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Autore: frency70    25/08/2009    5 recensioni
piccola ff nata in un giorno in cui avrei tanto voluto bere un goccio di fortuna liquida!!! ...ma visto che io non so distillarla, lascio questo compito ad un certo biondino di serpeverde che saprà senz'altro farne buon uso...o no?
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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felix felicis

 


felix felicis

 

1.

Draco era sdraiato comodamente sul suo letto, quando la porta della sua stanza si aprì senza fare alcun rumore.

Una brezza entrò leggera e portò con sè il profumo di vaniglia che da sempre accompagnava Ginevra Weasly.

La rossa grifondoro si avvicinò, si chinò su di lui e, con dolcezza, depose un bacio sulle sue labbra fresche.

Draco fece finta di dormire e la ragazza ne approfittò per prolungare il bacio.

Poi lui, all’improvviso, allungò la mano sinistra dietro al collo della ragazza, per impedirle di interrompere il bacio, mentre con la destra cominciò ad accarezzarle la schiena.

Piano piano infilò la mano sotto la sua camicetta, per toccare quella pelle morbida come velluto.

Brividi caldi percorsero i suoi sensi.

La fece sdraiare accanto a se, le sollevò la gonna e stava per perdersi nelle sue forme quando

 

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIINN

La sveglia sul comodino lo riportò alla realtà.

 

Devo smettere di fare sogni erotici su Ginevra Weasly…

Devo assolutamente smettere di fare sogni erotici su Ginevra Weasly!

Devo assolutamente e categoricamente smettere di fare sogni erotici su Ginevra Weasly!!!

Per Merlino! Non posso andare avanti così! Non dormo più la notte ed il giorno non faccio che pensare a lei…ormai sono uno straccio!

Devo fare qualcosa! Ma cosa?

Ehi, un momento! …ora che ci penso, qualcosa che posso fare, c’è!  

 

 

Qualche ora più tardi…

 

-       Draco ma sei andato completamente fuori di testa?

-       Blaise, lo so da me…ma che alternativa ho?

-       Dirglielo?

-       Certo! Io, Draco Malfoy, il ragazzo che più odia in tutta la scuola, mi presento a lei e le chiedo: ehi, Ginny, dimentica tutti gli insulti che ho lanciato e te, a tuo fratello e ai tuoi amici negli ultimi 6 anni ed esci con me!

-       Prova prima ad avvicinarla senza insultarla…

-       Certo, come no…

-       E quindi vuoi provare con una pozione…

-       Che alternative ho?

-       A cosa pensavi? Una pozione per farla innamorare?

-       Più che ad un filtro d’amore pensavo di prenderla io, una pozione.

-       Per dimenticarla?

-       No, per avere fortuna con lei!

-       La felix felicis?

-       Già!

-       Ma è difficilissima da preparare!

-       Ma io ho un buon motivo per riuscirci!

 

 

Un mese dopo l’inizio della scuola Draco Malfoy, vide il suo sogno prendere la forma ed il colore di una pozione dorata. La felix felicis era pronta!

Ora doveva solo trovare il modo di restare solo con lei, berla tutta d’un fiato e…

 

2.

Ginny stava correndo per il corridoio. Tanto per cambiare era in ritardo per l’allenamento di quiddich.

Come se non bastasse le scale continuavano a cambiare direzione, così si ritrovò sempre più confusa tra i corridoi della scuola, quando sulla sua strada le si parò davanti un biondo serpeverde.

 

-       Che c’è, Weasly, ti sei persa?

-       Malfoy, guarda, starei volentieri qui a farmi sputare addosso del veleno da te, ma non è proprio il momento!

-       Ehi! Io volevo solo essere gentile…

-       Certo! Come ho potuto dubitarne? “Gentile” è il tuo secondo nome!

-       Sei sempre così acida o è un trattamento riservato al sottoscritto?

-       Mmm…fammici pensare…è decisamente un trattamento esclusivo per te!

-       Sono lusingato! In fondo chi disprezza compra!

-       Non nel mio caso!

-       Lo dici tanto per darti un tono…

-       No, no! Lo dico davvero!

