è sparito!" Si agita Kaminari insieme a Toru: "Già! E se è stato preso da un villain?!"
Rin guarda freddamente l'invisibile. E' come se la guardasse ma non proprio. Ha uno sguardo perso nel vuoto, mentre sospira: "Ah, pensavo cosa fosse successo... vedrai che prima o poi sbucherà fuori come un Jack in the box."
Con questo, la ragazza si siede a tavola, prendendo una ciotola di ramen e standosene a fissare quel cibo invece di mangiarlo. Il comportamento di certo non passa inosservato.
"Ricchan, va tutto bene?!" Domanda Shouto e lei risponde drammaticamente:"No, sono un essere inutile!"
Appoggia nuovamente la testa sul tavolo, spostando la ciotola e ripensando sempre a quelle parole del senpai, avendo solo tristezza attorno a lei.
Nessuno sa, però, che in quell'istante Shinkawa è appena rientrato alla Yuei, ma il suo stomaco non è aperto come al solito. Il pensiero di essere rimasto senza spiccioli e non avere idee per guadagnare qualcosa lo assilla, insieme al pensiero di Aizawa che si comporta in modo strano. Vorrebbe farla riavvicinare a tutti e farla tornare un amante dei videogames come prima. Sa che potrebbe vendere tutti i  videogames che l'argentea ha dato via per fare soldi, ma non può farlo. Non può farlo perchè sa quanto valgono per lei e spera che sia solo una di quelle brutte fasi che prima o poi supererà.
Si siede su di una panchina nei giardini della scuola, iniziando a borbottare:"Forse dovrei venderli... ma no... no...Aizawa se torna in se mi ammazza...come faccio?! Come faccio?" 
Poi sembra arrivare ad una soluzione. Prende un respiro, facendo un espressione che solo chi ha la soluzione tra le mani ha, ma poi scuote la testa:"No, così non va."
Si demoralizza, mettendosi le mani tra i capelli, frasi prive di senso. Improvvisamente però, qualcuno gli mette una mano sulla spalla, sdeviandolo da tutti i pensieri.
"Ehi! Guaglione!" Quell'esclamazione per Shinkawa è inconfondibile. Si volta e vede lui,  Gennarino Panevino, lo studente di terza conosciuto come Pizza Hero. 
Resosi conto della presenza dell'amico, Aoi si gira verso di lui: "Buongiorno senpai."
"Hai già mangiato?"
"No, non ho appetito oggi, ho il morale a terra da qualche giorno e mi si è chiuso lo stomaco." Confessa, ma Gennarino è contrario agli stomaci vuoti: "No, in mia presenza nessuno sta a pancia vuota."
Senza esitare, il ragazzo prende della pasta di pane, una salsiccia e dei broccoli napoletani chiamati friarielli, unisce il tutto creando una pizza e la inforna nel suo stomaco. Dopo pochi minuti sforna una pizza dall'odore invitante,  la mette nel cartone e la offre Molleggino: "Magna guaglione!"
"Ti ringrazio, Gennarino, ma non penso che..." Si blocca di colpo sentendo quel profumo penetrargli nelle narci. E' fin troppo invitante. Nonostante non voglia mangiarla, si sente il mormorio del suo stomaco.
"Vabbeh... ne prendo solo un morso..." Farfuglia il ragazzo molla, tremando e afferrando un pezzo di pizza, ma da un morso passa direttamente a divorare la pizza senza accorgersene.
Quella, infatti, non è altro che una delle tecniche del ragazzo che è in grado di immobilizzare e ipnotizzare un nemico, costringendolo a mangiare ciò che ha creato.
"E non avevi fame, eh, guaglione?!"
A quell'affermazione, Aoi comprende il grande potere del senpai:"Ma era buonissima! Non sono riuscito a resistere!"
"E' normale. E' una delle mie tecniche."
"Sarà, ma le tue pizze sono ottime, senpai! Ora capisco perché non ti ho mai visto in sala mensa. Ti prepari pranzo da solo." Comprende il ragazzo, vedendo poi il compagno sedersi accanto a lui.
Con aria un po' triste replica all'amico ritrovato: "Sono venuto qua per diventare un Pro Hero, ma anche per portare la pizza napoletana in Giappone e farla conoscere a tutti, ma qua sembra che vivano per il riso."
"Aspetta un attimo!" Afferma il ragazzo molla, avendo un'idea geniale in mente.
"Come ho fatto a non pensarci prima?!" Si domanda, per poi alzandosi in piedi e guardare il senpai:"Vuoi che gli studenti conoscano la tua pizza, vero Gennarino senpai?"
"Ovvio."
"Bene! Io ho bisogno di soldi e non sapevo proprio come fare fino a qualche minuto fa. Che ne pensi se organizziamo una fiera della pizza stasera. Io spargo la voce, tu cucini e io raccolgo i soldi. Poi dividiamo eh, che ne pensi?"
