Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Its a beautiful day    13/01/2021    0 recensioni
Dopo la partenza di Zayn che l'ha distrutta, Giorgia prova ad andare avanti.
Conosce un nuovo amico, Jacob, che diventa subito importante per lei.
Quando sembra stia per riprendersi dal baratro in cui era caduta, Zayn torna da lei, e la sua vista viene sconvolta ancora.
Proveranno a costruire qualcosa insieme, fino a quando qualcosa di terribile accade alla coppia.
È così l'inizio della fine.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pov. Giorgia
Non ho avuto il coraggio di raccontare a Giulia e Filippo la verità sul mio ritorno a casa. 
Mi sono limitata ad un 'Abbiamo litigato' e per ora sembrano averla bevuta.
Sistemo i vestiti nell'armadio, cercando di lisciarli un po' con le mani
"Niente da fare, siete tutti da stirare" scuoto la testa, spostandoli sul letto.
Sistemo le scarpe nella scarpiera e la roba da lavare in un angolo della camera.
Giro per la camera, osservando le foto appese ai muri: sono abbastanza recenti, non hanno più di sei mesi, ma comunque i nostri ulteriori cambiamenti sono evidenti.
Osservo una foto mia e di Zayn, e noto come il suo viso sia diventato più rude e squadrato. La folta barba nera, lo invecchia un po' donandogli quel fascino che fa girare tutte le ragazze ogni volta che cammina per strada.
Jacob, invece, ha quel viso sempre un po' bambino, dolce e tenero in forte contrasto con il corpo adulto e pompato grazie alle ore passate in palestra.
Poi osservo me: recupero una foto sulla scrivania, scatta se non ricordo male poco dopo 'l'incidente' con Harry. Ho gli scavati segnati da profonde occhiaie. Sorrido debolmente, abbracciata a Giulia.
Poi sposto lo sguardo su una foto scattata a me e Zayn, il giorno del mio compleanno a Miami. Entrambi abbiamo stampato in volto un meraviglioso sorriso, e nonostante la lontananza della macchina dal nostro volto, si può notare un piccolo luccichio nei nostri occhi.
Sì, quello è stato indubbiamente il nostro periodo più felice, anche se qualche litigata c'è stata.
Poi mi volto a guardarmi allo specchio: quella ragazza sorridente e felice non c'è più.
Gli occhi sono spenti e distrutti, esattamente come il suo cuore.
Sono stanca e stremata dalla situazione con Zayn. Sono mesi che andiamo avanti così: litigate, riconciliazioni, parole dette per sbaglio che feriscono comunque.
E poi arriva questa notizia del.. dell'aborto. È stato indubbiamente il colpo di grazia.
Il mio sguardo cade inevitabilmente sulla pancia, mentre le mie mani, si posano delicatamente su di essa.
"Toc, toc, è permesso?" Giulia si affaccia alla mia porta

"Certo" le sorrido, togliendo le mani

"Zayn.. Zayn è qui" gioca nervosamente con le dita

"Cazzo" sussurro "Fallo salire" abbasso la testa mentre un orribile sensazione mi blocca il respiro



Pov. Zayn
Io non ce la faccio. Stare in quella casa senza di lei, stare proprio senza di lei. Non ce la faccio. 
Quella ormai non è casa mia, è casa nostra. 
Quando ho aperto le ante dell'armadio per sistemare - si fa per dire - dei vestiti una ventata del suo profumo ha invaso la stanza, e in un angolino ho trovato una piccola maglietta appallottolata. 
L'ho presa tra le mani, e nonostante non la mettesse da parecchio tempo, non appena l'ho srotolata il suo profumo si è diffuso nell'aria, chiudendomi la bocca dello stomaco.
Lei non era più qui e l'armadio semi vuoto, il bagno ordinato senza trucchi o macchie colorate sul bancone non facevano altro che sottolineare la sua assenza.
Alla fine mi sono convinto, e sono andato a casa sua ma sento che non dovrei essere qui.
Una strana sensazione mi chiude la bocca dello stomaco, e spero che Giorgia decida di non vedermi. Stavolta non insisterò se lei non vorrà. Me ne andrò e basta
"Vieni Zayn" mi sorride debolmente Giulia
Cazzo.
Le salgo lentamente, come per prendere coraggio e cercare le parole adatte da dirle, senza sbottarle addosso
"Ehi" entro timidamente in camera, come fossi un estraneo

"Ciao" mi saluta, appoggiandosi alle colonne del suo letto a baldacchino

"Ehm, premetto che non sono qui per litigare" 

"Lo spero, perché non ne ho più le forze" scuote la testa

"Come stai? Nel senso, hai ancora dolori alla.. alla pancia?" 

