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Autore: Sinnheim    17/01/2021    0 recensioni
Rei, neo Cacciatrice, viene ingaggiata per rintracciare ed abbattere una belva molto temuta dal capo di un piccolo villaggio di campagna. Ciò che sembrava essere un incarico semplice, si rivelerà essere una lotta all'ultimo sangue per la sua sopravvivenza.
Questa One Shot è stata creata per un contest a tema natalizio.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il Cacciatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CACCIA D’INVERNO

 

Fa un freddo cane. La neve sarà alta un metro, e io indosso solo i vestiti standard da Cacciatore. Questa città di periferia sembra che sguazzi nel gelo, come diavolo fanno a viverci? Ah, coraggio Rei, gli echi del sangue ti servono proprio.

Cosa avrà mai di speciale questa belva? Un tipo di nome Nicolas ha contratto la Piaga del Sangue e si è trasformato in una bestia. E allora? Questi contadinotti ne avranno visti a centinaia di mostri, perché questo dovrebbe essere particolarmente spaventoso?

Mah... beh, tanto meglio per me: avrò una bella ricompensa per la testa di quel povero disgraziato.

Il vecchio che mi ha offerto la missione era talmente agitato che non mi ha chiesto nemmeno di mostrare il volto, e per fortuna, aggiungerei. Ormai le voci sul mio conto si sono sparse anche in questa contea, presto dovrò levare le tende.

Credo di avere ancora un po' di tempo. D'altronde, sono nuova nell'Incubo del Cacciatore, e il mio aspetto è piuttosto anonimo tra i Cacciatori stessi.

Non saranno di certo dei capelli neri e degli occhi castani a far scattare l'allarme. O almeno, lo spero.

Non posso credere di essere l'unica della mia razza, ci sarà per forza qualcun altro in questo posto di merda. In caso contrario, sono la donna più sfigata che sia mai esistita.

Perlomeno, non possono ancora sbarazzarsi di me: sarò anche una specie di abominio, ma sono la Cacciatrice più forte in circolazione. Mi faranno la festa dopo che avrò sistemato questa... cosa.

Com'è che lo chiamano i contadini? K... k qualcosa. Vabbè, non ha importanza... ah, ecco! Krampus. Che nome bizzarro da dare a un mostro.

I miei passi lasciano impronte marcate nella neve, è impossibile non notarle: perché non vedo quelle della belva? Ci sono solo gli zoccoli di un cavallo che puntano in direzione di una fattoria. Forse il proprietario può darmi qualche informazione.

Ci fosse la luce del sole sarebbe tutto più facile, invece mi tocca orientarmi nell'eterno e smorto crepuscolo con l'aiuto di una fiaccola. È un miracolo che io non sia diventata cieca, ancora. Rei, Rei, Rei... basta lamentarsi, coraggio.

Piuttosto, devo rimanere concentrata: ho quasi esaurito le fiale di sangue e devo proprio comprarne altre, non devo farmi ferire in battaglia.

Bella merda, visto che sono specializzata nella Beast Claw: combattendo corpo a corpo qualche danno lo riporterò di sicuro.

Mi fotto sempre da sola, non c'è via di scampo. Ah... una cosa alla volta, Rei, una cosa alla volta.

Finalmente arrivo nel cortile frontale della fattoria, ma non vedo segni di insediamento umano: non ci sono animali da allevamento, la casa sembra abbandonata e lasciata all'incuria, qui non c'è nessuno di sicuro.

Controllo di nuovo le impronte di zoccoli nella neve, puntano senza dubbio verso la stalla. Possibile che sia un cavallo così bene addestrato da trovare la via di casa?

Sarà, ma la cosa mi puzza, e di solito il mio istinto non sbaglia. Tiro giù la Beast Claw dalle briglie che la tengono ancorata alla mia schiena e la impugno nella mano destra, mentre nella mano sinistra tengo pronta la pistola da Cacciatore contenente pallottole d'argento.

Mi avvicino cauta alla struttura con passo felpato, e i miei sensi superiori fanno il loro dovere: c'è un odore molto pungente provenire dall'interno, sa di selvaggio, inoltre posso sentire rumore di carne masticata.

Cazzo... è una bestia per davvero.

Apro con delicatezza il portone e sbircio all'interno, tappandomi il naso già coperto per il puzzo; davanti a me, una belva mai vista prima si stava cibando degli ultimi animali rimasti nella fattoria, probabilmente abbandonata per colpa sua.

È... un autentico mostro. È una creatura antropomorfa, con lunghi arti superiori dotati di artigli affilatissimi, delle zampe caprine dotate di zoccoli, lunghe corna sul capo e un volto grottesco, a metà tra l'umano e il bestiale. Non ho mai visto niente di simile in vita mia, è raccapricciante.

Krampus interrompe il fiero pasto e alza il viso, saggiando l'aria con le sue grosse narici; si guarda intorno per qualche secondo, per poi puntare direttamente al portone d'entrata. Merd-

Un impatto devastante mi fa ruzzolare nella neve per molti metri, il legno della porta viene spazzato via in un turbinio di schegge.

