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Autore: Lina Lee    17/01/2021    1 recensioni
Storia partecipante a "Acquerelli - contest fiume" indetto da Juriaka sul forum di EFP e giudicato da BessieB.
Un promessa da mantenere, un momento particolare in cui farlo, due cuori che si avvicinano sempre di più.
Perché la guerra non è fatta solo di orrori, ma anche di piccoli momenti in cui gioire tra le lacrime.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Erano giunti da qualche giorno a Villa Conchiglia, dopo gli eventi terribili avvenuti a Villa Malfoy che avevano scombussolato tutti loro. Non solo Dobby era morto, ma Hermione aveva avuto bisogno di tempo per riprendersi dalla sofferenza che Bellatrix le aveva inflitto, e Olivander non era di certo in buone condizioni, dopo oltre un anno di torture.
Ron aveva cercato di stare il più vicino possibile ai suoi amici, per quanto Harry dopo la perdita di Dobby sembrasse aver bisogno di rimanere da solo, e Luna sembrasse invece essersi ripresa praticamente del tutto. Hermione invece… beh, lei era tutto un altro discorso, Ron lo sapeva bene. A ricordare le sue urla durante la tortura gli sembrava ancora di impazzire, per cui cercava di distrarsi camminando sulla spiaggia oppure parlando con Bill, che aveva mantenuto con tutti il segreto sul fatto che il fratello più piccolo si fosse recato proprio lì durante la separazione dai suoi due amici.
Quando finalmente Hermione ebbe di nuovo voglia di uscire e di camminare, apparentemente senza sentire troppo il ricordo di quanto patito, Ron decise che era giunto il momento di mantenere la promessa che aveva fatto a se stesso nel periodo di Natale. Si fece quindi consegnare un sacchetto dal fratello e chiese a Hermione se avesse voglia di fare una piccola passeggiata sulla spiaggia con lui; la giovane annuì, appena incerta, ma decise comunque di seguire il ragazzo, per il quale ormai sentiva di non provare più solo una semplice amicizia.
I due camminarono in silenzio per un po’, l’uno vicino all’altro, quasi che entrambi avessero bisogno di lasciarsi cullare solo dal rumore delle deboli onde che si infrangevano sul bagnasciuga o dal vento che muoveva i loro capelli. Solo quando si trovarono vicini a una grossa roccia il ragazzo dai capelli rossi decise di parlare, o almeno di provarci.
«Hermione, senti, ti va di sederti due minuti?» chiese, incerto, avendo paura che la ragazza potesse voler solo continuare a camminare, forse ancora troppo provata da quanto affrontato e subito. Hermione invece annuì di nuovo e si appoggiò alla roccia, gli occhi fissi verso il mare, le mani che stringevano il giubbino per proteggersi dal freddo. Fu allora che Ron tirò fuori il sacchetto ricevuto dal fratello e lo porse alla ragazza.
«Aprilo» le disse solo, quando lei fissò l’oggetto appena stranita. Lentamente la giovane tirò la cordicella e fece cadere nella mano il contenuto del sacchetto, o meglio, parte di esso: delle conchiglie di varie forme e colori.
«Sai» prese a raccontare Ron, un pochino impacciato.
«Quando vi ho abbandonato e poi sono riuscito a giungere qui, ho fatto una promessa a me stesso, ho promesso che se fossi riuscito a raggiungervi di nuovo, se fossi riuscito a chiarirmi con voi e a far prevalere l’amicizia che ci ha sempre legato, se fossi riuscito a chiarirmi con te…».
A quel punto il ragazzo dovette prendere un po’ di fiato prima di riuscire a continuare a parlare, memore del fatto che ormai fosse consapevole del sentimento da lui provato verso quella che un tempo era solo un’amica.
«Se fossi riuscito a farmi perdonare da te, ecco, mi sarei premunito di farti un regalo, di farti avere le conchiglie più belle che potessi trovare in questa spiaggia. Quando Ginny era piccola ne trovava sempre tantissime, tutte diverse e colorate, e quindi ne ho cercate alcune e ho chiesto a Bill di conservarle per quando sarebbe giunto il momento in cui-»
Ron aveva preso a straparlare senza volerlo, ma si dovette fermare nel momento in cui si rese conto che sulle guance di Hermione erano comparse delle lacrime. L’aveva forse ferita, per quanto involontariamente? Aveva detto qualcosa che non andava bene? Magari non le piacevano le conchiglie e lui non lo sapeva!
