Esitò, turbata. E se qualcuno l’avesse sentita?
Le sue labbra si sollevarono in un amaro sorriso. No, quel luogo era assai lontano.
Quel luogo ameno sarebbe stata la tomba delle sue vestigia mortali e i suoi occhi avrebbero catturato l’immagine della natura, rigogliosa di fiori e piante policrome, prima di chiudersi nel sonno eterno.
Non sarebbe stata una morte ignominiosa, per una donna colpevole di adulterio e tracotanza.
Qualche istante dopo, il suo corpo cadde nelle rapinose acque del fiume.
[Una breve introspezione su Amara, madre di Rain, personaggio minore di Mortal Kombat 11]