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Autore: LadyOfMischief    30/01/2021    7 recensioni
SEQUEL DI "WHATEVER IT TAKES"
Rey è riuscita a riportare Ben in vita, ma la lotta per libertà della galassia non è ancora finita. Ciò che resta del Primo Ordine, ed i sistemi ancora fedeli ai loro ideali, continua a seminare distruzione e morte minacciando ciò per cui la Resistenza ha lottato.
Per Ben questa è l'occasione per rimediare ai propri errori e dimostrare a tutti quanti che non è più Kylo Ren, ma non sarà un'impresa così facile e nel frattempo lui e Rey impareranno cosa significhi stare realmente insieme.
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Poe Dameron, Rey, Rose Tico
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saving What We Love'
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Tra le mura della sua stanza Rey riusciva quasi a illudersi che non ci fosse un'altra guerra in atto e che interi sistemi si stessero sottomettendo a un altro impero. In quel preciso istante tra le braccia di Ben le sembrava quasi di avere una vita serena e normale, per quanto il concetto di normalità per Rey si limitasse al non dover fuggire o combattere per salvare se stessa e gli altri. Se ne avesse avuto il potere avrebbe volentieri fermato il tempo e far durare quell'attimo per sempre, dopo quanto le era accaduto durante la missione aveva capito che ogni attimo in compagnia delle persone che amava era prezioso perché sarebbe potuto essere l'ultimo per chiunque di loro.
Purtroppo Rey non disponeva di un tale potere – che neppure esisteva – perciò doveva farsi bastare quei momenti di serenità con Ben in cui il resto della galassia sembrava cessare di esistere. Fino a poche settimane prima si sarebbe sentita in colpa e si sarebbe reputata un'egoista soltanto perché desiderava un po' di felicità, ma adesso aveva capito che non c'era nulla di sbagliato se di tanto in tanto metteva se stessa al primo posto. E svegliarsi tra le braccia della persona che più amava al mondo era proprio una delle cose che la rendeva più felice, la faceva sentire a casa e le faceva provare quel senso di appartenenza che aveva aspettato per tutta la sua vita.
Ripensò alla conversazione avuta con Ben quando erano tornati ad Ajan Kloss, in quell'occasione le aveva detto che fosse convinto che loro due erano destinati a incontrarsi a prescindere dalle circostanze. Rey non poté fare a meno di chiedersi se ciò per cui avesse aspettato durante tutti quegli anni fosse sempre stato lui e non i suoi genitori. Il loro legame era sempre esistito, ma nessuno dei due se n'era mai reso pienamente conto, e forse era proprio a causa di esso se per tutti quegli anni lei aveva avuto come unica certezza quella di dover aspettare per qualcuno. E finalmente aveva trovato quel qualcuno, nella maniera più inaspettata e sfidando persino la morte stessa pur di riaverlo al suo fianco.
“A volte ancora fatico a credere che tu sia davvero qui” disse sollevando lo sguardo verso Ben e rivolgendogli un sorriso.
“Anch'io” le confessò lui “A volte sembra tutto un sogno da cui temo di risvegliarmi” Rey comprendeva quella sensazione, era la stessa che aveva provato settimane prima quando l'aveva riportato in vita.
“Quindi sogni spesso di svegliarti nel mio letto?” lo prese in giro lei.
“Non credo di avere un'immaginazione così fervida” rispose ironico lui e lasciandosi scappare una risata.
“Beh, allora sai che tutto ciò è reale” gli disse Rey ridendo a sua volta, allungò una mano verso il volto di Ben e la posò sulla guancia dove una volta c'era la sua cicatrice. Quando l'aveva guarito sul relitto della Morte Nera non si era resa conto subito che fosse sparita insieme alla ferita e soltanto quando l'aveva raggiunta su Exegol l'aveva notato “È reale come il nostro amore”aggiunse con dolcezza.
Rey aveva poche certezze nella vita, non sapeva come sarebbe finita quella guerra né cosa le riservasse il futuro, ma se c'era una cosa di cui era più che certa era proprio quel sentimento profondo che univa lei e Ben. Perciò non le importava se agli occhi degli altri potesse risultare irrazionale, incomprensibile o sbagliato - anche se i suoi amici sembravano averlo accettato -
“Sono così fortunato ad averti nella mia vita” le disse Ben prima di darle un bacio sui capelli.
Il segnale acuto proveniente dal comlink, che Rey teneva sempre sul comodino, pose fine a quel momento di quiete. Non sapeva neppure che ora fosse, ma dalla luce del sole che filtrava dalle tende ancora chiuse dedusse che non fosse troppo presto e che probabilmente fosse l'ora della colazione. Capitava di rado che qualcuno la contattasse a quell'ora, perciò doveva essere successo qualcosa che richiedesse anche la sua attenzione.
