23/01/2021
5 recensioni[Storia partecipante al contest “La rivincita delle femslash” indetto da matiscrivo sul forum di EFP]
L’orlo
Madama Bumb ama perdersi in un mare di bolidi e pluffe.
«Cosa bevi oggi?».Un sospiro riempie l’aria, colmo di pesante sopportazione.
«Qualcosa di vigoroso, insomma, voglio dimenticare questa giornata» borbotta Madama Bumb.
Rosmerta sorride divertita e chiede:« Giornata pesante?».
L’altra si toglie il pesante mantello, ci pensa un po’ e dice:« Qualcosa di forte».
Rosmerta ride maliziosa e scompare dietro il bancone per poi fare ritorno con una bottiglia impolverata che si rivela essere un Whisky Incendiario.
«Questo può andar bene?» chiede.
Assapora ammaliata il liquido, nelle papille gustative c’è solo trionfo e dopo qualche ora la vista si annebbia.
«Troppe pluffe e bolidi» bisbiglia Rosmerta, avvicinandosi languida.
Rolanda rossa in viso è smarrita nella sua scollatura.
«Già, troppe pluffe in giro» mormora Madama Bumb, persa col pensiero in quel mare niveo e rosato.
Anche se spesso, preferisce leccare l’orlo del bicchiere.
Nel suo angolo remoto del locale i Tre Manici di Scopa finge di leggere un mucchio di scartoffie che il preside le ha affidato; questi primi anni di insegnamento si stanno dimostrando ardui per lei, rendendola colma di tensione.
Alla sua destra, il ghiaccio si muove impercettibile nel suo bicchiere di Whisky ancora ricolmo.
I suoi occhi la seguono predatori, mentre gli altri clienti le gettano apprezzamenti lascivi, sguardi provocanti.
Rolanda è ferma da quella mattina in quell’angolo e Rosmerta forse nemmeno sa che lei è lì.
Ne beve un sorso e la lingua incontra l’orlo dei bicchiere.
Il primo istinto è tagliente, per un attimo lo sente freddo e dolce; gli occhi si posano sul corpo scultoreo di Rosmerta e una fitta la colpisce chissà dove anche se lo scoprirà quasi sicuramente più tardi.
Tenta di recuperare un po’ di lucidità nelle pergamene, ma il suo odore la trafigge.
Alza lo sguardo e se la ritrova davanti, con le braccia sui fianchi e la generosa scollatura cosparsa di chiazze rosse.
«Bevi senza di me?» chiede.
La sua voce è una carezza, la sublima e riempie di un fuoco che non sa spiegare; lecca ancora una volta l’orlo del bicchiere, socchiude gli occhi e sussurra con voce roca:« Non proprio».
Lei ride maliziosa e nota che sul petto porta il fischietto che usa durante le competizioni.
Rolanda intercetta il suo sguardo e lo toglie per mostrarle da vicino l’oggetto.
Ancora una volta l’odore la centra assieme alla solita fitta nei reconditi angoli del suo corpo; deglutisce.
Rosmerta la fissa, con lentezza avvicina le labbra piene all’imbocco del fischietto e lo usa.
Nel pub semideserto ormai, si ode il fischio acuto dell’oggetto, gli ansiti di Madama Bumb e Rosmerta che con voce voluttuosa dice:« Non dovresti farlo da sola».
L’ultimo residuo di ghiaccio nel bicchiere sul tavolino è quasi sciolto, abbandonato a sé stesso assieme all’ingente pila di pergamene.
Rolanda stesa a terra è persa in un mare di ansiti e nell’odore pungente di Rosmerta, che come il liquido ambrato lambisce il bicchiere, con gli occhi lucidi dalla passione e dal desiderio, vuole avvolgere lei.
La vede avvicinare le sue lunghe gambe e spalancarle.
«Non dovresti mai fermarti all’orlo» dice Rosmerta, volgendosi verso qualcosa di più profondo.
Note.
Ciao a tutti, non so come sia potuta venire fuori questa cosetta che doveva essere innocente, ma poi è venuta così. Cioè boh, non mi linciate vi prego!