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Autore: Vianne1013    19/01/2021    4 recensioni
Innanzittutto dico che tutti i personaggi di CH non sono miei (magari lo fossero avrei creato il panico tra Ryo e Kaori!) . La fan fiction è inspirata alla leggenda di Tanabata e spero che vi piaccia.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Il suo corpo giaceva nel letto….la luce della luna l’avvolgeva come un manto.
Il suo respiro era sereno e pacato…il suo sonno tranquillo privo di incubi, niente in quel momento poteva destarla.
Lui era lì, attese quel momento per poi muoversi. Entrò nella stanza e chiuse la porta dietro di sé.
Si mise in piedi a guardarla da lontano. Era bellissima avvolta da un manto di bagliore bianco che la rendeva intoccabile come una dea.
La luce della luna metteva in risalto la bellezza della sua pelle color avorio mentre sul viso, la cui espressione era rilassata, le labbra carnose color ciliegia lo invitavano ad essere assaggiate.
L’uomo uscì dall’ombra per essere avvolto anche lui dal candore dei raggi lunari.
L’imponente figura si avvicinò al letto della donna e si sedette accanto a lei.
Aveva sempre adorato vederla dormire, osservarla riposare persa nel suo mondo incantato lontano da tanto dolore e disperazione che aveva sempre accompagnato la loro vita.
La mano potente dell’uomo si avvicinò al viso della dea accanto a lui e l’accarezzò. Le sue mani ruvide assaporarono la morbidezza e la setosità della sua pelle perfetta. Un brivido gli percorse tutta la schiena.
Possibile che quella donna potesse provocare in lui emozioni così forti?
Continuò a guardarla, con tanto amore. Quella donna, quella dea distesa sul letto, era la persona che lui voleva nella sua vita per sempre…..il suo raggio di sole, la sua forza, l’angelo che l’aveva salvato dalle tenebre…lei era l’amore della sua vita e lui la voleva con sé, per sempre al suo fianco.
Un sospiro lo destò dai suoi pensieri, la donna aveva avvertito leggermente la sua presenza e stava reagendo al suo tocco.
Un sorriso comparve sul volto dell’uomo che continuò ad accarezzarle il viso per poi scendere giù verso il collo.
Il tocco da gentile e delicato diventò più forte e possessivo, l’uomo scostò il lenzuolo che ricopriva il corpo della donna e continuò la sua esplorazione.
Le dita iniziarono a vagare, raggiunsero il collo e scesero più giù incontrando la valle tra i suoi seni.
La mano si fermò per poter gustare meglio tanta perfezione e morbidezza.
Le accarezzò entrambi i seni, li sfiorò con fare possessivo e alla fine li strinse forte.
Nel mentre che la toccava, l’uomo si soffermò a studiare le reazioni della donna ancora addormentata.
La sua espressione da calma e pacata si trasformò, gli occhi si strinsero, le linee del viso si indurirono, la bocca si socchiuse e la donna emise un piccolo gemito.
L’uomo sorrise tra sé e continuò a far navigare le sue dita sul corpo di lei.
Individuò in poco tempo le spalline della camicia da notte, che fece scivolare giù lungo le braccia e le lasciò scoperti i seni, la cui pelle d’avorio risplendeva come non mai, mettendo in evidenza le piccole sommità rosa pallido.
La mano dell’uomo navigò ancora, raggiunse uno dei due seni e lo prese a coppa, stringendo il capezzolo tra le dita ed iniziò a giocherellarci.
La donna ebbe un’altra reazione, emise un altro gemito, la sua schiena si inarcò sotto il tocco dell’uomo cercando di approfondire sempre di più il contatto.
L’uomo come spronato da tale reazione continuò il suo viaggio….la liberò dalla camicia da notte e l’ammirò in tutto il suo splendore.
Era bella di una bellezza irreale, era talmente bella da togliere il fiato.
L’uomo rimase a guardarla per un po’ e poi non potè più resistere e riprese il suo viaggio.