Cerco di rialzarmi il più velocemente possibile e individuare il nemico: la belva è proprio davanti a me, squadrandomi da capo a piedi con occhi grandi e neri. Sospetto che la sua vista non sia delle migliori.

Porto la Beast Claw in bella vista e piego il busto in avanti pronta a scattare, ma mi rendo conto di essere in una forte condizione di svantaggio: non conosco niente di Krampus e, per studiarne lo stile di combattimento, dovrei adoperare armi lunghe in grado di tenerlo a bada sulla distanza, cose di cui non dispongo.

È agire o morire, devo puntare sulla mia agilità. La creatura ruggisce feroce, sfrutta le zampe arcuate per darsi una spinta tremenda e attaccarmi dritto per dritto, come un ariete da sfondamento.

L'eredità della stirpe dei Cacciatori mi permette di schivarlo facilmente con dei piccoli ma veloci spostamenti del corpo, ma l'onda d'urto della carica mi sbilancia, mettendomi alla mercé di una spazzata del suo braccio destro.

Il colpo è micidiale e molto doloroso, ma riesco a bloccargli l'arto sotto l'ascella e a lacerarlo sul fianco con le punte della mia arma; Krampus urla sofferente, ma pare non voler cedere, tanto che mi solleva di peso e mi lancia su un mucchio di neve che attutisce l'impatto.

Mi rialzo in piedi barcollando e, come minimo, avrò delle costole fratturate, ma ora anche il mostro sarà debilitato.

Lo scruto dalla distanza osservando i suoi moventi: perde molto sangue, ma non sembra accusare il colpo. È come se non fosse successo nulla.

Non posso batterlo né in forza né potenza, non posso nemmeno avvicinarmi per ingaggiare, i miei colpi non hanno effetto. La mia unica speranza è puntare sulla velocità e sull'astuzia.

Cerco di rimettermi in guardia, accarezzando il grilletto della pistola con l'indice e attendendo il momento giusto per agire; non riesco a stare dritta per il duro impatto subito, mirare con il busto piegato sarà un'impresa.

Rimango ferma sul posto, la bestia non se lo fa ripetere due volte: senza raziocinio e completamente accecato dalla furia, Krampus carica a testa bassa verso di me, pronto a farmi a pezzi; con gesto fulmineo punto l'arma da fuoco in mezzo ai suoi occhi e sparo, il proiettile d'argento trapassa il suo cranio con un suono secco.

Il mostro arresta la sua folle corsa e indietreggia, ruggendo di dolore e tenendosi il capo tra le zampe; metto da parte l'incredulità nel vederlo ancora vivo e approfitto della situazione, caricando a mia volta con la Beast Claw al massimo della sua estensione.

Mi faccio forza sulle gambe e mi lancio su di lui, lasciando stupidamente la guardia scoperta e vulnerabile a un contrattacco, ma voglio andare a segno a tutti i costi.

Il nemico, ormai, ha dato prova di non essere del tutto sprovvisto di intelletto, infatti si accorge subito del mio assalto: si gira di schiena assorbendo il colpo micidiale con i suoi muscoli dorsali d'acciaio, per poi tirare un calcio equino dritto sul mio sterno, respingendo il mio corpo stremato indietro, da dove ero partita.

Vomito sangue, ho emorragie interne ovunque e molto gravi, le fiale non mi terranno in vita ancora per molto.

La belva è ferita in modo molto grave, tant'è che si rotola nella neve nella speranza di fermare la sua di emorragia.

Non avevo mai visto un piagato comportarsi così: che ci fosse qualcosa di umano in lui?

Perlomeno, mi sta offrendo del tempo prezioso per pensare a cosa fare.

Non voglio trasformarmi adesso: è sempre un casino ritornare alla mia forma originale, inoltre non ho ancora provato tutto.

Servirà a poco, ma è ora di passare alle maniere forti: rinfodero la pistola al mio fianco, incanalo la mia linfa vitale nella Beast Claw e ne attivo il potere, mutando il mio braccio sinistro in una zampa animalesca da affiancare all'arma artificiale.

La mia bestialità aumenta, così come la mia forza fisica, portandomi ad assomigliare sempre di più al nemico che sto combattendo.

Ruggisco con furia attirando l'attenzione di Krampus e, senza perdere tempo, lo assalisco senza pensare bene a cosa fare.

Inizio ad artigliarlo impetuosa con entrambe le mani, come una trottola impazzita; presa alla sprovvista, la bestia cerca di difendersi con le braccia poderose, forse aspetta che io mi stanchi in fretta come, effettivamente, accade.

Incrocio i miei arti e riesco a dare un'ultima doppia lacerazione che gli solca il petto, per poi tirarmi indietro.

