Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Ricorda la storia  |       
Autore: Brume    18/01/2021    4 recensioni
Si sono incontrati per caso, Ryo e Kaori, sei anni dopo la morte di Hideyuki; durante un brevissimo incontro in un bar riemergono ricordi dai Kaori fugge mentre lui vorrebbe capire: capire perchè anni prima è andata via, capire cosa è quella sensazione che prova pensando e stando insieme a lei, l' unica in grado di avergli dato un pò di pace. E' il seguito di "Una -quasi- favola natalizia".
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Illustration
 
RYO
Ho sentito subito la tua aura: è inconfondibile, anche dopo tutti questi anni.
È un qualcosa che emana innocenza ed allo stesso tempo  fuoco, passione, come se due entità ben distinte convivessero in te: nel momento in cui sono passato davanti alla vetrina di quel caffè in teoria non avrei avuto alcun  bisogno di voltare il mio viso per avere conferma. Già lo sapevo:sei sempre la stessa, anche se hai tentato con tutta te stessa di cambiare. 


Ho faticato, tempo fa. a lasciarti andare e dimenticarmi di te.Per questo motivo che ti ho seguita.: stare con te mi ha sempre regalato serenità e un qualcosa che non conosco ma che scalda il cuore...amore? Chi lo sa: non l' ho mai conosciuto, non saprei dire.

"Perdona questa mia improvvisata..." ti dico mentre ci sciogliamo imbarazzati da questo abbraccio che mi fa sentire a casa. 
Te lo dico mentre lascio una carezza sul tuo viso,  indugiando con la mano sulla tua pelle liscia.
"Nessun probelma" mi rispondi  diventando rossa e abbassando gli occhi  " ...anzi, scusami tu. Devo esserti sembrata una pazza". 
Mentre  dici questo mi volti le spalle e oltrepassi questa piccola anticamera per andare in sala; ti seguo e ti trovo seduta sul divano bianco, come bianchi sono i mobili che arredano questo piccolo nido, grazioso.

Mi avvicino  e  ti chiedo il permesso per sedermi accanto;  tu aspetti che lo faccia poi, dal cassetto del tavolino posto davanti  a noi estrai un piccolo album di foto con la copertina ormai lisa.
"Ti ricordi?" mi chiedi estraendo una foto di te, Hide ed il sottoscritto.  
La prendo  e la guardo con un filo di tristezza.
" ... come no! " rispondo " Quel giorno hai accompagnato Hide a casa mia. Lui doveva riferirmi  alcune cose e tu lo hai voluto seguire a tutti i costi ".Gli avevi talmente rotto le scatole riguardo al suo lavoro che ,sfiancato, ti aveva condotto con sé e fatto conoscere quello strano personaggio che lo aveva distolto dalla retta via.

"All' inizio ti ho odiato, sai? Mio fratello era una brava persona, poi ha conosciuto te...".
Ti fermi, mi guardi, ti scusi.
I tuoi occhi sono sgranagti e le tue mani giocano nervosamente con alcuni ciuffi dei capelli: capisco cosa vuoi dire e sorrido, non mi sono offeso. 
È la verità, del resto...non è che sia un tipo raccomandabile. Mi gratto il viso, il naso, sono un pò nervoso. 
"Lo avevo notato, Kaori....ma come darti torto? Se tuo fratello non mi avesse conosciuto, forse sarebbe ancora vivo" dico con sincerità ed amarezza:  è un senso di colpa che sta con me da anni ed ha affondato i suoi artigli nella mia carne.
 
All' improvviso ti  alzi dal divano e vai in cucina. 
Prendi qualcosa da bere. 
Una scusa, credo, per non affrontare il ricordo.
 
"Se mio fratello non ti avesse conosciuto sarebbe stato a vita un eterno insoddisfatto, Ryo. Lui aveva già scelto quella strada...questa è la verità " mi rispondi dopo aver bevuto una sorsata di acqua. Ti osservo; le tue dita tremano mentre posi il bicchiere sul tavolo ed il mio cuore vacilla un attimo. 
 Dio, quanto vorrei ancora stringerti forte a me e dire che va tutto bene; mi alzo, ti raggiungo, ma non ti prendo tra le mie braccia..."Perché sei andata via?" ti chiedo.
 In piedi di fronte a te allungo la mia mano e sfioro la tua,  appoggiata ancora sul tavolino della cucina.

Tu abbassi la testa e non rispondi.

 
 
KAORI
Mi  stai chiedendo perché sono andata via: semplice...ho avuto paura.

