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Autore: KurryKaira    23/01/2021    0 recensioni
Kai le si sedette accanto. Questa cosa la colpì, tanto che il cuore prese a battere leggermente più forte, ma poi pensò di aver dato più peso del dovuto alla cosa. Però succedeva spesso che lui le capitasse di fianco. Destino infame, lei aveva chiaramente una cotta per lui, non sapeva se gli altri lo avessero notato o meno, e soprattutto non sapeva se lui lo avesse notato ma era abbastanza sicura che lui non la ricambiasse affatto, quindi infame il fato che glielo faceva capitare sempre accanto. Insomma, doveva essere il fato per forza, no?
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Proseguirono in silenzio per un bel tratto di strada. Lei che era sempre vivace e a proprio agio si sentiva invece stranamente a disagio. Non era la prima volta che si erano trovati soli, ma questa volta le sembrava così strano.
Hiromi:- Allooora...- sfiatò imbarazzata per spezzare quel silenzio:- ...è stato un buon pranzo vero?- La luce del sole svaniva lentamente, era ancora pomeriggio ma d'inverno le giornate sono veramente corte.
Lui non rispose.
Hiromi roteò gli occhi:- Beh, chi tace acconsente.-
Kai:- Scusa, non sono molto di compagnia.-
Hiromi:- Uuh- emise automaticamente sentendo la sua voce:- Figurati. Mi serviva solo una guardia del corpo no?- Sorrise gioiosa guardandolo, lui la guardò sempre senza dire niente, però anche se non aveva un minimo segno di sorriso il suo sguardo era molto dolce, tornò a guardare avanti a sé, poi.
Hiromi:- Poi tu sei un'ottima guardia del corpo, no? Sei molto allenato. Guarda che muscoli!- Gli toccò simpaticamente un bicipite. Lui sussultò d'istinto, lei tolse le mani nascondendole dietro la schiena:- Scusa, ti ho dato fastidio?-
Kai:- No, davvero.-
La ragazza sorrise, lo prese sottobraccio:- Allora mi permetto, ok? Bodyguard?- L'imbarazzo sembrava esserle passato.
Lui abbozzò un leggero sorriso, molto dolcemente.
"Quanto sono scema. Il cuore mi sta battendo fortissimo. Sembriamo due fidanzatini" lo guardò piano, un po' timida. Lui guardava dritto, impassibile, però sembrava sereno. "Devo smetterla di farmi film mentali. Ci conosciamo da un bel po' ormai. Non è mai successo nulla tra di noi, perché dovrebbe succedere proprio adesso? Sarebbe un bel regalo però!" Sorrise tutta contenta.
Kai:- Che c'è?-
Hiromi:- Oh- sbarrò gli occhi:- Cosa?-
Kai:- Sorridi.-
Hiromi:- Daichi ha ragione, mi guardi!-
Kai:- Spesso, proprio come ha detto lui.-
La brunetta arrossì di colpo serrando le labbra.
Kai emise un verso che poteva sembrare una risata soffocata:- Non volevo imbarazzarti. Sto spesso in silenzio, ma osservo tanto. In generale, non guardo solo te, tranquilla- sorrideva.
"Questo non mi rende felice, hai smontato tutto il film che mi sono appena fatta in questi pochi secondi" pensò.
Hiromi:- Oggi comunque sei davvero locusta.-
Il ragazzo ridacchiò ancora, sempre con riservatezza, e Hiromi non poteva non notare quanto fosse bello.
Poi lui si fermò portandosi una mano alla testa.
Hiromi:- Kai, tutto ok?-
Kai:- Cavolo, che pessimo bodyguard- disse un attimo prima di svenire.

Quando riaprì gli occhi si trovava in un letto caldo. Stranito cercò di connettere, dove si trovava? Aveva sempre il sangue freddo lui ma anche se in maniera impassibile lì per lì un po' si spaventò. Però in effetti con quel letto che profumava di pulito, quelle coperte e quelle tende alla finestra color lilla, e tutti quei pupazzi... non doveva certo essere la stanza di un serial killer. La sua vista era ancora un po' offuscata ma notò la cornice sul comodino accanto a quel letto dove si era risvegliato.
"E' Hiromi" pensò, c'era lei in quella foto, con due adulti, probabilmente i genitori.
"Ah già, la stavo accompagnando a casa e devo essere svenuto, che coglione" pensò di sé stesso molto delicatamente.
"Sono nel suo letto" prima di poter connettere completamente questa situazione la porta si aprì.
- Ti sei svegliato!!- Esclamò la ragazza che lì ci abitava. Aveva in mano un vassoio con del tè e zucchero.