"A me non servono soldi. Mi basta che tutti siano felici assaggiando la mia pizza."
In quel momento, le pupille di Aoi diventano a forma del simbolo dello yen, così allunga la mano verso l'eroe della pizza: "Affare fatto Pizza Hero?"
 Panevino gli stringe la mano e conferma l'accordo: "Stabbene! Prepara i tavoli, io farò venire la gente."
"Come?!"
"So io come!"
"Non ti preoccupare! Adesso vado a creare il volantino e poi lo fotocopio. Li distribuirò un po' ovunque!"
"Perchè farla stasera quando possiamo farla ora?!"
Intanto in sala comune della 1-A ormai regna il panico per la scomparsa di Shinkawa. Tutti sono preoccupatissimi, con Toru che è quasi in lacrime. Solo Rin, che si trova seduta a pochi passi dagli altri intenta a demoralizzarsi per causa di Amajiki, pare essere la meno dispiaciuta. Ochaco, Mina e Kyoka sono tutte sedute vicino all'invisibile e cercano di confortarla.
"Vedrai che torna. Non gli è successo nulla." Rassicura Ochaco, seguita da Mina:"Ma si! Magari sarà andato in qualche sala giochi per schiarsi le idee."
"Ma hai provato a richiamarlo?"
Toru si asciuga le lacrime e singhizzando risponde all'amica: "S-si, ci sto provando da stamattina. Niente!"
In quell'istante, Kaminari, Kirishima, Mineta e Sero entrano in sala, dando le ultime notizie.
"Abbiamo ricontrollato ovunque, non c'è." Riferisce il primo, seguito dal secondo:"Anche nei dintorni della scuola non vi è traccia."
"Abbiamo controllato ogni centimetro quadrato della scuola." Continua il terzo seguito dal quarto:"Chissà dove si sarà cacciato."
Toru scoppia di nuovo a piangere: "Gli è successo qualcosa di brutto, me lo sento! Aoi, Aoi mio, dove sei?"
Poi, improvvisamente, si sente un tamburo fuori dai dormitori e qualcuno urlare dal un megafono:"Venghino signori, venghino. La Fiera della Pizza della Yuei vi aspetta!"
"Q-questa voce..." Riconosce Hagakure, uscendo insieme agli altri e vedendo il ragazzo molla lì che fa da propaganda.
Tutti iniziano a fissarlo con gli occhi sbarrati. Tutti tranne Rin che se ne sta rintanata sul divano, cercando un senso alla sua vita. La invisibile raccoglie uno di quei volantini e lo legge ad alta voce: "Fiera della Pizza della Yuei. La pizza napoletana più buona di tutte a soli 500 yen. Appuntamento nei giardini della scuola. Non mancate!"
Poi guarda Shinkawa che fa un sorriso ampio e osa chiedere:"Come mai quelle facce?!"
La ragazza esplode, andando su tutte le furie. Si scaglia contro il suo ragazzo, sbattendolo per terra e gettandosi su di lui: "Io sono stata in pena per te tutto il santo giorno. Ti ho dato praticamente per disperso e tu stavi organizzando una fiera della pizza. Senza mai farti vivo?"
Aoi prova a giustificarsi: "E' successo tutto senza alcun preavviso, poi mi sono fatto vivo, non vedi?" 
Queste parole non basta. Anzi, alzano un polverone assurdo.
"Noi eravamo preoccupati per te, incosciente!" Sbraita Kaminari, seguito da Kirishima: "Stavamo per chiamare il professor Aizawa."
"Questo è un colpo basso, Shinkawa." Continua Mineta, seguito da Sero: "Già, hai la più pallida idea di come siamo stati in pensiero?"
"S-scusate..."Tenta di tranquillizzare il ragazzo inutilmente.
"Scusate?! Davvero credi di uscirtene con questo scusate?" Domanda la invisibile,  iniziando a riempire Molleggino di pugni e percosse, lasciandolo a terra tramortito. 
"Ma sul serio mangeremo pizza?" Chiede Rikido.
"Si, certo! La più buona di tutte!" Ribatte Shinkawa, alzandosi e mostrando il suo splendore, quando Denki continua: "E dove la prenderai, genio?"
"Vedrete!" Continua il ragazzo-molla tirando fuori dalla tracolla dei volantini.
"Non ci pensare proprio!" Afferma Mineta, capendo le sue intenzioni insieme all'elettrico:"Noi quelli non li andiamo a distribuire per tutta la scuola!"
"Invece si. E muovetevi che servono soldi." Ribadisce lui, seguito da Minoru che continua: "E cosa ci guadagnamo?"
"Per voi la prima pizza è gratis, basta che non vi lamentate."
Con non molta voglia, i due prendono i volantini e si avviano verso gli altri dormitori per distribuirli.
In quel momento, Molleggino inizia a guardarsi intorno.
"Dov'è Rin?"
"E' sul divano. Sta così da stamattina." Fa notare il rosso, mentre l'argentea se ne sta in depressione.
