Fanfic su artisti musicali > Metallica
Segui la storia  |       
Autore: carachiel    30/01/2021    1 recensioni
Cliff Burton era ormai certo di essere morto.
Ricordava. 
Ricordava tutto, ogni dettaglio di quella dannata notte. Il rumore del tour bus che sbandava, lo schianto contro il guardrail e l'orribile sensazione dell'asfalto e delle schegge di vetro contro la pelle nuda, il freddo glaciale che lo investiva e poi, il silenzio, rotto solo dall'ululato del vento e la sensazione della vita che lo abbandonava.
Era morto, per una scommessa stupida di cui non poteva razionalmente incolpare nessuno, né James, né Lars e tantomeno Kirk, che gli aveva proposto di scambiarsi all'ultimo i letti.
Già, i suoi compagni di band... non sapeva come stessero, se ce l'avessero fatta dopo quella notte maledetta, dopo che la sua coscienza l'aveva abbandonato, forse per sempre.

__________________
Cosa sarebbe successo se Cliff fosse sopravvissuto a quell'infame notte del 1986?
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
...And Justice For All

Only hope can keep me together – Solo la speranza mi può tenere insieme





Passata una settimana, inizi a sentirti meglio. O meglio, è passata una settimana perché hai tenuto il conto dei giorni, altrimenti non ne avresti idea.
E lo stesso sarebbe per l'ora, se non fosse per quel grande orologio appeso alla parete, il cui monotono ticchettio è l'unico suono che riempie la stanza.
Ti senti rinchiuso in un guscio, in una bolla che si fa sempre più opprimente man mano che i giorni scorrono.
Sei ormai sul punto di impazzire, guardando tutto il tempo che passa, ma senza potervi prendere parte, senza poter fare null'altro che stare seduto o sdraiato.
Seduto o sdraiato, comunque che differenza fa se non sei ancora in grado di alzarti in piedi?

Ti senti sempre comunque una pianta, intrappolata in un vaso sempre più stretto – e la tua unica, minuscola conquista è stato riuscire a mangiare nuovamente da solo senza sentirti soffocare dai conati.
Sorridi appena, pensando che per quanto il cibo dell'ospedale non sia un granché, è comunque meglio del tubicino che ti nutriva nelle scorse settimane.
E, a voler trovare a tutti i costi un lato positivo nella vicenda, puoi ammettere che finora hai avuto molto tempo per pensare: a te stesso, alle persone che hai intorno, al tuo passato e al tuo futuro – ammesso che te ne resti uno, ma i dottori sono stati sufficientemente positivi al riguardo, specialmente da quando ti hanno interrotto gli antibiotici.
Ormai hai analizzato il passato, il presente e tutto ciò che hai vissuto fino ad ora, qualsiasi cosa che risalga a ciò che razionalmente ricordi: tutto pur di unire i punti con quei dieci anni di vuoto, per tentare di comprendere le reazioni dei tuoi compagni e ciò che ti sta accadendo attorno.
I racconti di tuo padre, quelli di Lars e degli altri, ti hanno aiutato, ma non riesci a scuoterti di mezzo l'idea che essi siano incoerenti, come se mancasse ancora qualcosa.
Come un puzzle a cui mancano ancora dei pezzi, ed essi sono sparsi chissà dove.

Tuo padre, il giorno prima, ha esaudito la tua richiesta e ti ha portato, con il beneplacito dei medici, delle cuffie, alcuni dischi dei Metallica e un aggeggio per ascoltarli.
Analizzi i tre CD che ti ha portato, chiusi in piccole confezioni quadrate: il primo raffigura una statua di una donna bendata con in mano una bilancia, ed è chiamato "...And Justice For All", il secondo è completamente nero, se non per la scritta "Metallica" appena visibile in un angolo e il logo di un serpente in quello opposto, e non riporta alcun nome. Se non ricordi male, è quello che Jason ha definito come 'semplicemente diverso' ed ora ti appare chiaro il perché, già solo guardandolo.
Il terzo è chiamato "Load", e in copertina ha delle strane macchie rossastre che ricordano del sangue ed è il più recente, stando ai loro racconti è uscito quello stesso anno.
Inserisci quest'ultimo e ti infili le cuffie.


