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Autore: neril    29/01/2021    0 recensioni
Caro diario,
oggi è stata una giornata emozionantissima...
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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13 giugno 1980
 
Caro diario, 
oggi è stata una giornata emozionantissima. Questa mattina abbiamo assistito alla laurea di Carlo. Mamma e papà erano felicissimi, lo guardavano con le lacrime che scorrevano mentre il Rettore gli stringeva la mano e annunciava il risultato: First-Class Honours, l'equivalente di un 110 e lode in Italia. Adesso ho ufficialmente un fratellone laureato in legge che potrà aiutare tante persone come mamma e papà. 

Quando qualche anno fa Carlo ha annunciato a cena di voler studiare legge non capii subito la sua scelta, ma papà si sedette sul divano di fianco a me e mi raccontò della sua storia con mamma. Mi raccontò di come in Italia, prima che nascessi io, due persone sposate non potessero divorziare, e di come ciò gli impedì sempre di vivere il loro amore liberamente. Mi raccontò di come sia stata io a dare loro la forza di andarsene: "Se non fosse stato per te, Gioia Cattaneo, noi adesso non saremmo qui, così come non ci sarebbero i gemelli."

Una domanda che mi sono sempre fatta è perchè non siamo tornati in Italia stabilmente. Carlo una sera mi ha detto che adesso anche lì esiste la legge per il divorzio, e che era per quello che qualche anno fa abbiamo fatto una vacanza a Milano. A quanto pare siamo andati li così che papà potesse finalmente lasciare la sua prima moglie e sposare mamma. Adesso capisco anche perchè erano così felici in quei giorni... Comunque, stavo dicendo che continuo a non capire come mai non siamo rimasti li. Carlo dice che è per il fatto che ormai sia mamma che papà lavorano qui da molto tempo e non se la sentivano di abbandonare tutto 'di nuovo'... Sento che ci sono cose che ancora non mi stanno dicendo, ma pazienza, le scoprirò più avanti.

I gemelli erano entusiasti stamattina, non erano mai stati in un posto così grande come l'Università di Carlo. Vittoria è stata tutto il tempo attaccata alla mano di papà, guardandosi intorno. Anche Roberto è stato tutto il tempo attaccato a mamma, ma solo per trascinarla in giro e farle domande su tutto ciò che vedeva di nuovo, in un misto di italiano e inglese adorabile. Spesso papà fa fatica a capirci quando parliamo in inglese, e quindi dobbiamo passare all'italiano, ma la cosa non mi dispiace affatto. Anzi, mi piace parlare in italiano e mamma ha fatto di tutto per insegnarcelo, nonostante il fatto che sia io che i gemelli siamo nati in Inghilterra. A papà invece l'inglese non piace affatto, ma per lavorare ha dovuto per forza impararlo, anche se appena può lo lascia da parte. È buffo sentirlo parlare in inglese, ha una pronuncia tutta sua e quando non si ricorda alcune parole le dice semplicemente in italiano. I gemelli, specialmente Vittoria, lo correggono sempre.

Quando siamo tornati a casa dopo la cerimonia è successo un altro piccolo disastro. Ti ricordi che qualche settimana ti avevo raccontato che avrei tanto voluto regalare a Carlo il primo disco di Fabrizio De Andrè per la sua laurea? Ecco, finalmente, dopo giorni di ricerche in tutti i negozi di dischi del quartiere e anche di quelli vicini, sono riuscita a trovarne una copia. Ero felicissima di averla trovata, perchè sai quanto anche a me piaccia De Andrè (per la gioia di zio Armando e meno per quella di papà). Comunque, quando siamo tornati a casa, sono corsa in camera mia per prendere il disco, e ho chiamato Carlo, dicendo che avevo una sorpresa per lui. Quando ha scartato il regalo e ha visto la copertina, è scoppiato a ridere e non riusciva più a smettere! Cinque minuti dopo e un pugno sulla spalla dopo si è finalmente calmato e gli ho chiesto perchè stesse ridendo così. Lui semplicemente si è alzato dal mio letto ed è andato in camera sua, tornando poco dopo con un regalo. "Questo doveva essere il tuo regalo di compleanno, ma è meglio se lo apri adesso." mi ha detto. Avrai già capito cos'è successo, no? Esatto, Carlo voleva regalarmi lo stesso identico album che avevo scelto per lui. Appena mi sono trovata davanti la copertina, ho iniziato a ridere anche io, finchè mamma non si è affacciata dalla porta per vedere come mai stessimo ridendo entrambi così. Inutile dirti la faccia che ha fatto papà quando si è ritrovato in casa altri due dischi di De Andrè.

Oddio, ho appena sentito qualcosa cadere a terra e mamma gridare il nome dei gemelli, meglio che vada a controllare cos'è successo. Ci vediamo dopo!





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