"Lui mi odia... non ho speranze di far colpo su di lui... devo togliermelo dalla testa, ma come faccio? Come?!" Si domanda mentalmente la ragazza, standosene rannicchiata sul divano e abbracciando un cuscino, quando Aoi tenta di tirarla su: "C'è una switch pronta per te!" 
Le mette la console in faccia, ma lei la sposta:"Non ho voglia. Lasciami stare..."
"Huh?"
"Mi odia... Lui mi odia....la mia vita non ha un senso.... Niente ha più senso..."
"Chi ti odia?"
"Come ho fatto a non capire che fosse murofilo?!" Si dispera, gettando la faccia nel divano.
"Ma che l'è preso?"
"Sta così da stamattina."Spiega sinteticamente Tokoyami, quando Aoi prova a tirarla su.
"Almeno vieni qui?" Le chiede dandole un volantino, mentre lei continua a starsene sdraiata senza dir nulla.
"Ma chi ci sarà?" Si intromette Ochaco, seguita da Mina:"Già, chi verrà alla fiera?"
"Beh, c'è uno studente di terza che fa le pizze. E' nella stessa classe di Tintin e degli altri due che vennero in classe nostra l'altro giorno."
"Quindi c'è anche lui...?" Pensa lei, rimanendosene lì, immobile sul divano.
"Beh, io e Togata senpai ci siamo, ma non so fino a quando. Dobbiamo andare a fare il tirocinio." Avverte Izuku, avendo come risposta:"Non preoccuparti. Tanto rimarrà così fino a stasera."
Nel frattempo, Pizza Hero si sta facendo aiutare dai compagni di classe ad allestire il tutto.
Poco più tardi, Aoi raggiunge il giardino della scuola insieme a Toru, vedendo il senpai intento a sistemare il tutto. Ha organizzato tutto l'arredo, mettendo oltre al bancone anche alcuni tavolini con molte sedie, oltre ad aver portato un frigorifero pieno di bibite.
"Non ci posso credere! Hai fatto tutto da solo? Avresti potuto aspettarmi che ti avrei aiutato!" Si meraviglia Shinkawa, ma lui rassicura:"Ma no. Tranquillo! Mi trovavo qua e ho iniziato a preparare tutto. Poi mi hanno aiutato quelli della mia classe."
"Ah, comunque vorrei presentarti la mia ragazza." Dice lui, presentendole Toru, ma iniziano i primi inconvenienti.
Pizza Hero inizia a scrutare l'orizzonte, ma non vede nessuna, così manifesta la cosa al Molleggino: "Guaglione, tutt'appost?!"
"Eh?!" Farfuglia il ragazzo molla, non comprendendo.
"Ma sei andato a finire con la testa per terra? Io non vedo nessuno!" Dunque, Toru, vedendo la situazione tragica, si presenta: "Piacere, mi chiamo Hagakure Toru."
Sentendo quella voce, Gennariono ha un sussulto: "Uh maronna mia. O' munaciello!".
Poi, rendendosi conto che è una ragazza invisibile e notando quei vestiti fluttuanti si scusa subito con i due: "Marò, che figura di merda! Piacere mio, Gennarino Panevino, per servirla!" 
"Figurati non c'è bisogno che ti scusi. Ormai sono abituata a causa della mia condizione." Tranquillizza lei, ma lui continua:"No, sono veramente desolato."
In men che non si dica, la gente inizia ad arrivare alla Fiera, vedendo un po' tutte le classi. I ragazzi della A ci sono tutti, ad eccezione di una, di Rin. 
"Quindi avete deciso di venuti." Nota il ragazzo molla, avendo come risposta da Tenya: "In qualità di capoclasse non approvo questa scelta, ma come compagno di classe è logico sostenersi a vicenda."
"Ma piantala Iida! Tanto saremmo venuti qui anche senza il tuo consenso!" Ribadisce Denki, mentre Minoru si avvicina a Pizza Hero guardandolo dal basso verso l'alto e restando spaventato dalla sua imponenza: "Ma... ma... come abbiamo fatto a non vederti in giro?".
"Già! Non dovresti passare inosservato." Aggiunge Kirishima, ma il senpai chiarisce:"Seguo soltanto le lezioni qui. Faccio il tirocinio e ho un permesso speciale che mi consente di girare vari ristoranti e conoscere la cultura culinaria giapponese, quindi sto facendo avanti e indietro quasi tutti i giorni. Oggi ho avuto un giorno di pausa."
"Quindi in pratica è come se fosse una sorta di apprendistato?" Domanda Kaminari e lui continua: "No, sto facendo il tirocinio. Cook Hero non vuole saperne di avermi come apprendista. Quindi abbiamo concordato questo al fronte di migliorare il mio quirk, ma non mi consente di stringere amicizie qua a scuola essendo quasi sempre fuori."