-       Sarà…però sei ancora qui a parlare con me…

-       Solo perché mi sono persa…ed ormai è meglio che non mi presenti proprio al campo, sennò Harry mi stacca la testa con un bolide!

 

Draco tirò fuori una fiaschetta di cristallo, dentro cui si intravedeva un liquido ambrato.

Fece per berne il contenuto, poi guardò la ragazza che da mesi ormai popolava i suoi sogni più arditi e decise di provare a conquistarla senza l’ausilio della magia.

Rimise la fiaschetta nella tasca della giacca e disse:

 

-       A questo punto, visto che i tuoi impegni sono saltati, che ne dici di fare una passeggiata?

-       Con chi?

-       Con me, no?

-       Cosa? Tu sei completamente fuori! Non ci penso neanche!

-       Lo sospettavo!

-       Malfoy ti senti bene?

-       In effetti credo d’essermi fumato qualcosa di troppo…tipo il cervello!

 

Fece per allontanarsi per nascondere il suo imbarazzo, ma poi tornò sui suoi passi e disse a Ginevra

 

-       Tieni, a me non serve più. Mi auguro che almeno tu possa avere una felice giornata!

 

E le diede la bottiglietta di cristallo.

 

3.

Ginny non ci capiva niente.

Malfoy quel giorno era davvero strano.

Lo seguì per chiedere una qualche spiegazione, quando fu raggiunta da Ron.

 

-       Ginny! Per fortuna ti ho trovata! Sai dov’è Hermione?

-       Era in biblioteca fino a dieci minuti fa, perché?

-       So che Victor le ha mandato un invito per passare l’estate da lui ed io…devo impedirglielo a tutti i costi!

-       Ma non puoi farlo, se lei ci vuole andare!

-       Ma lei non ci vuole andare…o almeno è quello di cui mi sto convincendo!

-       Prova a parlarle, dille che ti mancherebbe troppo o qualcosa del genere…

-       Oh…se solo potessi avere un briciolo di fortuna!

 

A questo punto furono interrotti da Draco.

 

-       Prendi un goccio da quella fiaschetta, vedrai che poi andrà tutto a meraviglia!

-       E perché dovrebbe? E poi tu che c’entri? Chi stava parlando con te?

-       Oggi con i Weasly non ho proprio fortuna …che ironia!

-       Cos’è? Wiskhy incendiario?

-       Diciamo così…

 

Intanto Draco, Ginny e Ron raggiunsero la biblioteca.

Ron intimò ai due testimoni della sua sventura di restare fuori, prese la fiaschetta per farsi coraggio e si avventurò all’interno del polveroso locale.

 

Per un po’ non si sentì nulla, poi un grido di gioia interruppe il silenzio innaturale.

 

-       Oh, Ron! Sono così felice! Pensavo che non me l’avresti mai chiesto!

 

Poco dopo, Ron, visibilmente arrossato, ed Hermione, felice come una bimba il giorno di Natale, uscirono insieme dalla biblioteca.

 

-       Ginny, non ci crederai, ma tuo fratello mi ha chiesto d’essere la tua ragazza!

-       Era ora che si decidesse! Sono sette anni che non fa che piangersi addosso!

-       Il mio sciocchino! Ha trovato il coraggio e si è dichiarato!

-       Sarà stato il wiskhy incendiario di Draco! Sennò col cavolo che si decideva!

-       Wiskhy incendiario? Certo che no! Io odio quella robaccia! Anzi, dammi subito quella fiaschetta! Te la requisisco! Noi prefetti dobbiamo dare il buon esempio!

 

E la riccia si mise in tasca la magica bottiglietta.

I tre grifoni ed il serpeverde si spostarono verso l’esterno della scuola.

I primi due in cerca di un posto un po’ più intimo, la rossa per prendere una boccata d’aria ed il biondo perché sperava di poter riprendere la sua pozione, prima che capitasse nelle mani sbagliate!

 

Giusto il tempo di mettere il naso fuori dal portone e le urla strazianti di Neville li fecero correre verso una delle serre.

 

-       Neville! Neville!

-       Aiutooooo!!!

-       Ehi, amico! Cosa ti succede?

-       Una pianta carnivora ha tentato d’azzannarmi un braccio!  

-       Ma tu stai bene, vero?

