Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: Quattro Venti    01/02/2021    0 recensioni
"Le parole sciupano l’attimo.
Non dai loro vita. Le lasci lì, in punta di lingua, a galleggiare nel mare dei sottintesi. Tu non dici. Lui capirà."

I mosaici acquistano senso solo osservandoli da lontano; noi ci siamo baloccate a scegliere e ad assemblare delle tessere spaiate per puntare l’obbiettivo sul rapporto tra Aiolia e Shura, con l’occasionale comparsata del resto della compagnia cantante.
Cento momenti, cento esercizi di stile, cento variazioni sul tema. Una storia d’amicizia, odio, amore e reiterata imbecillità.
Perché sì, Odi et amo eccetera eccetera sarà anche il più abusato dei cliché; ma due cliché ci fanno ridere. Cento cliché ci commuovono. Perché si avverte oscuramente che i cliché stanno parlando fra loro e celebrano una festa di ritrovamento (Umberto Eco, 1977).
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Capricorn Shura, Leo Aiolia
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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072. Εὐμενίδες


Prompt:Riparato / Fandom: Saint Seiya – serie classica / Autore:  Zefiro / Personaggi: Shura (in absentia) / Quando: autunno 1986
 
 

And you've been so busy lately
that you haven't found the time
To open up your mind
And watch the world spinning gently out of time
(Blur,
Out of time, 2003)








Testa bassa e pedalare, ecco come zittivi quei fantasmi che violavano la tua coscienza non appena abbassavi la guardia. Da quanto non ti godevi (senza angoscia, senza paura, senza rimorsi, senza l’urlo straziante delle Erinni nelle orecchie) il chiarore della luna che, come un gigantesco specchio argentato, sembra ricambiare lo sguardo e chiederti se lo spettacolo ti piace?
Sì. Ti piace tantissimo, anche se non ci sei abituato. Testa bassa e pedalare, così vivevi tu; e adesso che vai alla deriva, nello spazio profondo, è strano tutto quel silenzio. Come se le Erinni, soddisfatte, avessero abdicato, lasciandoti finalmente da solo.


Εὐμενίδες, in greco antico significava “Le benevoli”, ed altro non erano che le tre signore della scorsa settimana (Aletto, Megera e Tisifone), le quali, una volta che il reo, stufo di sentirsele strillare nei timpani giorno e notte,s’era deciso a far eseguire i relativi riti di purificazione, si calmavano, si facevano un tè e la piantavano di strillare come ossesse. Per maggiori spiegazioni, chiedete sempre ad Oreste. Secondo piano, Divisione Fessi, Terza porta a destra.

Che poi Shushu si crogioli in questo delirio e che si sente solo, una volta che ha espiato il suo debito (con se stesso), come l’altra volta è tutt’altro paio di maniche.



   
 
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