“A quanto pare il dovere chiama” disse voltandosi nella direzione da cui proveniva il suono, Ben spostò il braccio con lui le stava cingendo le spalle per permetterle di prenderle il comlink dal comodino. Una volta preso l'apparecchio Rey premette il pulsante per rispondere sperando che non si trattasse di pessime notizie, quella era l'ultima cosa di cui la Resistenza aveva bisogno.
Ciao Rey, spero di non disturbare, ma abbiamo bisogno di te...e anche di Solo” esordì Poe, che si riferiva sempre a Ben chiamandolo per cognome, ma era pur sempre un progresso “A proposito, è con te per caso? Ho provato a contattarlo, ma non ha risposto” Rey e Ben si scambiarono uno sguardo interrogativo, nessuno dei due aveva sentito nulla e lei non sapeva neppure dove fosse il comlink di Ben.
“Hey, rallenta, cos'è successo?” chiese “E sì, Ben è qui con me” precisò.
Riguarda il viaggio di Finn e Chewbecca, stanno rientrando alla base proprio adesso e non sono da soli” spiegò Poe con calma “Preferirei che ne parlassimo di persona tutti insieme perché è una questione delicata,ma ci tenevo ad avvisarvi” quella risposta criptica non servì a fare luce sulla faccenda, tuttavia dal suo tono di voce Poe non sembrava allarmato o preoccupato.
“D'accordo, arriviamo subito” disse Rey.
E Solo, tu non dimenticare che abbiamo ancora una missione da pianificare” aggiunse il pilota rivolgendosi direttamente a Ben.
“Non lo dimentico” gli assicurò Ben.
Bene, è tutto per ora” concluse Poe chiudendo la comunicazione.
A Rey non sfuggì il silenzio di Ben e attraverso il loro legame percepì chiaramente che fosse turbato, il buon umore che aveva avuto fino a quel momento aveva lasciato spazio a qualcosa di cupo. Sapeva a cos'era dovuto quel drastico cambio d'umore, Poe aveva menzionato il fatto che Chewbecca e Finn stessero tornando in compagnia di qualcun altro e sicuramente quel qualcuno era Lando, dopotutto era stato lui a contattarli per chieder loro di raggiungerlo ovunque fosse. Tutti sapevano che Lando fosse il migliore amico di Han, proprio come Chewbecca e, di conseguenza, era di famiglia per Ben. Rivederlo dopo tutto quel tempo e quanto aveva fatto non doveva essere facile per lui.
“So a cosa stai pensando” gli disse Rey prendendogli la mano e stringendogliela “Ma non sarai da solo”
“Non so cos'aspettarmi da quest'incontro” ammise Ben.
“Chewbe ti ha perdonato, tua madre l'ha fatto, perché non dovrebbe essere lo stesso con Lando?” gli fece notare lei.
“Ha tutto il diritto di non farlo, ma hai ragione”
“Come sempre” scherzò Rey sperando di strappargli un sorriso “E sarà meglio darci una mossa prima che Poe venga a cercarci personalmente”
“Preferirei non correre questo rischio, sarebbe molto imbarazzante” le rispose Ben sarcastico, almeno gli aveva fatto ritorvare la voglia di scherzare.
Per quanto a Rey sarebbe piaciuto preparsi con calma e fare colazione le circostanze non lo permettevano, avrebbe mangiato qualcosa più tardi, la priorità adesso era un'altra. Non era una novità e neppure la prima volta che capitava, ci era abituata e pian piano anche Ben si stava abituando a quello stile di vita caotico – o forse sarebbe stato più appropriato dire sopravvivenza – che era completamente diverso da quello del Primo Ordine.
Una volta pronti uscirono di casa e si diressero direttamente all'hangar, Poe doveva essere già lì e ormai anche Chewbecca e Finn dovevano essere arrivati. Quella mattina fortunatamente non nevicava ed era soleggiato, tuttavia soffiava ancora un vento pungente perciò Rey si tirò su il cappuccio della giacca. Nonostante fossero già tutti svegli c'era un silenzio che dava l'impressione opposta, l'unico suono che si udiva era il rumore dei loro passi sulla neve – che era ancora abbastanza alta da arrivare alle caviglie -
Qualcosa le suggeriva che la questione all'ordine del giorno non riguardasse principalmente la Resistenza, se avevano bisogno sia di lei che di Ben doveva trattarsi di qualcosa che riguardasse la Forza. Avevano forse bisogno di qualcuno con le loro abilità per qualche missione specifica? E cosa c'entrava con il viaggio di Finn e Chewbecca?
Rey avrebbe ottenuto la risposta a quelle domande molto presto, erano quasi arrivati alla caverna che conduceva all'hangar, che distava un bel po' dalle abitazioni. Quel tragitto le era diventato ormai familiare dal momento che quasi ogni giorno lei e Ben si allenavano con le spade laser proprio in quella caverna, non c'era nessun altro posto adatto e le condizioni climatiche non gli permetteva di allenarsi all'aperto – dove ci sarebbe stato più spazio - .