"Beh, basta chiacchierare. Chi vuole una pizza? Ovviamente per voi c'è lo sconto." Afferma Aoi, pronto ad intascare tutto.
I ragazzi si mettono in fila, mentre Molleggino prende un piccolo tavolo e si mette di fianco al bancone del senpai, mettendoci poi sopra una cassettina dove raccogliere i soldi. "Fa due pizze ai signori qui, Gennarino! Per loro è gratis!" Afferma il ragazzo, indicando Denki e Minoru e facendo mettere all'opera il compagno.
Così i due hanno la pizza gratis, come poi la ha anche Toru.
"Quasi quasi mi fidanzo anch'io con Shinkawa. Giusto il tempo della pizza." Scherza Mineta, innervosendo il ragazzo molla che batte le mani sul tavolo: "Non fate i furbi! Pagare moneta ! Non siate tirchi! Cash!!!"
"Avete sentito tutti? Paga Mineta per tutti!" Prende in giro Sero, innervosendo il nanerottolo:"Ehi, non scherziamo! Ognuno paga per se stesso!"
Una risata generale parte, ma quel momento viene interrotto dall'affluenza di gente che si vede in lontananza. La cosa fa sobbalzare Aoi che d'istinto non riesce a trattenersi: "Oh mio dio! Arrivano i sold..." Si blocca per poi correggersi:"Ehm...studenti. Arrivano gli studenti!"
I due guardano la marea di gente entusiasti, quando Bakugou, batte la mano sul tavolo creando una mini-esplosione e riportandolo alla realtà:"Ehi, sottospecie di forno a legna. Voglio una pizza piccante e la voglio subito!" 
Senza batter ciglio, Pizza Hero crea l'ordine fatto dal ragazzo, ma l'esplosivo vuole rogne.
Dopo aver dato il primo morso, inizia leggermente a lacrimare. Non lo dà a vedere, ma quella pizza è piccante proprio come piace a lui, la divora in pochi istanti per poi ordinare:"Dammene un'altra!"
"Eh no. Se ne vuoi un'altra rimettiti in fila. Pure gli altri devono avere la loro pizza."Protesta il senpai, facendo infuriare l'esplosivo:"Come sarebbe?!"
Ma non fa in tempo ad intimidirlo che i ragazzi dietro di lui lo trascinano dietro urlando:"Va via, pagliaccio!" 
"Fa mangiare anche a noi!"
"Brutto forno maledetto. Che cazzo ti costa farmene un'altra al volo?!" Grida lui, ma è tutto inutile.
"Ti stai divertendo, vero, Panevino?" Domanda qualcuno, facendo alzare il volto all'eroe della pizza che vedendoli non può non esclamare:"Ah! Siete venuti allora!"
Infatti, si tratta dei Big Three al completo.
"Siamo passati giusto per un boccone. Dobbiamo andare al tirocinio." Svela Mirio, seguito da Nejire che incita come una bambina innocente:"Hai detto bene! Hai detto bene! Io voglio la mia solita con la mozzarella!"
Amajiki ha le spalle e la testa bassa, con il suo solito aspetto timido e cupo, parla a voce bassa, facendo il suo ordine: "Se non ti dispiace, io ne vorrei  quella solita con pollo, polpo e vongole. Lo sai com'è il mio quirk..."
"Arg! lo saccio! Lo saccio! La classica Pizza-Inguacchio alla Amajiki." Replica scherzosamente il compagno, facendolo chiudere a riccio.
"Smettila di prendermi in giro! E' così umiliante!" Afferma intimidito, mettendosi le mani davanti alla faccia.
Senza pensarci due volte, Gennarino si volta verso Aoi: "Guaglione, a loro tre offro io, segnatelo che sono ospiti miei!"
"Grazie Panevino, sempre gentile." Ringrazia Togata, seguito da Nejire: "Sei una forza!"
"S-si, tanto i senpai non avrebbero pagato comunque!" Rassicura Aoi, segnandosi la cosa per poi metterla nella cassetta dei soldi.
Solo in quell'istante, Shinkawa nota qualcosa di strano. Rin è apparsa magicamente, guardandosi attorno.
"Ehi, Aizawa?"Chiama agitando la mano e urlando:"Non avevi detto che non saresti venuta? Hai cambiato idea?"
"Si, volevo solo vedere come andava..." Mormora l'argentea, avvicinandosi a lui, quando si accorge della presenza del senpai.
Lo vede lì a mangiare insieme a Miro e a Hadou. Sentendosi osservato, Tamaki sposta lo sguardo, vedendola lì.
"Oh, no... ancora qui?!" Inizia a tremare, sentendosi sotto pressione e si nasconde dietro Togata. 
"Perchè, senpai? Perchè ti faccio così paura?" Si chiede mentalmente per poi ricordare ancora una volta quelle parole dette dal senpai il giorno precedente. Abbassa la testa, sentendosi inutile in quella situazione. E' consapevole che deve rinunciare a lui, anche se le fa male. Non ha mai avuto rifiuti prima e le è abbastanza difficile da buttare giù.