Il giorno dopo, viene a trovarti Lars: ha sulle spalle una grossa custodia, che ti ritrovi ad occhieggiare curiosamente finché non tira fuori da essa il tuo basso, mostrandotelo.
"Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere averlo" replica, avvicinandosi e poggiandolo sul letto accanto a te.
"Lo avete conservato... per tutto questo tempo?" domandi, sentendo la tua voce incrinarsi mentre passi le dita sul corpo del basso, carezzandolo piano.
"Mh-mh" grugnisce Lars in segno di assenso. "Un paio di volte James ha ventilato l'idea di venire qui e suonarti qualcosa... suonare talmente male che ti saresti voluto svegliare solo per fermarlo, come farebbe un incapace."

A sentire ciò scoppi a ridere, per poi interromperti di scatto a causa del dolore ai muscoli addominali, nonostante i dottori ti abbiano ripetuto che per quanto ciò possa risultare doloroso ti fa bene – anche se nulla ti avrebbe fatto stare meglio di vedere tale scena dal vivo.
"Lo avrebbe fatto davvero, conoscendolo" replichi, ignorando l'espressione leggermente allarmata del batterista.
"Sarebbe stato capace di rompere le corde una dopo l'altra e legarle alla bell'e meglio..."
"...Ma non lo avrebbe mai fatto con la sua chitarra" concludi la frase con un sorrisetto. "Solito."
"Già, solito."
Quella breve interazione, per quanto semplice, ti rassicura sul fatto che certe cose non cambieranno mai – e forse è meglio così.

Tuttavia la preoccupazione per il suo stato dopo la vostra ultima, disastrosa interazione permane, alché domandi "Lars...?"
Il batterista si limita a guardarti, lo sguardo allertato, ma non replica.
"Devi sapere che James...–"
"Lo so" ti interrompe "Me l'ha detto lui. E vorrei ancora strangolarlo, santo cielo."
Non ti stupisci di nessuna delle due cose, effettivamente.

"È passata una settimana, come...– come sta?"
"Come vuoi che stia... È un fottuto disastro."
"Lo so. Posso chiederti di tenerlo d'occhio? Perché sai che vorrei fare lo stesso, se solo non fossi bloccato qui." replichi con un sospiro colmo di frustrazione.
"Non posso garantire nulla, ma ci provo" risponde sbuffando.
"Grazie amico."
Lars annuisce piano e ti ritrovi a fissarlo con gli occhi sbarrati "Hai appena accettato un ringraziamento...?"
"Vai a cagare, Cliff!" replica ghignando e dandoti una pacca sulla spalla.
Tuttavia, il suo sguardo cambia quando sotto le dita percepisce nitidamente l'osso della scapola e legge sul tuo viso una smorfia di dolore a stento trattenuta. Passano una manciata di secondi prima che ripoggi gentilmente le dita sullo stesso punto.
Accetti quella scusa silenziosa, del resto conoscendo l'indole di Lars era prevedibile e gli sorridi.

"Mio padre mi ha portato gli ultimi dischi che avete fatto."
"Avevo notato" replica.
"Avete fatto... beh, un bel cambiamento con quest'ultimo, suona quasi blues in alcune parti" ponderi, prendendolo e rigirandotelo tra le mani. "Mi ha ricordato Fade To Black, in alcune tracce – e inoltre sbaglio o James e Kirk hanno cambiato leggermente ruolo?"
"Probabilmente cambieremo ancora, abbiamo ancora del materiale avanzato" replica scrollando le spalle "Inizialmente l'idea era di fare un disco doppio. Comunque non sbagli, Kirk ha deciso di seguire il ritmo di James con alcune sue varianti."
"Mi fa piacere saperlo, davvero. È uscito qualcosa di bello." rispondi, per poi rilassarti di nuovo sui cuscini, e dopo qualche altro scambio di battute la voce del batterista, che continua a parlare di qualcosa, sfuma in lontananza, mentre ti abbandoni lentamente al sonno.





Angolo Autrice: Ma salve! Siamo ormai quasi nella seconda parte della storia, ma non è finita qui u.u anzi, è appena cominciata! È un capitolo di passaggio, ma non privo di qualche spunto, in attesa del prossimo (che contiene una piccola sorpresa~)
Il titolo è tratto da Message in a bottle, dei Police, mentre tutte le informazioni su Load (e tecnicismi vari), sono vere e le ho prese dai video di un ragazzo russo, Andriy Vasylenko, visto che io me ne intendo quanto un mietitrebbia ^^
Vi lascio qui il link al video in cui parla di Load e Reload: https://youtu.be/kRJQip-F7bg
(ho già detto che amo questi album? Insieme al Black Album sono i miei preferiti❤️)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Metallica / Vai alla pagina dell'autore: carachiel