 

 

Ben aveva pensato all'eventualità di rivedere Lando nel momento stesso in cui aveva udito il messaggio recapitato la sera prima, ma neppure quello era bastato a prepararlo a quell'incontro. Quando Poe aveva menzionato che Chewbecca e Finn fossero di ritorno in compagnia aveva capito subito che si trattasse di Lando, che non vedeva dal suo ottavo compleanno. Era stata quella l'ultima volta in cui l'aveva visto poiché l'anno successivo era sparito chissà dove e la sua famiglia non aveva avuto più alcuna notizia dell'uomo. I suoi genitori non gli avevano mai detto la verità, ma Ben li aveva sentiti parlare ed era stato così che aveva scoperto che la figlia di Lando [1] – che aveva visto soltanto una volta, quando era nata – era stata rapita.
Crescendo Ben aveva capito che dietro a quel rapimento c'era la mano del Primo Ordine, che aveva approvato il programma di addestramento di Brendol Hux [2] e alla cui base c'era il rapimento di bambini che non superavano neppure i tre anni. Ben aveva sempre odiato quell'idea, nel corso degli anni aveva provato a convincere Snoke che sarebbe stato meglio servirsi dei cloni – come aveva fatto l'Impero – suggerendogli che sarebbe stato più efficiente. Ma quello non era il vero motivo per cui aveva cercato di eliminare quel programma, pur avendo ceduto al Lato Oscuro aveva sempre trovato disumana una cosa del genere e qualche mese dopo aver preso il posto di Snoke aveva messo fine a ogni cosa – facendo infuriare non poco il Generale Hux – decretando che il programma dovesse cessare di esistere.
Cos'avrebbe pensato Lando rivedendolo e scoprendo che lui stesso si era unito a quell'organizzazione che aveva distrutto la sua famiglia? Ammesso che non fosse già al corrente di tutto, ma anche in quel caso non sarebbe cambiato nulla. Rey gli aveva fatto presente che se persino sua madre e Chewbecca fossero riusciti a perdonarlo, allora anche Lando avrebbe potuto farlo. Ben ancora si stupiva di come Rey riuscisse a vedere sempre il lato positivo di ogni cosa nonostante quello che aveva passato in vita sua, ma era una delle cose che tanto amava di lei e un po' di ottimismo era ciò di cui aveva bisogno al momento.
Sia Chewbecca che Lando erano tutto ciò che restava della sua famiglia, essendo i migliori amici di suo padre erano sempre stati considerati parte di essa e Ben aveva bei ricordi legati a loro. Erano passati molti anni da allora e molte cose erano cambiate, ma non era mai troppo tardi per recuperare il tempo perduto. Al momento però c'era da affrontare prima la questione che richiedeva la sua presenza e quella di Rey, che in qualche modo era legata al ritorno di Chewbecca e Finn.
Quando giunsero alla caverna che conduceva all'hangar Ben udì delle voci sommesse provenire dal piano superiore, raggiunsero la piattaforma di carico e premette il pulsante per attivarla. Rey fece scivolare la propria mano nella sua e gliela strinse, era di conforto sapere che in qualunque circostanza lei fosse sempre lì al suo fianco.
La piattaforma cominciò la sua salita emettendo cigolii, gli ingranaggi erano rimasti inutilizzati per troppo tempo e pur oliando gli ingranaggi quei rumori persistevano, ma almeno era sicura e non rischiava di precipitare durante le salite o le discese. In pochi minuti arrivarono a destinazione, proprio di fianco alla Silent Watcher si era formato un piccolo assembramento composto da Poe, Finn, Chewbecca, Lando e una ragazza dalla carnagione scura che Ben non aveva mai visto alla base. Nonostante l'età Lando aveva ancora il suo solito stile eccentrico, persino a quella distanza spiccava tra tutti con il suo completo blu elettrico con dei dettagli gialli e il mantello del medesimo colore.
Il baccano provocato dalla piattaforma aveva attirato la loro attenzione, perciò si voltarono tutti nella direzione da cui erano arrivati Ben e Rey e Poe fece loro cenno di avvicinarsi. Ben sentì lo sguardo di Lando posarsi su di lui, un'espressione sbigottita e malinconica apparve sul volto dell'uomo, probabilmente alla ricerca di qualche somiglianza con il bambino vivace e che gli ripeteva sempre che sarebbe diventato un pilota come suo padre.
“Bene, adesso ci siamo tutti” annunciò Poe, Lando spostò lo sguardo da Ben a Rey, che lo stava tenendo ancora per mano, soltanto quando lei si accorse di essere osservata gliela lasciò andare e arrossì leggermente. La ragazza che stava in piedi accanto a Lando si limitò a distogliere lo sguardo da entrambi e non disse nulla.
“Di cosa volevate parlarci?” chiese Rey.
“Riguarda le truppe del Primo Ordine tenute in custodia su Kashyyyk [3], i wookie avevano preso una decisione drastica sul cosa farne di loro” cominciò Finn.
Drastica? Ragazzo mio stavano per giustiziarli!” intervenne Lando “È per questo che vi ho chiamati” per quanto i wookie fossero pacifici non era insolito che avessero istinti violenti e talvolta omicidi verso i propri oppressori, quel popolo era stato reso schiavo dall'Impero e il Primo Ordine aveva provato a fare esattamente la stessa cosa.
“Stavo per arrivarci” fu tutto ciò che disse Finn, Chewbecca lo interrupppe suggerendo a Lando di raccontare personalmente come fossero andate le cose se aveva intenzione di intervenire tutto il tempo.
“E va bene Chewbe, dirò io cos'è successo” ribatté Lando, l'età l'aveva reso abbastanza burbero o forse Ben aveva ricordi troppo vaghi di lui perché non era così che lo ricordava.
“Prima dovresti dirgli perché eravamo su Kashyyyk” disse la ragazza.
“È esattamente ciò che farò” disse Lando “Dopo la battaglia di Exegol io e Jannah ci siamo messi alla ricerca di tutti gli assaltatori che sono riusciti ad opporsi al condizionamento, non è stato facile, ma ne abbiamo rintracciati un paio su Jedha [4]” dunque il caso di Finn non era stato isolato e probabilmente Hux aveva insabbiato ogni cosa per evitare che Snoke ne venisse a conoscenza “Sono stati loro a informarci delle truppe prigioniere su Kashyyyk e siamo andati a controllare di persona il prima possibile”