"Davvero non vuoi nemmeno essermi amico, senpai?!" Farfuglia tra se e se, quando qualcosa la prende dai suoi pensieri. Improvvisamente le arriva una chiamata sul cellulare da un numero anonimo:"Pronto?"
"Vieni al posto dell'altra volta e sbrigati." Sente dire dall'altra parte, prima che chiudesse la chiamata.
Abbassa il telefono, vedendo la chiamata chiusa. Prende un respiro e stringe i denti, non avendo altra scelta. Purtroppo non può far altro che obedire e lasciare la festa.
"Ehi, Aizawa, dove vai?" Domanda Shinso, vedendola allontanarsi, ma non fa altro che alterare ancora di più la ragazza:"Sono affari miei, coso! Non tuoi!"
Vedendola allontanarsi, Amajiki fa un respiro di sollievo:"Se n'è andata. Finalmente in santa pace."
"Devo andare. Sir mi starà aspettando!" Dice Mirio, avendo l'appoggio del compagno:"Già, devo andare anch'io. Altrimenti Fatgum mi ammazza. Già mi sfrutta e abusa di me..."
"Ma non abusa di te, Tamaki. Te l'ho detto. Vuole solo rafforzare la tua psiche." Ribadisce Togata, avendo come risposta:"Ma figurati!"
Izuku e i senpai lasciano la festa, mentre Pizza Hero continua a sfornare. Nel frattempo, Cook Hero si accorge dell'anomalia. Vede i dormitori completamente vuoti, mentre sta andando a rifornirli di cibo per la sera, per poi vedere l'enorme assembramento di gente vicino alla 1-A.
Così non esita di chiamare Eraser Head ed informarlo della cosa. Sentendo della trovata, il professor Aizawa non perde tempo e si fionda nel luogo indicato da Cook Hero, comprendendo la mente del piano chi è.
"Allora? Cos'è questa storia? Chi ha messo in scena tutto questo? Tu Shinkawa?"
Sapendo la situazione e capendo perfettamente che è inutile girarci sopra, Molleggino conferma"Ho l'impressione che lei già conosca la risposta."
"Ogni attività scolastica deve essere approvata dal referente di classe e non mi sembra che ti abbia dato un permesso per questo."
"In effetti oggi avevo la vaga idea che qualcosa mi fosse sfuggito di mente..." Mormora lui, grattandosi la testa, quando il professore attiva il suo quirk e afferma:"Non so davvero come fare con te. Mi dispiace, ma anche a questo giro dovrò farti capire le tue azioni con una severa puni..." 
In quel momento però interviene All Might, con tanto di pizza in mano: "E dai, non fare sempre il solito imbronciato, Aizawa!"
"All Might... c'era da immaginarselo."
"Su, via! Non fare il guastafeste!" Si aggrega Mic.


"Anche tu qui?!"
"Quando ho saputo che sfornavano pizze, non ho saputo resistere e devo ammettere che sono buone. Perché non ne prendi anche tu una?" Consiglia, mentre il professore tenta di rimanere tutto d'un pezzo:"Non interrompermi!"
"Avanti, assaggiala almeno un pezzo." Incita All Might, ma lui non vuole spiegazioni:"Stavo per dare una punizione esemplare a..."
In quel preciso momento, il professore di inglese gli infila una fetta di pizza in bocca a Shota, che con molto imbarazzo la mastica velocemente e la butta giù.
"Buona, vero?" Domanda lui. 
Eraser lo guarda nervosamente, per poi ricomporsi.
Si volta verso Shinkawa e continua il suo discorso: "Stavo dicendo..."
Ma viene interrotto anche di Pizza Hero: "Su professore, passateci sopra per oggi. E' domenica. Ho preparato per voi questa bella pizza. La assaggi e vedrete che l'arrabbiatura vi passerà!"
"Mangia la pizza, Shota!" Continua ad incitare il professore di inglese. Aizawa comincia a mangiare sotto insistenza, non mostrando alcuna emozione, mentre Yamada continua a presuaderlo:"Avanti. Passaci su! Volevano solo divertirsi un po'."
Per l'ennesima volta il coordinatore di classe guarda verso Aoi per ammonirlo: "Per questa volta passi, ma una minima punizione devo pur dartela."
"E quando mai me ne va bene una." Si lamenta lui, quando con grande sorpresa il professore si limita a dirgli:"Ripulisci questo casino e domani voglio un tema sulla mia scrivania con le tue scuse."
"Sto amando il professore di inglese..." Mormora Aoi, guardando Mic come il suo eroe, mentre egli rockeggia:"Oh Yeah!"
Poi, dopo un istante, ci ripensa:"Mi rimangio ciò che ho appena detto."
Toru si avvicina, notando il sorriso da ebete del ragazzo e non esita a chiedere:"Perchè sei così felice?" 