Kai si sollevò leggermente e scosse un po' la testa come per dire "che diavolo ci faccio nel tuo letto?" Parlare gli pesava davvero troppo?
Hiromi:- Mi hai fatta preoccupare. Per fortuna eravamo praticamente arrivati, ho chiamato mio padre e ti ha portato qui di peso. E' un uomo ancora nel pieno delle sue forze! Sai? Per me sarebbe stato un po' difficile prenderti in braccio e portarti qui come una principessa, mio bodyguard!-
Kai poggiandosi una mano tra i capelli:- Mm, mi prendi anche in giro adesso?-
Hiromi ridacchiò:- Piuttosto, stai meglio? Ti ho portato del tè. Come mai sei svenuto? Ti ha fatto male qualcosa a pranzo?-
Kai fece cenno di no:- Deve essere stata stanchezza. Mi sono allenato con Dranzer tutta la notte, mi sono affatticato e quasi non ho dormito.-
Hiromi poggiò violentemente il vassoio sul comodino e con voce calma:- Ah, sei stupido quindi!-
La guardò inarcando un sopracciglio e muovendo nervosamente un muscolo vicino la bocca che gli fece accennare una sorta di sorriso forzato.
Hiromi:- Beh, vuol dire che è una sciocchezza. Ho fatto bene a non chiamare l'ambulanza. Voi siete tutti stupidi. Ho capito amare uno sport, ma perché sfinirvi tanto?-
Kai:- Per essere forti no?-
Hiromi:- Tanto forti che ora dormi nel letto di una signorina!-
Lui smise di parlare, lo aveva fatto anche troppo. Si guardò intorno, e arrossì leggermente.
Hiromi:- Ma guarda!- Esclamò lei avvicinando il viso a quello ora un po' nascosto di lui:- L'impassibile Kai si è imbarazzato!- Continuò:
- Credi sia stato facile per mio padre portare un uomo nel letto della sua principessa?- Ridacchiò:- Non preoccuparti comunque, sei fortunato. Abbiamo cambiato le lenzuola proprio sta mattina. Il letto è pulito, non ci sono mie tracce. Quanto zucchero nel tè?-
Lui rimase in silenzio guardando il tè.
Hiromi:- Tesoro, ok stare zitto ma almeno fai cenno con le manine per dirmi quanti cucchiaini di zucchero vuoi!-
Mostrò il numero con le mani e lei rise. Girò lo zucchero che piano si scioglieva nel tè.
Kai:- Che tipo di tracce avrei dovuto trovare? Perché dovrei schifarmi di stare nel tuo letto?-
Hiromi balbettò un po':- Beh... uno quando dorme, insomma, qualcosa la perdi.-
Kai:- Sbavi?-
Hiromi:- Tipo capelli!!- Urlò.
Kai:- Sbavi- sorrise, lei violentemente gli porse il tè facendo cadere qualche goccia addosso a lui che si scottò.
Hiromi:- Così impari, e menomale che non hai sporcato le lenzuola appena cambiate.-
Kai:- Sei stata tu. Perché? Non cambieresti le lenzuola a prescindere ora? Non che io sbavi.-
Hiromi:- Cretino. Dovevo lasciarti morire fuori.-
Il ragazzo rise di nuovo, sempre in maniera quasi impercettibile.
Hiromi:- Uff. Prima in effetti eri più bello sai? Ora si vede che sei stanco. Bevi quel tè caldo e poi cerca di riposare.-
Kai:- Cosa? No. Bevo il tè e vado a casa.-
Hiromi sussultò:- No!- Fu una reazione un po' esagerata, se ne accorse e imbarazzata continuò sperando che lui non le avesse dato peso:- Non dire sciocchezze, puoi rimanere quanto vuoi, cioè, quanto vuoi no. Sta sera dovrei dormirci io in quel letto. Però puoi rimanere per la cena. Riposa un po', come vuoi arrivare a casa? Sverresti di nuovo.-
Kai:- Volevi lasciarmi morire fuori. Quanti pupazzi- disse poi secco guardando la stanza.
Hiromi indispettita:- Che vuoi?! Non c'è età per i pupazzi!-
Kai sorseggiando il tè:- Non ho detto niente. Ho solo detto "quanti pupazzi". Mi piacciono.-
Hiromi calmandosi e un po' stupita:- Ah sì?-
Kai:- Mi piacciono gli animali.-
Hiromi:- Sono di pezza Kai- gliene lanciò uno addosso, era un cagnolino:- Non sono animali veri.-
Lui spostò la tazza dalla traiettoria e rimase in silenzio guardando quel cagnolino.