 
Mio fratello era morto da poco ed io mi sono trovata a vivere - seppur momentaneamente - con una persona che conoscevo pochissimo ma con la quale mi sono trovata subito bene. Mi sono trovata insieme a te, Ryo, che mi seguivi passo- passo, fedelmente, trattandomi  come  fossi fatta di cristallo; mi hai accudita, sfamata, lavata.  
Ricordi? Per una settimana non volevo uscire da quella stanza e tu, disperato, mi hai caricato sulle tue spalle portandomi in bagno: mi hai spogliata senza alcuna malizia, hai aperto l’ acqua e ti sei cacciato sotto la doccia con me, vestito di tutto punto; poi mi hai rivestita e mi hai portato in cucina. Mi hai imboccata. Mi hai aperto la bocca a forza e mi hai sfamata. 

E quel bacio? 
Eravamo ubriachi: “una sbronza per dimenticare!”  ci siamo detti. 
 Si, eravamo ubriachi ma il sapore delle tue labbra le ricordo ancora , tanto da cercarle negli unici due uomini che mi sono stati accanto, relazioni poco più che
 platoniche dettate dalla solitudine.
 
"Ho avuto paura" ti rispondo, finalmente "paura di innamorarmi di te,  di un disperato pazzo e vagabondo" dico con un sorriso mentre intreccio le dita nelle tue. 
Ma non ti guardo ancora.
Non lo faccio finché non sento l'altra tua mano sollevarmi  il viso; i  tuoi splendidi occhi mi stanno fissando. 
"...per questo hai costruito il tuo mondo perfetto, per cercarti una alternativa al ricordo di Hide, a me ed al nostro mondo...giusto?" mi chiedi.

 Torno a sedermi   e prendo l album mettendolo sulle ginocchia.
 Tu mi segui, mani in tasca; poi ti appoggi allo stipite della porta , abbassi il capo, mi osservi.

Annuisco; è quasi liberatorio.
Restiamo in silenzio per un pò ed i  rumori del palazzo ci fanno compagnia. 

 Io metto via le foto, tu ora passeggi per la stanza e vai verso la porta finestra; scosti le tende.
" ...nevica ancora" mormori , tenendo tra le dita la stoffa della tenda. Ti volti, mi guardi, sorridi.
" ...forse è  meglio che vada" aggiungi  poi. Ma resti fermo dove sei.
 
No Ryo, non andare via, resta con me ancora un pò  penso; ho paura a rendere palesi questi miei pensieri. 

Ti avvicini. 
Ti pieghi sulle ginocchia, al mio fianco; mi prendi la mano.
 
"Se vuoi che resti devi solo dirlo..le mie parole di prima sono sincere. Vorrei...vorrei davvero che riprendessimo da dove abbiamo lasciato".
Hai fatto tu, per me, e sono felice. Sento gli occhi lucidi: ma che succede?

"...non piangere, Kaori..." sussurri guardandomi dolcemente mentre le tue dita asciugano le lacrime che iniziano a scivolare sulle guance.
"...non so cosa mi succede..."  mi giustifico cercando un fazzoletto nella tasca dei jeans.
All'improvviso, però, mi sento bene. Mi rendo conto che ho lasciato cadere le difese ed osservo i muri che avevo eretto intorno a me sgretolarsi.
 
Con un gesto mi chiedi di farti posto; prendi la mia mano e la porti sul tuo petto, all' altezza del cuore. Poi avvicini il tuo viso al mio,io  mi ritraggo: min guurdi come a dirmi non avere paura.  
Appoggi la tua fronte alla mai e chiudi gli occhi...io faccio lo stesso.
 
"Sono felice di averti ritrovata" mormori.
"Anche io, Ryo. E riguardo a prima... resta. Resta qui con me, stasera."
 
Mi stupisco di ciò che dico.
Non sono mai stata così diretta...ho gli occhi chiusi ma percepisco il tuo sorriso.

"Ti porterò rispetto, kaori, le mie non sono parole, non scus solo  per portarti a letto. "
"...so che con me non lo faresti mai" ti rispondo. È vero: per quanto ricordo, anche se il tuo modo di vivere ,mi è sempre apparso  discutibile, hai comunque sempre avuto  dei pricnipi morali" rispondo.
Tu mi guardi e sorridi amaramente.
Ti sposti un ciuffo di capelli dal viso ed i tuoi occhi sinfanno spigolosi.
"...anche se  sono uno che per lavoro toglie di mezzo le persone? Anche se le mie mani toccano più spesso una pistola che dispensare carezze?".
Osservo i tuoi occhi.
Sorrido.
Ti prendo la mano e la porto sul mio viso.
"Si, Ryo" rispondo; tu lasci scivolare la mano dietro i miei capelli , trascinando lentamente il mio viso verso il tuo.
"...stavolta non siamo ubriachi" sussurri, a pochi centrimentri da me.
"...direi di no..." ti rispondo, accogliendo le tue labbra delicate posarsi sulle mie.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Brume