-       Credo di sì…ma ho il cuore in gola! Avrei bisogno di qualcosa per tirarmi su.

-       Tieni! Prendi un goccio di questo! Ho appena detto a Ron che non può berlo, ma in questo caso, lo considero un rimedio medico.

 

E gli passò la famosa fiaschetta.

Neville avvicinò la bottiglietta alle labbra, quando Hermione disse:

 

-       Bevi piano, sennò ti brucerà la gola!

-       Brucerà? Perché?

-       È wiskhy incendiario…

-       Cosa? Io sono allergico ai liquori!

 

Richiuse la fiaschetta e stava per riconsegnarla alla mora grifoncina, quando Harry, furioso, si precipitò verso il gruppetto radunato.

 

-       Si può sapere dov’eravate?

-       Qui in giro…

-       Il mio portiere numero uno e la mia cacciatrice si considerano troppo in gamba per presentarsi agli allenamenti?

-       Harry calmati!

-       Non mi calmo no! Sono incavolato come una iena! Ora voi due venite con me e vi fate dieci giri di campo di corsa, è chiaro?

-       Ma Harry!

-       Niente ma! E ora di corsa, via!

 

Ron e Ginny seguirono Harry, nella speranza di riuscire a calmarlo;

Hermione seguì i tre amici, sperando di poter trovare una scusa per liberare il suo Ron e restare da sola con lui;

Neville seguì i suoi compagni, cercando inutilmente di ridare la fiaschetta ad Hermione; Draco seguì i grifoni nella speranza di trovare un modo per riprendersi la felix felicis e perchè non gli piaceva come lo sfregiato s’era rivolto alla sua Ginny!

 

Mentre si recavano al campo da quiddich, Blaise raggiunse Draco alle spalle.

 

-       E allora? Ha funzionato?

-       Non te lo saprei dire…

-       In che senso? Ti ho tenuto d’occhio ed è tutto il pomeriggio che se in compagnia dei grifoni! Se non fosse per il colore della cravatta penserei che sei uno di loro!

-       Ma per carità!

-       E allora cos’è successo?

 

Brevemente Draco riassunse gli eventi di quella strana giornata, ed ora erano entrambi ansiosi di rimettere le mani sulla pozione!

Stavano avvicinandosi a Neville quando la voce di Luna, seduta sugli spalti, li fece voltare tutti di scatto.

 

-       Ehi, ciao ragazzi! Tutto bene?

 

La bionda svampita scese di corsa i gradini e per poco non inciampò su se stessa.

 

-       mi sono persa qualcosa? C’è una riunione?

-       No, Luna, siamo qui solo per allenarci a quiddich

-       Oh, che peccato…speravo in qualcosa di più interessante…

-       Bhè, in un campo da quiddich che cos’altro si potrebbe fare?

-       Già, è vero…non ci avevo pensato! Pazienza…Qualcuno vuole una caramella?

 

E mentre rovistava nelle tasche tirò fuori un pugno di caramelle davvero poco invitanti.

Se ne mise in bocca una, poi fece per dire qualcosa quando la voce le si bloccò di colpo.

La caramella appena presa l’era andata di traverso e la stava soffocando!

Blaise, prima degli altri, le si posizionò alle spalle, la prese fra le braccia e applicò una forte pressione sullo sterno, in modo da farle sputare il pericoloso dolcetto, prima che la soffocasse.

Con ancora le lacrime agli occhi, per la mancanza di fiato, Luna guardò il suo salvatore.

Fece per dire qualcosa,  ma violenti colpi di tosse le impedirono di formulare un ringraziamento adeguato.

Erano tutti così concentrati su di lei, che nessuno fece caso a Neville, che stappò la fiaschetta e la porse a Luna dicendo:

 

-       Tieni, bevi un goccio di questo! Ne hai bisogno!

 

Luna, sotto gli occhi sgranati di Draco, bevve un lungo sorso, e riprese colore.

Si guardò intorno, in cerca di Blaise, per ringraziarlo, ma quando incrociò i suoi occhi chiari con quelli del moro serpeverde, spinta da chissà quale forza misteriosa, gli buttò le braccia al collo e gli diede un bacio mozzafiato!

