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Autore: Raven_Stark22_    31/01/2021    0 recensioni
[IWAOI]
"Quando vorresti dimenticare una persona ma non puoi proprio vivere senza di lei, la cosa peggiore che tu possa fare è continuare ad amarla."
"Ecco da chi hai preso i tuoi atteggiamenti da diva. Taylor Swift."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoba Johsai, Hajime Iwaizumi, Issei Matsukawa, Takehiro Hanamaki, Tooru Oikawa
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Iwa-chaaan!" Oikawa mi corse dietro con il fiatone, rischiando quasi di inciampare sulla gradinata.
"Rallenta! Non voglio sudare con la divisa scolastica!"

Mi bloccai e, dandogli sempre le spalle, risposi con: "Sbrigati, non possiamo farci beccare qui fuori."
In cambio ottenni una sottospecie di grugnito.

"Dove mi stai portando?"
"A chiarire questa cosa una volta per tutte."
"Oh. In camera tua?"

"C-COSA?" Sbiancai di colpo e mi girai di scatto "CHE DIAVOLO VORRESTI-"
"Rilassati. Stavo solo scherzando."

Le punte delle mie orecchie si erano tinte di rosso, un po' come la faccia di Oikawa.

I suoi occhi mi scrutarono incuriositi e mi ritrovai a fissarli, incantato.
"Iwa-chan?"

"Mh? Umh, che cosa... cosa mi avevi chiesto?"

Dannazione. Avevo perso il filo del discorso.

Stupido Shittykawa.

"Perché stiamo evadendo da scuola?" Riformuló Torou.
Ripresi a camminare e costeggiai la strada asfaltata: "Salteremo le lezioni pomeridiane, oggi."

"Non posso permettermi di perdere altre ore di sociologia!" Brontoló Oikawa, rimanendo però al mio fianco.

"Tranquillo. La tua fedina penale è ancora pulita."
"Al contrario della tua."

Sorrisi appena e Oikawa parve rilassarsi: "Non potevi proprio aspettare, vero?"
"Ho un impegno, questo pomeriggio."

"Che genere di impegno?"
Rimasi in silenzio.

"Avevo semplicemente voglia di un gelato." Mi fermai in mezzo alla strada, indicando la gelateria che si trovava di fronte a noi.

"Guarda che hai interrotto a metà il mio pranzo." Mi ricordó il capitano.
"Rimedierai con un dessert." Gli risposi, avvicinandomi al negozio.

La gelateria consisteva in un edificio non troppo alto, sopra il quale si sviluppavano dei normali appartamenti. Nella vetrina al piano terra, si riusciva a vedere un cameriere intento a servire una coppia al tavolo interno.

"Mhhh, it's a cruuuel suuummer, with you~"
"Lover" Lessi l'insegna. "Carino."
"Conosci questo posto?"

"No, ma non sopporterei il tuo stomaco brontolante un minuto di più." E varcai la soglia.

L'intero era esattamente come me lo ero immaginato: parquet di legno, una cassa laterale e tavolini in mogano disposti a coppie.
Un profumo dolciastro mi invase le narici, facendomi venire l'acquolina in bocca. Probabilmente si trattava di uno spray.

Mi accomodai senza tanti indugi al primo posto disponibile e Oikawa mi seguì. Una volta seduto, afferrai il menù e lo appoggiai aperto sul tavolino in modo che potesse leggere anche Torou.

"Mh..." Oikawa era completamente preso dalle fotografie dei dolci. Si illuminó improvvisamente, indicando una scritta nel mezzo: "QUESTO!"
"È una bomba calorica!" Esclamai, leggendo tutti gli ingredienti.

Oikawa si dondoló sulla sedia.
"Quindi?"
"Non ce la farai mai a finirlo, Mr. 'Devo-mantenere-un-fisico-perfetto-per-fare-colpo-su-ogni-essere-femminile-in-grado-di-respirare'."
"Ti do ragione senza apprezzare il nomignolo."

Scossi la testa, divertito: "Ci conosciamo da dieci anni e per me rimani un mistero."
"Allora lo divideremo." Concluse Oikawa, richiudendo il menù.

