felix felicis
1.
Draco era sdraiato comodamente sul suo letto, quando la porta
della sua stanza si aprì senza fare alcun rumore.
Una brezza entrò leggera e portò con sè il profumo di vaniglia che
da sempre accompagnava Ginevra Weasly.
La rossa grifondoro si avvicinò, si chinò su di lui e, con
dolcezza, depose un bacio sulle sue labbra fresche.
Draco fece finta di dormire e la ragazza ne approfittò per
prolungare il bacio.
Poi lui, all’improvviso, allungò la mano sinistra dietro al collo
della ragazza, per impedirle di interrompere il bacio, mentre con la destra
cominciò ad accarezzarle la schiena.
Piano piano infilò la mano sotto la sua camicetta, per toccare
quella pelle morbida come velluto.
Brividi caldi percorsero i suoi sensi.
La fece sdraiare accanto a se, le sollevò la gonna e stava per
perdersi nelle sue forme quando
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIINN
La sveglia sul comodino lo riportò alla realtà.
Devo smettere di fare sogni erotici su Ginevra Weasly…
Devo assolutamente smettere di fare sogni erotici su Ginevra
Weasly!
Devo assolutamente e categoricamente smettere di fare sogni
erotici su Ginevra Weasly!!!
Per Merlino! Non posso andare avanti così! Non dormo più la
notte ed il giorno non faccio che pensare a lei…ormai sono uno straccio!
Devo fare qualcosa! Ma cosa?
Ehi, un momento! …ora che ci penso, qualcosa che posso fare,
c’è!
Qualche ora più tardi…
-
Draco ma sei andato completamente fuori
di testa?
-
Blaise, lo so da me…ma che alternativa
ho?
-
Dirglielo?
-
Certo! Io, Draco Malfoy, il ragazzo che
più odia in tutta la scuola, mi presento a lei e le chiedo: ehi, Ginny,
dimentica tutti gli insulti che ho lanciato e te, a tuo fratello e ai tuoi
amici negli ultimi 6 anni ed esci con me!
-
Prova prima ad avvicinarla senza
insultarla…
-
Certo, come no…
-
E quindi vuoi provare con una pozione…
-
Che alternative ho?
-
A cosa pensavi? Una pozione per farla
innamorare?
-
Più che ad un filtro d’amore pensavo di
prenderla io, una pozione.
-
Per dimenticarla?
-
No, per avere fortuna con lei!
-
La felix felicis?
-
Già!
-
Ma è difficilissima da preparare!
-
Ma io ho un buon motivo per riuscirci!
Un mese dopo l’inizio della scuola Draco Malfoy, vide il suo sogno
prendere la forma ed il colore di una pozione dorata. La felix felicis era
pronta!
Ora doveva solo trovare il modo di restare solo con lei, berla
tutta d’un fiato e…
2.
Ginny stava correndo per il corridoio. Tanto per cambiare era in
ritardo per l’allenamento di quiddich.
Come se non bastasse le scale continuavano a cambiare direzione,
così si ritrovò sempre più confusa tra i corridoi della scuola, quando sulla
sua strada le si parò davanti un biondo serpeverde.
-
Che c’è, Weasly, ti sei persa?
-
Malfoy, guarda, starei volentieri qui a
farmi sputare addosso del veleno da te, ma non è proprio il momento!
-
Ehi! Io volevo solo essere gentile…
-
Certo! Come ho potuto dubitarne?
“Gentile” è il tuo secondo nome!
-
Sei sempre così acida o è un
trattamento riservato al sottoscritto?
-
Mmm…fammici pensare…è decisamente un
trattamento esclusivo per te!
-
Sono lusingato! In fondo chi disprezza
compra!
-
Non nel mio caso!
-
Lo dici tanto per darti un tono…
-
No, no! Lo dico davvero!
-
Sarà…però sei ancora qui a parlare con
me…
-
Solo perché mi sono persa…ed ormai è
meglio che non mi presenti proprio al campo, sennò Harry mi stacca la testa con
un bolide!
Draco tirò fuori una fiaschetta di cristallo, dentro cui si
intravedeva un liquido ambrato.
