MAC E ANGEL

Era passato un mese da quando Angel era entrata nella sua famiglia e, secondo Mackenzie, si stava inserendo bene. Giocava con Batman e Danny come se li avesse conosciuti da sempre e andava d'accordo con lei, Hope, la mamma e il papà, che anche se non abitava con loro veniva a trovarle spesso. Ora stavano andando a fare una passeggiata con la cagnolina al parco, prima avevano portato Batman.
"Vuoi tenere il guinzaglio?" le chiese la mamma, che con l'altra mano stringeva quella di Hope.
Mackenzie non l'aveva mai fatto, la madre non le lasciava finché erano per strada, ma adesso erano entrate nel parco e la bambina sorrise all'idea di poter provare.
Va bene, grazie mamma!
"Figurati. Ecco, tienilo così" le disse, dandoglielo in mano nel modo corretto.
Angel camminò tranquilla per un po' anche quando incontrò un altro cane, ma a un certo punto prese a tirare. Mackenzie, allora, adottò una tecnica di cui aveva sentito parlare sul sito dell’educatrice cinofila del programma It's Me or The Dog. Victoria Stilwell, che andava nelle case delle persone a risolvere i problemi con i cani, la chiamava tecnica Stop and Be Still. La bambina si fermò e rimase immobile fino a quando Angel, dopo aver tirato qualche altra volta per proseguire la camminata, capì che se lo faceva non si andava avanti.
"Brava, Mac" si complimentò la mamma.
Grazie!
Tenere un Cocker al guinzaglio non era difficile, ma Angel aveva cinque mesi, era ancora un po' una cucciola e aveva sempre voglia di muoversi. Demi raccolse i bisogni quando la cagnolina li fece, spiegando alla figlia di aver visto un episodio di It's Me or The Dog in cui una padrona non li prendeva.
Che schifo! esclamò la bambina.
"Già. Per fortuna Victoria le ha fatto capire che comportarsi così era pericoloso."
Una volta a casa, Angel aveva voglia di giocare. Danny era fuori, Batman dormiva nella sua cuccia e Demi portò Hope al piano di sopra.
"Andiamo a suonare un po' il pianoforte?" le chiese, mentre salivano le scale.
"Sì!"
Mackenzie lanciò una pallina a Angel, che la cagnolina riportò subito indietro.
Sei brava a fare il riporto pensò la piccola.
Avrebbe voluto dirglielo a voce e non poterle parlare la faceva sentire male, ma per complimentarsi comunque la accarezzò e continuarono a giocare a quel modo fino a quando la cagnolina abbaiò due volte e si sdraiò a terra, stanca. Mac guardò un po' di televisione e, quando Angel richiese ancora attenzione, prese una corda che utilizzava per il tiro alla fune e la mostrò all'amica, che la tirò. In seguito si divertì a nascondere a Angel alcune crocchette in qualche giocattolo, che metteva dietro i divani o sotto il tappeto.
Dov'è? le chiedeva con il pensiero, dopo averglielo mostrato prima di infilarlo da qualche parte.
Angel, allora, cominciava a correre per tutta la stanza alla sua ricerca e una volta trovato poteva godersi il suo premio. Mackenzie non smetteva di sorridere, felice di divertirsi con la sua cagnolina. Era bello giocare con lei. Entrambe erano piccole, curiose e desiderose di divertirsi e di fare movimento, per cui si stimolavano a vicenda.
Mamma, guarda come sono brava a farle seguire alcuni comandi che spiega Victoria! disse a Demi quando questa tornò.
"Vediamo."
Mackenzie nascose nel pugno una crocchetta e sollevò il braccio.
“Siediti” disse Demi.
Aveva capito e voleva aiutare la figlia con i comandi vocali.
La cagnolina si sedette e ricevette il pasto.
Brava! pensò Mac.
Facendole mantenere quella posizione, allontanò il biscotto dal naso della cucciola.
“Alzati.”
Angel obbedì.
"Ma sei bravissima!" esclamò Demi. "Prendi molto seriamente le lezioni di Victoria."
Sì. E siamo brave entrambe, anche tu.
Mackenzie guardava almeno un episodio al giorno e le piacevano tutti tantissimo, non solo perché vedeva tanti cani diversi, ma anche perché Victoria era bravissima, sempre gentile con gli animali e le stava insegnando tanto, pur non sapendolo.
Demi chiese alla figlia di rifare quei comandi e filmò tutto con il computer, poi Mackenzie fece mettere Angel a terra tenendo il palmo aperto, le dita riunite e muovendo il braccio verso il basso.
"Brava, bella!" esclamò Demetria con voce dolce.
Mamma, sembri uguale a Victoria. Anche lei dice così.
L’altra sorrise.
"Lo so, per questo l'ho fatto. Un ultimo comando? Fa’ il morto" disse infine, rivolta a Angel.
Mackenzie fece partire la cagnolina dalla posizione a terra, spostò un biscotto da un lato e spinse Angel a stare sdraiata su un fianco, per fare il morto.
"Benissimo.” La mamma applaudì, poi fermò il video. "Anche questo va a Victoria."
Ma gliene abbiamo già mandato uno!
“Lo faremo di nuovo, se lo vuoi."
Mackenzie si illuminò. Aveva un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
E me lo chiedi?
Un paio di settimane dopo, sul canale YouTube del programma Victoria parlò proprio del loro video.
"Non so perché Mackenzie non abbia parlato ma scritto, forse era timida o magari ha qualche difficoltà che io non conosco. Seguo Demi Lovato, ma non sono informata molto riguardo le sue figlie. Comunque, il fatto che sia riuscita a farsi obbedire senza l'uso della parola è ammirevole. Demi la aiutava con i comandi, ma la cagnolina guarddava sempre la bambina, quindi obbediva a lei. Brava Mackenzie, vedo che anche stavolta hai seguito i comandi di cui parlo nei miei video, sei davvero fantastica!"
Ha risposto! Ha risposto anche stavolta!
La bambina saltellò sul posto.
"Hai visto? Basta aspettare un po' e lei arriva."
Vorrei incontrarla di persona, mamma.
"Non so se sarà possibile, tesoro, ma te lo auguro."
Quella notte, Mackenzie sognò di abbracciare Victoria.

NOTE:
1. il sito di Victoria Stilwell è www.positively.com.
2. La traduzione di “Brava, bella” è “Good girl.”