Il ragazzo mostra la cassetta piena di soldi: "Guarda qua! Gli affari sono andati bene. Posso comprarmi una nuova Switch e mettere da parte altri soldi."
Guarda il senpai per poi ringraziarlo con le lacrime agli occhi:"Grazie mille, Gennarino!"
"Di nulla. Anzi, mi fa piacere assaje! Aiutare le persone è il mio lavoro da hero." Poi guarda l'orologio:"Si è fatto tardi. Devo andare al mio tirocinio."
"Tranquillo, va pure, Gennarino!" Congeda il compagno, facendolo allontanare.
Nel frattempo, l'argentea se ne sta nel covo della Yakuza. Overhaul non è nei paraggi, poichè è stata condotta lì da uno dei sottoposti. Viene condotta insieme alla bambina nel laboratorio analisi. E' bendata e non può vedere la strada, ma è abbastanza decisa a salvarla.
"Eri, sta accanto al tizio." Le sussurra all'orecchio, avendo un piano in mente.
"M-ma..." Tenta di comprendere la piccola, ma lei rassicura: "Ti farò fuggire appena avrò modo. Te lo prometto." 
La bambina cammina accanto al tizio, mentre l'argentea è bendata e legata. Ha scrutato molto bene la zona il giorno precedente e ci ha pensato tutta la notte. Sa come e dove agire. Cammina, sentendo con il braccio destro dov'è che finisce la porta e inizia il corridoio. 
"1, 2, 3..." Conta i passi fatti per poi agire al dieci. Allunga la mano, sapendo di essere fuori dal punto di vista delle telecamera. Blocca il tizio che tiene Eri per poi urlarle:"Scappa!"
In quel momento la bambina inizia a fuggire. Riesce a scappare dal covo, ma non ha scampo. Chisaki è nei paraggi e, seccato, la vede correre per le strade. Comincia a seguirla, intento a raggiungerla. Rin è convinta di averla fatta franca. Sente una confusione generale girarsi attorno a lei, mentre lei se ne sta ferma, ma ben presto, dopo nemmeno un'ora di ricerca, Overhaul torna alla base. L'argentea può chiaramente vedere quella scena orribile che non tarda a seguire.
"Chiedo scusa, vicecapo! Ho perso di vista quella mocciosa per un attimo e lei è fuggita..."Tenta di scusarsi il tipo che ella ha bloccato precedentemente, ma l'odio negli occhi di Chisaki è ben visibile. Allunga la mano verso il disgraziato che gli sta parlando per poi disintegrarlo davanti agli occhi di Eri e di Rin.



"E pulisci."
"Si!"
"Chisaki, te la sei presa con la persona sbagliata." Afferma Shin utilizzando il suo quirk della confessione su una persona ben specifica, la stessa persona a cui Overhaul chiede:"Tu ne sai qualcosa?!"
Sotto l'influenza di quel quirk, Rin non riesce a far a meno di confessare:"Si, ho fatto fuggire io, Eri."
Si mette le mani davanti alla bocca, mentre il tizio afferma:"Bingo!"
"Davvero riprovevole, dannati malati di sindrome dell'eroe..." Gli occhi di Chisaki la dicono lunga.
Comprendendo il pericolo, l'argentea scappa, ma viene colpita da qualcosa proprio mentre sta entrando nel laboratorio di prelievi. Il villano la segue, mettendo a terra Eri poco dopo aver aperto la porta. Chronostasis se ne sta lì, fermo a tenere la bambina, mentre Overhaul è deciso a farla fuori.
La ragazza ha le spalle al muro e cerca di attivare il suo quirk, inutilmente. Quei proiettili sono la droga creata da lui. Droga che impedisce l'utilizzo dei quirk.
"Porca puttana!" Afferma andando in panico. Lo vede andare da lei con quel passo spedito. Questo, sommato alla consapevolezza di ciò che le attende e quel tipo che le si avvicina sempre di più, scoprendo quel guanto per attivare il quirk generano una paura immensa nell'argentea che urla:"No, Chisaki!"
Mette le mani davanti, chiudendo gli occhi e sperando che le sue parole in qualche modo blocchino il suo avversario: "Stai andando contro la Yakuza!" 
Quella mano è quasi vicino al suo volto, quando si rende conto che nulla le è stato fatto. Il tipo ha lasciato il guanto, coprendo l'intera mano poco prima che si avvicinasse. La osserva attentamente: "E tu che ne sai?" 
"M-ma... Come...?" Farfuglia lei, mentre lui da un pugno sul muro dietro di lei intimando:"Tu che ne sai delle regole della Yakuza." 
"L'ho sentito una volta dal b-boss... Disse che avete la.... La stessa.. La stessa r-regola della m-mafia.. I-italiana.... Che...che...che...insomma... Che le femmene e i bambine non se toccano o qualcosa del genere, no?!" Balbetta lei, guardandolo negli occhi mentre lui la scruta attentamente sospettoso.