Fece per berne il contenuto, poi guardò la ragazza che da mesi
ormai popolava i suoi sogni più arditi e decise di provare a conquistarla senza
l’ausilio della magia.
Rimise la fiaschetta nella tasca della giacca e disse:
-
A questo punto, visto che i tuoi
impegni sono saltati, che ne dici di fare una passeggiata?
-
Con chi?
-
Con me, no?
-
Cosa? Tu sei completamente fuori! Non
ci penso neanche!
-
Lo sospettavo!
-
Malfoy ti senti bene?
-
In effetti credo d’essermi fumato
qualcosa di troppo…tipo il cervello!
Fece per allontanarsi per nascondere il suo imbarazzo, ma poi
tornò sui suoi passi e disse a Ginevra
-
Tieni, a me non serve più. Mi auguro
che almeno tu possa avere una felice giornata!
E le diede la bottiglietta di cristallo.
3.
Ginny non ci capiva niente.
Malfoy quel giorno era davvero strano.
Lo seguì per chiedere una qualche spiegazione, quando fu raggiunta
da Ron.
-
Ginny! Per fortuna ti ho trovata! Sai
dov’è Hermione?
-
Era in biblioteca fino a dieci minuti
fa, perché?
-
So che Victor le ha mandato un invito
per passare l’estate da lui ed io…devo impedirglielo a tutti i costi!
-
Ma non puoi farlo, se lei ci vuole
andare!
-
Ma lei non ci vuole andare…o almeno è
quello di cui mi sto convincendo!
-
Prova a parlarle, dille che ti
mancherebbe troppo o qualcosa del genere…
-
Oh…se solo potessi avere un briciolo di
fortuna!
A questo punto furono interrotti da Draco.
-
Prendi un goccio da quella fiaschetta,
vedrai che poi andrà tutto a meraviglia!
-
E perché dovrebbe? E poi tu che
c’entri? Chi stava parlando con te?
-
Oggi con i Weasly non ho proprio
fortuna …che ironia!
-
Cos’è? Wiskhy incendiario?
-
Diciamo così…
Intanto Draco, Ginny e Ron raggiunsero la biblioteca.
Ron intimò ai due testimoni della sua sventura di restare fuori,
prese la fiaschetta per farsi coraggio e si avventurò all’interno del polveroso
locale.
Per un po’ non si sentì nulla, poi un grido di gioia interruppe il
silenzio innaturale.
-
Oh, Ron! Sono così felice! Pensavo che
non me l’avresti mai chiesto!
Poco dopo, Ron, visibilmente arrossato, ed Hermione, felice come
una bimba il giorno di Natale, uscirono insieme dalla biblioteca.
-
Ginny, non ci crederai, ma tuo fratello
mi ha chiesto d’essere la tua ragazza!
-
Era ora che si decidesse! Sono sette
anni che non fa che piangersi addosso!
-
Il mio sciocchino! Ha trovato il
coraggio e si è dichiarato!
-
Sarà stato il wiskhy incendiario di
Draco! Sennò col cavolo che si decideva!
-
Wiskhy incendiario? Certo che no! Io
odio quella robaccia! Anzi, dammi subito quella fiaschetta! Te la requisisco!
Noi prefetti dobbiamo dare il buon esempio!
E la riccia si mise in tasca la magica bottiglietta.
I tre grifoni ed il serpeverde si spostarono verso l’esterno della
scuola.
I primi due in cerca di un posto un po’ più intimo, la rossa per
prendere una boccata d’aria ed il biondo perché sperava di poter riprendere la
sua pozione, prima che capitasse nelle mani sbagliate!
Giusto il tempo di mettere il naso fuori dal portone e le urla
strazianti di Neville li fecero correre verso una delle serre.
-
Neville! Neville!
-
Aiutooooo!!!
-
Ehi, amico! Cosa ti succede?
-
Una pianta carnivora ha tentato
d’azzannarmi un braccio!
-
Ma tu stai bene, vero?
-
Credo di sì…ma ho il cuore in gola!
Avrei bisogno di qualcosa per tirarmi su.
