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Autore: Diablitaa    02/02/2021    0 recensioni
In un piccolo regno, tra un Re, un fratello in fuga e mille altre problematiche, c'è Astro: una principessa promessa in sposa ad un principe ma follemente innamorata di un altro uomo.
Astro, mille sogni e bellissima come una stella, tutto il contrario delle principesse, si sente soffocare dalla sua "stressante" vita, cerca di tutto per riuscire a realizzare il suo sogno ed essere finalmente felice. Completamente felice.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
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-Che ti è preso Astro? Quando avete deciso la data?- mi chiese immediatamente mio fratello, appena varcata la soglia di palazzo, nemmeno il tempo di togliermi la giacca.
-L’ho decisa ora Aron, lasciami in pace- dissi fredda, recandomi nella mia stanza.
Arrivai appena a metà scalinata quando Aron mi prese per un braccio.
-Mi fai cadere!- dissi, sentendomi strattonare.
-Lo fai per Nathan?- mi sussurrò, guardandomi negli occhi.
Lo guardai qualche secondo in quei suoi occhi azzurro ghiaccio, così identici ai miei. Capivo perchè Lucy si era innamorato di lui, era forte e bello, aveva un carattere spettacolare e offriva amore a tutti.
-Buonasera Nathan! Molto piacere di conoscerla Olivia- si inchinò mio padre verso i nostri ospiti.
-Perdonate i miei figli signora, mia figlia è una donna molto caparbia e suo fratello altrettanto- aggiunse poi visto che l’attenzione della nuova coppia era rivolta verso noi, ancora fermi sulle scale.
Li guardai, con sguardo impassibile e notai come i suoi occhi fossero ancora più verdi e luminosi visti da più vicino.
-Oh, non si preoccupi Sire, capisco visto le nozze imminenti- commentò Olivia, aveva una voce così soave.
-Già! Pensi, nemmeno noi sapevamo della loro decisione, ma sappiamo com’è la nostra cara principessa.- si intromise Lucy.
-Astro! Aron! Cosa aspettate a scendere da lì?!- chiese mio padre.
-Ne riparliamo dopo, stai facendo la scelta sbagliata.- mi sussurrò Aron prima di scendere a salutare il suo amico.
Feci per svignarmela da quella situazione ridicola e poco consona, ma purtroppo mio padre mi vide poco dopo aver fatto tre scalini.
-Non essere maleducata Astro! Scendi subito a salutare!- disse con tono duro, non era di certo una richiesta.
-Col vostro permesso Padre, e senza recare offesa a nessuno, vorrei ritirarmi per rinfrescarmi e poi scenderò-
-Sciocchezze tesoro! Sei sublime così, ora scendi- mi disse John, sorridendomi e porgendo la sua mano destra verso di me.
Sorrisi, evidentemente nessuno oggi voleva lasciarmi libera.
-Sono davvero onorata di fare la sua conoscenza Principessa Astro! Aron mi ha parlato così bene di voi- mi disse Olivia, appena io mi ritrovai davanti a lei.
-Vorrei dire lo stesso, ma non ho mai sentito parlare di voi Olivia- dissi, più fredda con me.
-Scusi la mia insolenza, ma Nathan mi aveva avvertita del suo bel caratterino, sarà fortunato il vostro uomo- mi sorrise, lanciando un’occhiata a John.
-Immaginavo che l’avesse fatto, spero vi abbia raccontato tutto di me allora- dissi, volgendo uno sguardo a Nathan.
Non proferì parola, non fece nemmeno cenno di ribattere alle mie provocazioni.
Nemmeno io potevo spiegare quello che provavo: rabbia, delusione, e amarezza nei confronti di un uomo che avevo amato tanto.
I suoi occhi nocciolo esprimevano solo dispiacere e profonda tristezza, e speravo con tutta me stessa che i miei esprimessero solo rabbia nei suoi confronti.
