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Autore: Its a beautiful day    19/01/2021    0 recensioni
Dopo anni separati Zayn e Giorgia si rincontrano.
O forse, non si sono mai separati. Zayn è stato nella vita di Giorgia una costante, anche quando sembrava averla abbandonata per sempre.
Proprio come un fantasma.
Gli anni sono passati veloci, nulla è rimasto invariato.
Lei è andata avanti, arrivando ad un punto che Zayn non credeva possibile.
Questo è l'epilogo di una storia senza fine.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Pov. Giorgia
"Che ci fai qui?" lo fulmino con lo sguardo
 
"Avevo bisogno di un libro" si giustifica
 
"Un libro?" lo guardo storta "E per chi?"
 
"Mia madre" risponde prontamente
 
"Perfetto, Pamela sarà ben felice di servirti. Pamela!" chiamo infine la mia collega, sperando di riuscire a fuggire da quell'incontro imbarazzante
 
"Dimmi.. Oh" Pamela si blocca osservando Zayn: si morde il labbro, e lo squadra dalla testa ai piedi
 
"Pamela, questo è Zayn"
 
"Che? Cosa?" sgrana gli occhi, e cerca di ricomporsi
Zayn la osserva, molto interessato. I suoi occhi esplorano il suo corpo, soffermandosi sul seno e anche lui si morde il labbro.
Una sensazione di disgusto mi assale. Certe cose non cambieranno mai.
"Preferirei che mi servissi te" Zayn mi dedica la sua attenzione
 
"Non mi sembra il caso. Pamela è competente quanto me in campo letterario. Potrà aiutarti a trovare il libro perfetto per tua madre"
 
"Voglio che mi serva tu" aggiunge a denti stretti, appoggiando i pugni stretti al bancone
 
"Per favore, queste tue scenette da bad boy potevano funzionare quando avevo diciassette anni, non ora" riprendo in mano il libro, chiudendo la conversazione.
 

Pov. Zayn
Ha preso in mano quel fottuto libro, e ha ripreso a leggere.
Ha ripreso a leggere, quando io sono qui davanti a lei.
Patrizia è in piedi accanto a me, osserva la scena imbarazzata.
Continuo a fissare Giorgia per qualche secondo, per poi lasciarla perdere e dedicare la mia attenzione alla sua collega.
Una plasticata con una quinta di seno, dai capelli rossicci mi accompagna in mezzo agli scaffali, continuando a blaterare cose che non ascolto.
Il suo culo e sicuramente più interessante, mentre sculetta compresso dentro un paio di jeans probabilmente di una taglia in meno di quella che dovrebbero essere.
Mi attizza, e parecchio, ma sono tornato per restare. Sono tornato per restare accanto a Giorgia, ed a nessun’altra.
Anche se.. gli occhi vogliono la loro parte.
Cerco di concentrarmi sulle sue parole, e decido di scegliere il primo libro che trovo.
Sono venuto qui unicamente per vedere Giorgia, per avere quel minimo contatto con lei di cui ho bisogno, e lei mi smolla ad un'altra ragazza.
Questo suo continuo rifiuto mi distrugge, sono constanti conferme che il suo amore per non esiste più.
E fa male, fa male avere la conferma che ciò che ho temuto negli anni successivi alla mia partenza, si sia avverato.
Ho sperato che, in fondo, il suo amore per me non sarebbe mai passato. Un po' come quei diabetici amori che si leggono nei libri.
Povero illuso
"Prendo questo" liquido velocemente Patrizia, prendendo il primo libro che mi capita davanti e allontanandomi poi da lei "Puoi battermelo in cassa almeno?" dico a Giorgia, intenta ancora a leggere quel dannato libro
 
"Certo" si alza, mi toglie il libro dalle mani, e più velocemente di quanto sperassi conclude l'operazione "Ecco, a te" mi porge una busta con dentro il libro e torna a sedersi
 
"Senti okay, forse abbiamo iniziato col piede sbagliato"
 
"Forse?" alza un sopracciglio "Tu.."
 
"Non iniziare, per favore" la blocco "Non avrei dovuto dire quello che ho detto riguardo a Luke, lo so. Ma se tu potessi darmi un'altra possibilità.."
 
"Di possibilità in passato te ne ho date anche fin troppe, e chi è rimasta scottata sono sempre stata io. Sono stanca di bruciarmi Zayn" sospira
 
"Non sono qui per bruciarti ancora. Sono tornato per essere ciò che cura le tue ferite"
 
"Ho già una persona che cura le mie ferite. Una persona che finalmente mi ama e mi tratta come merito. Ho passato un anno e mezzo della mia vita, ad essere il tuo giocattolino, adesso basta"
 
"Non doveva andare così" scuoto la testa
 
"Non sono stata io che ho scelto. Ha fatto tu in modo che le cose andassero così"
   
 
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