Mi stacco da lui per riprendere respiro ma, come era prevedibile immaginare, passa al contrattacco scagliando forzute zampate verso di me; sento l'adrenalina alimentare il mio livello di bestialità, infatti recupero le energie in un istante e schivo ogni assalto, spostandomi con agilità sia a destra che a sinistra, per poi colpirlo tra una finestra libera e l'altra.

Questa danza sanguinolenta colora la neve di cremisi, diventando una sorta di dare e prendere continuo dove sia io, sia Krampus, ci danneggiamo a vicenda senza che nessuno prenda il sopravvento sull'altro.

Provo a terminare l'ingaggio infilzando il ventre del nemico con le punte della mia Beast Claw, per poi girare su me stessa e colpirlo con la mia zampa sinistra in pieno volto, ferendolo sensibilmente agli occhi.

Parzialmente accecato, inizia a muoversi in tutte le direzioni come per scrollarmi di dosso: è il mio momento.

Punto ad attaccare una zona vitale del suo corpo per ucciderlo definitamente, ma gli strattoni compulsivi sono impetuosi e imprevedibili; un suo corno mi trafigge il pettorale destro e mi solleva per aria, sballottolandomi fino a scaraventarmi lontano, in un mucchio di neve.

Il dolore è... indescrivibile. Un fuoco divoratore mi sta lambendo le carni frustando a ogni minima contrazione, non posso muovermi.

Sono... sono spacciata. Non ci impiegherà molto a trovarmi: la sua vista sarà stata danneggiata, ma il suo olfatto è insuperabile.

Il suo olfatto... ma certo.

Non volevo trasformarmi ma, a questo punto, è l'unica possibilità che ho per sopravvivere: diventerò completamente invisibile ai suoi sensi e sarò molto più forte di lui.

Ah, spero solo di avere la lucidità necessaria per non fare cazzate. Con sforzo disumano riesco a rotolare su di un fianco, rimettendo la Beast Claw al suo posto: non posso permettermi di perderla.

Lascio che il sangue invada i miei tessuti e rilascio completamente la mia bestialità, fondendosi a quest'ultimi e mutando la mia persona: una folta peluria nera inizia a ricoprire la mia pelle, il mio corpo intero si sta deformando e ricomponendo per assumere una forma ferale, molto più accentuata di quella di Krampus.

Elettricità allo stato puro rizza i miei peli scorrendo tra di essi, mi strappo dal volto la stoffa che me lo copriva per respirare a pieni polmoni l'aria gelata, per inebriarmi dell'odore sublime del sangue.

Mi accorgo che la mia bocca è diventata un muso canino. Sono l'unica Cacciatrice in grado di trasformarsi in una Belva Oscura, come il temutissimo Paarl.

La mia mente è dominata dal desiderio della caccia ma, in qualche modo, riesco a rimanere concentrata sul nemico.

Ora ho un odore simile a quello delle bestie: non può vedermi e, grazie all'energia elettrica che posso generare, sono molto più veloce di lui.

È finito.

Il mio ruggito ora sembra il rombo di un tuono, acutissimo e distorto; non riesco a vedere con precisione dove io stia andando, tanta è la velocità incrementata dal flusso voltaico, ma posso sentire chiaramente la puzza del mio nemico.

Stavolta, la mia zampata è molto più impattante di prima: brandelli di carne vengono strappati via come burro dal corpo di Krampus.

Senza lasciargli il tempo di capire cosa stesse succedendo, mi levo all'istante dal raggio d'azione della bestia per poi attaccare di nuovo, fulminea, da un'altra angolazione.

Il mio avversario non riesce a capire dove sono, agita i lunghi arti superiore alla ricerca della sua preda, fallendo miseramente; ad ogni colpo l'elettricità prodotta dalla mia pelliccia brucia i suoi nervi, sempre di più e sempre più a fondo, lasciandolo paralizzato e inerme man mano che i secondi passano.

Divento sempre più rapida, sempre più potente, sempre più famelica al pensiero di banchettare con la sua carcassa: non posso rimanere in questa forma ancora per molto, o perderò il controllo definitivamente.

Nel momento in cui lo vedo letargico, capisco che è arrivato il momento di farla finita.

Ormai più bestia che essere umano, dandomi lo slancio con tutti e quattro i miei arti, squarcio da parte a parte la gola di Krampus, godendo dei suoi rantoli disperati mentre annega nel suo stesso sangue.

Il mostro cade a terra senza vita con un tonfo, alzando un cumulo bianco intorno a lui, mentre io, come immaginavo, non riesco a resistere alla tentazione e infierisco sul cadavere, fino ad accasciarmi esausta non lontano da lì.

La trasformazione si è sciolta... non credevo così presto. Finalmente, la fortuna inizia a girare anche per me.

Maledico a gran voce il vecchio che mi ha gettata in una missione a dir poco suicida e mi riposo nella neve, in attesa di essere abbastanza in forze per trascinare quel mostro fino in città.

La sua testa farà un figurone sul muro di quel bastardo.

  
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