La sua mano raggiunse l’addome, mentre i respiri della donna si fecero sempre più affannati e in poco tempo raggiunse il suo ventre.
La ragazza si contorse sotto il suo tocco, i suoi respiri si velocizzarono sempre di più mentre l’uomo proseguiva la sua dolce tortura.
Le dita incontrarono i riccioli ramastri alla sommità e il soffice contatto lo fece sobbalzare.
Il suo viaggio proseguì fino alla pieghe umide tra le gambe della donna e le sue dita iniziarono ad accarezzarle delicatamente.
Il corpo della donna fu invaso da una miriade di scosse elettriche, il suo cuore iniziò a battere alla velocità della luce. Era tutto così reale…troppo reale…..e il troppo piacere la fece svegliare all’improvviso.
La donna aprì gli occhi e vide davanti a sé la figura dell’uomo.
“…Cosa fai tu q-“ non ebbe tempo di terminare la domanda che una mano le tappò la bocca.
L’uomo la guardò con sguardo felino e predatore e le fece cenno di non parlare.
La donna lo guardò e rimase come catturata dal suo sguardo magnetico.
In un attimo l’uomo le fu addosso incastrandola tra il suo corpo e il letto, la guardò dritto negli occhi e le disse: “Non credi che mi meriti un premio per essere riuscito ad arrivare fino a qui?”
“Che premio vuoi?”gli chiese lei stupita.
“Te.” Rispose lui con voce roca e sensuale e si avventò con passione sulle sue labbra.
La strinse a sé, la baciò con una tale passione da rimanerne anche lui stordito e continuò quel che stava facendo prima. L’avvolse in un abbraccio forte, che sembrava essere senza fine.
Il bacio dal principio fu casto, quasi delicato, ma in un secondo momento l’uomo cercò di approfondirlo, chiedendo alla bocca di lei, il permesso per poter entrare.
La donna inizialmente esitò, ma una volta concessogli quel diritto, si ritrovò travolta in una danza erotica.
Le loro lingue iniziarono a muoversi assieme, danzarono un ballo senza musica, dove il loro unico sottofondo erano le sensazioni che provavano in quel momento.
Tenendola stressa a sé, potè sentire le sue forme perfette stringersi contro di lui e la cosa lo faceva andare in estasi.
La strinsè ancora di più a sé e la donna potè sentire chiaramente la sua erezione premerle contro la coscia.
Si staccarono per un momento e si guardarono negli occhi per degli istanti interminabili e poi fu di nuovo passione.
L’uomo si riavvicinò a lei, la baciò, l’assaggiò come una ciliegia fresca e l’assaporò con gran gusto.
Le sue labbra vagarono ricoprendo il suo volto di piccoli delicati baci e poi viaggiarono in giù raggiungendo la parte sensibile del collo.
Niente sembrava importare in quel momento, c’erano solo loro due, nessuna preoccupazione, nessun rimorso, nulla…solo loro e il sentimento che li univa.
Ma l’incanto durò poco perché la donna usando quel poco di forza che le era rimasta in corpo, resistette all’impulso di perdere completamente il controllo sotto il suo tocco e gli disse con un filo debole di voce: “ Non possiamo….è….è sbagliato….lo sai anche tu…noi non….non possiamo……”
“Non è vero che non possiamo, abbiamo paura e non vorremmo che accadesse niente di diverso perché tutto questo ci travolge e ci destabilizza ma……noi possiamo…..” e detto questo continuò a succhiare il suo collo dalla pelle color perla ascoltando con gusto, i gemiti e i respiri affannati provenienti dalle sue labbra.
“Ma….” Tentò di insistere lei, ma l’uomo la guardò negli occhi e le chiuse le labbra con un dito dicendole: “Sshhh nessun ma, nessun perché….nessun ripensamento ….niente….non dire nulla….siamo insieme ora e questa notte è tutta nostra.”
La guardò intensamente per qualche istante e poi la prese nuovamente tra le braccia e bruciante di desiderio, la strinse ancor di piùa sé e prese possesso delle sue labbra……


Continua…………………………
   
 
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