Endgame
Lascia la finestra aperta. Un giorno tornerò di nuovo per te." Con gli occhi pieni di lacrime salutò il suo amante terrestre,Jinyoung, anch'egli in lacrime. Non era riuscito a guardarlo in faccia. Non voleva credere che fosse l'ultima volta che lo vedeva, che ne sentiva il profumo e si deliziava della sua risata. Ma la vita non sempre fa sconti e non sempre concede un lieto fine.
Con il cuore colmo di tristezza e malinconia, Jackson camminava senza una meta. Una settimana fa aveva percorso la stessa strada con Jinyoung, mano nella mano e ad una battuta di Jackson avevano riso in simbiosi. Prima che tutto crollasse, prima che fossero negati i baci che tanto li univano. Pensare alle labbra dell' amato lo riempì di struggente desiderio.
Jinyoung d'altro canto si rigirava nel letto, stringendosi il petto e pensando alle stesse cose. Non avrebbe più diviso il suo letto con l'uomo che amava, anche se gli aveva promesso che sarebbe tornato. Voleva credergli, voleva aver fiducia ma come si può sconfiggere il gioco cosmico di un crudele dio che distrugge l'amore? L'amor che muove il sole e le altre stelle. Jackson era una creatura dei boschi e doveva tornare nel suo mondo, lui un semplice umano perfettamente sostituibile. I giorni passati con lui erano stati i più radiosi della sua vita, perfino i litigi. Se ne andava una parte di lui mentre l'altro lasciava sulla terra la parte migliore.
I giorni, i mesi e gli anni passavano ed ogni notte la stessa agonia. Jinyoung che si rigirava nel letto e Jackson che vagava per i boschi. La finestra rimaneva sempre aperta, anche nelle serate di tempesta. Una notte mentre la solita straziante routine continuava, Jinyoung avvertì un fruscio."Preferisco essere mortale con te, che infelicemente immortale." Era Jackson con i suoi bellissimi occhi a mandorla, il profilo scultoreo ed il suo caldo sorriso. Il ragazzo gli si avvicinò e poggio la fronte su quella dell'altro. "We're endgame, Jackson."