“E appena in tempo” intervenne la ragazza, che chiaramente doveva essere Jannah.
“I wookie stavano per giustiziare tutti i prigionieri, una scelta estremista persino per loro, ed è per questo che ho contattato subito i nostri amici. Tra loro c'erano anche degli assaltatori che in qualche modo hanno smaltito l'effetto del condizionamento mentale, i wookie non si fidano particolarmente di me, ma sapevo che si sarebbero fidati di Chewbecca” spiegò Lando “E Finn è stato il primo assaltatore a disertare, quale miglior esempio per dimostrargli che non stavo mentendo?” concluse l'uomo. Quel ragionamento non faceva una piega, i wookie si fidavano di Chewbecca e avevano molta stima di lui, se c'era qualcuno che potesse farli ragionare era proprio lui.
“E abbiamo una teoria sulla causa del condizionamento che si affievolisce fino a scomparire” intervenne Finn “Per questo avevamo bisogno di voi due”
“Sono confusa, come possiamo aiutarvi in questo?” chiese Rey.
“Crediamo che possano essere sensibili alla Forza e per questo il condizionamento non abbia avuto un effetto permanente” spiegò il giovane, come se lo sapesse per esperienza personale.
“Se fosse così allora anche tu lo saresti” puntualizzò Rey e forse non era così lontana dalla verità, nelle rare occasioni in cui Ben si trovava in presenza di Finn aveva sempre l'impressione di avvertire qualcosa nella Forza, in maniera quasi impercettibile e perciò non vi aveva mai dato peso.
“Beh, potrei” le parole dell'ex-assaltatore lasciavano intendere che fosse consapevole di essere sensibile alla Forza, ma per ragioni note soltanto a lui non l'aveva detto neppure alla sua migliore amica.
“Aspetta, era questo che cercavi di dirmi su Pasaana?” chiese Rey leggermente seccata, Ben sapeva bene che lei non sopportava quando le mentivano – anche se lei stessa l'aveva poi fatto - e in quel momento non avrebbe voluto trovarsi nei panni di Finn.
“Possiamo tornare alla questione principale?” s'intromise Poe.
“Poe ha ragione, ne parleremo dopo” disse Finn, l'attenzione di Ben si spostò dalla conversazione alla nave, a bordo della quale dovevano esserci gli ex-assaltatori di cui stavano parlando. Concentrandosi quel poco che gli bastava riuscì a percepire chiaramente nella Forza la presenza di persone sensibili ad essa e non solo, c'erano almeno cinque persone che spiccavano più delle altre, il che voleva dire che potevano anche usare la Forza.
“Rey lo percepisci anche tu?” chiese voltandosi verso di lei, Rey chiuse gli occhi per qualche secondo per concentrarsi meglio, da quel punto di vista doveva ancora migliorare un po', ma per qualcuno che aveva ricevuto soltanto un anno di addestramento era già molto avanti.
“Sono tutti sensibili alla Forza” rispose riaprendo gli occhi “Ma c'è anche qualcos'altro” aggiunse rivolgendogli uno sguardo incerto.
“Vi dispiacerebbe condividere con il resto della classe?” disse Poe incrociando le braccia al petto.
“Senza dubbio quelle persone hanno una connessione con la Forza, ma per alcuni è più profonda e sono in grado di usarla” spiegò Ben, quel risvolto complicava le cose perché se non sapevano tenere sotto controllo il proprio potere potevano rappresentare un pericolo per se stessi e gli altri. Lui lo sapeva fin troppo bene, era stato proprio quello uno dei motivi per cui i suoi genitori l'avevano mandato da suo zio Luke poiché in più occasioni aveva scaraventato oggetti usando la Forza senza rendersene conto, specialmente quando era spaventato o arrabbiato.
“Questo è impossibile, ce l'avrebbero detto” disse Finn.
“Potrebbero non sapere di cosa si tratti, nessuno avrebbe potuto spiegarglielo” fece notare Lando.
“Forse sarebbe meglio se li incontrassimo” propose Rey.