"Sto bene Zayn. Ormai è tutto.. finito" si gira a guardare fuori dalla finestra

"Cosa è finito, esattamente?" la mia voce trema leggermente, mentre pronuncio queste parole. Lei mi rivolge uno sguardo, ma rimane in silenzio "Giorgia.."

"Zayn" mi blocca "Non ho mai detto di voler chiudere con te.  Sono solo stanca"

"Cosa vuoi dire?"

"Sono stanca, esausta. Stanca di litigare per ogni singola cosa, di star male e di vederti andare via ogni volta che qualcosa non va. Dovremmo affrontare insieme i momenti difficili, e invece tu che fai? Ti rifugi nell'alcool o nella droga"

"Non.. non sono affari tuoi" ringhio 

"Sono affari miei sì!" urla, riscuotendo la rabbia che sto cercando di placare "Perché quello che fa male a te, fa male anche a me! Io non posso accollarmi il dolore di due persone!"

"Nessuno te l'ha mai chiesto!" 

"Zayn tu non capisci! Non hai mai capito, e mai capirai!" si prende il volto tra le mani e si avvicina alla finestra.
Inizio a camminare, non ho più controllo sul mio corpo o su ciò che dico
"Io non capisco? Io non capisco?" ringhio "Non hai idea di quello che ho dovuto passare da quando sto con te. Ho dovuto affrontare le mie paure, ho dovuto superare tutti i miei fottuti complessi riguardo la mia rabbia e la mia violenza"

"Cosa credi, di essere stato l'unico a stare male? Eh?  E io cosa devo dire? Ti devo ricordare come sono stata ogni volta che sei andato via? Ai giorni passati a piangere, le notti passate e non dormire, mentre tu eri chissà dove? E dobbiamo parlare di Harry? Dannazione Zayn, non fare la vittima!" indietreggio alle sue parole.
Harry. Certo.. come dimenticarlo. Per colpa mia, Harry ha fatto quel che ha fatto, e questo dalla coscienza non me lo toglierà mai nessuno. 
Voglio scappare, andare via qua, più lontano possibile da lei. Vorrei poter cancellare ciò che lui le ha fatto.
Dio, la testa mi gira.
Mi allontano, ma la sento avvicinarsi velocemente a me
"Non ti chiederò scusa per quello che ti ho detto, ma ti chiedo di restare. Non andar via come fai di solito, parliamo" continuo a camminare, a passo lento, verso la porta "Cristo Zayn! Cresci per favore! Non andrai da nessuna parte facendo così! Hai vent'anni, impara ad affrontare i problemi!"
Mi volto a guardarla, e in un attimo tutta la rabbia che ho cercato di reprime da quando ho scoperto dell'aborto esplode prendendo possesso di me
"Davvero vuoi che affronti i problemi? Davvero vuoi che ti affronti? Allora lasciami parlare e stai zitta" ringhio, avvicinandomi a lei "Sono innamorato di te, più di quanto io sia mai stato e la grandezza dei sentimenti che provo per te mi terrorizza. Mi terrorizza il fatto che dipendo completamente da te. Ho paura di poterti fare del male e cazzate varie, cose ti ho ripetuto più volte. Ma sono anche dannatamente incazzato con te, perché tu sapevi!" le punto il dito contro

"Sapevo cosa?" sussurra

"Della gravidanza! Tu sapevi, e non mi hai detto nulla! Cazzo, sono venuto a sapere che fossi incinta tramite un merda di medico!"

"Io non lo sapevo.."

"Non mentirmi!" urlo spintonandola contro il muro. Un rumore sordo mi riporta alla realtà, mentre Giorgia si piega leggermente su sé stessa

"Ahia" sussurra appena, ma quelle parole mi fanno morire dentro.  

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Its a beautiful day