"Ma davvero?! Quindi tu saresti a conoscenza di ciò?" Cerca di capire Chronostasis, interessato al sapere dell'argentea che tenta in tutti i modi di non farsi ammazzare, soprattutto per salvare e difendere Eri: "Chisaki, io volevo solo portare onore alla Yakuza. Sapendo questo precetto e vedendo una bambina tra le mani di quegli sciacalli, con il boss allettato, pensavo che fosse all'oscuro di tutto... e... ed io..." 
"E' vero." Afferma inaspettatamente il mafioso, tirandosi la mano e continuando:"E' vero che quella è la nostra regola, ma la bambina è un eccezione. E poi non le facciamo del male."
"Allora perchè...?Tutte quelle bende..." Tenta di capire lei e lui svela: "Ha un quirk di riavvolgimento. Quindi la regola non è valida. Anche facendole del male, riavvolge allo stato precedente e le sue ferite guariscono. Inoltre anche il mio quirk può guarire, non lo sai?"
"C-chiedo venia... Io... Io non sapevo... Davvero. Volevo solo portare onore alla Yakuza e... " Abbassa la testa, avvertendo un senso di terrore mai provato prima, mentre lui la osserva per un po'. Sembra pensare qualcosa, prima di decidere: "Ritieniti fortunata. Il tuo quirk ci serve oltre a far parte della cerchia delle donne, ma non sarà per sempre così. Le donne che vanno contro la Yakuza avranno lo stesso trattamento. "
Poi sposta lo sguardo verso uno dei suoi uomini che comprende. Fa cenno di si con la testa, mentre il mafioso prende un respiro.
"Solo una domanda..." Continua lui, guardando con la coda dell'occhio la ragazza e mettendo due dita nel guanto in caso di risposta negativa:"Hai intenzione di farla scappare di nuovo?"
Il quirk del tizio viene attivato, ma stranamente non attacca sull'argentea.
"Non capiterà più..." Afferma lei, chiudendo gli occhi.
Overhaul guarda il tizio che, levandosi la maschera, si rivela essere Shin Nemoto:"Lei è pulita, capo."


"Buon per lei." Afferma Chisaki, allungando la mano sulla testa della ragazza. L'argentea alza gli occhi verso di lui.
"Dunque era vero."
"Huh?!"
"Non volevi andare contro la Yakuza e questo ti fa onore." Continua il mafioso, lasciando Rin fin troppo confusa. Tutto è  troppo strano per lei. 
"Perchè non ha usato il suo quirk su di me?" Si domanda mentalmente la ragazza, guardando quel tizio con gli occhi spalancati e preoccupata.
"Puoi andare Shin." Congeda Overhaul, per poi guardare la tizia e decidere:"E' ovvio che non capiterà più, perché il tuo quirk verrà indebolito." 
"Cosa?" 
"Assicuratevi di usare i proiettili vecchi su di lei, semmai dovesse opporre resistenza. Quelli nuovi li testiamo in altre maniere." Ordina ai suoi sottoposti, poi si avvia verso Hari per poi concludere: "Stavolta non devi pulire qui."
"Si, Chisaki." Poi guarda la bambina, mostrandole la sedia per i prelievi: "E tu, smettila di essere tanto egoista, Eri. Tu sei il perno di questo piano. Vedi di non farmi più sporcare le mani, per favore."
In quell'istante entra uno dei suoi sottoposti, Mimic, con il telefono tra le mani:"Overhaul, una telefonata. E' Shigaraki dell'unione dei supercattivi. Dice che vorrebbe risponderti in merito a quella faccenda."
"S-Shigaraki...?" Farfuglia tremante la ragazza, mentre Chisaki si avvicina al sottoposto, prendendo il telefono e uscendo fuori per rispondere alla chiamata. 
Confusa, volge lo sguardo verso Chronostasis:"Che ci fa Chisaki con Shigaraki?!"
"Non sono affari che ti riguardano."
"Oh, merda! Ma lo sa che è un tipo pericoloso?"
"Parliamo di Chisaki, non di uno sprovveduto."
"Non è uno sprovveduto, ma è un coglione se si allea con quella gentaglia!"
"Sia ben chiaro, gli affari di Overhaul e della Yakuza non sono cose tue. Servi solo per badare ad Eri e darci il tuo sangue." Riconferma il suo ruolo il sottoposto, lasciandola perplessa.
Poi, prende Eri tra le braccia, portandola a prelevare il sangue, quando lui continua:"Ah, Overhaul vuole che ti metti quelle vesti, visto che dovrai stare qui per un po'."
Indica alcuni vestiti su di un tavolo e l'argentea si avvicina, vedendo una maschera da medico della peste:"Siamo seri?"
"Sai, com'è fatto."
"Dannato misofobico." Brontola lei, quando nota l'insistenza del tizio nel rimanere lì e non può non chiedere:"Si può avere un po' di privacy?"