Poi guardò lei continuando a sorseggiare:- Vuoi davvero che versi il tè sul tuo letto?-
Hiromi:- Volevo assicurarmi che stessi bene, magari la botta che hai preso cadendo non ti fa distinguere i pupazzi dagli animali veri.-
Kai:- Sei ironica. Vero?-
Hiromi:- Certo- sbuffò:- Hai un animale preferito?-
Kai:- Mi piacciono tutti. I gatti. Mi piacciono molto i gatti.-
Hiromi rise:- Sembrava non volessi rispondere e invece!-
Lui carezzò un po' la testa del pupazzo:- Ma anche i cagnolini, eh.-
Lei sorrise, le brillavano gli occhi mentre lo guardava. In effetti, anche se complice il malessere del blader, si stava rivelando un bel Capodanno.
Arrivò un sms al cellulare del ragazzo. Lo lesse dall'anteprima, era di Takao "Kai, ti sei perso? O sei rimasto davvero a inciuciare con Hiromi?? *faccina depravata*". Il suo sguardo rimase impassibile, non rispose.
Hiromi:- Coraggio, riposa un po'- disse poggiando la tazza ormai vuota di nuovo sul vassoio.
Kai si stese nel letto portando le coperte quasi a coprirgli il viso:- Ma poi vado a casa.-
Hiromi:- Non rimani a cena?-
Kai:- Mi pare esagerato. Ho abusato anche troppo della vostra ospitalità.-
Hiromi:- Figurati...-
Kai:- E' la terza volta che me lo dici oggi.-
Lei titubò, poi prese il vassoio e uscendo dalla stanza:- Certo che sei davvero attento anche a sciocchi particolari.-
Stava per riaddormentarsi preda della stanchezza quando gli arrivò un altro messaggio. Sbuffò, era Max "Seriamente, tutto ok? Perché non sei più tornato?" "Sono vivo" rispose lui almeno per mettere tranquilli i suoi amici e poi si addormentò.
Una mezzoretta dopo riaprì gli occhi, si voltò piano e si accorse che Hiromi era lì seduta su una sedia accanto al letto. Leggeva un libro, non si era accorta che lui si fosse svegliato. Lui, come suo solito, rimase in silenzio, osservandola mentre era rannicchiato tra le sue coperte. Dopo qualche minuto lei si accorse dei suoi occhi un po' assonnati che la guardavano. Sussultò quasi facendo cadere il libro:- Dio santissimo Kai! Che ansia!- Sbuffò.
Lui rise di nuovo un po' più rumorosamente questa volta.
Hiromi:- Ah, lo trovi anche divertente? Non ti ho mai visto ridere tanto quanto oggi!- Riprese il libro cercando la pagina dove era rimasta:
- Fai tanto lo scorbutico ma alla fine questa giornata ha divertito anche te, nonostante la tua quasi morte per strada, s'intende.-
Kai:- Era tutto programmato per dormire nel tuo letto. Non a caso sono svenuto pressoché davanti casa tua- secondi di silenzio:- Peccato però che avevi cambiato le coperte sta mattina.-
Hiromi:- Davvero, davvero spiritoso- riprese a leggere:- Se sei ancora stanco, dormi. Se hai fame, rimani per cena. Se stai bene, vai via- "Ti prego no, però".
Passarono altri minuti mentre lei continuava a leggere accanto al letto dove lui cercava di dormire.
Kai:- Scusa se sono così locusta oggi. Evidentemente sono allegro, hai ragione tu- con sguardo impassibile.
Hiromi:- Alla faccia. Questa è la tua espressione allegra? E poi di che ti scusi? Le persone normali parlano, sai?- Girò una pagina:
- A parte i muti, s'intende...-
Kai:- Non riesco più a dormire. Leggi ad alta voce.-
Lei arrossì, che strana richiesta:- E... e perché mai? Se vuoi posso cantarti una ninna nanna- gli accucciò il peluche, che era ancora sul letto, vicino il viso.
Kai:- Non voglio sentirti cantare. Leggi e basta.-
La ragazza si indispettì:- Non canto male sai? Comunque si dice "per favore"- sbuffò ancora:- Di quante volte ho sbuffato non hai tenuto il conto eh?- E si mise a leggere a voce alta. Lui rimase in silenzio ad ascoltarla per diversi minuti con gli occhi semichiusi. Sentiva caldo nel petto, come quando si torna a casa dopo tanto tempo. Lei leggeva piano, era brava, si impegnava anche a recitare quando a lui bastava sentire qualcosa per prendere sonno. Non serviva tutto questo impegno. Gli venne da sorridere ancora con gli occhi quasi chiusi. Poi lo disse, così, senza darci troppo peso, prima di addormentarsi nuovamente:- Tu mi piaci, Hiromi.-
  
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