"Piccolo bastardo, non pagherò per una schifezza del genere solo perché-"
"Prego?" Mi interruppe il cameriere, con il blocco degli appunti e la penna in mano.

"Non...non mi riferivo a lei, ovviamente." Specificai, tanto per sicurezza.
Il cameriere non si mosse di una virgola.

"Ecco, sì, il numero..." Guardai Oikawa con la coda dell'occhio e sospirai. "Il numero 22, perfavore."

Il cameriere si annotó l'ordine.

Gli occhi di Torou si erano fatti, in qualche modo, persino più lucidi.
Strinsi i denti e mi costrinsi a mantenere la calma: "Con due cucchiaini, gentilmente."

Il cameriere aggrottó le sopracciglia, ma non chiese spiegazioni.
Fece mezzo inchino e portó via il menù dal nostro tavolo.

"Soddisfatto?" Chiesi al ragazzo.
"Pienamente."
"Grandioso."

"Anzi." Si corresse Oikawa "Manca ancora qualcosa."
"Tipo?"
"Delle spiegazioni."
"Ah."

Mi strinsi nelle spalle: "Non posso darti torto. Meriti di sapere il perché della mia reazione."
"Ma sto ancora aspettando." Sottolineó lui.

'Puoi farcela. Non è così difficile.'
Appunto.
Basta essere onesti, giusto?

"Vedi, Trashikawa..."
'Ecco, stai già andando nel panico.'

Nemmeno la mia coscienza era capace di sostenermi.

"Il fatto è che... sapere della tua partenza così, tutto ad un tratto..."

"Me ne andrò tra un anno, praticamente."
"A San Juan!"

"Credi che a me faccia piacere?" Sbottó lui, incrociando le braccia. "Hai idea di quanto abbia dovuto litigare con mia madre?"

"Io..."
'Dillo, dillo! Digli la verità!"
"Io non voglio... non voglio perderti, Oikawa."

Non seppi dire se il più sorpreso dei due fossi io oppure Torou.

"Puoi ripetere?" Chiese il ragazzo.
"...Oikawa?"
"La parte prima, Iwaizumi."

Parlare si riveló ancora più difficile della prima volta.

"Non voglio che tu te ne vada. Perché mi mancheresti, ecco perché."

L'espressione di Torou rimase seria: "E perché ti mancherei?"
Non ero pronto ad una domanda del genere.

'Perché mi mancherebbe?'
Non avevo una risposta.

Rivelare la prima parte aveva già ferito a sufficienza il mio orgoglio.

Ma spiegargli il reale motivo?
Questo non potevo proprio farlo.

Perché nemmeno io ne ero a conoscenza.
Nemmeno io sarei stato in grado di spiegarne il perché.

"Beh, siamo amici da una vita."
"Migliori amici." Chiarì Oikawa.
"Come ti pare. Mi sembra logico."
"Capisco." Sembró un po' ferito "Solo per questo?"

Ma dove voleva andare a parare?

'Certo. Non esistono altre spiegazioni.'
Mi sarebbe piaciuto che fosse stato così.

Ma una parte di me, nel profondo, sapeva che stavo mentendo.

Sì, perché una valida ragione ce l'avevo.

Ma ero troppo presuntuoso e testardo per dare retta alla voce nella mia testa.

"Tutto qui." Conclusi, reprimendo il senso di amarezza.

"Wow." Fece Oikawa, sarcastico. "Dopo dieci anni di amicizia, lo considero un passo avanti."

Feci per controbattere, ma il cameriere arrivó con il gelato stratosferico che avevamo ordinato.

"...e i due cucchiaini." Disse, appoggiando quella coppa enorme al centro del tavolino.

Lo ringraziai e iniziai a servirmi, ignorando appositamente le occhiatacce che mi stava rifilando Oikawa.

"Dovresti assolutamente provarlo."
"Iwa-chan."
"Dico davvero, il gusto al lampone si scoglie in bocca."
"Iwa-chan."

Alzai lo sguardo e sentii il cuore battermi a mille.
Ero sul punto di fare un infarto per colpa della pressione che mi stava mettendo Baka-kawa.

Oikawa respiró profondamente e cambiò espressione, regalandomi uno dei suoi soliti sorrisi da diva: "Non ti azzardare a finire da solo tutto quel gelato."

   
 
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