 

 

 

La proposta di Rey fu approvata senza alcuna obiezione, discuterne senza i diretti interessati non avrebbe portati da nessuna parte e costituiva soltanto una perdita di tempo per tutti.
Poe, Lando, Jannah e Chewbecca lasciarono l'hangar e rimasero soltanto Rey, Ben e Finn, la sua presenza avrebbe rassicurato gli ex-assaltatori ed era più che sicura che si fidassero di lui dal momento che un tempo era stato uno di loro. Se quelle persone non avevano la minima idea della loro connessione alla Forza gli unici che potevano aiutarlia a comprendere erano soltanto lei e Ben.
“Quante persone avete portato qui?” chiese all'amico, avrebbe affrontato in un secondo momento la questione che lo riguardava.
“Soltanto diciassette, sei appartengono al gruppo di Jedha, tutti gli atri di Kashyyyk” rispose Finn, era un numero esiguo ed era altamente improbabile che su Kashyyyk ci fossero così pochi soldati.
“E gli altri? I wookie avevano parlato di truppe” intervenne Ben.

“Quelli ancora sotto l'effetto del condizionamento resteranno lì come prigionieri, è meglio saperli lì che tra le fila del Nuovo Impero” spiegò Finn “Altri hanno preferito non unirsi a noi, non vogliono più saperne di combattere” Rey non poteva biasimarli, avevano vissuto tutta la loro vita ad addestrarsi e scendere sul campo di battaglia contro la propria volontà, adesso invece avevano una scelta.
I tre salirono a bordo della nave, un mercantile corelliano poco più grande del Falcon, e si diressero verso l'area comune per i passeggeri.
“Vado io avanti, sono ancora abbastanza spaventati per quello che hanno passato, specialmente i più piccoli” disse Finn quando giunsero quasi alla fine del corridoio.
“I più piccoli? Vuoi dire che qui ci sono anche dei ragazzini?” chiese Rey sottovoce e fermandosi, a quanto le risultava il Primo Ordine non mandava ragazzini in battglia e dubitava che i wookie non avessero pietà neppure per loro.
“Il gruppo di Jedha è fuggito da un centro di addestramento sei mesi fa, ci sono anche due bambini” quell'affermazione la fece inorridire, era consapevole del fatto che gli assaltatori fossero bambini rapiti dalle proprie famiglie quando erano ancora molto piccoli, ma l'idea di incontrarli rendeva tutto in qualche modo più reale. E non era l'unica ad aver avuto quella reazione, percepì disgusto e senso di colpa da parte di Ben, ormai Rey lo conosceva bene e sapeva che si sentiva responsabile per non aver fermato prima quell'assurdo programma.
Nessuno dei tre aggiunse altro, Finn avanzò per qualche altro metro ed entrò nell'area comune, facendo loro cenno di attendere dov'erano.
“Non è colpa tua quello che è successo a quei ragazzini” disse Rey posando una mano sul braccio di Ben.
“Lo so, ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa per non aver fermato tutto subito” ammise lui, ci sarebbe voluto del tempo prima che Ben cominciasse a perdonarsi completamente per i suoi trascorsi con il Primo Ordine, d'altronde non era qualcosa che avrebbe potuto lasciarsi alle spalle da un giorno all'altro.
“E cosa sarebbe cambiato in quel caso? Non avrebbe cancellato ciò che hanno dovuto sopportare” prima che Ben potesse rispondere Finn fece ritorno in corridoio.
