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Autore: breosaighead    13/01/2021    0 recensioni
Ci sono cose che Bakugō Katsuki non ammetterà mai, nemmeno sotto tortura.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Katsuki Bakugou, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ammetti che (sei geloso)

 

Ci sono cose che Bakugō Katsuki non ammetterà mai, nemmeno sotto tortura. 

Non ammetterà mai di aspettare ogni sera il messaggio della sua vecchia che gli augura la buonanotte. Puntualmente non risponderà e lo lascerà su visualizzato, ma lontano da occhi indiscreti tirerà un sospiro di sollievo: anche oggi i suoi genitori sono salvi. Il terrore che possano essere presi in ostaggio per colpa sua non lo lascia in pace e aspettare quell’unico messaggio è il solo modo che ha per andare a dormire tranquillo. 
Un’altra cosa che non ammetterà mai è di considerare Kirishima suo amico e Kaminari e Sero più di semplici comparse, se non in caso di vita o di morte ed in entrambi i casi sarebbero loro a dover essere in pericolo, perché egli preferirebbe morire piuttosto che confessarlo per salvarsi.
Poi, non ammetterà mai di essersi affezionato ad Eri, che gli ha sorriso e gli ha detto “I tuoi capelli sembrano i raggi del sole”, e di conservare i suoi disegni nel fondo del primo cassetto della sua scrivania. È stata la prima a non dirgli che somigliano agli aculei di un riccio. 
Non ammetterà mai nemmeno di avere ancora degli incubi sul suo rapimento, nonostante siano trascorsi tre anni da allora. Di cose ne sono successe, ma quello resta l’unico avvenimento che ancora lo tormenta di tanto in tanto.
Soprattutto, però, non ammetterà mai di essersi innamorato di Todoroki Shōto con ogni fibra del suo essere. Non sa bene quando e come sia successo, perché, si ripete, Todoroki Shōto non è il suo tipo. È passabile, anzi, carino, glielo concede - magari è anche un po’ più di solo carino; diciamo che ha dei lineamenti che lo fanno sognare ad occhi aperti -, ma, dio, fuori dal campo di battaglia è così esageratamente ingenuo da prendere qualsiasi cosa alla lettera. Gli fa quasi tenerezza e lo odia per questo, tanto quanto lo ama, perché è capace di fargli provare ed esternare sentimenti che prima o non conosceva o riusciva a reprimere senza problemi.
Come la gelosia - in particolare la gelosia -. Già, perché Bakugō Katsuki è tremendamente geloso e insicuro. Tenta di non darlo a vedere, perché ha un’immagine da difendere, ma le sue mani parlano per lui, con le unghie costantemente conficcate sui suoi palmi nel tentativo di controllarsi e le nocche sempre bianche che sembrano voler sferrare un pugno a chiunque e qualsiasi cosa si frapponga sul suo cammino.
Se c’è un’ultima cosa che Bakugō non ammetterà mai è di considerare Midoriya una doppia minaccia, sia nella sua corsa per diventare l’eroe numero uno che in amore. Infatti, il nerd non solo è l’erede di All Might, ma è anche il migliore amico di quell’ingenuo del suo ragazzo. Non importa che cosa esca dalla sua bocca, per Shōto sarà sempre puro oro colato. Katskuki sa che su questo fronte ha già perso in partenza. 

 

Fuori è ormai buio: il pomeriggio è trascorso fin troppo lentamente con Shōto seduto tra Deku e Iida che lo ricoprivano di attenzioni mentre studiavano: Todoroki-kun, vuoi qualcosa da bere?, Todoroki-kun, hai fame? Todoroki-kun, facciamo una pausa? Perché non se ne sono andati in camera invece di rimanere in sala comune a disturbarlo? No, a ripensarci, è stato meglio così, non sarebbe riuscito a concentrarsi comunque sapendoli tutti e tre chiusi da qualche parte lontani dalla sua vista. A proposito, quanto dura la loro pausa?  
È quasi l’ora di cena quando Todoroki rientra nella sala comune, ancora deserta se non per la sua presenza. È da solo finalmente. Gli si avvicina in silenzio, con lo sguardo dubbioso che ha quando non riesce a cogliere qualcosa che invece appare ovvio agli altri.
“Che c’è?” lo incita, senza però essere minimamente preparato ad ascoltare e rispondere a quella che considera essere l’idiozia del secolo: “Bakugō, sei forse geloso di me e Midoriya?”.
Non crede alle sue orecchie, deve aver sentito male. Non può averglielo chiesto davvero, addirittura in modo così diretto e innocente, come se gli stesse domandano il motivo per cui vuole diventare un eroe. 

Ovviamente però non si tratta di uno scherzo, perché Todoroki non è capace di scherzare. 
“Seriamente mi stai chiedendo se sono geloso di te e quello là?”
Shōto annuisce sincero: “Sì, Midoriya dice che sei geloso, però io onestamente non riesco a vederlo, per questo te lo sto domandando. Lo sei?”.
Lo è? Ovvio che no! “Assolutamente no! - alza la voce - Smettila di farti riempire la testa di stronzate da Midoriya”, spara senza riuscire a trattenersi dal fargli il verso.
“Perché hai pronunciato così il suo nome?”
“Mi è uscito così, ma forse Midoriya ha una spiegazione anche per questo, perché non vai a chiederglielo?”
Se Shōto sapesse leggere tra le righe, comprenderebbe che con quelle parole intende non ti azzardare a farlo, ma poiché non sa fare neanche questo, si prende appena un secondo per valutare il suggerimento. 
“Lo farò. Sai? Midoriya aveva detto che ti saresti arrabbiato e che non lo avresti ammesso”

Bakugō, infatti, non ammetterà mai neanche questo, perché se lo facesse, si creerebbe una reazione a catena e dovrebbe inevitabilmente rivelare tutto il resto. 














Ehilàaa!
Non è esattamente ciò che volevo scrivere quando l'ho iniziata, ma pazienza. Spero vi sia piaciuta! Se vi va, fatemi sapere :)

Breo

  
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