-Ad ogni modo, a quale onore dobbiamo la vostra presenza qui?- aggiunsi, dopo lo scambio di sguardi, voltandomi verso mio padre.
-Astro!- mi rimproverò.
Feci finta di tossire.
-Scusate, cosa vorrebbe mangiare vostra grazia, la qui presente, come cena?- aggiunsi, utilizzando sempre un tono di sarcasmo.
-I-io...- balbettò Olivia.
Bingo! Finalmente l’ho distrutta!
-Quanta premura nei nostri confronti che ci riservi oggi Astro- risentire la sua voce dopo settimane mi fece venire i brividi su tutto il corpo.
Il suo sarcasmo non me lo aspettavo, era come un colpo al petto: preciso e doloroso.
-Sono una persona caritatevole Nathan, al contrario di come ricordi tu probabilmente- lo guardai aspettando la sua risposta.
-Col vostro permesso, vado dalla cuoca a riferire che rimarrete per cena, John, ti prego di fermarti anche dopo cena, vorrei parlarti in giardino, grazie- Annuii soltanto e lo salutai con un bacio sulla guancia.
-Astro! Calmati!-
-Come posso calmarmi Katie?! Si presenta qui come se nulla fosse trattandomi con no-calanche! Come si azzarda?- dissi furiosa, dopo aver raccontato tutto a Katie la cameriera di palazzo.
-Lo so Astro, hai ragione, ma adesso calmati, fallo per Aron-
-Non mi parlare di lui! Un’altra persona da aggiungere alla lista delle persone false che mi circondano!-
-e perchè non inviti anche Chanel alla cena?- mi chiese d’improvviso.
-Hai ragione! Ti adoro!- le dissi saltando giù dal tavolo e correndo fuori dalla cucina.
Nemmeno badai a cosa realmente stavo facendo ma andai a sbattere contro una persona, che mi afferrò poco prima di cadere.
Riaprii gli occhi e mi trovai fra le braccia di Nathan.
-Perchè mi tratti così Astro?- mi disse, una volta aiutata ad alzarmi.
-Come dovrei trattarti Nathan? Ti presenti a casa mia con tua moglie il giorno del funerale del mio cavallo!-
-Non siamo ancora sposati astro! Sai che non la amo nemmeno!-
-Ah no? Sembrate così affiatati!- dissi spintonandolo – nemmeno hai risposto alla mia lettera! Nemmeno ti sei azzardato di dirmi che stavi con un’altra donna e ti presenti qui a chiedere spiegazioni?!- dissi urlando e piangendo.
Come poteva? Credeva che fossi il suo giocattolo?
-Calmati bimba! Tu sei la mia unica donna!- disse, cercando di abbracciarmi.
-Ah si? Allora perchè non mi hai chiesto in sposa?- dissi, urlando.
Speravo che nessuno sentisse la nostra conversazione, ma probabilmente tutta la servitù già en stava parlando.
-L’ho fatto Astro! Ti ho chiesta in sposa anni fa! Ancora prima che iniziasse la nostra storia segreta e sai cosa mi è stato detto? Che tu non volevi!- mi urlò contro lui stavolta, rimasi impassibile.
-Ragazzi! State attirando l’attenzione! Vi si sentiva fino a su- ci disse Aron.
Non staccai un secondo gli occhi da quelli di Nathan, lui mi aveva chiesto in sposa e io non ne sapevo niente.
-Scusaci Aron, spero di non aver fatto troppo trambusto- disse Nathan.
-Nathan! Ti cercavo per quell’accordo, ricordi? Vieni pure nel mio studio ora- si intromise mio padre.
Annuii soltanto prima di guardarmi e andarsene.
-Astro tutto okay?- mi disse Aron avvicinandosi guardandomi con sguardo preoccupato.
-S-si, scusa, vado a riposare- dissi andandomene.

Mi aveva chiesto in sposa. Ed io non ne ero al corrente.
   
 
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