-
Tieni! Prendi un goccio di questo! Ho
appena detto a Ron che non può berlo, ma in questo caso, lo considero un
rimedio medico.
E gli passò la famosa fiaschetta.
Neville avvicinò la bottiglietta alle labbra, quando Hermione
disse:
-
Bevi piano, sennò ti brucerà la gola!
-
Brucerà? Perché?
-
È wiskhy incendiario…
-
Cosa? Io sono allergico ai liquori!
Richiuse la fiaschetta e stava per riconsegnarla alla mora
grifoncina, quando Harry, furioso, si precipitò verso il gruppetto radunato.
-
Si può sapere dov’eravate?
-
Qui in giro…
-
Il mio portiere numero uno e la mia
cacciatrice si considerano troppo in gamba per presentarsi agli allenamenti?
-
Harry calmati!
-
Non mi calmo no! Sono incavolato come
una iena! Ora voi due venite con me e vi fate dieci giri di campo di corsa, è
chiaro?
-
Ma Harry!
-
Niente ma! E ora di corsa, via!
Ron e Ginny seguirono Harry, nella speranza di riuscire a
calmarlo;
Hermione seguì i tre amici, sperando di poter trovare una scusa
per liberare il suo Ron e restare da sola con lui;
Neville seguì i suoi compagni, cercando inutilmente di ridare la
fiaschetta ad Hermione; Draco seguì i grifoni nella speranza di trovare un modo
per riprendersi la felix felicis e perchè non gli piaceva come lo sfregiato
s’era rivolto alla sua Ginny!
Mentre si recavano al campo da quiddich, Blaise raggiunse Draco
alle spalle.
-
E allora? Ha funzionato?
-
Non te lo saprei dire…
-
In che senso? Ti ho tenuto d’occhio ed
è tutto il pomeriggio che se in compagnia dei grifoni! Se non fosse per il
colore della cravatta penserei che sei uno di loro!
-
Ma per carità!
-
E allora cos’è successo?
Brevemente Draco riassunse gli eventi di quella strana giornata,
ed ora erano entrambi ansiosi di rimettere le mani sulla pozione!
Stavano avvicinandosi a Neville quando la voce di Luna, seduta
sugli spalti, li fece voltare tutti di scatto.
-
Ehi, ciao ragazzi! Tutto bene?
La bionda svampita scese di corsa i gradini e per poco non
inciampò su se stessa.
-
mi sono persa qualcosa? C’è una
riunione?
-
No, Luna, siamo qui solo per allenarci
a quiddich
-
Oh, che peccato…speravo in qualcosa di
più interessante…
-
Bhè, in un campo da quiddich che
cos’altro si potrebbe fare?
-
Già, è vero…non ci avevo pensato! Pazienza…Qualcuno
vuole una caramella?
E mentre rovistava nelle tasche tirò fuori un pugno di caramelle
davvero poco invitanti.
Se ne mise in bocca una, poi fece per dire qualcosa quando la voce
le si bloccò di colpo.
La caramella appena presa l’era andata di traverso e la stava
soffocando!
Blaise, prima degli altri, le si posizionò alle spalle, la prese
fra le braccia e applicò una forte pressione sullo sterno, in modo da farle
sputare il pericoloso dolcetto, prima che la soffocasse.
Con ancora le lacrime agli occhi, per la mancanza di fiato, Luna
guardò il suo salvatore.
Fece per dire qualcosa, ma
violenti colpi di tosse le impedirono di formulare un ringraziamento adeguato.
Erano tutti così concentrati su di lei, che nessuno fece caso a
Neville, che stappò la fiaschetta e la porse a Luna dicendo:
-
Tieni, bevi un goccio di questo! Ne hai
bisogno!
Luna, sotto gli occhi sgranati di Draco, bevve un lungo sorso, e
riprese colore.
Si guardò intorno, in cerca di Blaise, per ringraziarlo, ma quando
incrociò i suoi occhi chiari con quelli del moro serpeverde, spinta da chissà
quale forza misteriosa, gli buttò le braccia al collo e gli diede un bacio
mozzafiato!
Draco e gli altri erano senza parole!
Luna stava baciando Blaise!