"Certo che no! Vestiti! Non ti lasceremo la libertà di muoverti dopo quello che hai fatto." Ribadisce lui, ma lei non vuole. Dunque, lui la guarda e intima: "Faresti meglio a fare come ti dico. Mettiti quella maschera e quei vestiti se non vuoi ripercussioni da Overhaul."
A quel punto, la ragazza si sveste davanti a lui, mettendosi quegli abiti.
"Contento?!" Domanda seccata e nervosa.
"Il ruolo da villana ti dona."
"Villana...? Tsk! Neanche faccio parte della band! L'hai detto tu!" Continua a brontolare lei, quando Hari continua:"Però collabori con noi, cara."
"Fanculo! Detesto questi abiti. Sembro Alice nel paese delle meraviglie impestato dalla peste nera bubbonica versione horror night." Si lamenta, mettendosi quella maschera.


In quell'istante vede Chisaki entrare nella stanza e chiamare:"Chrono!"
"Si?!"
"Domani abbiamo degli ospiti. Prepariamoci a dovere." Poi si volta verso l'argentea:"Quanto a te, non provare mai più a far scappare Eri, intesi?"
"S-si..." Farfuglia lei, per poi guardare la piccola Eri terrorizzata che le viene prelevato il sangue dalle vene.
"Eri, sta calma." Sospira lei, avvicinandosi alla bambina per tranquillizzarla. Poi consiglia:"Preleva anche a me il sangue."
"Cosa?"
"Così non si sente sola."
Vedendo quel gesto, Chisaki la osserva attentamente. Vede che la ragazza riesce a mettere a suo agio quella bambina in modo impeccabile.
"Vedi? Anche io mi tiro il sangue, no?" Forza un sorriso, cercando di non traumatizzare ancora di più la piccola.
"H-hai... le sue stesse braccia..." Mormora la bambina, insospettendo l'argentea.
"Hai incontrato degli Heroes?" Domanda lei, ma la piccola rimane in silenzio tremando tra le sue braccia e guardando Chisaki che se ne sta lì a fissare il tutto. In quell'istante, la ragazza inizia a chiedersi mentalmente:"Se c'erano degli eroi, perchè non l'hanno aiutata? Perchè hanno lasciato libero Chisaki?"
Finiscono di prelevarle il sangue e mentre Hari sta comprendo le ferite della piccola Eri, Rin si avvicina a Overhaul, cercando delle risposte:"Perchè state facendo questo? E' solo una bambina."
"Sarà anche solo una bambina, ma il suo quirk ci serve." Svela Chronostasi, intromettendosi mentre l'argentea tenta il tutto e per tutto per convincere quei villani a lasciarla andare: "Avete il mio. Lasciatela andare! Il mio quirk vi basta ed avanza."
Chisaki, sentendo quelle parole, se la ride.
"Sei patetica."
"Eh?!"
"Anche tu con la sindrome dell'eroe che questo mondo malato ne è affetto." Comprende Overhaul, incrociando le braccia e dicendole chiaramente le sue intenzioni:"Se dovessi scegliere tra il tuo quirk e quello della mocciosa, sceglierei quello della mocciosa e sai il perchè? Perchè il tuo quirk serve solo a rafforzare la durata del suo quirk."
"Rafforzare?!" Domanda incredula, mentre l'assistente non tarda a rivelare:"Lei annulla tutti i quirk. Il suo sangue insieme al tuo genera stabilità e di conseguenza l'annullamento sarà totale."
"Annullamento totale?!"
"Si, dunque la società umana tornerà a risplendere all'origine e la gente imparerà a sottostare ai precetti della Yakuza e a temerci come un tempo." Conclude Chisaki, ma lei si oppone: "No, non potete farlo!"
Nervosamente l'afferra per la gola, alzandola in aria. Le lacrime escono spontanee dagli occhi dell'argentea che non riesce a respirare:"Lasc..."
"Non osare mai più contraddirmi! Sei una mia sottoposta ora, che tu lo voglia o no. Servi solamente per badare ad Eri. Questo branco di idioti non sa minimamente farla tacere. Se non fosse per questo e per il tuo sangue, saresti inutile per me." Ricorda, per poi concludere:"Ricordati il lampione dell'altro giorno e cosa potrei fare. Ricordati del tizio che ho ucciso. La prossima potresti essere tu."
Rin trema, mentre cerca di ribellarsi a quella mano che inizia a farla vedere sfocato. Chisaki molla la presa, facendola cadere a terra.
Si mette una mano alla gola, cercando di riprendere fiato. La situazione non è delle migliori e questo lo sa molto bene.
Torna al dormitorio, nascondendo quei vestiti odiosi che le ha dato il villano. Ogni qualvolta dovrà collaborare, dovrà farlo indossando quei vestiti, ma soprattutto quella maschera. Sa che è sbagliato, ma si sente costretta a collaborare per salvare Eri dalla furia di quei villani. Riuscirà nel suo intento?!

   
 
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