«Hermione…?» provò a chiamarla. La ragazza si asciugò le guance con una manica e si voltò verso Ron, accennando un sorriso.
«Sono bellissime» esordì, e questo portò il ragazzo a tirare mentalmente un sospiro di sollievo; almeno il regalo le era piaciuto, ora doveva solo capire il perché di quelle lacrime.
«Sai, spesso i babbani hanno l’abitudine di creare delle collane con le conchiglie, bucandole, ovviamente cercando di non romperle… senza magia è un po’ difficile» raccontò, e Ron rimase ad ascoltarla senza interromperla, semplicemente osservandola e facendole sentire la sua presenza, per nulla invadente ma forte e sicura.
«Sono collane fatte soprattutto per le bambine o le ragazzine. Mio padre me ne aveva fatta una quando ero piccola, credo sia chiusa in qualche scatola con dentro altre cianfrusaglie».
Fu allora che Ron comprese il motivo di quelle lacrime. La vista delle conchiglie aveva riportato alla mente di Hermione il fatto che, prima dell’inizio del loro viaggio alla ricerca degli horcrux, lei stessa avesse tolto la memoria ai loro genitori, impedendo che ricordassero di avere una figlia. Lo aveva fatto per proteggerli, certo, ma quanto doveva esserle costato, e doveva ancora costarle, il solo pensare che suo padre e sua madre non si ricordassero minimamente di lei? Che ogni ricordo che la riguardava, dalla nascita fino a qualche mese prima, fosse stato cancellato con un semplice colpo di bacchetta? A confronto lui, pur avendo la famiglia nascosta per via della guerra in corso, era comunque fortunato perché poteva ancora parlare con loro, vederli, come era capitato a Natale con Bill, e non riusciva nemmeno a immaginarsi che cosa potesse significare non poter parlare con sua madre o suo padre solo perché non si ricordavano di lui.
Delicatamente il ragazzo poggiò un braccio sulla spalla di Hermione e l’attirò a sé, poggiando la propria guancia sulla testa di lei.
«Li riabbraccerai, vedrai» cercò di rassicurarla, la voce ridotta a un sussurro nonostante il rumore del vento.
«Ci siamo fatti una promessa prima di iniziare questa ricerca, ci siamo promessi che ce l’avremmo fatta, che avremmo vinto, e noi manteniamo sempre le promesse, o sbaglio?» concluse, scostandosi appena per riservare un sorriso impacciato alla giovane, che rispose a sua volta con un piccolo sorriso.
«Grazie» si limitò a rispondere Hermione, sistemando piano piano le conchiglie nel sacchetto e custodendole gelosamente tra le mani per tutta la passeggiata di ritorno. Quello di Ron era stato un bel gesto, tenero e delicato al tempo stesso, le aveva riportato alla mente qualcosa di doloroso e nel contempo le aveva ricordato la loro promessa reciproca, scaldandole il cuore. Anche se non aveva la possibilità di parlare coi suoi genitori, di sfogare tutto ciò che di negativo le attanagliava il cuore, aveva comunque degli amici sempre pronti ad aiutarla, a starle vicino, a sostenerla, persino quando lei cercava di apparire più forte di quanto fosse in realtà per non pesare troppo su di loro. Senza nemmeno rendersene bene conto, durante il rientro Hermione si era avvicinata di più a Ron, e i due avevano continuato a camminare abbracciati l’uno all’altro.


Note dell'autrice: Buonasera! Questo contest particolare e molto interessante mi ha permesso di prendere per la prima volta in considerazione questi due personaggi. Ho voluto considerarli in uno dei momenti particolari del settimo libro, ovvero dopo lo scontro avvenuto a Villa Malfoy, quando ormai sono al sicuro a Villa Conchiglia ma devono ancora riprendersi da tutto il dolore e l'orrore che hanno vissuto. Un momento in cui potevano essere in qualche modo fragili, che mi ha permesso di cercare di esplorare un pochino i loro sentimenti reciproci, il loro modo di avvicinarsi, a piccoli passi, e di volersi bene, ormai non più solo come amici.
Spero davvero di non averli rovinati e di essere riuscita a farli rimanere IC.
Alla prossima! <3
Lina Lee
  
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