 

Draco e gli altri erano senza parole!   

Luna stava baciando Blaise!

Luna stava baciando Blaise e non si staccava più!

Luna stava baciando Blaise e non si staccava più…perché Blaise stava ricambiando il bacio di Luna!!!

 

Ma cosa diavolo stava succedendo?

Il mondo forse girava al contrario?

 

Approfittando di quel momento di impasse, Hermione prese da una parte Ron e si appartò con lui.

Harry, Ginny e Neville decisero di lasciare da soli i piccioncini e di tornare verso le serre, mentre Draco, ormai rimasto senza pozione e senza suo cugino (troppo preso dalla bionda corvonero) prese la strada per il lago.

 

3.

Draco si sdraiò all’ombra di una fronda, poi chiuse gli occhi, sospirando.

La pozione aveva funzionato meglio del previsto.

Sembrava che chiunque l’avesse avuta in mano avesse ricevuto una dose di felicità.

Bhè, chiunque tranne lui!

Poi una voce fin troppo familiare, lo destò dai suoi pensieri.

 

-       Cosa c’era nella fiaschetta?

-       Niente di importante…

-       Stai mentendo.

-       Io mento in continuazione!

-       Dimmi la verità, Draco.

-       Solo un distillato di “felix felicis”.

-       L’avevi data a me. Perché?

-       Facile: perché volevo  regalarti un po’ di felicità.

-       Draco, guardami!

 

Draco aprì gli occhi e guardò l’oggetto dei suoi desideri.

 

-       Da quando Malfoy è generoso?

-       Da quando s’è bevuto il cervello!

-       Cosa intendi?

-       Non l’hai ancora capito?

-       No davvero…

-       Sono innamorato!

-       Co…cosa?

-       Sono così rincoglionito che ho pensato di distillare una pozione sperando che mi regalasse un momento felice con te. Poi ho capito che non volevo avere solo fortuna con te, volevo che tu mi desiderassi. Tu però mi hai chiaramente fatto capire di non provare alcun sentimento per me, così ti ho dato letteralmente la  mia felicità in mano. Ma tu l’hai data a tuo fratello, che l’ha data alla sua ragazza, che l’ha data la suo amico, che l’ha data all’altra sua amica! Ed ora, ironia della sorte, il più fortunato è mio cugino! Ho dimenticato qualche passaggio?

-       Io non so che dire…

-       Non dire nulla. Ora, per cortesia, puoi lasciarmi in pace? Voglio restare da solo e ridere a crepapelle di quest’assurdità!

 

Ginny lasciò Draco ai suoi pensieri e, a sua volta, cominciò a riflettere su quanto accaduto.

Draco avrebbe potuto tenere la pozione per sé, invece l’aveva data a lei. Voleva che lei fosse felice.

Ma cos’era la felicità per lei?

Era felice quando volava sulla scopa.

Era felice quando si trovava in compagnia dei suoi amici.

Era felice anche di quel poco che aveva.

 

Eppure sentiva che mancava qualcosa a completare il quadro…

 

4.

Draco era sdraiato comodamente sul prato, con un braccio dietro la testa e l’altro sugli occhi, per impedire al sole di accecarlo.

Una brezza leggera portò con sè il profumo di fiori ed un sentore di vaniglia che da sempre accompagnava Ginevra Weasly.

La rossa grifondoro si avvicinò, si chinò su di lui e, con dolcezza, depose un bacio sulle sue labbra fresche.

Draco fece finta di dormire e la ragazza ne approfittò per prolungare il bacio.

Poi lui, all’improvviso, allungò la mano sinistra dietro al collo della ragazza, per impedirle di interrompere il bacio, mentre con la destra cominciò ad accarezzarle la schiena.

Piano piano infilò la mano sotto la sua camicetta, per toccare quella pelle morbida come velluto.

Brividi caldi percorsero i suoi sensi.

La fece sdraiare accanto a se, le sollevò piano la gonna e stava per perdersi nelle sue forme quando decise d’aprire gli occhi, per assicurarsi che non fosse il solito sogno, ed incrociò lo sguardo sognante di Ginny, che gli sorrise con dolcezza.

Le sorrise a sua volta e continuò da dove s’era interrotto…

   
 
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