“Vi stanno aspettando” li informò “Non gli ho detto chi sei davvero, spetta soltanto a te farlo” aggiunse rivolto a Ben.
“Lo apprezzo molto, grazie”
“Sarà meglio che io resti qui”
I due entrarono nell'area comune, ammassati sui due divanetti posti su entrambi i lati della stanza c'erano gli ex-assaltatori e fu facile distinguere a quale gruppo appartenessero. Sul divanetto alla sua sinistra erano seduti i sei provenienti da Jedha, nonostante Finn li avesse avvisati per Rey fu strano vedere quattro ragazzini – tre femmine e un maschio - tutti di età diverse e due bambini, un maschio e una femmina, che sembravano avere la stessa età. Indossavano tutti abiti consunti e macchiati in più punti, quei sei mesi dovevano essere stati duri per loro perché erano davvero magri e avevano un'aria stanca. A Rey ricordarono molto se stessa durante i primi anni su Jakku, lo sguardo spaesato e spaventato nei loro occhi – soprattutto in quelli dei bambini – le fece provare tenerezza nei loro confronti.
Ammassati sul divanetto alla sua destra, invece, c'erano coloro provenienti da Kashyyyk e alcuni sedevano persino sul pavimento. Erano sei ragazzi e cinque ragazze, che potevano avere più o meno la stessa età di Finn, indossavano tutti gli stessi vestiti – una semplice maglia e dei pantaloni neri – e nonostante fossero stati prigionieri per più di un mese erano piuttosto in forma.
Adesso che era tra loro fu più facile individuare chi aveva una connessione più profonda con la Forza, due di questi erano una ragazza dai capelli corti e rossi e un ragazzo biondo di Kashyyyk – che se ne stava seduto sul pavimento - . La loro presenza nella Forza era come la luce di una candela, né troppo debole né troppo forte, ma ciò che attirò l'attenzione di Rey furono i ragazzini di Jedha. Erano in tre ad avere una connessione maggiore con la Forza, il ragazzo – che probabilmente era il più grande - una ragazza dalle lunghe trecce bionde e il bambino, la loro presenza nella Forza era più marcata rispetto ai due di Kashyyyk.
“Siete i Jedi di cui ha parlato Finn?” chiese un ragazzo alla sua destra, aveva i capelli ricci e scuri e una carnagione molto chiara, la risposta più logica da dare a quella domanda sarebbe stata sì, ma non corrispondeva alla verità. Ben non era più uno Jedi dalla notte dell'attacco al tempio e lei forse non lo era mai stata davvero, aveva soltanto creduto di esserlo, ma adesso Rey sentiva di essere qualcosa di diverso.
“In un certo senso sì” sorprendentemente era stato Ben a rispondere.
“Cosa vi ha detto Finn?” chiese Rey.
“Ci ha detto che voi due potete spiegarci perché siamo riusciti a liberarci dal condizonamento” rispose la ragazza dai capelli rossi.
“Ed è così, cosa sapete della Forza?”chiese rivolta a tutti quanti.
“È un potere che usano i Jedi e Sith, siamo cresciuti tra le fila del Primo Ordine e lo sappiamo che il tirapiedi di Snoke aveva quel potere” rispose una ragazzina del gruppo di Jedha.
“Beh, non è del tutto corretto, la Forza non appartiene soltanto ai Jedi o ai Sith” spiegò Ben, che non sembrava affatto turbato dalle parole della ragazzina “E non c'erano Sith nel Primo Ordine”
“Come lo sai? Abbiamo sentito tutti storie su Kylo Ren” chiese un altro ragazzo di Kashyyyk.
“Lo so perché ero io