Luna stava baciando Blaise e non si staccava più!
Luna stava baciando Blaise e non si staccava più…perché Blaise
stava ricambiando il bacio di Luna!!!
Ma cosa diavolo stava succedendo?
Il mondo forse girava al contrario?
Approfittando di quel momento di impasse, Hermione prese da una parte Ron e si appartò con lui.
Harry, Ginny e Neville decisero di lasciare da soli i piccioncini
e di tornare verso le serre, mentre Draco, ormai rimasto senza pozione e senza
suo cugino (troppo preso dalla bionda corvonero) prese la strada per il lago.
3.
Draco si sdraiò all’ombra di una fronda, poi chiuse gli occhi,
sospirando.
La pozione aveva funzionato meglio del previsto.
Sembrava che chiunque l’avesse avuta in mano avesse ricevuto una
dose di felicità.
Bhè, chiunque tranne lui!
Poi una voce fin troppo familiare, lo destò dai suoi pensieri.
-
Cosa c’era nella fiaschetta?
-
Niente di importante…
-
Stai mentendo.
-
Io mento in continuazione!
-
Dimmi la verità, Draco.
-
Solo un distillato di “felix felicis”.
-
L’avevi data a me. Perché?
-
Facile: perché volevo regalarti un po’ di felicità.
-
Draco, guardami!
Draco aprì gli occhi e guardò l’oggetto dei suoi desideri.
-
Da quando Malfoy è generoso?
-
Da quando s’è bevuto il cervello!
-
Cosa intendi?
-
Non l’hai ancora capito?
-
No davvero…
-
Sono innamorato!
-
Co…cosa?
-
Sono così rincoglionito che ho pensato
di distillare una pozione sperando che mi regalasse un momento felice con te. Poi
ho capito che non volevo avere solo fortuna con te, volevo che tu mi
desiderassi. Tu però mi hai chiaramente fatto capire di non provare alcun
sentimento per me, così ti ho dato letteralmente la mia felicità in mano. Ma tu l’hai data a tuo
fratello, che l’ha data alla sua ragazza, che l’ha data la suo amico, che l’ha
data all’altra sua amica! Ed ora, ironia della sorte, il più fortunato è mio
cugino! Ho dimenticato qualche passaggio?
-
Io non so che dire…
-
Non dire nulla. Ora, per cortesia, puoi
lasciarmi in pace? Voglio restare da solo e ridere a crepapelle di
quest’assurdità!
Ginny lasciò Draco ai suoi pensieri e, a sua volta, cominciò a
riflettere su quanto accaduto.
Draco avrebbe potuto tenere la pozione per sé, invece l’aveva data
a lei. Voleva che lei fosse felice.
Ma cos’era la felicità per lei?
Era felice quando volava sulla scopa.
Era felice quando si trovava in compagnia dei suoi amici.
Era felice anche di quel poco che aveva.
Eppure sentiva che mancava qualcosa a completare il quadro…
4.
Draco era sdraiato comodamente sul prato, con un braccio dietro la
testa e l’altro sugli occhi, per impedire al sole di accecarlo.
Una brezza leggera portò con sè il profumo di fiori ed un sentore di
vaniglia che da sempre accompagnava Ginevra Weasly.
La rossa grifondoro si avvicinò, si chinò su di lui e, con
dolcezza, depose un bacio sulle sue labbra fresche.
Draco fece finta di dormire e la ragazza ne approfittò per
prolungare il bacio.
Poi lui, all’improvviso, allungò la mano sinistra dietro al collo
della ragazza, per impedirle di interrompere il bacio, mentre con la destra
cominciò ad accarezzarle la schiena.
Piano piano infilò la mano sotto la sua camicetta, per toccare
quella pelle morbida come velluto.
Brividi caldi percorsero i suoi sensi.
La fece sdraiare accanto a se, le sollevò piano la gonna e stava
per perdersi nelle sue forme quando decise d’aprire gli occhi, per assicurarsi
che non fosse il solito sogno, ed incrociò lo sguardo sognante di Ginny, che
gli sorrise con dolcezza.
Le sorrise a sua volta e continuò da dove s’era interrotto…