 

 

Spazio Autrice:

Perdonatemi se sono sparita con questa storia, ma mi ero dedicata ad altri progetti e alcuni li ho postati qui (grazie di cuore a chi ha lasciato una recensione).
Dunque, prima di passare alle note, preciso soltanto che la novel conferma che Finn per tutto il tempo cerca di dire a Rey che lui ha scoperto di essere un force sensitive.

 

Note:

[1] Nella novel di The Rise of Skywalker Lando racconta di sua figlia e per un po' tutti credevano fosse Jannah, ma ufficialmente non si sa.

[2] Il padre del Generale Hux aveva basato il proprio programma d'addestramento partendo dal fatto che l'ordine dei Jedi prendesse con sé bambini in tenera età, una breve menzione a ciò viene fatta nella novel di The Last Jedi.

[3] Nel capitolo 10 di Whatever It Takes avevo spiegato questo punto, basandomi su un fumetto.

[4] Chi ha visto Rogue One si ricorderà di Jedha, la luna dove una volta c'era un tempio in cui coloro che credevano nella Forza andavano in pellegrinaggio e da cui l'Impero ha estratto enormi quantità di cristalli kyber. La città sacra di Jedha è stata distrutta durante il test della Morte Nera, per cui fu usato un solo reattore e perciò non distrusse l'intera luna.

   
 
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